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Autore: girlwolf    21/07/2012    1 recensioni
Questa è una fan fiction sull’ultimo libro della saga di Twilight : Breaking Dawn. Essa non ha scopi di lucro tantomeno fini commerciali. È semplicemente un racconto di pura fantasia e di riscrittura rispetto al libro che conosciamo di Stephanie Meyer, di cui sono una fan accanita e i suoi libri quanto i contenuti mi piacciono così come sono, dal primo all’ultimo.
Per quanto riguarda i contenuti assicuro che mi sono solo ispirata al libro e la motivazione di questa Fan fiction nasce dal fatto che volevo semplicemente vedere la storia sotto altri punti di vista. L’idea è stata comunque ispirata anche da una mia carissima amica , V. ,che ho conosciuto proprio grazie a questa saga, entrambe infatti ci siamo chieste un giorno : “ Se Jake non avesse accettato che Bella diventasse sua nemica?” “ Se Bella fosse sopravvissuta anziché morire e diventare vampira cosa sarebbe accaduto?” la risposta a tutto questo è la lettura della Fanfiction e l’aiuto di questo personaggio sconosciuto e che ho puramente inventato : Elena che si scoprirà essere una buona amica, una ragazza piena di coraggio e molto altro … .
Non mi resta che augurarvi buona lettura.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn
Capitoli:
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〝E ora che faccio…?! Cosa faccio!?〞 continuava a chiedersi  Bella disperata, le mani tra i capelli, il viso sciupato da una smorfia di dolore. Sua sorella Elena la guardava avvilita, una lacrima aveva iniziato a rigarle il volto, mentre abbracciava sua sorella in preda ad una crisi nell’aeroporto di Seattle, subito dopo aver intuito che  qualcuno, questo Aro che aveva tanto sentito parlare da sua sorella, avesse rapito Reneesme . Poco dopo era riuscita a farla sedere su una delle panchine che fronteggiavano il nastro che distribuiva i bagagli.

〝 Bella dimmi solo come posso aiutarti ti prego!〞 la voce di Elena spezzata dalle lacrime in preda al panico. Bella le stava per dire qualcosa poi il trillo del cellulare la distolse. Era Edward che la stava chiamando. Le mani presero a tremare e iniziava a di innervosirsi. Cosa gli avrebbe detto? Come avrebbe affrontato questo dolore?
〝 Vuoi che risponda io?〞 le domandò Elena asciugandosi le lacrime e facendo un sospiro per calmarsi. Bella scrollò il capo. Si alzò per un attimo anche se sentiva la terra sprofondarle sotto i piedi e vedeva vacillare qualsiasi cosa le fosse attorno. Elena si avvicinò a lei notando che barcollava.
〝 Ce la faccio …〞 le rispose con un filo di voce. Il cellulare continuava a suonare, con molta indecisione, Bella, premette il tasto  verde per rispondere.
〝Bella amore siete arrivate pensavo non rispondessi…perché eravate sull’aereo …〞
Bella emise un sospiro, le labbra si piegarono in una smorfia di dolore, le lacrime ricominciarono ad imperversarle il volto, avrebbe voluto fermarle ma le sembrava impossibile.
〝 Amore ci sei…?〞
〝 Si…〞
〝 Ma che hai che succede…? Stai male… ?Reneesme sta male…Elena è con te…?〞
〝 Si… è con me…〞
〝Beh ma allora che hai… ? Sto arrivando okay? Ma ti prego calmati…〞
〝 Edward… è successa una cosa ….〞Bella prese tutto il coraggio che aveva per poterglielo dire.
〝Cosa?〞 Edward dovette fermarsi perché sembrava qualcosa di davvero preoccupante, non aveva mai sentito Bella così distrutta e affranta. 〝 Bella cosa c’è? Che è successo?〞Le lacrime ripresero a tempestare il volto poi emise un sospiro per riprendere  a parlare.
〝 Reneesme… l’hanno presa i Volturi… 〞 espresse tutto d’un fiato, cercando di non farsi tornare un attacco di panico. Elena le strinse la mano per rassicurarla.
〝 Ma come hanno …Alice non ha visto nulla…〞 anche lui sembrava  sorpreso e allo stesso tempo disperato ma cercava di mantenere comunque la calma e capire le mosse dei Volturi.
〝 L’hanno presa loro ….! Non so è stato tutto così.. fulmineo.. le ho lasciato solo un momento la mano…〞
〝 Bella ti prego sta calma …sto arrivando e insieme troveremo una soluzione… non è colpa tua…ti amo〞.
Non c’era più nulla da fare, Bella lasciò ricadere il cellulare per terra. Affranta e senza forze. Elena accorse verso lei.
Bella si abbracciò a sua sorella 〝 Aiutami Elena ti prego!〞. Un’intera folla, ormai accortasi del malore e della stranezza di Bella si era avvicinata infastidendo il suo dolore.
〝 Tutto bene ragazze?〞 un tipo, forse della manutenzione, si era avvicinato per soccorrerle.
〝 Si è tutto a posto… solo una brutta notizia…〞spiegò Elena cercando di aiutare sua sorella a sollevarsi. Il tipo espresse una faccia dispiaciuta poi chiese, per fortuna, di non stare troppo addosso alle ragazze. Elena lo ringraziò. Prese sua sorella sotto braccio.
〝 Ce la fai?〞 espresse subito dopo prendendo le valige e mettendosi a sedere con lei. Bella annuì frastornata.
〝 Cosa vuoi che faccia?〞 sostenne  subito dopo. Voleva aiutare sua sorella, sapeva che era una situazione difficile ma in qualche modo doveva affrontarla con lei.
〝 Quanto.. quanto hai con te?〞 espresse Bella improvvisamente risorgendo dalle sue ceneri. Cercando di far chiarezza in sé stessa.
Elena prese il suo portafogli e dopo aver controllato bene anche nelle tasche dei pantaloncini, riuscì a racimolare 40 dollari. Bella fece altrettanto ritrovandosene una sessantina. Senza dire nulla ad Elena si diresse verso la cassa. Sua sorella la seguì come un fulmine. Bella capì che non poteva fare di testa sua e che in quel momento Elena era  l’unica a poterla aiutare, a darle appoggio immediato.
〝 Io devo andare a prendere la mia bambina…〞 le disse mentre aspettava in fila ansiosa e tesa.
〝 Lo so Bella… ma tu sai dove l’hanno portata?〞
〝 In Italia a Volterra.. Elena io devo andare li…non posso aspettare ogni minuto è prezioso..〞
〝 Si infatti verrò con te non posso lasciarti da sola…però non è meglio aspettare Edward… ?vedere cosa dice?〞sostenne titubante Elena. Nemmeno lei sapeva come affrontare la situazione, era tutto così assurdo che nemmeno riusciva a credere che fosse accaduta sul serio una cosa simile.
〝 Elena  non voglio mettere a rischio la tua vita… è una questione in sospeso con i Volturi e se qualcosa dovesse andare storto non me lo perdonerei mai! Resta qui ad aspettare io devo partire … puoi farlo per me?〞 Bella sembrava sconvolta, non sapeva bene cosa fare, sua sorella era indispensabile a darle un po’ di lucidità  ma non poteva mettere a rischio la sua vita.
〝Chiedimi tutto ma non questo! Bella voglio venire con te dimmi solo cosa fare… non posso lasciarti andare da sola… metterò a rischio la mia vita se è necessario ma… non ti posso lasciare andare da sola… ti aiuterò!〞
Bella non era assolutamente d’accordo a mettere di mezzo sua sorella nella questione Volturi ma non poteva rifiutarsi, sapeva che su Elena poteva contare e poteva fidarsi di lei. Sua sorella era convinta di farcela, che per quel poco che aveva capito della situazione poteva esserle d’aiuto. Le fece cenno di avvicinarsi alla cassa, Elena stava per dire qualcosa, Bella la zittì improvvisamente. Il volto freddo e senza troppe espressioni.
〝 Non farmi più domande,  ma seguimi!  Non dire nulla e non pensare a nulla!〞le sottolienò decisa.
 Elena la guardava sbigottita, in pratica doveva starsene zitta e svuotare la mente, in una situazione così frastornata. Non sapeva a cosa poteva servire ma Bella così seria nel dirglielo le fece capire che era un ordine più che un suggerimento.
 〝 Mi spiace Elena poi ti spiegherò promesso! E… ricorda che ti voglio bene〞 le disse abbracciandola con fermezza. Elena le rispose prontamente, avrebbe fatto qualsiasi cosa per sua sorella, per non vederla star male, per aiutarla soprattutto in un momento così brutto e travagliato.
Alice intanto aveva la visione: Bella ed Elena che partivano per l’Italia, chiamò immediatamente Edward per chiedergli di precipitarsi il più presto possibile all’aeroporto. Edward aveva intuito, infatti era già davanti l’aeroporto. Cedette la sua macchina a Jake  mentre lui si precipitava a fermare Bella e la sua follia di fare tutto da sola.
〝 Prego…〞 la hostess si rivolse  sorridente a Bella.
〝 Si… vorrei due biglietti per Firenze mi sa dire l’orario dei voli?〞 espresse quasi atona.
〝 Siete fortunate l’ultimo con scalo di due ore a Chicago parte tra quindici minuti! Sono 1500 dollari  però…. aspettate un attimo…〞
〝E non c’è qualcosa di immediato!?〞
〝 No mi spiace…! Nulla…〞
 〝 Va bene… 〞 espresse Bella, Elena annuì. Bella passò la carta di credito alla donna oltre alle carte d’identità di entrambe. Si guardò ancora una volta con Elena, quest’ultima le fece coraggio.
L’hostess le restituì amareggiata la carta. 〝 Mi spiace signora ma la sua carta sembra scaduta o…〞
〝 E’impossibile! La prego riprovi!〞 la hostess la prese e la passò nel macchinario poi, fece un cenno di disapprovazione, Elena cedette la sua insieme ai soldi racimolati 100 dollari.
〝 Niente mi spiace!〞
〝 Senta io devo andare assolutamente a Firenze per… accidenti Alice avrà… visto …〞 espresse incredula se non preoccupata 〝 la prego è un emergenza è questione di vita o di morte devo andare da mia figlia! Lei è piccola… ha bisogno di me…〞 Elena le fece cenno di calmarsi, Bella annuì mentre cercava di trattenere le lacrime. Oltretutto era sollevata dal fatto che l’hostess presa a guardare lo schermo del pc non aveva minimamente accennato ai passaporti che ricordava servivano, per quello avrebbero trovato un’altra soluzione.
〝 Accidenti hanno anche cancellato il volo …per il temporale.. però…aspetti… aspetti un momento quanto ha detto di avere?〞 riprese illuminata subito dopo la hostess.
〝 Cento dollari!〞 rispose Elena nell’immediato. Mentre Bella sembrava tra i suoi pensieri.
〝 C’è un volo per New York da li potreste prendere il volo per Firenze… parte tra cinque minuti certo non dovrei farvi passare perché l’imbarco è chiuso  ma se c’è un’emergenza… e poi anch’io ho una figlia la capisco perfettamente〞 la hostess espresse un sorriso di incoraggiamento a Bella.
〝 Quanto costa?〞 chiese ansiosa Bella.
〝 Siamo a ottanta dollari per la turistica, per due persone, una comitiva ha disdetto all’ultimo quindi abbiamo fatto uno sconto!〞
〝 Perfetto …e grazie 〞 e mentre la hostess chiamava al telefono qualcuno per bloccare la partenza. Bella ed Elena venivano accompagnate verso l’imbarco da un’altra. Purtroppo avevano dovuto abbandonare le valige e in fretta e furia mettere nella borsa il necessario. Bella nella foga afferrò un vestitino di ricambio per Reneesme, quello  lilla che adorava tantissimo, regalatole da Alice.
Edward arrivato in aeroporto la vide per un istante per poi vederla scomparire insieme ad Elena ed  entrare nel tunnel che le avrebbe portate direttamente sull’aereo. Bella aveva lo sguardo basso, stanco e pensieroso, Elena le cinse la spalla con il braccio 〝 Tranquilla sorellina vedrai che andrà tutto bene!〞 Bella si abbracciò a lei, per fortuna che c’era Elena a consolarla in quel terribile momento. Inutile il tentativo di scavalcare o di passare per passeggero. Avevano chiuso tutto, e senza biglietto  era tutto più difficile.  Era infatti troppo tardi, Bella ed Elena decollavano con il volo 17895 delle sette p.m., Edward aveva perfettamente capito, dalle valige abbandonate e dalle spiegazioni della hostess che Elena e Bella erano appena partite per New York.
 
Jake  entrò in aeroporto,  ansioso e preoccupato, voleva riabbracciare la sua Elly, sapere che stava bene e la stessa cosa per Bella e Reneesme. Edward gli aveva spiegato un  po’ di questi Volturi, il capo Aro era quello che più di tutti era da temere, in quanto puntava a collezionare vampiri con poteri, Reneesme era una sorta di chicca, di rarità anche se ai Volturi non sarebbe andata a genio un ibrido. Bella quanto Elena, umana una e licantropo l’altra non avrebbero avuto una lunga durata. Bella sarebbe finita trasformata e segregata nella sua guardia, per Elena un mutaforma sarebbe stata subito tragedia. Non avrebbe esitato a trasformare Bella e fare a pezzi Elena. Espresse una smorfia di disappunto pensando al fatto che non solo Aro era da temere ma anche il resto della guardia. Ritornato alla realtà, distolto dai suoi pensieri, Jake si  voltò inquieto quando, entrando di corsa, intravide Edward alle prese con la hostess arrabbiato se non in preda alla disperazione.
〝 Non ce ne sono altri? Possibile? Nemmeno un volo privato o… non so…〞
〝 Senta purtroppo si sta per abbattere un forte temporale, abbiamo  cancellato la maggior parte dei voli proprio per questo. L’ultima possibilità era quella di poco fa hanno appena cancellato anche quella con scalo a Chicago.  Però le assicuro che entro domani mattina tornerà tutto regolare  mi dispiace davvero al momento non posso proprio aiutarla…〞
Edward cercò di non distruggere la targhetta che contornava la postazione della hostess, mentre coi pugni serrati si voltava per andare  verso Jake. Sembrava la disperazione fatta a persona. Non lo aveva mai visto così.
〝 Allora?! Dove sono? Le hai trovate?〞sostenne Jake guardandosi in giro. L’aeroporto sembrava vuoto e guardando sul tabellone la maggior parte dei voli erano stati cancellati. Edward gli chiese un minuto, sembrava stesse parlando con Carlisle la sua faccia non prometteva nulla di buono.
〝 No… Jake ! Nonostante abbia fatto bloccare le carte di credito hanno trovato un volo last minute per New York e fino a domani non c’è nulla…!〞 espresse affranto.
〝 Cosa? Ma come hanno fatto a partire se…〞
〝 Hanno avuto fortuna…〞 gli rispose esasperato 〝 c’era un volo che da New York le porterebbe in Italia… per fortuna non entro la serata…〞 espresse Edward sedendosi accanto a lui e affondando la faccia nelle mani 〝 …Carlisle vuole parlarmi… perciò dato che fino a domattina non ci sono voli… partirò subito dopo aver sentito cosa ha da dirmi! La macchina è l’unica soluzione…〞
Jake accennò con il capo, capiva perfettamente il suo stato d’animo, e l’idea di andarci in macchina se pur lunga come strada non era male. Insieme si diressero a casa Cullen. Carlisle e gli altri erano in salotto ad attenderli. Jake dovette lasciarli perché Sam aveva letto tra i suoi pensieri e stava per fermarlo, in quanto Leah, Seth ed Embry erano pronti a spalleggiarlo. Prima di creare una rissa Jake decise di andarci a parlare.
〝 Mi spiace Edward ma… ho avuto troppo la tardi la visione! Perdonami …〞 Alice sembrava costernata, non avrebbe mai voluto che accadesse.  Si sentiva la responsabile di tutto quanto, Jasper per quanto poteva cercava di consolarla e di calmare il suo stato d’animo. Non aveva avuto altre visioni se non quella della partenza improvvisata.
〝 Ora non ha importanza …  bisogna pensare solo a raggiungere Bella ed Elena…〞 Edward  abbracciò Alice per rassicurarla, poi si rivolse a Carlisle 〝… piuttosto dimmi quello che hai da dire perché parto… e subito〞
〝 Lo so che i voli sono stati cancellati però non credo sia il caso di affrontare un viaggio in macchina…fino a domani non possono partire per l’Italia ho controllato i voli da New York ne parte uno per mezzogiorno… troveremo una soluzione ora sta calmo…〞
〝 Non c’è tempo e io devo andare da Bella… da mia figlia, non oso nemmeno pensare che Aro possa averle fatto del male e anche Elena… è in un brutto guaio lo sai come considerano i licantropi devo salvarle lo capisci?!〞Edward sembrava disperato.   Carlisle capiva benissimo, per Aro i mutaforma erano si pericolosi ma li tollerava anche poco, Elena non avrebbe avuto molte chance,  da sola in mezzo ai Volturi. Esme gli andò vicino per consolarlo. 〝 Jake mi ha dato la sua disponibilità… non mi va affatto l’idea di metterlo in mezzo ai Volturi ma il suo appoggio mi serve〞 Carlisle e gli altri non poterono far altro che annuire. Edward aveva deciso e nessuno poteva fargli cambiare idea.
Intanto Jake era arrivato a La Push, Sam e il branco erano la ad aspettarlo. Sam lo guardava irritato.
〝 Non dirmi di non andarci perché sai benissimo che non posso!〞 gli rispose subito Jake leggendogli nella mente.
〝 Lo sapevo fin dagli inizi che quella ragazza ci avrebbe dato dei grattacapi…〞sostenne arrabbiato Sam.
〝 Ti consiglio di badare a come parli della mia futura moglie!〞 Jake gli andò incontro infuriato, non tollerava affatto che infierisse su Elena solo perché  non era d’accorso sul fatto che voleva aiutare sua sorella.
〝 Ehy! Calma!〞 intervenne Leah 〝 Jake spiegaci cosa è successo! Vediamo cosa si può fare…〞
〝 I leader dei vampiri… chiamati Volturi hanno rapito Reneesme, Edward sostiene che è una trappola per avvicinare anche Bella e gli altri Cullen a loro , per salvare la bambina Elena e Bella sono partite per andarsela a riprendere! E così io vado con Edward ad aiutarlo, lo faccio per Elena ma anche per Bella e la bambina non posso voltare le spalle e fregarmene… se accade qualcosa ad Elena o a Bella o Reneesme non so nemmeno cosa …accaderebbe〞
〝 E la questione perché dovrebbe riguardarci?!〞Sam sembrava davvero non voler capire. Non voler pensare al fatto che Elena non era la semplice fidanzata di Jake, ma il suo imprinting  e quindi se moriva lei moriva di conseguenza anche lui. Oltretutto  non riusciva a concepire il forte legame che sopravviveva tra lui e Bella.
〝 Senti Sam non me ne starò di certo qui a chiarirti le mie intenzioni… io devo andare a salvare mia moglie e anche Bella e la bambina da questi Volturi! e che ti piaccia o no… non mi farai cambiare idea… e poi non ricordi mi avevi lasciato il ruolo di alfa perciò credo di avere tutto il diritto di fare un po’ come mi pare!〞 gli sottolineò infastidito dal suo modo di fare.
〝Si nessuno te lo nega ma non hai il diritto di mettere a repentaglio la vita di Leah, Seth ed Embry….!〞
〝 Sono abbastanza grande da badare a me  stessa!〞 intervenne Leah 〝 e poi io sono con Jake… voglio bene ad Elena, non posso lasciare che… le succeda qualcosa devo proteggerla è una sorella per me!〞
〝 Leah non devi per forza… Sam ha ragione … 〞le spiegò Jake preoccupato, non voleva mettere a repentaglio la vita di nessuno del branco. Voleva solo far capire a Sam che se la sarebbe cavato da solo con o senza il suo consenso.
〝 No io non mi sto sforzando tantomeno devo dipendere da Sam 〞 espresse guardandolo di sbieco 〝 Io sono con te! E’ te che devo seguire…〞 gli si pose accanto. Jake si scrollò nelle spalle, sapeva che Sam stava pensando che aveva fatto chissà cosa per convincerla ma non era sua intenzione. Leah aveva deciso da sola. Subito dopo anche Embry e Seth gli si posero accanto.
〝 Seth no…〞 espresse Leah preoccupata. 〝 Non posso permetterlo!〞
〝 Perché no?!〞espresse Seth contrariato. Faceva parte del branco anche lui nonostante la giovane età.
〝Leah ha ragione… 〞 espresse Jake 〝 Sei troppo giovane e se davvero succede qualcosa… non potrei mai più guardare in faccia Sue…〞. Anche se il discorso non gli piaceva affatto Seth dovette mettersi da parte e seguire l’ordine di Jake. Insieme a Leah si era aggregato anche Embry. Jake si sentiva responsabile ma i suoi fratelli lo rassicurarono. 〝 Lo avremmo fatto comunque!〞
Rachel comparve in mezzo agli alberi, aveva sentito da Paul della storia che Jake volesse partire.
〝 Ti prego Jake non… partire 〞 le lacrime le  si spezzarono il volto.  〝 Non puoi trovare un'altra soluzione?〞
〝 Mi spiace Rachel amo Elena e devo salvarla… per lei sarei e farei di tutto lo sai no come funziona…〞
Annuì e insieme a lui anche Paul. 〝 Non c’è bisogno che ti giustifichi Paul… devi stare vicino a mia sorella… e al mio nipotino… manca poco no?!〞. Rachel annuì poi abbracciò suo fratello. 〝 Sta attento!〞. Jake abbracciò con fermezza anche suo padre che lo guardava ansioso.  
〝 Tornerò in tempo per conoscere il piccolo Thomas…!〞. In fretta e furia Jake e il suo mini branco aveva racimolato qualcosa per la partenza, soldi, cambi, passaporti. Stavano per incamminarsi verso casa dei Cullen quando Quil li fermò 〝 Aspettate! Ehy … Jake vengo con voi…!〞 . Rimasero tutti stupiti, ma Jake quanto gli altri non rifiutarono la sua proposta.
Emily abbracciava Rachel in lacrime, tutti erano preoccupati per questa partenza, l’unico ovviamente ancora contrariato era Sam: gli augurò buona a fortuna ma per lui partire in mezzo all’ignoto, dato che, di questi Volturi non sapeva nulla, non era una buona idea. Chiuse gli occhi sperando che tutto andasse per il meglio per Jake e per chi aveva deciso di seguirlo. Il gruppetto giunse poi a casa Cullen. Edward così come gli altri furono sorpresi nel vedere Jake insieme  ad una parte del branco.
〝 Okay noi siamo pronti…〞 espresse in attesa di capire cosa fare, come muoversi. Edward lo ringraziò per tutto. Non si aspettava di certo un appoggio cosi forte da Jake, ma non poteva essere che positivo. Carlise spiegò un po’ loro la storia dei Volturi, dato che per molto aveva vissuto con loro, aveva raccontato dei poteri, della loro disumanità e poco interesse  e rispetto per gli umani. 〝 Con loro dovete comportarvi un po’ come con i neonati… solo un po’ più attenti… sono furbi e sono forti… io sarò in contatto con voi ma… in accordo con ho deciso di rimanere qui…〞
〝 Grazie dottor Cullen… questo ci sarà d’aiuto è stato molto chiaro…〞 sostenne Leah attenta mentre cercava di riflettere sul dafarsi.
〝 E comunque noi verremo con voi…〞 espresse Alice  ritornata in salotto con uno zaino pronta alla pertenza. Jasper e Emmett a seguito.
〝 Verremo?!〞 espresse Jake incuriosito. La stessa domanda era presente nella testa degli altri.
〝 Si… ho pensato… abbiamo pensato che qualche vampiro in più con dei poteri potrebbe essere utile…: Alice per le visioni, Jasper per controllare l’umore, Emmett per la forza fisica…〞si spiegò Edward, Jake approvò in pieno.  Aveva intuito che anche loro correvano un grosso rischio, dato che Aro ambiva ai loro poteri, però per Bella, Reneesme ed Elena si sarebbero sacrificati come il suo branco.
Rosalie e Esme avevano finito di preparare la macchina. Emmett salutò con un lungo e affettuoso bacio Rosalie. Alice le aveva dato un compito importante insieme ad Esme, quello di continuare i preparativi per il matrimonio, nessuno doveva sospettare se Charlie chiedeva delle sorelle Swan, la risposta era che avevano deciso di fare un paio di giorni a Rio. Le due sorelle acquisite ma consolidate ne tempo, Alice e Rosalie si abbracciarono, non potevano piangere ma se fosse stato possibile da Rosalie sarebbero uscite delle lacrime. Esme abbracciò un po’ tutti, e ovviamente come farebbe una qualsiasi mamma disse apprensiva 〝State attenti! Io cercherò di proteggervi pensando a voi e… riportate qui le ragazze e la mia nipotina!〞. Carlisle abbracciò suo figlio e diede una forte stretta di mano ringraziando Jake, per tutto quello che stava facendo, per il rischio che stava correndo. 〝 Lo avrei fatto  per Elena quanto per Bella e Reneesme… ! 〞 rispose poi Edward, accese il motore della sua Volvo e il viaggio così ebbe inizio.
 
 
Intanto Elena e Bella stavano per atterrare a New York, erano le nove di sera, l’aeroporto pullulava di gente.  Bella scrutò il cellulare voleva chiamare Edward per chiarire il suo gesto folle e scusarsi con Jake per aver messo in una simile situazione Elena, la batteria dava pochi segni di vita perciò decise di non consumarla più di tanto.
Elena era andata a chiedere del volo. Guardava sua sorella, seduta stanca e frastornata, per tutto il volo non aveva detto quasi nulla, se non che le dispiaceva averla coinvolta in una simile situazione.
〝 Grazie mille…〞 espresse Elena, dopo essersi recata all’ufficio informazioni,voleva chiedere del volo per Firenze. Si ridirezionò verso Bella che tornò a guardarla speranzosa. Era stanca e l’unica cosa in cui sperava era una buona notizia.
〝 Il volo c’è domani  a mezzo giorno e un quarto, purtroppo hanno cancellato molti voli a causa dei temporali,  il gate chiude all’una ma …〞le spiegò Elena sospirando ansiosa.
〝 Ma?!〞 le chiese Bella apprensiva.
〝 Ma se non troviamo soldi e passaporti non riusciamo a partire…〞 sottolineò Elena poggiandosi esausta ad una colonna. Non avevano nulla con cui poter pagare il biglietto e senza passaporti il tutto era ancora più difficile. Elena scrollò il capo affranta, quando Bella le lanciò un’occhiata stanca. Subito dopo,  afferrò le due carte di credito e si precipitò immediatamente verso uno dei bancomat posti nell’aeroporto.  Entrambe venivano risputate fuori dalla macchina, non funzionavano, non davano segni di vita. Esasperata Bella stava per tirare un calcio a tutto il marchingegno, Elena le fece segno di calmarsi, dato che un poliziotto stava per avvicinarsi. Bella cercò di calmarsi per quanto poteva, anche se sentiva la tensione attraversarle ogni sua fibra nervosa.
Improvvisamente sentì il suo cellulare suonare, era Edward. Non ebbe rimorsi di coscienza per suo marito afferrò il cellulare, doveva fargli sentire quanto fosse arrabbiata con lui. lo amava moltissimo, forse anche troppo ma quello che le aveva fatto, ostacolarla nell’andare a salvare loro figlia l’aveva fatta infuriare.
〝 Come hai potuto farmi una cosa simile! Bloccarmi le carta di credito… pensi che io mi arrenda? No mi spiace Edward… non lo farò…〞
〝 Bella ti prego calmati! Ho dovuto farlo mi spiace! Sto… 〞 si corresse 〝…stiamo venendo a prendervi ! lo sai benissimo che non puoi affrontare da sola i Volturi e non puoi nemmeno vuoi mettere a repentaglio la vita di tua sorella… e poi non avete nemmeno i passaporti… mi spieghi come pensi di fare…?〞
〝 Lascia stare Elena… lei almeno non mi ha voltato le spalle… e io  qualsiasi cosa dovessi mettermi a fare andrò a riprendermi nostra figlia con o senza te…! Troverò quei soldi e quel passaporto e comunque non temo le minacce di  Aro…〞 poi gli chiuse il telefono agitata, lo buttò nella borsa arrabbiata. Una crisi di nervi le imperversò il corpo. Elena cercò di farla calmarle, la vedeva troppo agitata.  Anche il suo telefono si mise a squillare. Fece vedere a Bella, lei le diede l’okay, sua sorella le stava facendo già un grosso favore non poteva impedirle di parlare con Jake. Elena accettò la chiamata.
〝 Elly devi fermare Bella… stiamo venendo a prendervi… fermatevi in aeroporto ci vorrà qualche ora ma stiamo arrivando…!〞 anche Jake nel suo piccolo cercava di tamponare la situazione, se  non di fermarla.
〝 Fermare… Bella?! Stiamo arrivando?! 〞si espresse Elena confusa lasciandosi un’occhiata sorpresa con Bella, Elena le avvicinò il telefono per farle sentire.
〝 Si io ed Edward abbiamo radunato un po’ di persone.. però tu cerca di trattenerla il più possibile! Non potete farcela da sole è…pericoloso troppo dovete fermarvi〞. Bella rimase sconvolta e così anche Jake era  stato coinvolto in questa situazione o lo aveva fatto di sua spontanea volontà. Ora più che mai sperava che Elena non cedesse,  se lo avesse fatto sarebbe partita da sola.
〝 Tu non hai idea di quello che mi chiedendo e io di certo non intralcerò mia sorella  nei suoi piani〞proruppe Elena all’improvviso. Non sapeva perché gli avesse risposto così sentiva solo di doverlo fare, doveva sostenere Bella.
〝 Elena non metterti in questo guaio… ti prego fallo per me!〞 Jake sembrava disperato. Il solo pensiero di perderla o di saperla morta lo uccideva.
〝 Io devo aiutare mia sorella … non posso voltarle le spalle in questo momento e ora scusami Jake ma si sta scaricando la batteria… ti amo ma… non cambierò la mia idea…〞 Elena dovette richiudere, prima che potesse pentirsi, prima che le venissero i rimorsi di coscienza. Scrollò il capo, titubante perché da un lato c’era Jake aveva sentito quanto stesse soffrendo all’idea di vederla in pericolo, e amandolo tantissimo non poteva non ignorarlo, provava la stessa sofferenza, dall’altro c’era Bella, sua sorella che la fissava speranzosa e sollevata dal fatto che lei stesse ancora al suo gioco. Si abbracciò a lei 〝 Grazie Elena… grazie per quello che stai facendo per me !〞 .
〝 Lo avrei fatto in qualsiasi caso Bella…  ora…perché…non andiamo a mangiare qualcosa…〞 Bella la fissò confusa a 〝 si lo so che probabilmente non ti interessa il cibo ma… dato che fino a domani non c’è il volo…〞aggiunse per spiegarsi meglio. Un brontolio allo stomaco fece capolino nel silenzio calato fra le due.
〝 No hai ragione… più che altro abbiamo…hai bisogno di riposare … e io di pensare…〞
Bella prese la sua borsa e se la mise a tracolla. Provarono a trovare qualche motel nei dintorni, la maggior parte erano pieni o troppo cari, erano rimasti solo trenta dollari. Camminarono un po’ nei dintorni, New york era molto bella di sera, luminosa ma anche tanto buia in alcuni quartieri.
〝 Che ne dici di questo?〞 sostenne Elena indicando a Bella un locale in fondo alla strada. 〝 Ha anche qualche stanza… almeno da quello che ho letto mi pare…〞.
Bella annuì, anche lei aveva bisogno di riposare, di pensare e progettare quello che avrebbe dovuto fare e non fare, dire o non dire davanti ad Aro, di pianificare il tutto o di acquisire abbastanza coraggio nel momento in cui se lo sarebbe ritrovato davanti.
Elena aprì la porta del locale, insieme a Bella entrarono, sembrava tutto a posto finchè ad Elena e successivamente anche a Bella, non vennero i brividi ritrovandosi davanti un tizio alto, circa due metri, muscoloso e con una faccia da avanzo di galera.
〝 Forse è il caso di andare…〞 espresse Bella notando che tutti si erano fermati  e si erano messi a fissarle in modo strano. Se non fosse che c’era un altro paio di ragazze, che ballavano attorno ad un palo, più nude che vestite, loro potevano essere le uniche donne presenti in quel locale e la situazione non era certo delle migliori.
〝 Hey bellezza!〞 Elena lanciò uno sguardo preoccupato a Bella mentre il tipo, biondino occhi chiari e fisico ben costruito si avvicinava quasi denudandola con lo sguardo.  Stavano per precipitarsi fuori dalla porta poi uno di loro, del gruppetto rockettaro, le bloccò l’uscita 〝 Dove pensate di andare…!〞 espresse il tipo con la faccia sfregiata da chissà quale rissa, ad Elena venne in mente immediatamente Blake, poi emise un sospiro ricordandosi che era morto in battaglia quella tra i Quileutes e gli Hoh. Elena e Bella stavano per urlare o fare chissà cosa. Elena istintivamente le prese la mano, quasi per farsi coraggio. Poi pensò che  se fosse stato necessario  avrebbe fatto anche a cazzotti, anche se non era certa di uscirne vincitrice, ma se uno di quelli avesse messo le mani addosso ad una delle due non avrebbe avuto remore nel creare una rissa.
 〝 Lasciatele stare! Niente problemi nel mio locale!〞 un tipo, forse il titolare si diresse verso entrambe. Il tipo con lo sguardo da appassionato  per le belle ragazze e quello con la faccia sfregiata si ritirarono 〝 Ragazze vi siete rese conto dove siete finite?〞sottolineò il probabile titolare facendole guardare attorno.
〝 Si..〞 espresse Bella tirando un sospiro di sollievo  anche se avrebbe voluto urlare  perché era certa che forse la tortura non era finita 〝 Avevamo bisogno di un po’ d’acqua, qualcosa da mettere sotto i denti  e un posto dove dormire ma se è necessario ce ne andiamo!〞. Il tipo, un po’ inquietante ma alla fine buono,  fece segno di accomodarsi al bancone, quello dove non si servivano donne nude ma solo da bere e da mangiare.
〝 Da dove venite?〞chiese mentre metteva davanti ad entrambe un club sandwich al tacchino, da cui sbrodolava la maionese.
〝 Forks…〞 espresse titubante Elena mentre con il dito tirava dal suo panino la salsa che stava scolando e se la succhiava con il dito.
〝 Ah…  siete scappate di casa! Quanti anni avete 16…17?〞
〝 No  non siamo scappate… siamo maggiorenni! E che mio fratello abita a New York e stavo per chiamarlo dato che non è arrivato in aeroporto ma…〞spiegò Elena contrariata.
〝 Giusto Isaak!〞 espresse sollevata Bella. Forse lui poteva aiutarle e non solo per ospitarle magari poteva prestare loro i soldi, rimaneva però l’incognita dei passaporti . Dal suo sguardo, quello ansioso di Bella,  Elena capì al volo. Elena iniziò a comporre il numero di Isaak, ma era staccato. Lo fece notare a Bella che emise uno sguardo a dir poco preoccupato. Un velo di sudore le percorse il collo. Elena si annodò i capelli in modo da formare una coda di cavallo.
〝 Ragazze purtroppo non ho acqua mi spiace...〞si espresse il tizio al bancone. 〝 Al massimo coca-cola…〞
〝 Acqua?〞 il tipo che poco prima le aveva bloccate si sedette accanto 〝 Qui l’unica acqua che serve  contiene orzo e luppolo!〞 poi si diresse verso Elena 〝 Ehh se mi permetti con il tuo bel tatuaggio potrei offrirvele io le birre siete molto carine … perché non andate sul palo…〞 si chiese cercando di fare  una proposta audace. Elena gli tolse la mani dalla spalla.
〝 No grazie …faccio da sola… io e mia sorella vorremmo stare per fatti nostri se non ti spiace!〞
Il tipo alzò le braccia sulla difensiva. Poi andò verso il jukebox a mettersi una musica e si lanciò verso una partita a biliardo. Elena e Bella brindarono insieme con la birra, bottiglia contro bottiglia.
〝 Non abbiate paura di Damon lui non ha mai fatto male ad una mosca gli piace fare solo il bel tenebroso da quando la sua Jennie lo ha mollato, viene qui si scola qualche birra e fa scommesse al biliardo … lui è bravo…davvero però con l’asta!〞 Elena annuì, il discorso si faceva interessante, molto di più quando Bob si allontanò da loro per andare a parlare con un tizio, quello si che a guardarlo incuteva terrore. Una terza persona gli andò in contro con in mano una busta da cui fuoriuscivano all’incirca un centinaio di dollari se non il doppio o il triplo. Il tizio, tirò fuori dalla tasca un documento, sembrava un passaporto,l’altro sembrava soddisfatto “ Sembra a posto nessuno noterebbe che è un falso!”. Elena diede una gomitata a Bella, quel tipo era la loro speranza. Bella non capiva il suo gesto, Elena fece segno di rigirarsi, e di aspettare. Il tizio aveva notato che Elena soprattutto lo stava fissando, fece loro un sorrisetto, poi chiese al tipo di seguirlo.
〝 Ma si può sapere che hai?〞 Bella non capiva l’atteggiamento di sua sorella.
〝 Quel tipo falsifica documenti… ci scommetto!〞le disse sottovoce cercando di non farsi sentire. Poi la vide dirigersi verso il tavolo da biliardo.
〝 Elena ?! Ma cosa credi di fare… non posso farti rischiare anche questo…〞 Bella voleva fermarla ma Elena sembrava ben convinta di quello che stava per fare.
〝 Bella se vuoi andare in Italia da tua figlia è l’unica soluzione!〞 si espresse cercando di tranquillizzarla.
〝 E ora dove vai?!〞 espresse Bella preoccupata 〝 Ti prego Elena potrebbe essere pericoloso…〞
〝 A lavorarmi un po’ il tipo … Damon magari mi saprà dire qualcosa sul falsificatore! Sta tranquilla sorellina so quello che faccio!〞 Elena si mise a guardare Damon, anche lui la fissava, sembrava mezzo ubriaco ma il  piano doveva funzionare, se il tipo falsificava documenti era l’unica chance per aiutare Bella.
〝 Ma sei matta?! No Elena…〞 Bella aveva capito perfettamente quello che voleva fare Elena e se le cose si fossero messe male, avrebbe dovuto salvare anche lei oltre che Reneesme.
〝 Sta tranquilla Bella è tutto sotto controllo tu lascia solo fare a me!〞. Elena le sorrise, cercando di rassicurarla. Bella chiuse gli occhi emettendo un sospiro “Speriamo funzioni!” incrociò le dita per sua sorella, poi si mise a osservare la scena. Elena si sciolse i capelli, li mosse un po’, poi si annodò un po’ la sua maglia per renderla più attillata, attraverso il bicchiere si inumidì le labbra  e si avvicinò a Damon.
〝 Ciao…〞 espresse languida , posandosi coi gomiti sul tavolo verde, intromettendosi tra lui e la stecca.  Aveva tirato indietro la testa, aveva letto su una rivista che questi gesti facevano impazzire gli uomini e infatti la risposta non tardò ad arrivare.
〝 Hey bellezza! Hai deciso di fare una partita a biliardo!?〞 le chiede Dam appoggiandosi alla stecca e scrutandola dalla testa ai piedi.
〝 No… prima ho bisogno di imparare dal maestro…〞espresse un po’ civettando, lui si frappose tra lei, era così vicino che Elena disgustata poteva sentire l’odore dell’alcool penetrarle nella testa. Si voltò in preda ad un conato di vomito, Bella la guardava da lontano, Elena le fece segno che era tutto a posto. Poi sospirò e gli sfoggiò uno dei suoi sorrisi migliori.
〝 Bhe… se vuoi ti insegno tesoro… però prima perché non ci divertiamo un po’…!?〞
〝 Ehmmm dopo magari!〞 lui iniziava a metterle le mani addosso, Elena si prese il ciondolo tra le mani poi sospirando se lo levò di dosso prima che potesse accadere il peggio. Bella stava per alzarsi per andare a salvare sua sorella dalle grinfie di quel tipo, poi vide che se la sapeva cavare da sola.
〝 Senti…〞 Elena si rivolse a lui ritornando a flirtare 〝 … Io avrei bisogno di aiuto e … sono sicura che tu potresti aiutarmi…〞
〝 Tutto quello che vuoi dolcezza〞 lui le propose di sedersi sulle sue gambe, anzi più che proporre la mise direttamente sulle sue gambe. Elena ebbe un momento di tensione e paura poi si ricordò che stava facendo tutto questo per sua sorella e sua nipote non poteva cedere adesso. Doveva essere coraggiosa e forte per Bella e Reneesme.
〝 Ho visto che… quel vostro amico…quello che è andato nella stanza infondo…〞
〝 Chi?! Vincent?!〞 espresse sorpreso il tipo mentre sorseggiava la sua birra 〝 Cosa ti serve da lui…?!〞 la guardava sospettoso Elena cercò di spiegarsi continuando a schiudere le sue labbra.
〝 Vedi …〞 Elena gli prese la faccia e lo fece voltare verso Bella, il tipo sentì un fremito Elena inziò a pensare che forse stesse esagerando ma se era l’unico modo per arrivare al falsificatore doveva continuare 〝 io e mia sorella dobbiamo andare all’estero… per puro divertimento sai com’è la vita è noiosa e per noi ballerine è difficile  muoversi inosservate…〞
〝  Ho capito… così anche voi ballate… mmm〞 quando Damon iniziò davvero a guardare entrambi dalla testa ai piedi Elena pensò che forse aveva raccontato una balla troppo grossa al massimo avrebbe ballato attorno al palo ma doveva andare avanti 〝 cosa vi serve… passaporti falsi!?〞
〝 Oh ma tu si che capisci davvero quello di cui una donna ha bisogno!〞                      
〝 Davvero?! …〞 era meglio di quanto pensasse, il tipo era così sbronzo che non riusciva a distinguere  totalmente le parole che gli venivano dette.
Elena gli fece cenno con la testa  〝 Si si!〞 poi iniziò a ridere  come una smorfiosa. Aveva capito che al tipo piacevano le ragazze un po’ melense.
〝 Ti spiacerebbe andare a parlarci…? Mi aiuti vero?! Perché se mi aiuti io avrò una bella sorpresa per te…〞
〝 Se me lo chiedi così tesoro farò tutto quello che vuoi…〞
〝 Bene… allora vai e facci sapere quando io e mia sorella possiamo parlare con Vincent! Io mi preparo per te…〞. Elena continuava a sorridergli, mentre lui con la sua birra in mano si dirigeva verso quella stanza segreta. Dopo aver visto sparire Damon e chiudere la porta, la quale sembrava essere il rifugio del falsificatore. Elena corse da Bella.
〝 Allora?!〞 Bella era impaziente oltre che preoccupata per Elena.
〝 E’ andato a parlargli ora speriamo bene!〞 le disse titubante mentre si aggiustava la maglia.
〝 Anch’io per te Elena… non vorrei che ti fossi cacciata nei guai!〞 le espresse ripensando al tipo che aveva iniziato a metterle le mani addosso.
〝 No tranquilla Bella… spero solo che la sorpresa che gli farò gli piaccia!〞
〝 La sopresa?!Ma hai visto prima come ti è saltato addosso  e anche con la ragazza che faceva la lap- dance poco prima…era tutto frenetico! Non penserai di farlo per lui… perché mi fa paura che… Elena stai già facendo più di quello che dovresti…〞
〝 No assolutamente  Bella tranquilla ho tutto sotto controllo!〞. Anche se non era del tutto certa Bella si  era rassegnata alle idee di sua sorella, la vedeva ostinata e coraggiosa, questo non faceva altro che aumentare la fiducia nei suoi confronti.
 
Intanto Edward, Jake e gli altri avevano percorso un bel po’ di strada per New York restavano ancora sei ore di  viaggio.  Alice era pensierosa tra le braccia di Jasper, Leah si era messa a leggere un libro che Alice le aveva prestato per il viaggio, dato che essendo un vampiro sentiva meno la stanchezza e la noia e oltretutto aveva bisogno di tenere la mente libera per le visioni. Embry, Quil e Emmett si erano messi a parlare di sport avevano molto tempo da passare insieme, di qualcosa dovevano pur parlare. Gli unici a non parlarsi erano Jake e Edward, probabilmente per la preoccupazione che avevano sulle loro rispettive donne.
〝 E’ così ancora una volta… 〞 Edward interruppe i pensieri di Jake, pensieroso su quello che lo aspettava in questo viaggio 〝 … noi due uniti per salvare le persone che amiamo… 〞
〝 Mi sembra ovvio…   non avrei rifiutato per nulla al mondo… amo Elena e per quanto riguarda Bella e Reneesme… sono abbastanza importanti per me…〞
〝 Si immagino…〞 espresse convinto  Edward 〝 il tuo legame con lei non si è mai dissolto… ma nemmeno lei lo voleva… e sei stato coraggioso a combattere contro Sam per il bene di mia figlia… te ne sono grato anche per quello che stai facendo… grazie Jacob〞
〝 Te lo ripeto, lo avrei fatto comunque e per quanto riguarda il mio legame con Bella semplicemente  la vedevo felice, Elena aiutava a contornare la sua felicità.… ora ne sono certo.. so che posso accettarlo ma… qualche mese fa non lo avrei nemmeno pensato…  devo tutto alla presenza di Elena…〞
〝Si lo comprendo e sappi che anche Bella ha sofferto moltissimo quando tu sei sparito, quando per mesi non sapeva nulla di te… però voleva anche che accettassi la sua scelta… che tu fossi comunque felice per lei poi quando è arrivata Elena, ha avuto una sorta di illuminazione nei suoi confronti, diceva che lei era la soluzione…〞
〝 Ora lo so… grazie ad Elena tutto mi è sembrato più chiaro… lei mi ha aiutato a vedere le cose da un punto di vista diverso…〞
〝Quella ragazza è stata una manna dal cielo: per la guarigione di Bella, per averle fatto dimenticare di voler diventare immortale, per averti…aiutato〞
〝 Adesso bisogna solo sperare che tutti i miei sogni non vadano in fumo. Edward ce la faremo con questi … Volturi …?〞
〝 Dobbiamo farcela!〞 gli sottolineò Edward deciso 〝 La mia preoccupazione è soprattutto Reneesme, per loro una bambina immortale è una rarità Aro non si farà degli scrupoli a fare sua proprietà la cosa che non capisco è chi possa avergli detto di Reneesme… 〞
〝 Qualcuno che vi spiava?〞 espresse titubante Jacob.
〝 Potrebbe essere… però io l’avrei visto invece io ho solo le visioni di Volterra e quelle scene agghiaccianti… su Elena e Bella…〞 aggiunse Alice intromettendosi nel discorso.
Jake guardò estremamente preoccupato Edward quanto Alice. 〝 Cosa hai visto Alice?!〞
〝Loro non tollerano la presenza dei licantropi, fiuteranno il suo odore… capiranno che…è diversa… ho visto che …Aro …〞
〝 La ucciderà?!〞 il sangue di Jake sembrò gelarsi immediatamente. 〝 Dobbiamo sbrigarci Edward!〞.
〝 Si… non temere Jake arriveremo in tempo… non permetterò che facciano del male alla mia famiglia ad Elena!〞
Alice abbassò lo sguardo, voleva dire qualcosa in più, Edward le leggeva la mente, se tringeva ancora di più il volante in pelle lo avrebbe fatto a pezzi, ma non se la sentiva di andare più avanti, sentiva più che altro la responsabilità di non aver previsto, come sua consuetudine, un evento simile. Il silenzio piombò in macchina mentre Jake cercava di non pensare al peggio, se Elena fosse morta  non immaginava nemmeno come avrebbe superato lo shock.
Intanto a New York, Bella ed Elena erano sedute al tavolo in attesa che Damon uscisse con le buone notizie.
〝Quanto ci vorrà diamine!〞 sostenne nervosa Elena, tamburellando con le dita sul tavolo consumato dal tempo e con un velo di grasso e unto che lo ricopriva.
〝 Tranquilla Elena… magari devono discutere magari…non può… non vuole avere a che fare con noi…!〞
〝 Oh si che avrà a che fare con noi… altrimenti giuro che vado io in quella stanza e glielo chiedo personalmente…〞 sostenne sbattendo un pugno sul tavolo irritata.
〝 Non posso farti rischiare la vita più di quanto non la stessi già mettendo a repentaglio insieme a me… forse dovrei lasciarti andare… Jake non mi perdonerà se ti succede qualcosa… almeno che io possa comunicare ancora con lui… se sopravvivo a tutto questo 〞 una vena di tristezza e prroccupazione nell’espressione di Bella contagiò Elena. Prese la mano di sua sorella 〝… Bella ce la faremo… ricorda che noi siamo speciali… mh?!〞.Le disse ripensando allo scudo e alla guarigione, due poteri che comunque potevano aiutare.
〝 Ma se non funziona…?! Aro e la guardia dei Volturi sono in tanti  e hanno molti poteri  noi siamo due… anzi io sono umana e un tu lupo…forse quella a sopravvivere sarai tu… ti prego se non dovessi farcela … se non… prenditi cura di Reneesme… e di Edward anche se credo si farà uccidere anche lui…〞
〝 Ce la faremo Bella! Siamo arrivate fin qui… lo so che da quello che mi hai detto loro sono forti… però… sta tranquilla …ce la faremo!〞. Bella fece cenno ad Elena che Damon le  stava andando incontro. Una faccia divertita mentre faceva l’occhiolino e l’okay ad Elena.
〝 Allora?! Sei riuscito a fare qualcosa zuccherino?〞 espresse Elena fiondandosi addosso, lasciando stupefatto il tipo.
〝 Certo dolcezza! Vincent ha fatto un po’ il pugno duro ma l’ho convinto ha parlare con voi… certo dopo dovrò sfidarlo al biliardo ma.. non ci sono problemi di solito vinco io!〞
〝 Sei il mio eroe!〞 Elena lo abbracciò e gli diede un bacio sulla guancia, tanto per rendere ancora più dolce la pillola. Ormai aveva capito che bastava fare l’oca giuliva e lui le avrebbe concesso tutto.
〝 Allora dopo c’è la sopresa…vero tesoro!?〞espresse stringendola a sé. Elena dovette trattenere il respiro per non vomitargli addosso, sapeva da alcool e fumo, una miscela esplosiva per il suo fiuto sovrannaturale.
〝 Si… inziati a preparare  seduto al biliardo… e…〞 Elena sospirò un pochino mentre giocherellava con il bordino della sua maglia heavy metal 〝 … rilassati perché farò uno spettacolo solo per te!〞
〝 Grazie davvero!〞 espresse Bella preoccupata mentre correva con Elena verso la stanza di Vincent
〝 Oh di niente bellezze!〞 espresse  da lontano Damon mentre fissava i fondoschiena di entrambe 〝 Non vedo l’ora…〞. Si andò a prendere altre quattro bottiglie di birra. Il bacio di Elena lo aveva decisamente stordito. Elena invece non ci pensava proprio in questo momento aveva solo in mente sul come convincere il tipo per i documenti falsi.
.〝 Ma Elena.. non … devi fare nulla per quel tipo…〞 sua sorella le fece segno di non dire nulla.
〝 Lascia parlare me…〞cercò di spiegarle mentre si sistemava  in corsa la maglietta e capelli. Emise una smorfia sentendo che l’odore acre di Damon era sui suoi capelli. Poi scrollò la testa, adesso doveva pensare solo come persuadere il tipo dei documenti falsi.
〝 Ne sei certa Elena!?〞 espresse Bella titubante 〝 Non vorrei darti altri grattacapi…hai già fatto abbastanza…〞
〝Credimi io so come fare… sta tranquilla ho tutto in mente fidati!〞 espresse gesticolando con sua sorella. Bella si scrollò nelle spalle. Si fidava di Elena e tutto quello che aveva promesso fino a quel momento era stato mantenuto. Bella bussò sulla porta un po’ perplessa, Elena le diede un colpetto sulla spalla per farle coraggio.
 
 
 
〝 Venite avanti bellezze…〞 il tipo sulla quarantina, con i capelli neri arruffati e una sigaretta in bocca era seduto sulla scrivania, le gambe distese sul tavolo e le mani dietro la nuca,  su cui vi era oltre ad un immensa pila di soldi, centinaia di dollari, qualche scartoffia. Ma la cosa che inquietò di più Bella ed Elena era la pistola che il tipo teneva in bella vista sul tavolo.  Accanto a lui due tipi e in un angolo, una donna sulla trentina, bionda, con gli occhi azzurri, il suo modo di vestire poteva farla apparire una escort di lusso.  Sorridendo ad entrambe le fece accomodare.
〝 Lasciaci soli Kat…〞 espresse direzionandola verso la porta. La tipa aunnuì in silenzio, proprio come se dovesse ubbidire al suo padrone, disse qualcosa sottovoce, dall’accento sembrava europea, forse russa, il tipo le infilò nella pochette un paio di mazzette dalla pila del centinaio di dollari e le richiese con più forza di sparire. La donna scomparse dietro un'altra porta che probabilmente dava sul retro dell’edificio. Bella ed Elena si guardarono preoccupate, mentre il tipo giocherellava con l’arma.
〝 Allora cosa volete da me! Vi concedo cinque minuti dopo ho da fare cose serie…〞
〝 Le ruberemo solo un minuto….〞 sostenne Bella intervenendo, la voce le tremava, l’idea che stava per farsi falsificare dei documenti con un padre poliziotto la faceva trasalire, ma doveva farlo per sua figlia.〝 Vede … io devo andare in Italia e…〞 si era bloccata nel notare che il tipo continuava giocherellava con l’arma puntata proprio davanti a lei.
〝 Allora?! 〞 il tipo fissava entrambe sembrava irritato.
〝 Io e mia sorella avremmo bisogno di due passaporti falsi…!〞 intervenne Elena per salvare la situazione, immaginava che Bella fosse tesa, in effetti quell’arma puntata addosso e quel fastidioso modo di fare del tizio rendevano il tutto più agitato, percui senza troppe remore intervenne.
〝 E cosa  vi fa credere che io possa darveli?!〞
〝Perché so che lei è in grado di farli… prima l’ho vista con quel tipo al tavolo vicino al bancone…〞sostenne Elena decisa. Aveva pensato che con tipi del genere fosse l’unico modo di trattare. Certo era rischioso ma doveva provarci.
Lui le fissò sconcertato e sorpreso, poi spense la sigaretta, afferrò una specie di block notes e una serie di carte.
〝 Mi servono un paio di giorni al massimo e poi… fondamentale… ce li avete i soldi…? 1.500 dollari per entrambe io accetto solo contanti… tagliati da banconote da cento dollari…  che sia chiaro! E una cosa delicata quindi niente scherzi o polizia… altrimenti…〞 espresse mentre si accendeva  un'altra sigaretta e beveva qualcosa di scuro e fortemente alcolico dal suo bicchiere. Elena e Bella si fissarono negli occhi. “ E pensare che nostro padre è la polizia!” sostenne pensierosa e ansiosa. Il cellulare di Elena cominciò a suonare. Evidentemente Alice aveva avuto qualche visione. Senza guardare lo richiuse.
〝 Beh non abbiamo soldi ma… le prometto che se lei ci lascia il suo numero di conto in banca glielo faremo avere subito… la prego è una questione di vita o di morte…〞espresse Bella agitata.
Il tipo iniziò a ridersela con i due giganti che lo fiancheggiavano. Elena iniziava ad infastidirsi, Bella a scoraggiarsi, una lacrima le sgorgò sul viso. Ma questo non fece altro che aumentare la poca tolleranza dell’uomo.
〝 E’ meglio se tornate da papino bambine…〞 sostenne ridendo e sghignazzando con i due tipi. 〝 Non mi sembrate affatto due tipe che trafficano con le faccende illegali perciò prima che me ne penta e non  perda la pazienza andate via! Sparite!〞
〝 Okay ho capito… lei non ci aiuterà…〞 espresse Bella alzandosi scossa e frastornata. Elena la fece risedere immediatamente. Bella la fissava sconcertata. Evidentemente non bastava arrivare ad Aro per farsi uccidere bastava qualche proiettile del tizio losco che avevano di fronte. Elena prese tutta lo forza d’animo che aveva e il coraggio soprattutto, dato che la pistola in bella vista non aiutava affatto il suo coraggio e si alzò in piedi le mani sulla scrivania e sulle cartacce dell’uomo.
〝 Senta un attimo!〞 Elena si protrasse in avanti arrabbiata, il tipo fece finta di spaventarsi Elena lo prese per la camicia, i due tipi impugnarono le armi 〝 Qui non si tratta nè di bambine nè di papino… non può aiutarci d’accordo ce ne andiamo! Però sappia che io non ho paura … i tipi come lei mi fanno pena… impari ad essere gentile con le donne altrimenti le farà scappare tutte…〞 . Elena afferrò la sua borsa, ma invece di correre a gambe levate come sua sorella, arrivò fino alla porta. Bella la tirava, non voleva proprio stare un altro secondo in quella stanza.
〝 Però sei coraggiosa per essere solo una ragazzina!〞 sostenne il tipo incredulo e divertito da dietro alla scrivania. 〝 Facciamo un patto… vuoi?!〞. Elena abbozzò un sorriso, Bella la guardò rabbuiata.
〝 Dipende…. Da quello che mi offri!〞 si voltò Elena  dubbiosa, con le braccia incrociate.
〝 Vi metto sul palco scenico e se guadagnate abbastanza per la serata avrete i passaporti e io vi lascerò andare  altrimenti vi terrò prigioniere qui per il resto della vita!〞
〝 Ti prego Elena non accettare…〞 le sussurrò Bella agitata 〝 Andiamocene via da questo posto… troveremo un’altra soluzione….〞
〝 La tua offerta non mi piace per niente io tantomeno mia sorella siamo merce di scambio, mi esibisco solo in privato con chi se lo merita… 〞
〝 Bene allora se vuoi farlo in privato ancora meglio… non solo otterresti i passaporti potrei sostituirti con Kat… non mi spiace una bella ragazza giovane e interessante come te! Vedo anche che hai un bel corpicino… 〞
〝 No! Io parlo di qualcosa da uomo a uomo!〞 espresse Elena determinata.〝 Qualcosa alla pari!〞
〝 Sentiamo …uomo!〞 sogghignò il tipo fumandosi la sua sigaretta.
〝 Una partita a biliardo… se vinco io… tu mi dai i passaporti entro domani a mezzogiorno e mi tengo anche l’extra… altrimenti… vuol dire che lascerò andare via mia sorella e farò tutto quello che vuoi…in questa bettola!〞
〝 Tu … e io a biliardo!?〞 espresse incredulo.
〝 Si.. cos’è ha paura di perdere?!〞
〝 No No perfetto! Però su tua sorella ci farei un pensierino…averne due di bellezze come voi mi farebbe aumentare gli affari!〞 Bella guardò rabbuiata il tipo.
〝 Lei lasciala stare ha già troppi problemi in questo momento… 〞
〝 Una bella ragazza come te ha dei problemi non ci credo!〞 le si avvicinò prendendole il volto tra le mani. Bella gliele tirò giù ma lui continuava a sfiorarla.
〝 Devo andarmi a riprendere mia figlia e per favore metta giù le mani! 〞 gli sottolienò Bella irritata, quel tipo non le andava affatto a genio, il metterle le mani addosso anche se aveva la mente occupata dalla preoccupazione per la situazione che si era creata non ci avrebbe messo molto a tirargli un ceffone se fosse stato necessario.
〝 Ma che storia commuovente!〞 sogghignò il tipo 〝 Allora pronta per la partita bellezza?! Non vedo l’ora di vederti ballare attorno a quel bel palo!〞.
〝 Elena non devi per forza! Ti prego!〞 le sottolineò Bella preoccupata.
〝Scordati il palo e piuttosto vatti a prendere una stecca… non abbiamo tempo da perdere!〞 ultimò Elena arrabbiata.
〝 Però feroce la ragazzina!〞 espresse  il tizio ronzandole attorno, come un moscone fastidioso.
〝 Abbastanza e se mi fai perdere la pazienza non sai cosa potrebbe succedere!〞 il corpo si Elena inziava  ad oscillare. Si stava trattenendo solo perché sapeva di non poterlo fare davanti a gente comune però pensava sarebbe stato forte vedere la reazione di quello sciovinista nel trovarsi davanti un lupo enorme, cercò di calmarsi. Bella lo notò e riprese a parlarle.
〝 Elena no! Ti prego!〞le disse sempre più ansiosa. 〝Non devi fare tutto questo… questi sono una gabbia di pazzi! Quel tipo ha la pistola  e chissà cos’altro…〞
〝 Bella fidati di me so come fare …〞 Elena guardò seria sua sorella mentre lanciava uno sguardo a Vincent e ai suoi scagnozzi che si erano appostati vicino ad un tavolo in attesa. 〝 …sarebbe troppo lungo da spiegare tu devi solo fidarti…!〞
〝 Ma come farai a giocare a biliardo!?〞
〝 Ho un’arma segreta … fidati!〞 Elena le sorrideva. Bella era davvero confusa, preoccupata. o la birra aveva un brutto effetto su Elena oppure in qualche modo avrebbe fatto. Si trovò un posto a sedere attorno al tavolo verde che il barista stava riallestendo.
〝 Hey bellezza dov’è questa sorpesa?! Io ho fatto il mio dovere ora tocca a te!〞 Damon la prese tra le braccia. Bella si alzò in piedi afferrando la stecca da biliardo. Elena le fece cenno di no con la testa. Era ubriaco fradicio. Lo mise a sedere. E riprendendosi la stecca dalle mani di sua sorella si rivolse a lui.
〝 E’ questa la sopresa …〞 espresse mentre lui ormai sembrava più fuori che dentro il mondo.
Bella si risedette, emise un sospiro ansioso. Elena l’abbracciò per rassicurarla 〝 Sta tranquilla sorellina… goditi la partita!〞
〝 Allora inziamo!〞 espresse ansioso Vincent mentre il tavolo era completamente attorniato dal bar intero. Persino i clienti che guardavano le ragazze che ballavano attorno al palo avevano deciso di interrompere lo show per andare a vedere. 〝 Hey ma… hai idea con chi ti stai per sfidare!?〞 espresse un tipo  alto e smilzo dietro di lei. Elena lo guardava in attesa.
〝 Lui vince sempre! Prima Bob vi ha detto una grande cavolata Damon lo sfida sempre ma da ubriaco come si ritrova sempre non fa altro che perdere soldi!〞
〝 Se crede che mi spavento si sbaglia… non mi tiro indietro !〞
〝 Okay non dirmi che non ti ho avvertita! Comunque io ho puntato su di te… sei carina e poi Vincent mi sta antipatico!〞
Elena si mise a ridere. “Addirittura una scommessa!?”. Lei non lo sapeva e nemmeno Bella, ma la maggior parte dei clienti aveva puntato soldi, per vedere chi vinceva. Ovviamente la maggior parte teneva  per Vincent. Quest’ultimo aveva proposto che anche i soldi puntati sarebbero andati a lui, nessuno osava contraddirlo perciò alla fine il vincitore oltre alla partita avrebbe ottenuto anche i soldi delle scommesse. Un tizio con la barba ispida e la puzza di alcool addosso si avvicinò al tavolo per dare il via e per dire che le scommesse erano chiuse. Bella chiuse gli occhi, sperando che sua sorella sapesse davvero quello che faceva.
〝Bene si comincia!〞 sostenne agguerrito Vince. Lui diede il primo colpo, mandando due palle in un solo colpo in buca. Guardò Elena divertito, pensando di avere la partita in pugno. Fece il secondo tiro ma gli andò male. Elena prese la stecca, la passò  la paraffina sulla stecca per lucidarla a e si mise in posizione, puntava alla palla rossa,  che voleva mandare in buca insieme viola. Si stava concentrando per tirare, stava per farcela ma un tizio probabilmente mandato apposta da qualcuno fece andare a finire la stecca sul tavolo facendole perdere l’equilibrio. Una sonora risata fece eco attorno al tavolo, compreso Vincent. La rabbia le montava, il corpo iniziava ad oscillare di nuovo, cerò di mantenere la calma. Se si fosse arrabbiata i tipi l’avrebbero derisa di più, doveva essere forte e fregarsene. Prese la  stecca e si mise in attesa.
〝 Già ti immagino … mezza nuda che balli per me dolcezza!〞 espresse divertito. Bella disperata aveva capito che se non faceva qualcosa per sua sorella, l’avrebbero ostacolata in tutti i modi. Si alzò in piedi e cercava per quanto poteva di non intralciare Elena ma almeno di non far passare nessuno dietro di lei, in modo da restare concentrata per poter attivare lo scudo protettivo su di lei.
Vincent mandò in buca un’altra palla. Era già in vantaggio di tre.
〝 Tocca a te tesoro! Cerca di colpire la palla non il tavolo!〞 la  schernì mentre di scolava senza problemi l’ennesima bottiglia di birra. Venne offerta anche ad Elena, ma lei rifiutò sporadicamente, in posto simile potevano scioglierti di tutto con l’alcool. Prese la sua stecca si piegò in avanti e mirò sempre alla palla rossa insieme alla viola, se riusciva a mandarne già due in solo colpo in buca, sarebbe andata in parità con Vincent. Si concentrò più che poteva, Bella si concentrò insieme a lei, proteggendola attraverso lo scudo. Elena la ringraziò avendolo percepito. Colpì con decisione e delicatezza allo stesso tempo la palla bianca, che andò a colpire sul bordo del tavolo colpendo la rossa e infine come una forza magnetica colpì la viola che andò a finire nella seconda buca, un colpo a “V”. Elena sospirò soddisfatta, lasciando Vincent sbigottito. Il potere di Bella l’aveva salvata, e se continuava così avrebbe vinto. Aveva capito che quei tipi le avrebbero messo i bastoni fra le ruote.
Secondo tiro, in buca era finita quella gialla ancora un punto per lei. Vincent ne aveva mandata un'altra. Era rimasta quella più importante tra tutte, quella nera. Toccava a Vincent, tutti guardavano con fiato sospeso, qualcuno già pregustava lo show a cui avrebbe partecipato Elena, ma lei non si dava per vinta. Aveva notato che Vincent era stanco, aveva notato che spesso stropicciava gli occhi e sembrava perdere la concentrazione. Prima, sembra indeciso e solo  per un colpo fortunato era riuscito a mandare in buca una delle due palle puntate. Si mise a guardare, sua sorella Bella era là , dietro Elena ancora concentrata ma sperava anche lei in un errore di quel tipo. Se così fosse stato Elena probabilmente avrebbe vinto. Vincent tirò il colpo, Elena scrollò il capo  quando notò non solo il tremore, ma lo aveva  dato con troppa forza evidentemente sperava di vincere in un solo colpo. La pallina si era fermata sul bordo accanto alla buca. Vincent fece segno a lei di andare, un tipo si mosse senza farsi notare da Elena per crearle scompiglio, non sapendo che Bella la stava proteggendo da qualsiasi attacco esterno, anche una sola spinta, sarebbe stata una semplice  folata di vento che avrebbe accarezzato la schiena di Elena. Ancora un volta studiò bene le angolazioni del tavolo. Bella senza farsi notare cercava di spostarsi insieme a lei. Nessuno la notava, gli occhi erano puntati su di lei, la probabile vincitrice. Prese bene la mira, cercò di trovare la forza giusta per colpire, troppo forte sarebbe andata lontano, troppo piano sarebbe rimasta sul bordo, nel lato sinistro un colpo davvero difficile. Tirò con la stecca, la palla si era fermata su bordo. Bella chiuse gli occhi sconvolta anche Elena aveva lo stato d’animo. Eppure aveva giocato per anni, con Isaak e gli altri a biliardo a Rio, sia lui che Cisco le avevano insegnato i migliori trucchi eppure non capiva dove avesse sbagliato, sperava in un ulteriore errore di Vincent altrimenti poteva anche farsi ammazzare, non avrebbe più avuto il coraggio di guardarla negli occhi dopo tutte le promesse e i fidati di me so quello che faccio.
〝Sto già pregustando il tuo bel corpo in esibizione!〞 le disse eccitato, mentre la fissava desideroso.
〝 Non cantare troppo presto vittoria!〞 espresse Elena schifata dalla sua  provocazione .
Afflitta si appoggiò alla stecca, aspettando che Vincent, ormai esultante per la sua vittoria certa tirasse. Lui, spavaldo e senza alcuna preoccupazione nel trovare la giusta angolatura. Mentre tutti guardavano con attenzione, la palla che si muoveva , una piccola incrinatura della stoffa nel tavolo fece fermare la palla, stavolta proprio all’angolo della buca, un colpo facile da fare ad occhi chiusi. Elena aveva gli occhi che le brillavano per la felicità, poi si concentrò, sua ricordava che Isaak le aveva sempre detto che non bisogna mai dire che ho vinto se prima non avviene sul serio. Afferrò la sua stecca, e con un colpo secco mandò la palla in buca.  Infine dovette mandare la numero otto, era abbastanza facile come colpo, la lanciò verso il bordo e con naturalezza la pallina andò direttamente in buca, nella parte opposta. Partita terminata Elena aveva vinto. Sua sorella si abbracciò a lei, contenta ed emozionata, finalmente potevano avere soldi e passaporti. Un tizio dopo essersi congratulato con lei, le passò i soldi delle scommesse.
〝 Sono circa duemila dollari!〞 le disse mentre Elena consegnava contenta il sacchettino a Bella. Dopo molte ore aveva visto sua sorella tonare a sorridere. Bella continuava a ringraziarla. Elena la rassicurava.
〝 Tua sei la mia salvezza!〞 le disse contenta e ancora incredula. Non avrebbe mai sperato di risolvere parte dei problemi in così poco tempo, ma sua sorella le aveva dato l’opportunità di ricredersi e pensare che alla fine tutto possa risolversi.
〝 Eh già… certe volte è fondamentale avere una sorella  che abbia dei piccoli segreti nascosti…〞
〝 Perché non me l’hai detto subito… sarebbe stato tutto più chiaro…〞sostenne Bella.
〝 Non volevo far sapere a questi tipi che sapevo giocare… volevo tenerli sulle spine…〞 scherzò Elena.
 Bella la fissava ancora sorpresa da quello che era appena accaduto. Poi notò che Vincent, o per meglio dire uno dei suoi gorilla fece cenno ad Elena di andare da Vincent. Bella ovviamente la seguì, sperava che questa vittoria non fosse stato solo un miraggio, e che Vincent non avesse intenzione di farle fuori per tenersi il bottino.
〝 I documenti saranno pronti domani a mezzogiorno…〞spiegò loro mentre tirava fuori qualche scartoffia.
〝 Facciamo per le dieci…〞 espresse Elena decisa. Non potevano perdere altro tempo, l’aereo sarebbe decollato a mezzogiorno, il gate apriva alle dieci.
〝 Vada per le dieci… mi servono i vostri nomi… e le foto… 〞chiarì mentre chiedeva loro di firmare il documento. Bella prese la penna, un po’ si sentiva titubante e preoccupata, sembrava stesse tradendo la fiducia di Charlie, Elena aveva capito provando anche lei la stessa sensazione. Poi vide Bella scrollare il capo prendere la penna e firmare. La stessa cosa fece Elena. ormai erano arrivate fino a quel punto, non potevano ripensarci solo per un timore proveniente dal semplice fatto di commettere un’ azione illegale.
〝 Te le procuriamo…〞 espresse Elena dirigendosi verso l’uscita del bar, voleva uscire il più in fretta possibile. Infondo ricordava che in aeroporto c’erano delle macchinette automatiche per fare foto tessera.
〝 Volevo farti i miei complimenti sei stata un’avversaria  fuori dal comune…〞 le disse andandole incontro e porgendole la mano. Elena gli abbozzò un sorriso poi si diresse con Bella, e con il denaro vinto in aeroporto.
〝 Elena non saprò mai come ringraziarti!〞 espresse Bella sospirando ansiosa.
〝 Non ce ne bisogno Bella…〞 si espresse scrollandosi nelle spalle, l’aria un po’ triste, il senso di incertezza, poi si riprese 〝 L’ho fatto perché voglio rivedere mia nipote al più presto anch’io… e lo avrei fatto comunque per te… ti voglio bene! Sei mia sorella no? E le sorelle tra di loro si aiutano…〞 le disse mentre una lacrima le sgorgava sul volto.  Bella la guardava dispiaciuta Elena le fece segno che non era niente e che le sarebbe passato, si trattava solo di tensione. Capiva sua sorella, aveva fatto la dura ma un po’ di tensione l’aveva avvertita, era solo uno scudo, una corazza per non aggravare la preoccupazione in Bella, ma Elena era consapevole che tutto quello che aveva programmato da quando era entrata in quel bar fino alla vincita era solo stata fortuna legata al caso. Ma allora se era stata così forte prima perché adesso si sentiva così debole? La risposta era semplice: il suo legame con Jake era più forte di tutto, ma anche quello con sua sorella. Perdere Jake significava morte certa anche per lei, lasciare sua sorella alla deriva era un ulteriore decisione dolorosa, da cui non sarebbe facilmente uscita.
〝 Bene adesso siediti e fatti una bella foto sorridente per il passaporto…〞 le propose mostrandole lo sgabello girevole. Bella si sedette titubante. Anche Elena fece la sua.  Sbirciarono le foto l’una dell’altra. Bella emise una smorfia per la sua. 〝 Ma dai sei venuta benissimo!〞. Bella disapprovò, Elena notò la sua aria stanca e preoccupata, evidentemente non aveva tralasciato nemmeno nel momento delle foto divertenti l’idea che Reneesme fosse in mani pericolose, forse anche lei pensava ad Edward come lei pensava a Jake?
〝 Bene adesso andiamo a farci una dormita sorellina…〞 propose Elena, sbadigliando, erano le due del mattino, dopo averle indicato l’albergo più rassicurante in fondo alla strada molto più illuminata. L’unico modo per mettere da parte il forte legame con Jake e concentrarsi su Bella era dormire.
〝 Si ..〞 sostenne Bella mentre controllava il cellulare. La batteria era completamente andata, anche quella di Elena, che non aveva nemmeno idea che Jake la stava richiamando da ore, per sapere almeno come stessero, per sentire la sua voce. Preoccupato si era quasi rassegnato, sperava solo di poterla riabbracciare a New York il giorno dopo, ma Alice aveva già avuto una sua visione, non ce l’avrebbero fatta ad arrivare in tempo, nonostante Edward non aveva mollato il piede dall’acceleratore per ben cinque ore di viaggio.
Bella notò subito la cabina telefonica, corse subito verso una macchina che cambiava i soldi in monete. Doveva chiamare Edward o sarebbe rimasta con le sue incertezze con la sua voglia di risentire la sua voce vellutata, fino a quando, se fosse sopravvissuta ad Aro, lo avesse potuto guardare negli occhi per dirgli ti amo.
Titubante mise la monetina nella cabina, si sentiva ansiosa se non insicura: voleva sentire la voce del suo Edward, voleva scusarsi con lui, dirgli che aveva ragione che aveva dovuto ascoltarlo da sola contro Aro significava andare in contro ad un leone affamato  farsi rinchiudere con lui nella gabbia. C’era però un’altro aspetto della storia: ogni minuto, secondo attimo che passava significava magari non vedere più Reneesme, mai più, magari Aro l’aveva già uccisa, se anche avesse voluto accertarsene, e solo il pensiero le faceva raggelare il sangue, non sapeva nemmeno dove chiamare.  La loro figlia era viva, doveva pensarla così, altrimenti avrebbe davvero avuto una crisi isterica.
 Il telefono squillava. Elena le fece coraggio Bella le fece segno di starle vicino, sua sorella era la sua maggiore protezione, il suo rifugio in quel momento. Appena vide la chiamata Edward mise il vivavoce, Alice lo aveva previsto,  solo che non immaginava sarebbe avvenuto seduta stante. Jake  e gli altri fecero silenzio interessati.
〝 Bella… amore sei tu?〞 chiese preoccupato guardando verso il display.
〝 Si..〞 espresse con un filo di voce, accigliata per l’insicurezza, per le migliaia di cose da dirgli ma che non sarebbero riuscite ad uscire del tutto. Temeva di non fargli capire che lo amava ancora nonostante tutto, forse anche di più, la sua mancanza, il non affrontare la cosa insieme la faceva soffrire ma pur portandosi questo dolore doveva salvare  la loro figlia, anche senza di lui 〝… Edward io volevo solo…〞
〝 Bella non sai quanto sono felice di sentirti… amore stai bene? Dove sei? Ti prego non attaccare… voglio solo …〞 cercava di rassicurarla. Non poteva permettere  che gli chiudesse di nuovo il telefono in faccia. Doveva tentare per l’ennesima volta, pur con molti dubbi, di convincerla, di aspettarlo, di affrontare insieme Aro, il solo pensiero che  lui potesse ucciderla o chissà cos’altro lo innervosiva.
〝 No… non riattacco tranquillo.. prima  ho … avuto una specie di crisi isterica, non so non so cosa … lui l’ha presa e io non ho potuto farci niente….〞 i singhiozzi e le lacrime imperversavano il suo volto, ora che la mente era stata svuotata dalla tensione per la partita di sua sorella, per i documenti falsi, la preoccupazione per la situazione si faceva sentire. L’angoscia e la disperazione erano tornate a galla. Cerco di calmarsi e respirare. Elena le mise una mano sulla spalla. Riprese a parlare. 〝 .. io devo andarla a riprenderla Edward…  capisci?non c’è tempo   se lui se se solo le fa del male… non voglio nemmeno pensarci!〞
〝 Amore…〞 la interruppe Edward, sentirla così agitata e ansiosa lo faceva soffrire e non solo lui, anche Alice era afflitta si sentiva in colpa per quello che era accaduto, se solo avesse visto qualcosa di più forse avrebbe potuto evitarlo, ma sapeva quanto i Volturi fossero furbi, non poteva che sperare il meglio e non aveva avuto più visioni ne su sua nipote,  su Bella e  Elena. Edward continuò mentre stringeva la mano di sua sorella 〝…  adesso non prenderti le colpe… ascolta io Jake e gli altri…ci siamo messi in viaggio; qui con me ci sono Alice, Jasper, Emmett, Leah, Embry, Quil e…〞 spiegò per farle capire quanto difficile e complicata fosse la situazione, perché nemmeno lui da solo, pur essendo immortale poteva combattere contro i Volturi uscendone illeso 〝 ora siamo nel Michigan  ma sto facendo il possibile per arrivare a New York il più presto possibile insieme troveremo una soluzione…〞.
Bella rimase allibita, in pratica mezza famiglia Cullen e mezzo branco erano in viaggio per salvare Reneesme e anche lei e Elena. Pensava ad Alice immaginava quanto si sentisse afflitta, doveva parlarle assolutamente.
〝 No.. non posso aspettarvi! Domani io e Elena abbiamo un volo… ci siamo procurate i passaporti e… abbiamo anche i soldi per il biglietto aereo… 〞
〝 Bella devi fermarti! Ti prego non capisci che è una trappola… ? Aro ti ucciderà…〞 gli manifestò preoccupato.
〝 Io devo andare da nostra  figlia!〞 espresse decisa 〝 devo andarla a riprendere … ti prego non cercare di convincermi  del contrario perché ho deciso questo e   non cambio idea…〞
Alice scrollò il capo e infilò la testa tra le sue braccia. 〝 Alice?〞 si rivolse a lei, quest’ultima alzò lo sguardo verso il cellulare,  Bella avrebbe voluto abbracciarla in quel momento, immaginava come si sentisse, demoralizzata e con la mente in attesa di una qualche visione che avrebbe potuto aiutarla  〝 … non sentirti in colpa… non è colpa tua… se non hai visto niente… ti voglio bene…〞
〝 Anch’io… Bella ma… ti prego devi ascoltarci… non puoi andare da sola dai Volturi ti massacreranno…ricordi quando due anni fa vero? Ricordi ancora il pericolo che stavi per correre con lui, Aro non dubiterà nemmeno un attimo, lui non ha interesse per il genere umano tantomeno per i mutaforma… vi farà a pezzi… cerca di rendertene conto..〞
〝 Si infatti …〞 la interruppe Edweard 〝Ad Elena non ci pensi…?Aro l’ammazzerà seduta stante… i Volturi non hanno buoni rapporti con i mutaforma… se ne accorgerà e lei sarà in serio pericolo〞. Jake fissò turbato  Edward. Doveva in qualche modo convincere almeno Elena a rimanere a New York.
〝 Anche tu stai mettendo a rischio mezzo branco! Per loro avrà pietà? Edward io devo andare! Devo! Non ce la faccio a stare qui in attesa! Amore ti cerca di capire … più tempo perdiamo più…chiamalo! Ti prego! 〞
〝 Ci abbiamo provato! Carlisle ha cercato di mettersi subito in contatto con lui e anch’io… ma non c’è verso, sembra sparito…  probabilmente ci starà aspettando per cui ritiene inutile rispondere alle nostre chiamate… credi che io non sia preoccupato per nostra figlia? Sto morendo all’idea che le possa aver fatto chissà che cosa…  sto male per te e per lei… ti prego almeno ragiona…  se ci andiamo tutti insieme… coordinandoci… sapremo come affrontare… quando sarai li cosa pensi di fare…? 〞.
Bella guardò afflitta Elena, chiuse gli occhi, sapeva che Edward aveva  ragione, sapeva che non poteva affrontare da sola e da umana i Volturi, e sapeva anche che stava mettendo in serio pericolo sua sorella, ma l’istinto di una madre, non frena ne la paura ne la impulsività. Bella sentiva che doveva andare e il prima possibile. Guardava Elena, triste e spaventata per quello che aveva appena sentito. Notava la sua angoscia, continuava a fissare il ciondolo quello regalatole da Jake. Poteva solo immaginare quando stesse soffrendo all’idea che il legame, per quanto indissolubile con Jake, potesse rompersi con la morte.
〝 Jake …〞 disse con voce tremolante, pensando al sua tormento nel sapere che Elena corresse un rischio enorme 〝 ti prometto che Elena rimarrà qui… non le farò correre alcun pericolo! Lei… ti ama, c’è di mezzo l’imprinting… una volta mi hai detto che è un legame  a filo doppio .. ebbene lei resterà qui… per te!〞
Elena scrollò il capo confusa e irritata . 〝 No! Non esiste! Io  vengo con te …〞 proferì 〝 Bella io voglio starti vicino… non posso… lasciarti sola…〞 non capiva proprio perché a Bella fosse venuta in mente una cosa simile da dire. La confusione ricominciava a prendere il sopravvento: Jake il suo amore, la sua forza, la sua vita o Bella sua sorella, il suo legame intrinseco, l’amore per una sorella appena riscoperta? La scelta più ovvia era restare per Jake o avrebbe sentito per sempre venire a mancare una parte di se stessa, ma non poteva lasciare Bella da sola, non poteva lasciarla morire come su quel lettino qualche mese prima. Doveva proteggerla, salvaguardarla pur soffrendo per il distacco da Jake. Le lacrime continuavano a rigarle le guance. Avrebbe voluto abbracciarlo, baciarlo, dirgli che l’avrebbe amato per sempre, anche se fosse stata l’ultima volta.  Sperava che anche a distanza il pensiero gli fosse arrivato. Sorrise con un ghigno pensando che a distanza di due giorni ci sarebbe stato il loro matrimonio, le promesse che aveva scritto e riscritto nelle ultime settimane, le era rimasto in mente quell’ultima frase che aveva stilato per concludere il tutto 〝… insieme, uniti  mano nella mano, guarderemo sereni all’orizzonte, amandoci fino a quando non riusciremo più a guarire con l’amore le ferite l’uno dell’altro…〞. Elena continuava ad avere gli occhi arrossati. Si asciugò le lacrime prima che potesse turbare ancora di più sua sorella.
〝 Elly!〞 Jake prese parola, Edward gliela cedette, infondo la situazione riguardava anche lui, tutti avevano sentito dall’altro capo del telefono le lacrime di Elena, la sua frustrazione  〝 Ti prego non farlo! Aspettami.. hai sentito cosa ha detto Edward… !? Io ti amo non posso permettere di perderti… sei il mio universo e… voglio sposarti… tra due giorni… non fare sciocchezze… dobbiamo sposarci …non posso perderti…〞
〝 Jake… amore…〞 Elena cercò di respirare trattenendo i singhiozzi, sentire la voce di Jake, che le diceva in quel modo profondo di amarla, di volerla sposare, non faceva altro che aumentare la sua insicurezza ma aveva scelto ormai sua sorella, lui apparteneva ormai al suo cuore, e così il suo apparteneva a quello di Jake, non c’era nulla da scegliere 〝ti amo… anch’io voglio stare per sempre con te ma… mia sorella non la lascio andare da sola…cerca di capirmi! Io ho un legame profondo con lei… e … se mi accadesse qualcosa rimarrà una parte di me nella tua anima, il mio amore per te è  e sarà eterno, il nostro amore è qualcosa di  forte e indissolubile che nulla potrà spezzare nemmeno la morte…〞 cercava invano di dirsi, perché l’idea di restare per sempre senza Jake, di morire e vederlo morire senza di lei, la lacerava.
〝 E tu cerca di capire me! Elena dannazione! Non posso permettere che ti faccia del male senza che io possa … salvarti se ti succede qualcosa io non vivrò più te ne rendi conto! Non farlo resta con me!〞 la supplicava Jake arrabiato.
〝Sono in grado di guarire me e gli altri! Ce la posso fare… non ho paura! Jake ti prego lasciami andare con mia sorella… lei è importante per me…〞 Elena voleva allontanarsi da quel telefono, più lui cercava di convincerla, più per lei sarebbe stato difficile concentrarsi nell’aiutare sua sorella.
〝 Elena…. non.. non puoi non hai idea di cosa sono questi Volturi…!〞 intervenne Edward, notando sul volto di Jake la disperazione, leggendogli nella mente la sua disperazione. 〝 Devi fermarti… non ce la farete da sole!〞
〝 Mi spiace Edward voglio bene a  mia sorella e non la lascerò mai andare da sola…  e… Jake ti amo sei la mia vita ma fattene una ragione… io vado con Bella! Ti amerò per sempre…〞 Elena cedette il telefono a Bella, doveva farlo se non voleva scoppiare in lacrime, il pensiero di non rivedere mai più Jake la tormentava, l‘idea di non farcela l’assillava, ma doveva aiutare Bella rischiando se era necessario la sua vita stessa.
〝 Edward…〞 Bella riprese la cornetta mentre guardava Elena che si allontanava frastornata e confusa, disperata e angosciata. Accovacciata accanto ad una panchina, con la testa fra le ginocchia. Bella la guardava demoralizzata 〝 …  perdonami se ti sto facendo tutto questo ma devo salvare nostra figlia a costo di morire io stessa! Cercherò di fermare Elena ma non sperare che io resti qua ad aspettare… ti amo …〞. detto questo, con tutta la forza e il coraggio, riagganciò la cornetta al telefono. Sembrava aver spostato un enorme macigno, sembrava che le sue gambe cedessero, la sua forza venisse a mancare. Chiuse gli occhi, Elena continuava a piangere, come se avesse bisogno di sfogarsi. L’abbracciò perché sapeva che ne aveva bisogno di sfogarsi, sapeva quanto fosse innamorata di Jake,  un amore oltre i confini della realtà, dato che si trattava di imprinting, quella sensazione che ti resta a vita e che non se andrà mai. Un legame incondizionato verso una persona, poteva provare le stesse sensazioni, dato che la sola idea di perdere chi si ama in maniera assoluta, infinita, provocava un profondo dolore, una sensazione di vuoto, di frustrazione. Anche lei si sentiva così, senza Edward sentiva il vuoto, ma non poteva aspettare, non avrebbe retto, la follia avrebbe preso il sopravvento, anche se già questa era una pazzia.
Si sedette accanto a lei, la prese tra le braccia nell’aeroporto semi deserto, nessuno a parte un tizio che lavava i pavimenti era presente. Si sentiva in un circolo vizioso perché qualsiasi cosa avesse scelto avrebbe fatto soffrire le persone più importanti della sua vita: Edward e Jake, e anche Reneesme, la parte importante di se stessa, se non fosse riuscita a salvarla.  Aveva deciso che doveva far ragionare Elena, non poteva davvero farla morire a causa sua, non poteva portarla nella gabbia dei leoni, dai Volturi. Pensava a sua figlia, emise un respiro profondo, cercando di non immaginare il peggio, sperando che la tenessero ancora in vita. Un fremito le percorse la schiena, non voleva pensare al peggio.
Appena arrivate in albergo, lasciò che Elena si sistemasse. Che si calmasse, aveva dovuto portarla quasi sottobraccio e giustificarsi sul tizio dell’albergo, dicendole che aveva semplicemente preso troppe pillole per il mal di testa, dato che sembrava in catalessi, come se si fosse imbottita di farmaci. Quando sembrava a posto, l’aveva convinta a farsi una doccia. La sentiva piangere, non potè non seguirla. Anche lei aveva bisogno di uno sfogo. Si quietò, doveva essere lucida e dire a sua sorella che non poteva portarla con sé.
〝 Come ti senti?〞 le chiese Bella mentre le carezzava i capelli. Elena si era accovacciata su se stessa, tremolante. Poi si voltò verso lei, avvolta nell’asciugamano, con i capelli bagnati e la pelle umida.
〝 Meglio… mi spiace se sono crollata… dovrei essere più forte ma… quando ho sentito Jake…〞 il solo pensiero la fece tornare atterrita. Bella le carezzò la testa.
〝 Ti capisco Elena… ma non puoi mettere a freno le tue emozioni solo per rassicurare e non far star male me…sta tranquilla adesso…〞
 〝 Ma io devo aiutarti Bella… sei già provata per la situazione non posso crollare anch’io… io devo aiutarti non posso farlo così… dammi solo un attimo per abituarmi …〞.
Abituarmi? Bella abbozzò un sorriso sconvolto. Abituarsi a non vedere più chi ami? Non ci si può preparare ad una cosa simile. Pensava alla stessa cosa nei confronti di Edward, il solo pensiero di non rivederlo mai più, l’idea che Aro non glielo permettesse pur trasformandola in immortale, o peggio che lo uccidesse, le faceva male, le ferite del passato sembravano riaprirsi, Bella cercò di richiuderle e sotterrarle concentrandosi sulla situazione di sua sorella, se fosse rimasta sulla sua, avrebbe ceduto, non poteva farlo.
〝 Elena io credo che… 〞 Bella non sapeva proprio come dirglielo, ma era l’unica soluzione per non far soffrire Jake tantomeno sua sorella. Aveva già fatto più di quello che poteva, non le avrebbe chiesto di più 〝 si insomma tu dovresti rimanere qua a New York e aspettare gli altri…! Non posso rischiare che ti facciano del male….〞
〝 No!〞 Elena scattò in piedi arrabbiata 〝 No accidenti! Non posso! Io vengo con te! Io posso aiutarti!〞
〝 Elena 〞 la fermò Bella 〝 tu non hai idea di cosa potrebbero farti i Volturi… e io non posso farti rishciare… Edward ha ragione… non posso! Jake ne morirebbe… tu sei a pezzi! Non voglio che tu stia male…〞
〝 Io verrò con te!〞le disse quasi atona. Sperava solo Bella si fosse sbagliata, che era frutto della sua angoscia l’aver sentito quella frase.
〝 Elena ragiona ti prego! Pensa a Jake … lui deve stare con te… gli spezzeresti il cuore non vivrebbe più…〞
〝 Perché?! Edward no?! Lui non lo metti in conto? Non è la stessa cosa? 〞
〝 Certo che anche Edward ne morirebbe… so cosa prova in questo momento, sta male, è angosciato, preoccupato perché non sa come tirarmi fuori da questa situazione perché non siamo vicini.. ma io so cosa fare… come fare… in qualche modo me la caverò… ma almeno non avrò messo a rischio  anche la tua vita…〞
〝 Bella…〞 Elena la prese per le spalle voleva che lei l’ascoltasse una volta per tutte 〝 Io verrò con te… io ho capito cosa vuoi fare… tu vuoi usare il tuo potere ma io ho il mio… non dico che forse farà dei miracoli ma… so che posso aiutarti … noi ci possiamo aiutare e… per quanto riguarda l’avversione ai mutaforma che questo Volturi hanno… beh li affronterò in qualche modo…〞
〝 Tu non ti rendi proprio conto Elena…io sono contenta, lusingata dell’aiuto che mi hai dato fin ora… mi basta… mi ha gratificato sei la sorella migliore del mondo ma… non posso farti correre ancora rischi …〞
〝 Bella  niente ma! Io e te siamo sorelle. Ti ho salvato la vita qualche mese fa ricordi? Non era stato solo Edward a chiedermi di farlo ma me stessa, sentivo istintivamente di farlo e adesso continuerò per te, per Reneesme, se resto qui starò male… se resto con Jake sarò felice ma non riuscirò a perdonarmi mai il fatto che non ho potuto fare qualcos’altro per te! Perché devo farlo! Io ti aiuterò…〞. Bella annuì esausta.
〝 Ti prego solo di perdonarmi Elena… se per qualche motivo non riusciamo a sopravvivere a questo incubo〞. Elena l’abbracciò con fermezza. Consapevole dei dubbi di sua sorella, ma doveva dirle che a lei ci teneva, che la sua protezione era importante, perché non avrebbe retto senza di lei.
Bella emise un sospiro preoccupato, non era riuscita a convincerla, ma come poteva avendo il carattere simile. L’unica cosa che poteva sperare era ormai che tutto andasse, ne in bene ne in male, non poteva avere una visione positiva della situazione. Si sedette sul letto e provò a chiudere gli occhi, erano ormai le quattro del mattino, prese dalla borsa il vestito di Reneesme, quello che le piaceva tanto, se lo strinse a se, almeno così avrebbe potuto sentirla vicina. Doveva proteggerla, anche se non era vicino a lei, doveva proteggere sua sorella, ora toccava a lei. Si sentiva stremata e preoccupata, ma doveva avere la mente lucida, abbastanza lucida per affrontare Aro.
Al risveglio Elena aveva trovato la stanza vuota, c’erano solo i suoi vestiti. Corse a vedere in bagno, di Bella non c’era traccia. Preoccupata e angosciata, stava già per andare in panico. Bella era partita senza di lei? Ma perché eppure qualche ora prima sembrava essersi convinta. Lo scricchiolio alla porta la fece rilassare. Sua sorella era tornata, tra le mani una busta, il contenuto era un po’ di vestiti.
〝 Pensavo fossi scappata via…〞 espresse angosciata Elena. Bella le sorrise.
〝 No.. non avrei potuto lasciarti senza un biglietto…! Ero solo andata a predere questi…〞 le mostrò tirando fuori dalla busta, un paio di jeans e una maglia a manichine, scarpe da ginnastica.
〝 Hai fatto shopping?〞
〝 No è solo per protezione…!〞 espresse Bella 〝 ascoltami bene Elena… i Volturi non sono abituati al sangue animale, non sono vegetariani come Edward… Alice e i Cullen…loro sono più… tradizionali..〞
Un velo di sudore attraversò la fronte di Elena facendola impallidire, aveva percepito cosa intendesse sua sorella per “ Tradizionali”. 〝 Non possiamo andare troppo svestire… più siamo coperte… più probabile sarà che loro non avvertano troppo facilmente l’istinto di ucciderci seduta stante… e sappi che nel posto dove andremo anche se siamo quasi a Luglio, fa freddo molto freddo!〞
Elena annuì e lasciò che sua sorella spiegasse tutto. Mentre andavano verso il bar per ritirare i passaporti Bella le aveva spiegato un p dei poteri dei Volturi, di Aro che con una mano era in grado di leggere i pensieri, di Marcus che intuiva i legami tra persone, di Jane che suggestionava al dolore.
〝 tuttavia questo resta un punto a nostro favore… cioè loro non sono mai stati in grado di usare i loro poteri su di te…〞
〝 Non canterei troppo vittoria Elena… ricorda che sono vampiri forti e determinati in quello che vogliono… io spero solo che il nostro potere funzioni …〞
〝 Farò di tutto per aiutarti Bella …!〞
〝 Grazie Elena…!〞
Entrarono al bar. bob era ancora impegnato nelle pulizie. Le salutò e poi fece cenno loro che Vincent le stava aspettando. Si avviarono verso la porta, Elena notò che Damon era sdraiato e addormentato sotto il tavolo da biliardo. Gli faceva pena povero ragazzo, però non si avvicinò pur di tanto o anche senza aver mangiato avrebbe potuto vomitare. Bella titubante bussò alla porta.
〝 Venite ragazze!〞 incitò Vincent, da solo senza i due gorilla. Consegnò loro i documenti falsi e glieli fece controllare, Elena consegnò loro le foto tessera.
〝 Ci vorrà qualche minuto e poi saranno pronti… il tempo di far asciugare la pellicola trasparente….〞
Elena e Bella annuirono. Vincent fece ricontrollare i passaporti.
〝 Sembrano perfetti!〞 espresse rivolgendosi a Bella 〝 Si.. proprio perfetti!〞
Elena consegnò i soldi a Vincent e più in fretta che potevano si diressero verso l’aeroporto. Erano le dieci e trenta, dovevano fare i biglietti e aspettare che il gate si aprisse.
〝 No accidenti!〞 Edward stava quasi per rompere con le mani il volante.
〝 Che succede?〞 chiese preoccupata Alice
 〝 C’è stato un’incidente siamo bloccati… !〞
〝 Ma non possiamo trovare un’altra strada?〞 intervenne Leah.
〝 No è impossibile .. non si può invertire su questo passaggio…!〞
Jake era già fuori dalla macchina.
〝 Ma sei matto?!〞 espresse accigliata Alice 〝 Non ce la farai mai a piedi!〞
〝 Ricorda che sono anche un mutaforma… e poi… il blocco è a circa 3 miglia da qui… se vado a piedi e trovo un taxi dovremmo essere in aeroporto per mezzogiorno all’apertura del gate…〞.
〝 Predi il controllo della macchina Alice…〞 Edward scese con Jake. La sua idea non era del tutto sbagliata. Alice scrollò il capo incredula, poi come un fulmine passò sul sedile davanti e si mise alla guida della Volvo, fece segno a Leah di mettersi accanto a lei.
Intanto Bella ed Elena, avevano appena fatto biglietti, i passaporti erano andati perfettamente fin troppo bene. Si  lanciarono un’occhiata e sospirarono sollevate che tutto era filato liscio come l’olio.  Si erano messe in sala d’attesa ad aspettare che il gate si aprisse dopo i controlli con il metal detector. Il volo sarebbe durato circa dodici ore, sarebbero arrivate dunque a Firenze alle sei del mattino. Si erano messe a sgranocchiare qualcosa dalla busta delle patatine di Elena. Gliele cedette volentieri, non sentiva i morsi della fame, più che altro le aveva prese per il nervosismo e mangiare qualcosa per non pensare, per non  pensare a Jake, avrebbe voluto averlo accanto e tenersi stretta a lui, nel suo abbraccio caldo. Al contempo anche Bella mangiucchiava ma alla fine buttava solo giù cibo senza veramente assaporarlo. La sua mente era impegnata con sua figlia, con Edward, ansiosa sperava che tutta la faccenda si fosse risolta nel migliore dei modi e che magari Aro necessitava solo di voler vedere la bambina senza ovviamente la premura di chiedere il permesso ai genitori.
Edward, a passo da vampiro e Jake veloce comunque a passo da mutaforma, erano riusciti ad arrivare in aeroporto.
〝 Sono al gate 15 〞 comunicò ad Edward, dopo aver guardato il tabellone con gli annunci, mentre si direzionava più veloce che poteva nella folla numerosa e calcante a mezzogiorno. C’era chi partiva, chi arrivava era un continuo caos e via vai di gente.
Bella ed Elena intanto erano in fila verso la scala mobile che attraverso un tunnel le avrebbe portate sull’aereo. Mancava ormai poco e avrebbero consegnato il biglietto alla hostess e così il viaggio verso Volterra sarebbe iniziato. Bella aveva appena consegnato il suo passaporto, ma i rumori nella folla distrasse lei quanto sua sorella. Elena non poteva crederci quando lo vide, in mezzo ad una marea di gente che protestava perché per poco non li schiacciava tutti pur di sorpassarli. 
“ Elly fermati ti prego!” sentiva i suoi pensieri, gli sorrise andandogli in contro, Jake sembrava aspettarla a braccia  aperte.
“ Amore sei qui!”
“ Certo sono qui per te! Sono felice che stai bene!” Jake le sorrise. Elena si illuminò.
 Bella non capiva cosa stesse accadendo, se era un miraggio, poi vide anche lei, vide Edward,  era lui, non era un sogno, voleva correre e andare da lui dirgli quanto lo amava, quanto era felice che lui fosse li, ma non poteva farlo,voleva essere forte e decisa, poi la passione e l’amore verso suo marito dominavano su qualsiasi sua decisione precendente. Voleva riabbracciarlo, amarlo, sentirlo ancora tutto suo. La gente continuava a sentirsi disturbata dall’essere calpestata, strattonata da entrambi, Edward e Jake che tentavano di sorpassarli. La hostess aveva richiamato più volte Bella, che le aveva lasciato in mano il passaporto ma aveva ancora in mano il biglietto.  Un’altra hostess la fermò e la folla la trascinò verso  l’entrata  del tunnel,  Edward avendo notato la scena si era precipitato nella folla ma senza ottenere grossi risultati, dato che un’agente l’aveva fermato. Bella guardava Edward, una lacrima attraversò la guancia di Bella 〝 Ti amo…〞 sussurrò a fior di labbra mentre la folla la trascinava ancora e lui era fermo davanti al poliziotto. Quello che sembrava avere più speranze era Jake, Elena si avvicinò a lui, per stringerlo, per baciarlo, un bacio intenso e carico di passione, poi si voltò, sua sorella immersa nella folla. Jake non voleva lasciarla andare ma Elena era riuscita districarsi. Uno sguardo a sua sorella, uno sguardo a Edward un po’ più in là bloccato dal poliziotto, che preoccupato guardava Bella in lontananza, uno sguardo emozionato verso Jake, il suo Jake, il suo sole.
〝 Elena no!〞 espresse sentendo la sua mano che lo lasciava e scivolava via. Elena indietreggiava verso la scala mobile. “ Ti amo Jake… prometto di tornare da te ma lasciami andare!” questa fu la risposta nella sua mente. Una lacrima attraversò il viso di Elena mentre si allontanava da Jake.  Di corsa, prima che potesse pentirsi, prima che davvero tornasse da lui, per non lasciarlo mai più, prima che l’amore prendesse il sopravvento, si mosse rapidamente  verso scala che ormai quasi vuota e solo con la hostess che aspettava. Guardò un momento alle su spalle. Bella le era accanto. Entrambe guardarono le persone più importanti della loro vita, poi il portellone si chiuse. Il viaggio ebbe inizio, un viaggio che sarebbe stato difficile da affrontare.
 
   
 
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