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Autore: Hummingbird    21/07/2012    6 recensioni
Allora, quelli che avevo già letto questa storia sapranno di cosa sto parlando, ma per quelli che non hanno mai aperto "Un viaggio indimenticabile, FullMetal Alchemist" questa storia risulterà tutta nuova. Mi spiego: quella che vado a narrare è la mia prima fic rivista e corretta, rigorosamente Royai. Spero di non commettere errori idioti, e di eliminare quei fastidiosi OOC che erano presenti prima. Detto questo, se volete aprite la mia storia, il primo capitolo attende impaziente di essere recensito!
Possibili OOC, anche se lievi: involontariamente, sto addolcendo il carattere di Riza :/
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Riza Hawkeye, Roy Mustang, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E quel fatidico mattino...


 

Mattina: comincia un nuovo giorno, comincia una nuova avventura, comincia una nuova storia.

Il sole non splende, non può farlo perchè le nuvole grigie opprimono il cielo.

Nuvole minacciose di tempesta, tuoni, lampi e fulmini.. Incomincia una bella giornata!


 

Nembi di burrasca oscuravano il cielo; tanto di cappello, la pioggia scendeva violenta, infrangendosi contro il treno in corsa.

In uno degli scompartimenti, si udivano deboli sussurri e mugugni spezzati.

-Riza....-

Un sussurro scosse la giovane che ancora dormiva; quella voce, quel fastidioso rumore, sembrava provenire dalle sue spalle.

Per tutta risposta, il biondo tenente cacciò la testa sotto il cuscino, spossata.

-Riza-.

Il bisbiglio s'era fatto parola, suono forte e deciso.

Di nuovo, l'altra non ci badò.

“ Per una volta che posso dormire, chiunque tu sia, non tentare di svegliarmi!”

-SVEGLIATI!-

Riza buttò giù le coperte e, cacciando un urlo; si alzò così velocemente che cadde dal letto. Irritata, osservò con aria omicida colei che, fregandosene del suo stato assopito, non s'era concessa pietà a l'aveva fatta riversare al suolo. In poche parole, Rebecca s'era fatta beffa di lei facendola cadere dal materasso. Dietro di lei c'era un Roy Mustang abbastanza divertito e un Jean Havoc che se la rideva come un matto.

Ancora più confusa, Hawkeye la guardò bieco.

-Rebecca?! Ma sei diventata matta? Mi hai fatto morire!-

-No, è solo che se la smettessi di interpretare il ruolo della “Bella addormentata” magari potremmo mangiare tutti.-

Lei la guardò confusa -Ma cosa...?-

Istintivamente volse lo sguardo verso l'orologio e divenne pallida come un cencio: erano le undici e mezza passate.

Da bianca divenne rosea, poi color cremisi ed infine completamente paonazza.

-Perché non mi avete svegliato?!-

Roy fece spallucce e, ancora divertito, le porse una mano per tirarla su.

Si avviarono verso la cucina mentre il tenente, ancora assonnata, tentava di sistemare i suoi biondi ciuffi.

Appena entrarono, la ragazza si rilassò completamente: mancavano tutti, non si era alzato nessuno eccetto loro.

-Colonnello,- disse ad un certo punto, stizzita. -Io... Le vorrei chiedere se posso dormire in soggiorno, per la durata del viaggio.-

Mustang l'osservò paralizzato, sperando di non aver combinato nulla.

-Ti ho dato fastidio stanotte?-

Lei divenne nuovamente rossa, ma riuscì a ritrovare il suo colore per poi guardarlo negli occhi.

-Affatto, ma non sarebbe meglio se dormissimo separati? Non è idoneo e tanto meno concess...-

Rebecca s'intromise, ponendosi davanti all'amica; la sovrastava in altezza e, per questo, poteva concedersi il lusso di squadrarla per benino.

-Riza, Riza, Riza,- iniziò la mora ghignando -Se noi possiamo infrangere tranquillamente la legge anti-fraternizzazione, voi potete dormire senza problemi nella stessa stanza. Certo, almeno che questo non crei situazioni più che imbarazzanti-.

Dovette fermarsi, a causa dello sguardo nervoso e divertito che Riza le stava rivolgendo: fuoco vivo che si muoveva nelle iridi, mischiandosi all'ambra.

Rebecca s'allontanò lentamente e, correndo, si rifugiò spaventata dietro la schiena di Havoc.

La discussione sarebbe sicuramente finita male, ma in quel momento entrò colui che aveva recato tanto scalpore il giorno prima: Granier.

Sorridendo, li salutò cordialmente e fece finta di interessarsi al loro stato di salute e d'umore; poi, come se nulla fosse, s'avvicinò piano a Riza e le intimò di seguirlo.

Lo sguardo di lei divenne indecifrabile, ma sia Roy che Rebecca sapevano che era terrorizzata.

Tentò di protestare, ma fu inutile. Uscì dalla cucina, seguita dallo sguardo sconcertato degli altri tre.

Rebecca ruppe il silenzio che si era formato -Dobbiamo mandare qualcuno a controllare: non voglio che succeda nulla-.

Mustang non ci pensò un istante: seguì silenziosamente il generale e la sua regina, pronto a difenderla.

Li vide entrare nella stanza del condottiero e poi chiudere la porta.

“Calma Roy,” si disse piano “Se entro un minuto non esce, busserai. Se non risponderanno...”

1...2...3...4...5...

Riza se la stava passando piuttosto male: bloccata contro il muro, una lama d'argento affilata rivolta contro la sua gola.

...6...7...8...9...10...

Grainer sorrise, maligno.

-E' un piacere vederti, bambolina-.

...11...12...13...14...15...

Una sensazione di disgusto aveva ormai conquistato l'anima della ragazza, mentre lui faceva scorrere piano una mano sulla sua vita.

...16...17...18...19...20...

-Credimi,- sussurrò spaventata -Il piacere è solo tuo-

...21...22...23...24...25...

Lui scosse la testa, contrariato

-Quanto mi sei mancata! Oh, non sai quanto io sia stato male! Quanto sei diventata bella-.

...26...27...28...29...30...

-Quale onore!- protestò Riza, ancora bloccata -Essere adulata da uno dei più grandi puttanieri della storia-.

...31...32...33...34...35...

Granier non rise e, per tutta risposta, premette di più il piccolo pugnale sula gola nuda di lei.

-Te ne intendi, non è così? Il tuo superiore sembra essere un esperto in materia-.

...36...37...38...39...40...

Ferita, tentò di tirargli un calcio, ma questo non migliorò le cose: se lo ritrovò più vicino di quanto già non fosse.

-Che diamine vuoi?!-

...41...42...43...44...45...

-Oh,- rispose il generale, ancora ghignando -Lo sai, bambina: voglio te-

Con uno scatto, s'avvicinò ancora di più e le posò un delicato bacio accanto alla lama, sfiorando la pelle candida.

...46...47...48...49...50.......51...52...53...54...55...

-Bastardo, mollami!-

Un improvviso tonfo fece irrigidire entrambi: Roy aveva buttato giù la porta con una spallata.

-Leva. Le. Tue. Sporche. Mani. Dalla. Mia. Donna.-

Allungò il braccio “guantato” verso di lui e cercò di contenere la rabbia che lo stava distruggendo internamente. Granier la lasciò andare e Riza, ancora spaventata, si ritrovò senza accorgersene tra le braccia di Mustang

-Ah, sei una rottura, fiammifero!-

Roy stava per schioccare le dita, regalando l'inferno a quel generale, ma il tenente s'interpose tra i due, fermandolo.

-Vedo che la ragazza è più astuta di te, Mustang. Sei tonto?! Lo capisci che potrei licenziarti anche solo per avermi interrotto?-

Il colonnello sembrò confuso, ma dovette ammettere che aveva esagerato-

-Non è la tua donna, Mustang; alla fine di questo viaggio, il tuo piccolo angelo diverrà mio!-


 


 

Piccolo angolo dedicato a me:

Ok, questo non è uno dei miei capitoli migliori, ma mi trovo in una situazione difficile e mi ero anche scordata di aggiornare... Spero comunque che vi piaccia.

Scusate di nuovo ^^


 


 


 

  
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