21/07/2012
6 recensioniDei della vendetta
Sfioro le pietre variopinte della grande sala con dita leggere e attente.
I miei sacerdoti hanno controllato i calendari solari, fratello.
Gli schiavi si affrettano in silenzio, le braccia cariche di cibo e bevande pregiate; s’inchinano allo spettacolo di questa regina malinconica e sconfitta, coperta di veli e lapislazzuli.
Ma non v’è mirra sul mio petto né cera tra i miei capelli: non parteciperò al banchetto. [1]
Credono che il dolore m’abbia spezzato, stolti.
Gli ospiti, questi feroci nobili dalla pelle nera dell’Alto Egitto e della Nubia, [2] stanno entrando: io mi ritiro nelle mie stanze, adagio, adagio.
Il Nilo è in piena, oggi. Che Thoth e il fecondo Hapy siano con noi. [3]
Tremando, li ascolto ridere e mangiare come se non avessero mai congiurato, come se non ti avessero mai fatto a pezzi.
Quando i muri si apriranno, le acque e i coccodrilli li inghiottiranno solo più velocemente: Osiride e Amemit compiranno il loro dovere. [4]
La regina Nitocris non ha mai perdonato: la bellezza delle sue guance rosate è il sangue, adesso, il miele della vendetta. Alza le braccia al nuovo sole, come i ka della tomba di suo fratello, in una preghiera ridente: alle sue schiave impaurite ha chiesto una stanza di ceneri e lenzuola di fuoco, per riposare.
Ci rivedremo, fratello.
Notesss (nel vero senso della parola):
Dunque dunque dunque... sto pubblicando parecchio, ultimamente, credo (e quando mai non l'ho fatto?). Il problema è che la fantasia lavora meglio quando sono sotto pressione (distraendomi notevolmente da quel che dovrei fare) e quando sono in vacanza (mi annoio); insomma, in questi giorni sono molto ricettiva: tempo fa leggevo un racconto di Lovecraft, "Sotto le piramidi", in cui si parlava proprio di questa regina della VI dinastia (credo), Nitocris (secondo Wikipedia, detta anche Nitokerty... ma avanti, è meglio la versione greca XD), ritenuta particolarmente malvagia per la tremenda vendetta operata contro alcuni nobili che avevano congiurato contro il fratello, tale Merenra, se non sbaglio, e che poi s'era suicidata gettandosi in una camera colma di ceneri ardenti. La cosa mi garbava un sacco, e ho voluto riportare un po' il contrasto tra il suo fingersi distrutta (sfiora le pietre come se fosse semplicemente malinconica, invece controlla le aperture delle pareti) e la sua astuzia e sete di sangue OuO
Poi, insomma, l'Antico Egitto è un mondo troppo affascinante. Non so perché mi fossi dimenticata anche di quest'altra passione è_è però avevo un libriccino sulla cultura egizia che mi chiamava e così ho partorito quest'altra... cosa, su due post-it. Ovviamente avrebbe dovuto essere l'ennesima drabble, ma mi sono fatta prendere e avrebbe praticamente la lunghezza di circa due drabblesss - un'altra flash, insomma. Ok, riporto di seguito le vere note sui piccoli particolari della storia (ecco perché non pubblico mai nello "storico", sono troppo pignola! Tanto poi mi sfugge sempre qualcosa!!) XD
[1] La mirra, al tempo, era l'olio aromatico più prezioso: insieme al miele e alla cera, veniva usato per sedurre e non semplicemente per coprire cattivi odori, come nel Medioevo in Europa (puzzoni!! XD); durante i banchetti, invece, solitamente le donne arrotolavano la cera d'api in coni per adornarsi il capo (in realtà devo ancora capire come, ma vabbè!);
[2] Ok, in realtà non so (e credo sia impossibile scoprirlo, d'altra parte) se questi nobili fossero davvero dell'Egitto più meridionale, ma mi piaceva pensare che tra le due parti (ormai unificate, mi pare, già dal 3000 a.C.) ci fosse risentimento e rivalità; Alto Egitto e Nubia (attuale Sudan), però, avevano confini molto labili, tanto che i popoli s'influenzavano a vicenda a quanto ho potuto capire. Tra l'altro Nitocris, a differenza degli egiziani "meridionali", veniva descritta come bellissima e con una carnagione rosea (seppur non sia certo che fosse esistita davvero)... una cosa che ancora non capisco ò_ò mah, forse per contrasto;
[3] Thoth era il dio, rappresentato in forma di scimmia (o di ibis, non è che 'sto libretto mi stia facendo i capricci? è_é), protettore degli scribi e inventore dei geroglifici - e, se non sbaglio, anche di questi calendari solari con cui si potevano prevedere le piene del Nilo; Hapy (o Apis? Dubbioh) era ovviamente il dio proprio del Nilo;
[4] Il coccodrillo non è a caso: era considerato l'incarnazione del dio del male, Seth; nel glorioso aldilà, invece, Osiride procedeva a giudicare le anime dei defunti e, se tal giudizio andava a loro sfavore, i poveretti venivano divorati dalla terribile creatura Amemit, in parte coccodrillo, ippopotamo e leopardo (un po' uno schifo, sì...). Il ka, il "doppio spirituale" che accompagnava la persona dalla nascita alla morte, indica anche la potenza maschile e letteralmente, a quanto pare, significa "toro": tanto che veniva appunto raffigurato con le braccia alzate, analogamente alle corna dell'animale.