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Autore: tokykia    22/07/2012    2 recensioni
'Matilde ha ventidue anni, frequenta l'università e aspetta l'amore. Ma non è una ragazza con la testa fra le nuvole! E' sarcastica, spesso acida. Convive con la sua migliore amica Carlotta.
Ma cosa succederà quando Michele chiederà a Carlotta di sposarlo?
E quando entrerà in scena Simone, amico di Michele, che accadrà?'
Spero di avervi incuriosito! Lasciate una recensione!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Cap 6
-Intruso-
 

 


 
Una settimana più tardi
 
-Su, Michi! Muoviti a portare su quello scatolone! Non peserà mica due tonnellate...- disse ,o meglio gridò, Carlotta al suo fidanzato, quel povero santo di Michele che stava portando su con l’ascensore l’ennesimo scatolone pieno di cose mie.
-La fate facile, voi! Io sto facendo avanti e indietro da sta mattina con ‘sti dannati scatoloni!- perché non lo stavamo aiutando, direte voi.
Semplice: io e Carlotta avevamo il difficile compito di sistemare l’interno dell’appartamento. E non avevamo intenzione di fare altro.
Si diceva: “I lavori duri agli uomini”? Bene, per una volta il proverbio ci sarebbe stato utile. Avrei lasciato da parte il mio femminismo per sopravvivere alla fatica e al sudore...
-Smettila di lamentarti ed entra che è pronto il pranzo- gli dissi io, con la buona dose di acidità che mi caratterizzava.
-Agli ordini, Generale Acidità!-
 
 
Ci era voluto un po’ ma alla fine avevamo sistemato tutto. E non era venuto niente male: avevamo ripitturato le pareti dal bianco di prima a un bellissimo azzurrino, con tende blu scuro al grande finestrone del salotto; il divano era tale e quale a prima con l’unica differenza che davanti non aveva più l’X-box di Michele, ma la mia Wii (il mio teeessoooro!) e i miei bei giochini per essa.
La mia camera era l’unica stanza differente dal resto della casa, in quanto aveva le pareti bianche con arredamento giallo (le lenzuola, la scrivania, i mobili e il lampadario sul soffitto) e azzurro (i cuscini sopra al letto matrimoniale, le tende, e l’abat-jour accanto al letto). E gialla era anche la poltrona/peluche a forma di pulcino...
Sicuramente avevo una casa originale! Starete pensando. “Ma a questa qui non piacevano i colori scuri?!” esatto... solo che avevo un’adorazione per il giallo e per il blu che mi rendeva... una persona molto particolare! Per non dire strana... Ops, l’ho detto!
-Ciao Mati! Ti lasciamo riposare nella tua nuova casa- disse Carlotta dirigendosi verso la porta e trascinando Michi che voleva salutare la sua casa, soprattutto la conca che c’era nel muro dietro la televisione, formatasi quando perdeva all’X-Box e lo prendeva a calci.
-Michi, guarda che non è l’ultima volta che entri in quest’appartamento! Puoi venire quando vuoi- gli dissi io sperando che finalmente mi lasciassero riposare un po’... era dura spostare tutti i mobili della casa!
-Guarda che non era per quello! Mi stavo scusando con loro per lasciarli con te-
-Ma come sei simpatico! Va’, Carli, portamelo via prima che sparga sangue sulla vernice fresca- intimai a entrambi prima di chiudere la porta di casa. Ora mi aspettava solo una bella dormita.
 
 
Due ore e mezza dopo ero di nuovo fresca e riposata e... con tanta tanta voglia di uscire, soprattutto considerando che quella sera sarebbe tornata una delle mie migliori amiche: Anna. Era stata via cinque mesi per un progetto di studi a Londra proposto dalla sua università.
Io, Giulia e Carlotta saremmo andate a prenderla all’aeroporto per le sette di sera e poi saremmo tutte andate a casa di Anna per passare una bella serata tra donne, come non facevamo da troppo tempo oramai. Oppure saremmo andate per locali, non l’avevamo ancora deciso. Dipendeva tutto da Anna.
Controllai l’ora per vedere quanto tempo avevo: cinque. Caspita, dovevo sbrigarmi!
Mandai prima di tutto un messaggio ad Anna chiedendole che cosa le andava più di fare stasera e lei mi rispose così:
 
Hello anche a te! Per stasera pensavo di andarcela a spassare un po’ per locali... ho troppa voglia di scatenarmi un po’ con voi dopo tutto questo tempo!! Avvisi tu Carli e Giulietta? :) thanks!!! Bye!
 

Quindi fuori da qualche parte... ero in ritardissimo allora!
Mi andai a dare una sciacquata e poi mi fiondai subito verso il mio armadio alla ricerca di qualcosa di adatto (o per lo meno decente) per la serata...
Quando dovevo decidermi in fretta perché in ritardo non riuscivo mai a trovare qualcosa da mettere, mi sembrava che tutto mi stesse male, o non si abbinasse o che fosse inadatto a dove sarei andata. E cos’ successe anche in quel momento...
Provai un vestitino verde che adoravo, ma davanti allo specchio mi sembrava di non starci bene dentro, che mi allargasse i fianchi già fin troppo morbidi di loro; poi provai dei pantaloni eleganti con una camicetta non troppo pretenziosa, ma non mi convincevano nemmeno quelli... Provai con il terzo tentativo, si diceva non c’è due senza tre...
Ecco finalmente il look giusto: magliettina lilla lunga con sotto dei leggings neri, a cui abbinai un paio di decolté dello stesso colore della maglia -adoravo i tacchi, quando potevo li usavo- , truccandomi un po’ più del solito (qui per immagine look). Misi su anche la mia giacca nera di pelle.Ero pronta. Ed erano solo le cinque e quaranta... un record!
 
 
-Tra poco arriva! Tra poco arriva!- gridò eccitata Giulia, una volta che avevano annunciato l’arrivo del volo di Anna. Mi sembrava ancora incredibile come le mie amiche avessero legato con Giulia quando gliel’avevo presentata, meno di un anno fa; eravamo diventate un gruppo molto unito, molto omologato potrei dire guardando i caratteri e i modi di fare differenti di ognuna di noi. Eravamo come un puzzle di quattro pezzi: ogni pezzo era differente dagli altri ma si univa a loro con precisione geometrica perché insieme si completavano a vicenda.
Carlotta mi dava un po’ della sua saggezza, Giulia un po’ della sua pazzia e Anna un po’ della sua decisione. Io che davo a loro?
-Eccola!!!- gridarono insieme Giulia e Carli, interrompendo il flusso dei miei pensieri.
Le corremmo tutte e tre incontro, per poi stritolarla una volta raggiunta.
-Mamma mia ragazze! Mi siete mancate troppo!!- disse lei appena fu liberata dal nostro abbraccio semi-mortale.
-Anche tu ci sei mancata, non sai quanto- dissi io per poi riabbracciarla, mentre le altre annuivano con dei mega sorrisoni stampati sulla faccia.
-Sei anche cambiata, inglesina mia- dissi ancora guardandola bene.
I capelli di Anna, una volta lunghi quasi fino al fondoschiena, ora erano stati tagliati fino ad appena sotto le spalle e al colore biondo scuro erano state aggiunte un po’ di ciocche brune, quasi nere.
-Sì, ma solo esteriormente state tranquille!- rispose ridacchiando e mettendo due mani davanti a lei come a negare tutto.
Ridemmo anche noi con lei, dirigendosi verso l’uscita e poi a divertirci.
 
 
-Sul serio quello ci provava con te?- Anna ci stava raccontando le sue disavventure di volo ed eravamo arrivati al punto in cui il suo vicino di sedile aveva provato ad attaccare bottone con lei... e non solo!
-Spudoratamente! L’avrei mandato a cagare anche subito se non fosse stato anche un figo pazzesco!- rispose lei.
-E meno male, no?! Spero pure per te che ti abbia voluto lasciare il suo numero!- disse Giulia, facendoci scoppiare tutte a ridere rumorosamente attirando l’attenzione dei tavoli vicini, nonostante la confusione del locale. –Bando alle ciance! Voi che mi dite? Novità?- si incuriosì Anna.
-Direi proprio di sì! Io e Michi siamo andati a vivere insieme!- disse Carlotta felice come una Pasqua.
-Ma dai!? Aspetta, ma... non è un po’ piccolo il suo appartamento?- era decisamente stranita. Ancora per poco, però.
-Sì, il suo sì. Ma il mio no- disse lei. Eh eh! La voleva tenere sulle spine!
-Ah! Cara Mati ti sei trasferita tu quindi!- caspita com’era perspicace!
-Ma non ci si può divertire un po’ con te! Hai capito tutto subito!- si indispettì la futura sposina.
-Che ci vuoi fare? Sono troppo furba. Non mi frega nessuno, a me!- disse pavoneggiandosi. Sempre la solita buffona...
-Sì, sì... intanto accorgiti che ci siamo alzate per prendere da bere- disse Giulia prendendola in contropiede, dato che per fare il suo bellissimo discorso di prima aveva chiuso gli occhi e non aveva notato i nostri spostamenti.
-Maledette! È vero, però: non mi frega nessuno! A parte voi...- e noi altre scoppiammo a ridere, di nuovo.
 
 
Adoravo le serate tra amiche, ma mi piacevano un po’ meno quando tornavo a casa un po’ brilla e bisognosa di una doccia. E soprattutto con i piedi che urlavano disperazione a causa dei tacchi!
Così mi spogliai e mi misi subito sotto il getto tiepido della doccia. Era inverno e la semplice giacca che indossavo mi aveva fatto congelare...Brrr!
E una bella doccia calda era quello che mi ci voleva per sbrinarmi.
Poco dopo uscii dal box e avvolsi capelli e corpo in un morbido asciugamano bianco. Ovviamente ogni volta che mi lavavo dimenticavo la biancheria in camera e dovevo andarla a prendere quasi nuda... ma ora a chi importava? Non c’era nessuno in casa!
Entrai in camera e presi l’intimo. Poi sentii squillare il mio cellulare, ma il suono era lontano... dov’era? In camera non c’era, da nessuna parte!
Poi ricordai: era ancora nella borsa che avevo usato per uscire quella sera e che avevo appeso all’attaccapanni all’entrata.
Uscii dalla camera –ancora semi nuda- e mi diressi all’entrata quando vidi qualcosa sul divano, mi avvicinai cauta e... ma era una persona!
Urlai spaventata e quello si alzò si conseguenza dal divano –ci si era stravaccato sopra- e mi fissò.
Ma.. ma... ma!
-E tu che diavolo ci fai qui?!- dicemmo entrambi in sincrono
 
 
 
 


 
 
Lo spazio di Kia:
buondì! Mi avete data per dispersa?
Scusate, ma ho avuto problemi di connessione e non ho potuto aggiornare prima, dato che andava e veniva..
Comunque mi sono fatta perdonare! Ho scritto un capitolo molto più lungo del solito (quasi una pagina e mezza in più!), spero soltanto che sia di vostro gradimento!
Chi sarà mai l’intruso? Beh, non è difficile da indovinare... direi che si sa già!
Sono curiosa di sapere le vostre opinioni sul capitolo :)
Non è che qualche lettore silenzioso si può far sentire? Ringrazio come sempre chi segue o legge soltanto! Un ringraziamento speciale a chi recensisce: Saini, Elpis e Kappachan. Mi fate sempre sapere cosa ne pensate della storia e grazie a voi continuo a scriverla XD
Mille e mille grazie!
Un bacio grande e a presto –si spera-
Tokykia
  
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