Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: horanshalf    22/07/2012    0 recensioni
Una ragazza, con un segreto. Un giorno questo segreto verrà svelato e lei sarà in pericolo. Chi l'aiuterà?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

«Mani in alto! Ho detto mani in alto! Questa è una rapina; tutti a terra, e nessuno si farà male.» Gridò una voce maschile. Avevo paura.


***


Tre ore prima.
Driiin! Driiin!
Sentii la solita sveglia suonare, ma erano ancora le sette del mattino ed era il primo giorno di vacanza, dunque staccai la sveglia e ritornai a dormire, o almeno ci provai. Cinque minuti dopo mi resi conto di essermi definitivamente svegliata e che non c'era speranza che tornassi a dormire. Mi alzai dal letto, infilai le mie infradito e scesi giù in cucina. «Ciao mamma!» La salutai con un sorriso ed un bel bacio sulla guancia, come ogni mattina. C'era un odore di crepes appena fatte, c'era qualcosa di strano. «Crepes... cos'hai mamma? Cosa mi nascondi?» Era strano, mamma preparava qualcosa di buono solo quando c'erano notizie positive.. il che poteva giustificare il suo sorriso stampato sulle labbra che non vedevo da molto, molto tempo. «Come hai fatto a capirlo? E' così evidente? Beh cara.. siediti. Devo darti una buona notizia dopo tutte le cose brutte che abbiamo passato.» Si, aveva ragione.. dopo la morte di mio padre, Heric Jey Hill, ce la siamo vista brutta. «Ci trasferiamo in Brasile!» disse con un modo molto euforico. «Cosa.. cosa stai dicendo? Stai scherzando, vero? No.. no non può essere. Io ho TUTTO qui, e non posso andare via. NO! Scordatelo!» Me ne corsi in camera, come in quei film drammatici adolescenziali. Ero arrabbiata. Come poteva essere così felice? Aveva pensato a me? Agli amici che ho qui a Londra? E poi perché in Brasile?! Ma cosa le è saltato in mente? Cos'è, ha perso la testa da un momento all'altro? Mentre dormivo forse? D'un tratto il sonno era tornato, ed era la cosa migliore.. volevo solo dormire. Beh, lo volevo.. quando ecco che sento bussare alla porta: mia madre entrò, si distese sul letto con me e mi abbracciò dicendo: «Vorrei almeno spiegarti. Dobbiamo andarcene da qui, tesoro mio.» le si schiarì la voce, era tenera con me ora... forse aveva capito che sarebbe stata una cosa difficile per me. «Mamma, ma non posso.. io non..» «Lo so tesoro, ma dobbiamo.. che a te piaccia o meno. Più tardi andrò in banca a ritirare un po' di soldi, così potremo partire. Ho già tutto.. biglietti, ho affittato casa, tutto. Sto organizzando tutto da un bel po' di tempo.» "Sto organizzando tutto da un bel po' di tempo." Quelle parole mi rimbombavano nella testa, era come se non volessero uscire, volevano farmi del male. Ma ormai dovevo accettare la cosa, mia madre aveva già fatto tutto. «Verrò con te in banca, mamma.» dissi alquanto dispiaciuta. «Va bene tesoro, ti ho portato la colazione.. dato che di sotto non hai toccato proprio niente.» Feci un cenno con la testa come per ringraziarla. Amavo le crepes al cioccolato, mamma lo sapeva bene. Me le preparava sempre quando.. beh lasciamo perdere. Mangiai le mie crepes e bevvi un bicchiere di latte; mi alzai dal letto, definitivamente questa volta, andai in bagno e mi feci una bella e rilassante doccia. Dopo aver asciugato tutto il mio corpo, e tutti i miei lunghi capelli dorati fu il momento di decidere cosa indossare. Io davo molto importanza a ciò che mettevo, ma mi fermavo a riflettere giusto cinque minuti. Dunque, scelsi una bella canotta nera infilata nei jeans ed una camicia a quadretti rossa e bianca.. ma decisi di lasciarla aperta, senza abbottonare tutto. Ero pronta ed anche la mia genitrice lo era così ci precipitammo alla banca. Stranamente quel giorno non era molto affollata. Ed ecco che successe quello che non mi sarei mai aspettata: una rapina. «Mani in alto! Ho detto mani in alto! Questa è una rapina; tutti a terra, e nessuno si farà male.» Gridò una voce maschile. Avevo paura. E se fosse capitato qualcosa a me? O peggio, alla mia mamma? Una catastrofe, non riuscivo a respirare avevo troppa paura. D'un tratto sentii uno sparo e poi ancora ed ancora ed ancora, iniziai a piangere. La mia mamma non era di fianco a me, era andata nell'altra stanza. I due se ne andarono con un bel bottino in mano ed io corsi subito nella stanza dove si era recata la mia mamma. C'era sangue, sangue ovunque. La mia mamma era ferita, chiamai subito la polizia.. ero del tutto scioccata. Presi il telefono, chiamai polizia ed ambulanza.. erano tutti morti, tranne mia madre. Arrivò subito il pronto soccorso, e portarono via mia madre. Io ero l'unica testimone, la polizia voleva parlarmi.


FINE CAPITOLO UNO.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: horanshalf