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Autore: Parabellum    23/07/2012    5 recensioni
Inazuma Cho si prepara a festeggiare la cinquantesima edizione degli Inazuma Games , giochi creati allo scopo di mantenere l'ordine tra i 12 Distretti e per il divertimento della gente che vive all'interno della capitale.
Negli Inazuma Games esistono solo due regole: uccidi o muori.
Da ogni Distretto vengono estratti due ragazzi tra i 12 e 18 anni , che verranno gettati all'interno di un' arena a combattere. Uno solo può sopravvivere. Il più forte , colui che riesce a conquistare gli audience e gli sponsor. Maki sa tutto ciò . Eppure si è offerta volontaria al posto di un suo caro amico. Combatterà, per tornare dalle persone che ama.
Con lei c'è anche Haruya, un ragazzo dall'animo di fuoco che anni prima le salvò l avita e che sembra determinato a vincere, rompendo il sottile legame che li unisce.
Perché negli Inazuma games non c'è amicizia o amore. Non c'è pietà. Perchè bisogna essere disposti a perdere anche la propria umanità.
Che gli Inazuma Games abbiano inizio.
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Ispirato al romanzo "Hunger Games"
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti,

So che molto probabilmente vorreste linciarmi dato che l'ultima volta (andiamo indietro di un paio di mesi) avevo promesso che avrei aggiornato entro una settimana. Scusate per questo terribile e imperdonabile ritardo.

In questi ultimi mesi vorrei dedicarmi esclusivamente a questa long ,ma se dovesse venire fuori l'ispirazione per qualche shot non esiterò a scriverla ,anche perché la mia ispirazione ultimamente ha raggiunto livelli sotto lo zero e poi scrivere shot mi rilassa... cosa centri ora non lo so,però è mezzanotte e il mio cervello inizia ad andare in tilt,abbiate clemenza.

Ok,ho finito.

Giuro che tonerò a seccarvi solo a fine capitolo.

Vi lascio alla storia  ora, a dopo!

 

 

 

 

 

-Tributi-

 

 

 

Se un uomo non ha scoperto qualcosa per cui è disposto

a morire non è degno di vivere...”

(Martin Luther King)

 

 

 

Credo che per un attimo il mio cuore abbia cessato di battere.

Poi ha ricominciato a palpitare nel mio petto ad un ritmo forsennato.

I miei occhi si sgranano e il mio viso si sposta automaticamente verso Hiromu.

Avanza a piccoli passi, le mani strette a pugno lungo i fianchi ,la testa alta.

Ha lo sguardo sconvolto però , come chi si prepara ad andare verso il patibolo. E non è forse così?

Mi giro di scatto verso Nozomi ricordandomi di non averla ancora sentita respirare normalmente.

Ha il volto pallido. Gli occhi sono due pozzi vuoti. Lo guarda avanzare verso il palco , ma non sono certa che lo veda davvero.

Nei suoi occhi , per un attimo , mi appare il suo futuro. Il suo futuro senza Miura. Nessun abito da festa da indossare ad un possibile matrimonio. Niente più sorrisi dolci e sguardi innamorati. Niente più baci . E , sopratutto , niente più Nozomi.

La mia mente realizza un secondo dopo , ma comunque decisivo , cosa il mio corpo ha intenzione di fare.

I piedi si muovono da soli. Le labbra si aprono da sole. La voce esce spontaneamente.

-Mi offro volontaria- credo di averlo appena sussurrato, perché tutti continuano a guadare in direzione del tribuno scelto. Mi muovo sempre più velocemente verso Miura.

Lo scosto bruscamente mettendomi davanti a lui – Mi offro volontaria per gli Inazuma Games!-

Quello che succede dopo accade molto velocemente:

Miura si lancia in avanti offrendosi volontario a sua volta ,mentre il grido di Nozomi mi perfora i timpani.

Le persone intorno a noi ci guardano più confuse che mai e lo stesso vale sia per il sindaco che per Rika.

Capita di rado che nel Distretto ci sia un volontario per partecipare ai giochi.

La capitale ha dato questa possibilità purché il tributo che si offre al posto di un altro rientri nei limiti dell'età per partecipare.

Nei Distretti più ricchi è perfino considerato un onore. Qui invece o è sinonimo di grande stupidità o di grande coraggio.

Nel mio caso non so quale sia. Forse entrambe.

La mano di Miura si chiude sul mi polso con una forza incredibile:

-Pensi che ti lascerò mettere a repentaglio la tua vita al posto della mia , Maki?-

C'è rabbia e sconforto nelle sue parole.

Ingoio le lacrime che minacciano di straripare dai miei occhi.

-Lasciami andare , Hiromu-kun.- Dico tra i denti.

La presa sulla mia mano si allenta.

-Non farlo Maki, ti supplico.- Sembra che anche lui stia per scoppiare.

-Torna da Nozomi , è lì con lei il tuo posto, non dentro quell'arena.- stringo gli occhi. Non darò questa soddisfazione a quelli di Inazuma-Cho. Non permetterò ai miei futuri nemici di vedermi piangere.

-Nemmeno il tuo è là dentro!.-

Un improvviso strattone mi scrolla di dosso Hiromu. Mi giro trovandomi davanti gli occhi di Saginuma. Ha capito.

-Vai , Maki.- sussurra solo mentre Miura cerca di liberarsi dalla sua presa.

Nozomi intanto continua a gridare con forza il mio nome.

Rika da un colpo di tosse davanti al microfono cercando di attirare nuovamente l'attenzione.

-Be , è da un sacco di tempo che non abbiamo volontari, per cui...congratulazioni. Vieni avanti cara.-

Io avanzo a passi leggeri. Sto per piangere , lo sento. Ma devo essere forte , non posso farmi deridere così dagli altri Distretti.

Intorno a me succede una cosa strana: tutti,ma proprio tutti , abbassano la testa in segno di rispetto al mio passaggio.

Quando raggiungo il palco le mie braccia iniziano a tremare involontariamente , così come le gambe.

Rika si avvicina circondandomi con un braccio le spalle , cercando di tranquillizzarmi. So che è dura anche per lei prendere parte a tutto questo.

-Qual'è il tuo nome, tesoro?- dice avvicinandomi il microfono alle labbra in modo che anche alla televisione possano sentirmi. Tutti gli occhi dello Stato sono puntanti su di me in questo momento.

-Maki Sumeragi- dico e , straordinariamente, senza balbettare. Decisa. Un punto a mio favore.

-Ecco a voi , signori e signore , il primo Tributo del Distretto 12 ,Maki Sumeragi!-

Accenna un piccolo applauso , seguito da uno ancora più timido dal resto del Distretto. Sanno che non servono applausi. Sanno che ormai il mio destino è segnato.

Cerco con lo sguardo quello di Nozomi. Non grida più ,ma ha il viso stravolto dalle lacrime. Accenno un piccolo sorriso per tranquillizzarla. Non temere Nozomi-chan non lascerò che tu mi veda morire in quell'arena...

-Perfetto.- dice Rika spostandosi di nuovo vicino all'urna per estrarre il secondo nome.

Seguo ogni sua mossa. Chiunque verrà chiamato, forse , sarò costretta ad ucciderlo. A meno che non lo faccia qualcun altro prima.

Riemerge la mano in mezzo ai bigliettini , stavolta arrivando quasi fino in fondo.

Sorride suadente e srotola la striscetta di carta che da quasi cinquant'anni tiene in pungo le vite di dodici Distretti.

Sono di fianco a lei , quindi il nome mi rimane anonimo finché non lo pronuncia ad alta voce:

-Haruya Nagumo!-.

Sono sbiancata. Sento di essere sbiancata. Conosco quel ragazzo. Anche lui fa parte dell'orfanotrofio Gakuen. Ha la mia stessa età. E mi ha salvato la vita 10 anni fa...

Ricordo che a quel tempo la recinzione che delimitava il bosco non c'era e la caccia era permessa.

Io e gli altri bambini avevamo deciso di andare giù al torrente a giocare e qualcuno , anche per pescare. C'è una quantità incredibile di Trote, lì. Guizzano allegre tra le rocce del fiume ed acchiapparle non è per niente facile. Ma oltre a non essere un buon punto per pescare , non è neanche un buon punto per fare qualsiasi altra cosa. Quel torrente viene chiamato “ Il Fiume nero “ , perché quando là piove molto e si ingrossa, lungo il suo percorso raccoglie una marea di detriti e l'acqua si trasforma da un chiaro azzurro su cui ci si può specchiare a un corso d'acqua melmoso e molto ,molto pericoloso. Vent'anni fa ruppe gli argini e straripò , allagando quasi tutto il Distretto. Dovettero fare i salti mortali per risistemare quel macello prima che iniziasse la nuova edizione degli Inazuma Games.

Per chi non sa nuotare , e sono in molti, è un pericolo ancora maggiore. Ha fatto tante vittime quel fiume quanti quelli che sono morti dentro l'arena. Sopratutto bambini. Sopratutto bambini che , come noi, si divertivano a sporgersi dalle rocce più alte per guardare le trote sguazzare nell'acqua. Oltre che alte sono anche molto scivolose , quelle rocce. E taglienti.

Ricordo di aver sentito la roccia sgretolarsi tra le mie mani , trasformandosi in polvere. Ricordo di aver visto un punzone avvicinarsi sempre di più al mio viso. Poi mi sono accorta che ero io ad essere sempre più vicina a lui e non l'incontrario.

Oltre tutto , il fiume nero aveva abbastanza acqua da affogare un bambino di sei anni.

Sapendo di non avere scampo aspettai di sentire l'impatto doloroso delle rocce e poi quello gelido dell'acqua. Ma non successe niente di tutto questo. Anzi , sentii il calore e la morbidezza della carne. Guardai in alto e vidi la mano e il braccio di Haruya farmi dondolare nel vuoto. Il viso era teso in una smorfia che esprimeva fatica , ma gli occhi...rimasi ipnotizzata da quegli occhi ambrati.

Non ho mai avuto un'occasione per conoscerlo davvero , però. L'ho osservato di tanto in tanto , da lontano , come faceva Miura con Nozomi.

Vengo riportata alla realtà mentre lo guardo avvinarsi al palco con il volto inespressivo. Avrà paura come me? O è sicuro fin da ora di essere il vincitore?

Quando sale sul palco mi lancia una rapida occhiata. Quando li incontro è come se una scintilla , breve e rapida , sia comparsa nei suoi occhi gialli e vibranti. Ingoio a vuoto , sentendo la testa girare di nuovo e il respiro mancarmi.

Calma Maki , calma.

Si posiziona accanto a me. Le nostre spalle si sfiorano ,mentre i nostri cuori galoppano nel petto.

Rika presenta anche lui al pubblico.

Le telecamere inquadrano in un primo piano i nostri visi , mentre Rika pronuncia il discorso di chiusura:

-Grazie della vostra partecipazione , signori e signore ,e buon proseguimento dei giochi a tutti!- la voce squillante e terribilmente teatrale che l'accompagna fa sembrare il tutto più grottesco di quanto già non lo sia.

Sposto lentamente lo sguardo di nuovo su Haruya e osservo il vento giocare con la chioma rossa fuoco.

Vorrei parlargli. Vorrei ,davvero. Ma non ci riesco.

Non è il coraggio che mi manca, ma le parole.

Mi riscuoto non appena vedo duo omoni prendermi e trascinarmi via dal palco quasi di peso tenendomi stretta per i gomiti.

Faccio una smorfia e cerco di ignorare l'istinto crescente di tirargli un calcio negli stinchi. Di sicuro , più tardi , spunteranno due bei lividi violacei.

Girò la testa all'indietro giusto in tempo per vedere riservato lo stesso trattamento al mio futuro compagno di giochi.

Azzardo un sorriso pensando alle mezze imprecazioni che Haruya lancerà ai due colossi che lo stano portando verso dei camerini , dalla parte opposta in cui sto andando io.

I camerini , ma certo! Prima di salire sul treno , che porterà i due tributi scelti ad Inazuma Cho , entrambi hanno il diritto di poter parlare un ultima volta con famigliari e amici in apposite stanze , sorvegliate ovviamente. Tsh, come se avessimo la possibilità di scappare.

Quando raggiungiamo una porta incastrata tra due muri scalcinati e semi-cadenti , uno dei due energumeni che ancora mi trattiene la spalanca senza troppe cerimonie.

L'odore nauseante di chiuso e un freddo gelido mi penetrano fin dentro le ossa. Si vede che questa camera viene aperte solo una volta all'anno.

Vengo spinta dentro e la porta si richiude alle mie spalle , lasciandomi sola. Mi guardo attorno cercando di orientarmi nella semi oscurità della stanza.

C'è solo una finestra , chiusa e con la persiana abbassata quasi totalmente.

Faccio qualche passo sul pavimento di legno scricchiolante e mi accuccio sull'unico divano presente nel locale.

Abbraccio le ginocchia e vi poggio sopra il mento , fissando la televisione spenta davanti a me.

Una lacrima solitaria scivola lungo la mia guancia , subito seguita da un'altra e da un'altra ancora. Goccia dopo goccia il mio diventa un pianto silenzioso. Tanto non c'è più nessun cittadino, nessun governo o nessun tributo che possa vedermi.

Si, i tributi. Chissà chi altro è stato scelto...

Afferro il telecomando accanto a me e accendo il televisore. Stanno ritrasmettendo ora i momenti più salienti delle estrazioni: I tributi dei primi tre Distretti non sembrano per niente tesi , anzi, direi quasi...rilassati.

Le ragazze del Distretto 1 sorridono ammiccanti alle telecamere, mentre quelli del Distretto 2 sembrano due autentiche macchine da guerra.

Dal Distretto 4 vengono sorteggiati due ragazzi , quando viene fatto il nome del secondo, il primo tributo , che fino a un attimo prima appariva sicuro di se, sbianca visibilmente, gli occhi verdi improvvisamente vitrei . Restano uno accanto all'altro senza guardarsi nemmeno una volta. Sarà solo una mia impressione,ma quei due sembrano conoscersi

La rossa del Distretto 8 appare astuta e determinata e lo stesso si può dire per il suo compagno , un ragazzo moro che si è offerto volontario al posto di una ragazzina poco più che dodicenne. Resto a guardare ammaliata i suoi occhi blu pieni di risolutezza.

Il ragazzo del Distretto 11 appare già un avversario temibile.

Resto a fissare imbambolata lo schermo quando è la volta del Distretto 12. Ora ho la possibilità di vedere quello che ha visto il pubblico , il mio grido disperato quando mi sono offerta volontaria, la breve discussione con Miura, l'ansia visibile sul mio volto mentre attraverso i pochi metri che mi separano dal palco.

Quando il viso di Haruya fa capolino nello schermo mi affretto a spegnere tutto.

E' troppo. Ora è decisamente troppo.

Resto appallottolata su me stessa fino a quando la porta alle mie spalle si spalanca e una figura si getta su di me , abbracciandomi e singhiozzando.

Sulla sua pelle riconosco il profumo di Nozomi.

La scosto dolcemente e stringo le sue mani tra le mie , guardandola negli occhi.

-Ce la farò ,vedrai-dico accarezzandole una guancia e asciugandole le lacrime che l'attraversano.
-So per certo che ce la farai. Tu non ti arrendi mai.-dice facendo un sorriso forzato.

Dietro di lei fa capolino Miura:ci guardiamo negli occhi senza dirci nulla , poi le sue labbra si muovono formando un muto “grazie”.

Abbraccio un ultima volta Nozomi , stringendola forte per impregnarmi le narici del suo profumo,cercando di imprigionarlo nella mia mente, per portarlo con me fin dentro l'arena.

Li guardo uscire silenziosi. Questa potrebbe essere l'ultima volta che li vedo.

La porta si è appena richiusa quando gli occhi blu di Hitomiko fanno capolino.

Entra silenziosa,sedendosi accanto a me.

Restiamo così per parecchi minuti ,senza rivolgerci la parola , solo rimanendo una accanto all'altra.

Alla fine è lei a rompere il silenzio e a incominciare a parlare:

-Sai-inizia senza distogliere lo sguardo dal muro pieno di crepe di fronte a noi- quando ti trovai davanti al cancello , affamata e infreddolita, pensai che una bocca in più da sfamare proprio non ci voleva. L'orfanotrofio era al completo,ma i bambini continuavano ad arrivare a flotte e il cibo iniziava a scarseggiare.

Era difficile occuparsi di tutti,eppure, ogni volta che vedevo qualcuno di voi partire e poi non tornare, era come perdere un figlio.-

Fa una breve pausa,non me la sento di parlare e poi questo silenzio vale mille parole.

Si gira verso di me , guardandomi negli occhi,anzi, dentro gli occhi:

-Ho sempre visto il tuo sguardo acceso di determinazione;mai una volta ti ho vista scoraggiata quando tornavi da una battuta di caccia senza essere riuscita a prendere qualcosa,anzi era ancora più decisa che mai.Per cui non farlo ora , non arrenderti neppure un attimo,Maki.-

Per un attimo sono tentata di chiedergli se ha rivolto lo stesso discorso anche ad Haruya, se sia andata a parlare anche a lui.

Probabilmente sì, ma in questo caso le sue parole sono state le stesse? Desidera che lui torni più di quanto desidera rivedere me?

Sono tentata, ma non glielo chiedo. Mi porterò queste domande nella tomba.

-Grazie,Hitomiko.-sussurro solo.

Lei annuisce accennando un piccolo sorriso.

La porta si apre di nuovo e stavolta la figura di Saginuma si ferma sulla soglia.

Hitomiko si alza:

-Vi lascio soli.-dice , volgendosi un ultima volta verso di me-Buona fortuna Maki.-

Quando la porta si richiude alle sue spalle , Saginuma Osamu fa qualche passo verso di me , tendendomi le braccia. Mi getto letteralmente su di lui.

Affondo la testa nel suo petto lasciandomi stringere.

-Ascoltami bene- sussurra contro il mio orecchio -quelli di Inazuma-Cho cercheranno in tutti i modi di metterti in difficoltà, se la gente godrà nel vederti soffrire non esiteranno un attimo a torturarti in tutti i modi possibili solo per aumentare gli audience .Fa attenzione ai tuoi avversari,se capiscono che sei un una preda facile non esiteranno ad ucciderti, per cui, se riesci, scegli gli alleati giusti.
Sai cacciare, sai maneggiare l'arco meglio di chiunque altro e hai tutte le carte in regola per vincere.-

Mi solleva il mento guardandomi serio,i nostri visi separati solo da pochi centimetri.

-Devi vincere Maki. Devi vincere a qualsiasi costo,qualunque sia il prezzo.-

Sbatto le ciglia,lasciando cadere le ultime lacrime cui erano intrise.

Ho appena appoggiato di nuovo il capo sul suo petto quando i due omoni di poco prima entrano sbattendo la porta e facendoci sussultare.

Quando li sento afferrarmi per le braccia capisco che il mio tempo è finito. Il treno che mi porterà ad Inazuma-Cho è arrivato.

Vengo spintonata fuori e i raggi del sole feriscono i miei occhi, ormai abituati all'oscurità.

Dietro di me lsento il grido quasi disperato di Saginuma:

-Torna da me ,Maki!Non lasciare che ti uccidano!-

Il rumore del treno in arrivo copre la sua voce e non riesco a sentire più nulla.

Lascio che mi strattonino e che mi trascinino da una parte all'altra come una qualsiasi bambola di pezza insensibile al resto del mondo.

Devi vincere,Maki. Devi vincere a qualsiasi costo,qualunque sia il prezzo”

Solo ora capisco davvero il senso di quelle parole.

Vincere a qualsiasi costo, a qualunque prezzo: per farlo avrei dovuto uccidere Haruya Nagumo.

 

 

 

 

Angolo di Cip:
Dunque , dunque,dunque: se dopo aver letto il capitolo vi arrischiate a leggere le mie note o siete pazzi o siete normali...sono consapevole del fatto che questa frase non ha senso e che qui l'unica che da i numeri sono io. Buona a sapersi.

Riguardo a questo capitolo posso dirvi che Haruya diventerà nel corso della storia il protagonista assieme a Maki, anche se però credo che continuerò a narrare i fatti dal suo punto di vista. I tributi degli altri distretti saranno sempre protagonisti di Inazuma eleven , ho lasciato qualche traccia su quali personaggi ho intenzione di usare tra le descrizioni di alcuni di loro provenienti dai vari Distretti , chi sono loro e chi sono gli altri però si scoprirà solo più avanti , anche se sarei curiosa di sapere chi per voi utilizzerò come “tributo”, così magari mi suggerirete anche qualche personaggio a cui non avevo pensato.
Nel prossimo cap posso aggiungere (poi basta perché se no faccio troppi spoiler) che salterà fuori un altro personaggio che avrà a che fare sia con Maki che con Burn.
Termino qui i mie deliri di mezzanotte e venti , con la speranza che il capitolo vi sia piaciuto.
Fatemi sapere cosa ne pensate :)
Baci,
Annalisa

  
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