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Autore: Moony91    06/02/2007    4 recensioni
"Tu non puoi amarmi!Non sai COSA sono io veramente...E io, bè...io non DEVO amarti...non posso permettermerlo!- ********************************************* Altra Ficcy!! finalmente mi occupo della mia coppia preferita...Remus e Tonks...Ho provato ad immaginare come possa essere iniziata la loro storia, tutto comincia dalla morte di Sirius...LEGGETE E RECENSITE PER FAVORE!! ATTENZIONE!!! ANDANDO AVANTI CON I CAPITOLI CI SARANNO SPOILER DEL SESTO LIBRO!!
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico, Song-fic, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Un giorno, un intero giorno

Notte

 

Tonks rimase da sola in quella stanza, anche la guaritrice se ne era andata…certo, certo, non pensava che sarebbe rimasta con lei tutto il giorno, bè a dir la verità preferiva così, non gli stava neanche tanto simpatica! Non si aspettava visite, tutte le persone che potevano minimamente interessarsi a lei erano i membri dell’Ordine e sicuramente avevano un sacco di lavoro da fare piuttosto che andare a fare compagnia alla causa dei loro problemi…si era questo che pensava Tonks, era solo colpa sua se Sirius era morto e se Bellatrix era scappata, ci stava duellando lei con quella donna e le sembrava che stesse andando tutto troppo bene, infatti dopo due secondi da quel pensiero eccola sdraiata a terra, schiantata. Non sarebbe mai cambiata, la solita metamorphomagus sbadata e combina guai di sempre!

 

Remus attraversò tutto il San Mungo senza fare caso a quello che gli succedeva intorno e senza rendersene conto si ritrovò tra le strade di Londra. Decise di allontanare i pensieri che avevano albergato la sua mente fino a poco prima e trovare un posto dove stare, sicuramente tornare a Grimmauld Place non sarebbe stato sicuro ora che Sirius era morto…

Già, Sirius era morto….ancora non riusciva ad abituarsi a quelle tre parole e, sdrammatizzando pensò che se ci avesse messo tanto quanto ad abituarsi alle parole “James e Lily sono morti” non gli sarebbe bastata tutta la vita…

“Magari però se vivrò quanto Silente?…”

Pensò dubbioso

“Ma guarda te che pensieri contorti, meglio che vada a casa”

Scosse la testa per svuotarsi la mente, sorridendo appena e cominciò a dirigersi verso quella che era stata casa sua dopo la scuola e dove ormai stava poco poiché preferiva rimanere in compagnia al Quartier Generale dell’Ordine.

 

Tonks rimase per ben dieci minuti a fissare il soffitto…un record, per lei, stare ferma a non fare nulla per tutto quel tempo. In quel periodo tra il Ministero e l’Ordine c’era stato così tanto lavoro da fare e adesso sarebbe raddoppiato…e lei invece stava in quella stanza spoglia a guardare il soffitto ed a pensare…

Ecco perché non le piaceva stare sola senza nulla da fare…quella calma la portava a pensare e riflettere…

“Chissà se hanno avvertito alla mamma…almeno lei e papà potrebbero venire…non hanno mica da lavorare loro, l’unico che è venuto è Remus…poveraccio chissà come starà…proprio lui doveva venire?Proprio lui!E’ colpa mia se ora è solo e lui viene a sentire come sto…effettivamente però mi è dispiaciuto che se ne sia andato…eppure quell’abbraccio…”

Tonks guardò istintivamente la sua pancia

“Dimmi un po’ che ti è preso brutto Stomaco che non sei altro? Fare quelle capriole in quel modo!E tu?Che hai da dire a tua discolpa signor Cuore…Ah, non parla eh? Bene, bene…..Tonks, BASTA! Stai cominciando a delirare e questo è male…però devo capire cosa diavolo mi è preso…NO, meglio distrarsi..”

Tonks si guardò intorno in cerca di qualcosa che potesse svagarla. NULLA. Il nulla più totale, c’era solo una stupida piantina, un bicchiere d’acqua e ….la sua bacchetta!!

Si, bè…stava pur sempre in un ospedale, non poteva certo mettersi a fare incantesimi…e tra l’altro non sapeva che fare…in questo momento uno dei tanto amati libri di Remus gli sarebbe proprio stato utile.

 

Remus aveva ormai capito che non sarebbe riuscito ad arrivare a casa senza pensare a niente, è vero, poteva materializzarsi, ma era una così bella giornata e lui aveva voglia e bisogno di passeggiare.

Seppur si sforzasse non riusciva proprio a non pensare a quello che era accaduto dentro quella camera dell’ospedale…

Poche, pochissime volte gli era capitato di sentire il cuore battere a quella velocità, la maggior parte delle volte era  per paura, ma era sicuro che non potesse essere paura, era una sensazione piacevole sentire l’abbraccio di quella ragazza di certo non poteva essere paura…un momento! Remus si fermò in mezzo alla strada…no, non poteva essere…non poteva…non doveva…eppure aveva provato la stessa cosa così poche volte che era possibilissimo…Remus scosse la testa per l’ennesima volta…che idee che gli balenavano in testa: “Prima voglio vivere quanto Silente…poi penso che mi stia innamorando…Remus hai bisogno di riposarti!!” Pensò dentro di sé. Poi mentre saliva le scale che lo separavano dal portone di casa sua pensò che stava solo esagerando, voleva bene a Tonks e non si aspettava quella reazione…tutto qui…come al solito era riuscito a risolvere la situazione con razionalità.

 

Tonks stava ancora sul suo letto, la bacchetta in mano pronta ad eseguire qualsiasi incantesimo, ma non sapeva proprio che fare, avrebbe voluto uscire al più presto da quell’ospedale e per farlo sapeva che doveva assolutamente seguire le indicazioni della guaritrice:rimanere a riposo!

Tonks posò la bacchetta sul comodino e pensò che forse era meglio lasciarsi tutti i pensieri alle spalle e dormire…

 

Remus entrò in casa e venne subito invaso da un forte odore acre di polvere e di chiuso, si chiuse la porta alle spalle e con un gesto della bacchetta tutte le finestre si aprirono, appuntò mentalmente che avrebbe dovuto far attenzione ad eventuali doxy o mollicci. Lasciò che gli ultimi raggi del sole, prima del tramonto, illuminassero quell’appartamento il quale sarebbe sembrato troppo piccolo perfino per il professor Vitious, ma lui aveva sempre imparato ad adattarsi ed in fondo si era affezionato a quella casa, troppi ricordi vi erano legati…ma per quel giorno ne aveva già rivissuti abbastanza. Era stanco e decise che era meglio lasciarsi tutti i pensieri alle spalle e dormire…

 

 

Tonks si svegliò di soprassalto durante la notte; aveva fatto un incubo, non ricordava bene cosa, ma aveva sicuramente fatto un incubo.

Si rigirò nel letto più volte prima di rassegnarsi; quella notte non si sarebbe più riaddormentata. La noia riprese a stuzzicarla, si guardò di nuovo intorno e il suo sguardo si fermò nuovamente sulla bacchetta, ma questa volta sapeva cosa voleva, insonorizzò la stanza e fece comparire uno stereo.

 

Remus si svegliò durante la notte, era caduto dal letto e aveva la fronte imperlata di sudore…Non ricordava niente del sogno che aveva fatto, solo quel maledetto arco della sala misteri…non volle indagare a lungo nella sua mente…era sicuro che c’erano di mezzo i Malandrini…e Sirius…

Si alzò da terra, raccolse le coperte e le lanciò sul letto poi decise di scendere a bere un bicchier d’acqua.

Si sedette in cucina e notò che si era dimenticato di chiudere la finestra nel piccolo soggiorno-studio, infatti un libro era caduto sulla scrivania dalla libreria soprastante ed ora le pagine giravano sospinte dal flebile venticello estivo…

Si alzò subito dalla sedia per andare a chiudere la finestra, cominciava a sentire freddo e fu proprio quando entrò nel soggiorno-studio che capì che il libro sulla scrivania non era un libro, ma un album fotografico. Chiuse la finestra e si sedette alla scrivania, guardò di fronte a lui e vide la sua vecchia radio, gliel’avevano regalata i Malandrini per il suo quattordicesimo compleanno, l’avevano trovata a Hogsmade e avevano deciso che sarebbe stato il regalo migliore per smuoverlo un po’ dai libri…insonorizzò la stanza, l’accese e dall’apparecchio cominciò ad uscire della musica…

 

Tonks accese la radio e lasciò che i suoi pensieri volassero via insieme alle note che uscivano dalla radio.

 

Remus si sedette alla scrivania e cominciò a sfogliare l’album di fotografie…

Il suo primo anno ad Hogwarts…nella stessa pagina c’erano due fotografie, nella prima Lily gli era saltata al collo mentre salutava con la mano e lui si limitava a sorridere e ad arrossire vistosamente, nella seconda invece c’erano i Malandrini alle prime armi…

 

 

Lui aveva in mano un libro di trasfigurazione mentre guardava sottecchi, ma divertito James e Sirius che, furtivi, stavano mettendo in testa a Peter, eccessivamente eccitato per la foto, qualcosa che sembrava essere un enorme vermicolo un po’ troppo cresciuto…

Girò la pagina…C’erano di nuovo i Malandrini, questa volta erano al loro terzo anno, in Sala Comune…

Lui era intento a studiare, mentre James era rimasto imbambolato a guardare Lily che studiava accanto a Remus e Peter e Sirius lo prendevano in giro facendogli il verso alle spalle…Sirius aveva addirittura fatto apparire una chioma di capelli rossi a Peter…

Sorrise alla fotografia e girò la pagina, una veduta panoramica di Hogwarts dall’alto gli ricordò quando James voleva farsi fotografare sulla scopa e Remus era salito in sella alla scopa dietro a Sirius, e a quella vista non aveva proprio resistito… 

 

Si ricordò di quando entrò per la prima volta ad Hogwarts…non fu con gli altri ragazzi il primo giorno di scuola, bensì un mese prima quando gli era arrivata la lettera…si era innamorato di quel posto, ma sapeva che ci avrebbe dovuto rinunciare…poi Silente trovò la soluzione e lui non avrebbe più voluto andarsene…Quel giorno era stato uno dei più felici della sua vita!

 

Girò le varie pagine dell’album i malandrini adolescenti dominavano gran parte dell’album, poi lasciavano parte ai malandrini appena adulti e a foto, foto e foto di James e Lily, infine con un’enorme foto di gruppo si inaugurava il periodo del primo Ordine della Fenice…

 

Girava le pagine e silenziose cadevano le lacrime, così some silenziosi comparivano i sorrisi malinconici…

 

Rimase un po’ di tempo a fissare quella gigantografia…pensò a tutti quelli che se ne erano andati e a tutti quelli che ancora c’erano e lottarono, girò la pagina e vi trovò una foto più nuova delle altre:era la foto del secondo Ordine...e ora che ci pensava gliela aveva data Tonks…

 

Lui amava fare fotografie ma con il tempo aveva perso l’abitudine, Tonks gli aveva fatto tornare la voglia…lei aveva trovato quella sua vecchia macchina fotografica e aveva tanto insistito per fare quella foto, lui gli diede la foto quando la sviluppò e lei ci scarabocchiò dietro il giorno e l’anno e poi la riconsegnò a Remus

-Tienila tu…-

Gli disse

-…io la perderei in meno di dieci secondi e ci tengo troppo!-

Poi la giovane Auror si smaterializzò senza dare tempo a Remus di controbattere ed ecco che fine aveva fatto la foto…

 

Un’idea gli balenò in testa: prese la foto, chiuse l’album e lo ripose nella libreria e spense la radio, poi l’occhio gli cadde sulla luce che entrava dalla finestra, la aprì e vide la luna…si irrigidì immediatamente e constatò con dispiacere e paura che mancava poco al plenilunio…

 

Tonks spense la radio e la smaterializzò…chissà cosa avrebbe fatto l’indomani, probabilmente nessuno sarebbe venuto e avrebbe dovuto intrattenersi con l’antipatica infermiera!

 

   
 
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