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Autore: Voice    23/07/2012    1 recensioni
Emily, una ragazza così fragile e minuta e al tempo stesso così audace, tanto coraggiosa da andare incontro al suo futuro, tanto da non restare impassibile davanti a un futuro che sembrava già scritto per lei, tanto da scontrarsi con chi più amava e con ciò che sembrava giusto e opportuno agli occhi di tutti perché ognuno è artefice del proprio destino. Sempre.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Libertà di scelte

Libertà di scelte

 

“Non sarà facile. Lo sai vero?” Emily pronunciò queste parole con tutta la sincerità e l’onestà che possedeva nel suo fragile e minuto corpo.

“Lo so, ma insieme ce la possiamo fare. Penso che tu sia perfettamente a conoscenza che due persone sono più forti di una sola.” Mark era veramente convinto di quello che diceva: la malattia della sua Emily non era stata facile da superare e qualche volta aveva pensato che non ci fosse via d’uscita, nessun lieto fine per loro.

“Ma questa situazione è diversa. È una nostra, una tua scelta. E io non so se da sola ce la posso fare. Se… se scoprissi di avere di nuovo qualcosa che non va, come farei a sopportarlo da sola?” Emily non era mai stata brava a mostrare sicurezza, era abituata a nascondersi dietro i suoi lunghi capelli castani come se fossero una corazza e aveva imparato a mascherare dietro ai suoi occhi da cerbiatto tutte le sue emozioni.

“Tesoro, ho già scelto la carriera militare, non mi posso tirare indietro. Parto per l’Iraq tra una settimana e voglio godermi tutto il tempo che mi rimane con te.” Non era un ragazzo sdolcinato Mark, non lo era mai stato; d’altronde un eccesso di romanticismo sarebbe risultato piuttosto strano per un uomo alto quasi due metri con le spalle da nuotatore professionista, ma avrebbe sentito realmente la mancanza di Emily.

“Vorrei solo avere anch’io la possibilità di essere libera di fare le mie scelte, non voglio essere relegata in un destino che non mi appartiene senza combattere ed è quello che in qualche modo tu mi stai imponendo: restare qui ad aspettarti fino a Natale, sposarti e poi vederti andare via da me di nuovo.” Lei era una sognatrice e voleva per sé il futuro che aveva sempre immaginato: una famiglia felice, stabile, con un marito presente e forse, in futuro, dei bambini.

“Io non ti sto chiedendo di rinunciare a nulla; potrai fare qualsiasi cosa vorrai, in città ci sono delle ottime opportunità per te” Mark non riusciva a capire cosa non andasse, la maggior parte della gente lo guardava e ammirava con rispetto da quando aveva scelto questo pericoloso incarico.

“In città? E dove sono finiti tutti quei piani che abbiamo progettato per noi due? Viaggiare, esplorare, imparare e crescere insieme, questo doveva essere il nostro futuro insieme! E tu stai mettendo fine a tutto questo. Mi stai chiedendo di non vedere te, il mio ragazzo, per undici mesi all’anno, di accontentarmi di vivere qui tranquilla, probabilmente con dei bambini da crescere sola! Ti rendi conto del sacrificio che comporta?” Emily era sempre più esasperata da quella conversazione e le lacrime stavano per invadere il castano delle sue iridi; sapeva che stava per arrivare il culmine del discorso.

“E cosa avresti intenzione di fare invece? Legarmi qui per sempre?” Mark si stava arrabbiando, le sue gote diventavano sempre più rosse e il suo tono di voce si alzava sempre di più. Se qualcuno l’avesse visto per la prima volta probabilmente di sarebbe spaventato.

“No, voglio lasciarti libero di prendere le tue decisioni, ma desidero essere anch’io libera di fare quello che ho sempre sognato. Quindi penso che per il momento sia meglio dividere le nostre strade.” Emily stava aspettando la reazione di Mark che sicuramente non sarebbe stata tranquilla ed equilibrata; cercò di apparire risoluta, ma le lacrime iniziavano già a rigarle il volto ancora da bambina.

“Hai intenzione di lasciarmi?” urlò Mark, i bicchieri di cristallo tremarono sulla mensola e il vicino bussò con la scopa contro il muro in modo da far capire alla coppia che stavano esagerando.

“Sì, spero solo che tu mi capisca. La casa è tua, ho già preparato le valige, torno dai miei genitori per il momento” quelle furono le ultime parole di Emily, andò in camera da letto, prese il suo bagaglio, decisamente troppo pesante per le sue braccia magre e uscì da quell’appartamento, ma, prima di chiudere per sempre la porta blindata, riuscì a sentire Mark che con disperazione sussurrava a se stesso più che a lei: “Dopo tutto quello che ho fatto per te…” E come faceva Emily a biasimarlo? Il suo ragazzo aveva veramente compiuto di tutto per lei. Uscì in strada lasciandosi alle spalle il portone di Renner Road numero 104. Appena entrò in macchina scoppiò in un pianto liberatorio e si preparò, per la prima volta dopo cinque anni, a un nuovo capitolo della sua vita.

  
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