Note
iniziali
Saaaaalveeeee!!!
Sono tornata! çAç
Maledetto
caldo, maledetta ispirazione,
maledetto… AAAAARGH!!! *sbatte ripetutamente la testa contro
il muro* (per chi
non avesse capito, sono le cause dell’ORRIPILANTE ritardo)
*si
rivolge verso i lettori con la fronte
sanguinante* Ehm… ok… insomma…
u.u’’…………
*si
schiarisce la voce continuando a
sanguinare* Vi chiedo scusa in anticipo per il capitolo, visto che
è un po’ più
descrittivo degli altri… ho fatto del mio meglio per cercare
di rendere le
descrizioni leggibili e chiare senza esagerare con le
parole… Comunque, è molto
più lungo degli altri capitoli (anche per gli avvenimenti,
che sono tanti), ma
non so se questo vi farà piacere o meno…
Buona
lettura! ^_^’’
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Tre
nuovi Alchimisti
Capitolo
23: Halloween party
<<
Ragazze, ma… è proprio necessario?
>>
<<
RIZZZZZA!!! >> ringhiò Luana, storpiando
il nome della cecchina. << Se non ti muovi, ti butto
addosso dell’acqua
ghiacciata e ti faccio venire una broncopolmonite! >> Nel
vedere
l’espressione della castana, la bionda non replicò
in alcun modo.
Debora
le guardò: sapeva che la gemella era veramente
arrabbiata quando storpiava il nome di qualcuno (ormai si era abituata
ai suoi
“Debbbora”). Sospirò: in effetti, aveva
ragione. Era da quel pomeriggio che
stavano facendo una lotta continua.
Alla
fine dell’orario di lavoro, le tre sorelle volevano
portare Riza a scegliere il costume per la festa di Halloween. La
bionda era
decisa come non mai a non venire, e non c’era verso di farle
cambiare idea.
Così, anche se la cosa non piacque loro affatto, le tre
giovani Alchimiste
dovettero sfruttare la superiorità del loro grado e
ordinarglielo letteralmente.
E Riza, essendo una che eseguiva sempre gli ordini, le
seguì, seppur a
malincuore. Poco dopo, come d’accordo, incontrarono Winry e
May, che si erano
occupate di Lan Fan. Alla fine si portarono appresso anche Sheska, che
incontrarono per strada, poiché diceva che non sarebbe
andata alla festa… ma
Luana non era del tutto d’accordo. L’Alchimista
d’Acqua, infatti, era in
qualche modo leggermente arrabbiata con la bibliotecaria per il
malinteso sul
rapporto con Daniel (anche se sarebbe dovuto essere il giovane a
dirglielo
prima).
Al
negozio ci fu un’altra lotta. Le tre sorelle scelsero
immediatamente i loro costumi, mentre May e Winry li avevano
già presi in
precedenza insieme ai fratelli Elric. Scegliere un costume per Lan Fan,
sorprendentemente, fu abbastanza facile, selezionando per lei un
costume sì
grazioso, ma che la facesse sentire abbastanza a proprio agio. Con
Sheska ci fu
qualche problema in più, ma, alla fine, guardandosi allo
specchio (e dicendole
centinaia di volte che quel costume le donava) cambiò idea.
Il
problema fu Riza. L’Alchimista delle Piante vide un
costume che trovava perfetto per la cecchina, pensando che
l’avrebbe resa
bellissima. Ma la donna non era minimamente d’accordo:
avrebbe voluto qualcosa
di più comodo e meno vistoso. Per tutte le Cupid Girls
(sì, anche Lan Fan e
Sheska) fu un vero incubo cercare di persuaderla. Rimasero
lì per moltissimo
tempo, tanto che le commesse cominciarono pure a guardarle male. Alla
fine fu
Giulia a convincerla, che disse, con tono nervoso: << Non
vuoi che ti
obblighiamo a indossarlo ordinandotelo, VERO??? >>
E
adesso, ormai giunta la sera, dovevano incontrarsi con
gli altri della squadra e i fratelli Elric davanti al Quartier
Generale. Tutte
nascoste dietro all’angolo di una palazzina, volevano
realizzare un “effetto
sorpresa”. Peccato che Riza, ancora una volta, non volesse
saperne.
Mentre
Luana, Giulia, May e Winry tentavano di farla
muovere, Debora si affacciò da dietro l’angolo,
mantenendosi il cappello nero
per evitare di farlo cadere. Guardò i costumi degli altri,
che nell’attesa
stavano chiacchierando tra di loro.
Ed
e Al erano vestiti rispettivamente da diavolo e da
angelo, in pendant con le relative fidanzate. Mentre il primo aveva un
look
sportivo, con jeans neri, maglietta rossa, catene decorative e ali da
demone,
il fratellino indossava abiti più eleganti, con giacca e
cravatta, di colore
bianco e azzurro, il tutto completato da un paio di piccole ali piumate.
Anche
Havoc doveva aver scelto il proprio costume insieme
a Rebecca (che era venuta appositamente ad East City per stare con il
fidanzato), visto che entrambi erano vestiti da zombie: abiti
leggermente
strappati, finte macchie di sangue, e un trucco un po’
cadaverico. Debora
guardò il biondo tenente: doveva ammetterlo, anche come
zombie aveva il suo
fascino. Rise tra sé e sé: le sue sorelle
avrebbero detto esplicitamente che
era un gran figo.
Lo
sguardo dell’Alchimista delle Piante si spostò poi
su
Breda e Fuery: i due avevano casualmente scelto il travestimento dello
stesso
“mostro”, cioè da mummia. Dalle loro
espressioni si leggeva che c’erano rimasti
male, anche se era successo tutto per caso. Ad ogni modo, la ragazza
dovette
fare non poca fatica per trattenere una risata nel vedere il rosso
vestito
praticamente da mummia sovrappeso.
La
ragazza, poi, osservò Ling. Indossava un costume
“peloso” da lupo mannaro, che lo faceva quasi
sembrare un pupazzo gigante. Il
viso del principe di Xing fuoriusciva dalle fauci della creatura.
Debora lo
trovò strano ma simpatico, adatto al lato più
pazzo e divertente del carattere
di Ling.
Infine,
guardò il suo superiore. Si era vestito da
vampiro: un paio di eleganti pantaloni neri, una camicia candida, un
grande
mantello che gli ricadeva dalle spalle, dei finti canini, un trucco per
farlo
sembrare un po’ più pallido e, per
l’occasione, i capelli portati all’indietro
e fissati con della gelatina. Nel vederlo, le guance di Debora
s’imporporarono
appena. Doveva ammetterlo: per quanto lui fosse in certi momenti un
vero
idiota, per quanto volesse che stesse con Riza, per quanto avesse
incontrato
Leonard, doveva riconoscere che il moro, con quel costume, emanava un
enorme
fascino.
In
quel momento, l’Alchimista delle Piante sentì Riza
sospirare: << Va bene, va bene… tanto,
ormai… >>, così si
voltò.
<< Allora, ci siete? >> domandò
la castana.
<<
Sì, ce l’abbiamo fatta…
>> sospirò
esasperata May, come sempre perfettamente imitata da Xiao Mei, che,
anche lei
vestita per Halloween, aveva sulla schiena un paio di microscopiche ali
da
angioletto.
Contemporaneamente,
Ed commentava il ritardo delle
ragazze: << Ma che staranno facendo per perdere tutto
questo tempo?
>>
Il
fratellino si strinse nelle spalle, sorridendo in
leggero imbarazzo: << Chissà…
>>
Solo
allora videro del movimento. Le prime ad uscire
furono Winry e May: indossavano lo stesso modello di abitino, ma per il
resto
erano del tutto opposti: da diavoletta per la bionda e da angioletto
per la
mora. La prima si schiarì la voce: << Scusate
il ritardo, abbiamo avuto
qualche… qualche… >> e si
bloccò, non trovando le parole giuste.
<<
Qualche problema tecnico! >> disse
velocemente la ragazza di Xing per trarre d’impaccio
l’amica. La reazione di
tutti i ragazzi fu la stessa: guardarle con occhi colmi di confusione.
Nel
vederli, la moretta sorrise imbarazzata, per poi
annunciare: << Ehm… comunque…
cominciamo! Ecco a voi Lan Fan! >>
La
giovane ninja, timidamente, sbucò dal nascondiglio,
imbarazzata sia dal costume che da quello strano
“gioco”. Indossava una tutina
nera e attillata, tranne per le maniche larghe, la cui forma ricordava
delle
ali, con in vita una gonnellina di stoffa e pizzo, sempre nero. Il
costume era
completato da un paio di stivaletti bassi, da un fiocchetto al collo e
da un
cerchietto con delle orecchie a punta. Insomma, per quella sera Lan Fan
era
diventata un grazioso pipistrello.
<<
Peccato solo che quel costume nasconda il
meraviglioso automail che le ho installato… >>
commentò la giovane
meccanica, sospirando leggermente intristita. Il fidanzato
pensò: “Ecco che la
fanatica di meccanica comincia…”
Subito
dopo l’attenzione delle due ragazze e delle tre
sorelle (sbucando leggermente da dietro la palazzina, visto che
dovevano anche
accertarsi che Riza non scappasse) si rivolse verso Ling, per vederne
la
reazione. Lui rimase sorpreso, e osservò la sua guardia del
corpo rimanendone
ammaliato. Le si avvicinò, dicendo: <<
Stai… molto bene così, Lan Fan…
>>
“Aww,
che carini…” pensò Giulia mentre li
guardava.
<<
G-grazie… >> balbettò lei in
risposta. La
giovane ninja, che fino a quel momento aveva tenuto il volto abbassato
per
cercare di nascondere almeno un po’ il rossore,
alzò gli occhi sul ragazzo.
Prima li sgranò per lo stupore, poi cominciò a
ridere sommessamente.
<<
Che c’è? >> chiese Ling, confuso.
<<
Niente… è che… è molto
divertente con quel
costume… >> rispose lei tra una risata e
l’altra.
Come
prima reazione, Ling si sentì offeso: pensava che
quel costume fosse bello. Lo trovava sì simpatico, ma non
divertente. Poi però,
nel vedere il sorriso sul volto di Lan Fan, l’affetto che
provava per lei prese
il sopravvento sull’orgoglio. Pensò che fosse
davvero bella quando rideva, e
anche lui sorrise divertito.
May
e Winry ripresero quelle strane presentazioni.
<< E ora… le sorelle Frid! >>
disse Winry, per poi ritornare con
May dietro alla palazzina: visto il carattere di Riza, bisognava
tenerla
d’occhio per evitare che la svignasse!
<<
Ta-dah, eccoci qui! >> esclamò
l’Alchimista d’Acqua. Le tre sorelle indossavano lo
stesso costume da
streghetta, tranne che per alcune differenze: i colori dei nastri che
li
decoravano (ognuna aveva quello del cappotto che indossavano sopra la
divisa) e
per la parte inferiore. Debora indossava dei pantaloni, Luana una gonna
a balze
e Giulia una gonna dritta.
Havoc
alzò un sopracciglio e disse alla fidanzata:
<< Dici che si stanno divertendo? >>
<<
Sì, di sicuro! >> disse con entusiasmo la
castana. << Accidenti, avrei partecipato
anch’io se non fossi stata a
Central fino a stamattina! >>. L’unica risposta
da parte del biondo fu
un’occhiata sconvolta.
<<
E adesso >> proruppe Debora << è
il
turno di Riza! >>
Spinta
letteralmente dalle fidanzate dei fratelli Elric,
finalmente sbucò la figura del biondo Capitano. Nel vederla,
gli occhi di tutti
si colmarono di stupore, in particolare quelli di Roy.
La
cecchina era a dir poco meravigliosa: indossava un
abito lungo con la gonna larga, di stoffa bianca con riflessi
argentati. Il
corpetto aveva lo scollo a cuore, ma braccia, spalle e schiena erano
coperte da
un pizzo dalla trama fitta, sempre bianco. Tra i capelli, portati
sciolti,
aveva un piccolo diadema argentato. Sembrava una sposa, se non fosse
stato per
delle fantasiose rune ricamate di colore blu elettrico, che decoravano
l’abito.
Era vestita da strega bianca.
L’Alchimista
delle Piante guardò il volto del Generale:
con occhi colmi di meraviglia, guardava rapito la sua adorata
sottoposta.
Debora nascose un sorriso soddisfatto: aveva fatto la scelta giusta!
Anche
Ed, intanto, aveva notato l’espressione del Flame
Alchemist. Immediatamente comparve un sorrisetto poco rassicurante.
<<
Guarda il piromane che faccia da pesce lesso che
c’ha… a pensarci bene, ce l’ha
sempre quella faccia… >>
La
reazione del moro fu immediata: << Come ti
permetti, piccoletto?! Porta rispetto a un tuo superiore!
>>
<<
Superiore un corno! >> sbraitò
l’Alchimista d’Acciaio. << E POI CHI
SAREBBE QUELLO TALMENTE PICCOLO CHE
IN CONFRONTO UN ATOMO E’ PIU’ GRANDE, EH?!?!?
>>
Mentre
i due continuavano a rimbeccarsi, May guardò male
il maggiore degli Elric. << Ed…
>> cominciò con una voce che
sembrava provenire dall’oltretomba. << Come hai
potuto distruggere
l’atmosfera che avevamo creato con tanta fatica…
>>
Quel
tono era così spaventoso (quasi a tema con la
serata, ma non col costume che indossava), che Ed e Roy rabbrividirono
di
terrore e smisero di litigare. << S-scusami…
>> balbettò il
biondino. May ne approfittò, e gli fece una bella ramanzina.
Giulia
proruppe per evitare di perdere altro tempo:
<< Non sarebbe meglio cominciare ad andare? Altrimenti
rimarremo qui fino
al prossimo Halloween. >>
Mentre
gli altri si avviavano, Roy s’avvicinò alla
cecchina. << Riza, stasera sei… davvero molto
bella… >> sussurrò
lui, per evitare di essere sentito dagli altri.
La
donna arrossì appena: << Grazie…
anche tu stai
molto bene vestito così… >>
Mentre
camminavano fianco a fianco, tra i due scese un
momento di silenzio. Fu l’uomo a interromperlo, sorridendole
gentile e
porgendole il braccio: << Vorresti essere la mia dama
questa sera?
>>
Riza
rimase per un attimo sorpresa, poi guardò dritta
davanti a sé: << Non credo… che sia
il caso… >>. La voce voleva
sembrava dura e seria, ma traspariva un po’ di dispiacere.
<<
Ah… ok… >> disse il moro,
evidentemente
deluso. Il secondo dopo, la cecchina inciampò nel vestito e
rischiò di cadere
se Roy non l’avesse afferrata in tempo, circondandole la vita.
<<
Riza, stai bene? >> chiese Rebecca,
avvicinandosi preoccupata.
<<
Sì, sto bene, tranquilla… >>
rispose la
bionda, sorridendole.
Il
Flame Alchemist la guardò allarmato: <<
Sicura?
>>
<<
Sì… >> disse lei, sistemandosi il
vestito.
<< Anche se… >> aggiunse
<< forse mi conviene accettare…
>> e porse il braccio verso l’uomo, senza
guardarlo in viso.
Roy
la guardò prima stupito, poi le labbra
s’allargarono
in un sorriso gioioso, e la prese infine sottobraccio. Mentre
camminavano, notò
che molti occhi erano puntati su di loro.
Poco
alla volta, il gruppo s’avvicinò sempre
più alla
piazza centrale. Ciò si capiva dalla strada: festoni neri e
arancioni erano
appesi qua e là, e zucche intagliate con ghigni divertiti o
espressioni
spaventose decoravano le porte delle case, le finestre e le vetrine.
Alcune
attività commerciali erano aperte, in particolare bar e
ristoranti.
Ad
Alphonse venne in mente una cosa: << Ma…
dov’è
Sheska? May mi aveva detto che c’era anche lei quando siete
andate a prendere i
costumi… >>
Debora
si voltò verso di lui, cominciando a camminare
all’indietro: << Sì, ma ci siamo
date appuntamento in piazza… lei verrà
con… >>
<<
Con Daniel! >> disse Luana con tono
sognante, interrompendo la gemella.
L’Alchimista
delle Piante sospirò: << Sì, con
Dan-
Ah! >> esclamò lei, andando a sbattere contro
qualcuno.
<<
Ehi, attenta! >> disse la persona contro
cui aveva sbattuto, che la prese per le spalle per non farla cadere.
<< …
Debby? >>
La
castana si voltò, e gli occhi si colmarono di stupore.
Tra centinaia (se non migliaia) di persone che c’erano per
strada, era andata a
sbattere proprio contro Leonard.
<<
Ciao! Che bello vederti! >> salutò il
giovane Colonnello, sorridendo allegro e lasciando la presa.
<< Non ti
avevo riconosciuta con questo costume e con i capelli
sciolti… ti stanno molto
bene… >>
<<
G-grazie… >> balbettò
l’Alchimista delle
Piante, giocherellando involontariamente con le ciocche castane. Rossa
in viso,
era imbarazzata non solo dal complimento, ma anche
dall’aspetto del biondo: era
vestito da affascinante pirata, con una casacca bianca con sopra una
giacca
rossa dai bordi dorati, una cintura di pelle in vita, calzoni beige
infilati in
un paio di stivali neri, e in testa un capello da corsaro.
<<
Buonasera, Colonnello Blizzard! >> salutò
il minore dei fratelli Elric, seguito immediatamente dalla moretta al
suo
fianco, traendo così d’impaccio Debora. La ragazza
li ringraziò mentalmente.
La
castana non riuscì nemmeno ad aprire la bocca per
chiedergli se era venuto da solo, che dalla folla sbucò
Mary-Ann, che si
avvinghiò letteralmente al braccio del giovane Colonnello,
quasi sbattendogli
contro. << Leonard! Ti avevo perso di vista in mezzo a
tutta questa
gente! >> disse la ragazza dal caschetto biondo. Era
vestita da gatto
nero, con una tutina aderente e delle orecchie e una coda da gatto.
Giulia, nel
vederla, ebbe l’istinto di fulminarla.
<<
Fa attenzione, Mary-Ann! >> disse il
biondo, massaggiandosi con la mano libera il punto contro cui la
ragazza aveva
sbattuto. << A volte hai la delicatezza di un
rinoceronte… >>
A
Debora venne istintivo ridere alla battuta, mettendosi
una mano davanti alla bocca. Mary-Ann prima mise il broncio per
ciò che aveva
detto il fidanzato, poi notò l’Alchimista delle
Piante. Un’espressione di
superiorità le comparve in volto: << Ah, tu
sei la ragazza dell’altra
volta… Diana, mi pare… >>
<<
No, mi chiamo Debora >> la corresse la
castana, sorridendole gentile per non darle alcuna soddisfazione.
La
bionda, infatti, fece una leggerissima smorfia di
disappunto, poi si rivolse al fidanzato: << Leonard, non
mi hai ancora
spiegato come mai vi conoscete! >>
<<
E’ una mia collega >> rispose il biondo.
<< Un’Alchimista, per la precisione.
>>
<<
Ah, quindi… è anche lei un militare…
>>
disse sorridendo compiaciuta. Debora si disse che doveva conoscere bene
la
legge anti-fraternizzazione.
<<
Già! >> annuì
l’Alchimista delle Piante,
continuando a sorridere. << Noi stiamo andando nella
piazza centrale… vi
va di unirvi a noi? >>
<<
Certo, perché no? Più siamo, meglio è!
>>
rispose il biondo per entrambi, anche se la ragazza al suo fianco parve
leggermente contrariata.
Il
gruppo, che così si era ingrandito, continuò a
camminare, finché non arrivò a destinazione. La
piazza era gremita di gente, ed
era ancora più decorata delle strade. Metà del
perimetro era occupata da
bancarelle di vario tipo, mentre dall’altra parte era stata
allestita una
specie di pista da ballo.
<<
Finalmente siamo arrivati! >> disse
allegramente Luana. << Chissà dove
sarà Daniel… sarà difficile trovarlo
in questa confusione… >> aggiunse, guardandosi
intorno impaziente. I suoi
occhi si puntarono quasi automaticamente verso un gruppetto di ragazze
poco
distante. L’attenzione di queste era rivolta a qualcosa che
si trovava al loro
centro, e le loro grida le facevano sembrare delle oche starnazzanti.
<<
Che ci sia qualcuno famoso? >> chiese
Winry, incuriosita.
<<
Chissà… >> rispose il ragazzo al
suo
fianco, con un’espressione simile a quello della fidanzata.
Giulia
doveva scoprire chi c’era. E se fossero stati i
Finley? Non poteva certo perderseli con indosso dei costumi da
Halloween! Come
fan sfegatata del gruppo, NON POTEVA.
L’Alchimista
del Fulmine si avvicinò ad Havoc, che era il
più alto di tutti. << Havoc, riesci a vedere
chi c’è in mezzo a quel
gruppo di oche? >>
<<
Da qui no… >> rispose il biondo Tenente.
<< Forse avvicinandomi… >>
<<
Allora andiamo! >> disse immediatamente
Rebecca, con tono allegro, per poi quasi trascinarsi dietro il
fidanzato.
<<
Sì, adesso vedo meglio… >> disse
Havoc.
<<
E quanti sono? >> chiese la minore delle
sorelle Frid. Era ansiosa di sapere.
<<
Bè… un solo. >> disse il biondo,
per poi
abbassare il volto per accendersi una sigaretta.
<<
Come “uno solo”?! >>
ripeté Giulia
sconcertata. << Potresti descrivermelo? … per
favore. >>
L’alto
Tenente alzò nuovamente lo sguardo. << Mmh,
vediamo… ha delle ali nere da angelo sulle spalle, e ha i
capelli neri… e ho
anche l’impressione di averlo già
visto… >>
“Neri?
Possibile che…” pensò
l’Alchimista del Fulmine, ma
lasciò in sospeso la frase nella sua testa, e
cercò invece di intrufolarsi nel
gruppo di ragazze, per arrivare al centro. Sorprendentemente, la cosa
le fu
facile. << Fortuna che non sono molto
grande……… Accidenti, mi sono detta
da sola che sono piccola!!! >> sbraitò contro
sé stessa, proprio mentre
arrivava alle spalle del ragazzo con le ali nere.
<<
Ma tu non sei piccola! Tu sei graziosamente
minuta, mia cara Giulietta! >> disse il ragazzo.
<<
Romeo… >> sospirò
L’Alchimista del Fulmine.
<< Perché me lo sentivo che eri tu?
>> disse, leggermente
infastidita da quel “graziosamente”.
Il
moro fece uno di quei sorrisetti perversi. <<
Non so… forse perché mi ami così tanto
che percepisci la mia presenza? >>
Giulia
avvampò. << Ma tu non la smetti mai di dire
cose perverse?! >> disse incavolata. Il moro rise,
divertito da quella
reazione, mentre la ragazza guardava per bene il travestimento del
giovane
cameriere: da angelo nero. Oltre alle ali piumate viste da Havoc,
indossava
anche dei pantaloni scuri e una camicia nera, per buona parte
sbottonata.
Arrossì nuovamente: era veramente sexy…
bè, buon per lei.
Mentre
Giulia cominciava a litigare con quelle ragazze
perché non la lasciavano andare via con Romeo, Luana la
contemplava da lontano.
<< Ecco, e ti pareva che non cominciava a sbraitare per
qualcosa…
>> disse sospirando.
<<
Certo che Giulia e Ed sono veramente simili…
>> osservò Fuery, che si trovava accanto
all’Alchimista d’Acqua.
<<
Già… tra un po’ sembrano più
loro gemelli che io
e Debby… >> osservò la castana
sorridendo imbarazzata. Si voltò verso
l’occhialuto Sergente Maggiore, quando… non lo
vide più. << Ma cos…
>> riuscì a malapena a dire, per poi abbassare
lo sguardo: il povero
Fuery era a terra, travolto letteralmente da una ragazza che, dopo
un’attenta
osservazione, riconobbe. Era Sheska.
<<
Oddio, mi dispiace, sono inciampata! >> si
scusò la bibliotecaria, mentre tentoni cercava gli occhiali
che le erano volati
via. Lo stesso stava facendo Fuery con i propri.
<<
Non… non fa niente… >> disse il
ragazzo
moro. Finalmente entrambi trovarono una montatura sotto le mani.
<<
Waah! Troppo forti! >> commentò Sheska, e
simultaneamente Fuery disse: << Ma con questi non vedo
niente! >>
Luana,
che li stava osservando, alzò un sopracciglio:
<< Forse perché ve li siete scambiati?
>>
Quando
finalmente ognuno ebbe riavuto i propri occhiali,
i due ragazzi poterono finalmente guardarsi.
<<
S-Sergente Fuery! >> balbettò la giovane
bibliotecaria, con le guance arrossate. << M-mi dispiace,
non volevo!
>>
<<
Non… non fa niente… >> disse il
giovane,
un po’ più imbarazzato del solito, notò
l’Alchimista d’Acqua.
In
quel momento, Daniel li raggiunse. << Sheska,
che ci fai a terra? >> disse il castano, mentre aiutava
la sorella a
rialzarsi.
<<
Scusami fratellone, sono inciampata… >>
disse lei con un sorriso imbarazzato. In piedi, si poteva finalmente
vedere
meglio com’era vestita la ragazza. Aveva un costume da
bambola assassina, con
un vestitino in stile gotico, ricco di pizzi e merletti, il tutto
completato da
macchie rosse che imitavano il sangue e un finto coltello sporco
infilato nella
cintura in vita. Quella sera era piuttosto graziosa, anche
perché May, Winry e
le sorelle Frid riuscirono a convincerla ad andare da un parrucchiere,
facendosi così sistemare quello strano caschetto
scompigliato che portava di
solito. Inoltre, anche gli occhiali erano diversi, più
eleganti e meno “a fondo
di bottiglia”.
Fuery
doveva in qualche modo essersi accorto delle
differenze, visto che rimase un momento a terra con gli occhi fissi
sulla
ragazza. Quando finalmente si alzò, disse: <<
Bè, l’importante e che
nessuno si sia fatto male… >>. La giovane
bibliotecaria annuì e lui
continuò, imbarazzato: << Posso offrirti
qualcosa da bere? >>
Sheska
arrossì visibilmente, e abbassando lo sguardo
rispose: << O-ok… grazie…
>>
Mentre
Luana e Daniel li guardavano allontanarsi,
quest’ultimo disse: << Per un attimo che mi
sono distratto… non vedendola
più mi sono preoccupato da morire…
>>
L’Alchimista
d’Acqua finalmente si voltò verso di lui e
l’osservò per bene. In un primo momento quasi si
disconnesse, mentre nella sua
testa una sé stessa in versione chibi* sbavava copiosamente,
allagando il
cervello. Il giovane bibliotecario era travestito da Dott.
Frankenstein:
indossava pantalone, maglioncino e camice bianco pieni di vistose
cuciture, e
si era disegnato un motivo simile anche sul volto. In più,
una grossa finta
vite era messa in modo da sembrare di passargli la testa da parte a
parte.**
Il
giovane bibliotecario continuò: << Inoltre,
non
capisco perché Sheska si comporti sempre in modo strano
quando c’è il Sergente
Maggiore Fuery… >>
Al
suono della sua voce Luana si riprese. << Sarà
perché ne è cotta? >>
Daniel
alzò un sopracciglio: << Come? >>
<<
Ma sì! >> disse sorridente
l’Alchimista
d’Acqua. << A Sheska piacerà Fuery!
Più semplice di così… >>
<<
Tu dici? >>. Il giovane non sembrava molto
convinto.
<<
Qualcosa non va? >> chiese lei, notando
una leggera perplessità nel tono di voce.
<<
No… insomma, non credo… non lo so…
>>
Luana
capì: era ovviamente preoccupato per la sorella.
<< Stai tranquillo: Fuery è un bravo ragazzo,
con la testa a posto…
>> disse lei, sorridendogli con dolcezza.
Daniel
parve tranquillizzarsi e ricambiò il sorriso:
<< Va bene, mi fido… >>.
Aggiunse poi con decisione: << Ma se
la farà soffrire, dovrà vedersela con me!
>>
Luana
rimase sorpresa da quella sicurezza, facendole
piacere ancora di più il castano. Già se lo
immaginava mentre la difendeva
dagli altri ragazzi, ingelosito…
I
suoi sogni ad occhi aperti vennero interrotti dalla
voce di Giulia: << Finalmente quelle stupide oche ci
hanno lasciato
andare! >> disse nervosa.
<<
Vedo che sei tornata tra noi! >> disse
sorridente Debora, che si avvicinò per vedere come stava la
sorellina, insieme
a tutto il resto del gruppo.
<<
Ciao Romeo! Anche tu qui? >> salutò
Daniel.
<<
Ehi, ciao ragazzo occhialuto. To’, c’è
anche il
Colonello col codino >> disse il cameriere moro, alzando
una mano in
segno di saluto verso Leonard.
<<
Buonasera, Romeo! >> disse il biondo,
sorridendo gentile.
Le
sorelle Frid si guardarono sbigottite, per poi dire
all’unisono: << VI CONOSCETE?! >>
Sapevano di Daniel e Leonard, e
con molta probabilità quest’ultimo e Romeo si
erano visti al Rose Cafè… ma che
si salutassero come se fossero amici da sempre era assurdo!
<<
Sì, >> disse il giovane bibliotecario con
la solita cortesia << è stato qualche giorno
fa, per caso… >>
Un
sorrisetto sghembo increspò le labbra di Romeo:
<< Già, quando ho salvato la cagnolina della
cara Giulietta…>>.
Ovviamente, l’interessata arrossì violentemente.
Leonard
continuò: << Ci siamo conosciuti proprio
parlando casualmente di voi sorelle Frid >>. A questo
punto anche le
gemelle arrossirono. Contemporaneamente, senza che nessuno la vedesse,
Mary-Ann
le guardò accigliata.
<<
Un vero colpo di scena! >> disse
sorridendo Riza, divertita dalla situazione.
Rebecca
rise: << Sembra il programma “Carramba che
sorpresa” in diretta! >>
Tutti
risero di gusto, tranne la ragazza col caschetto
biondo. Li raggiunsero anche Sheska e Fuery, e ne approfittarono per
fare tutte
le presentazioni.
All’improvviso,
una voce proveniente da un megafono (o da
un microfono, non si capiva bene) esordì, sovrastando la
confusione. <<
Avanti gente, diamo inizio alle danze! Prendete la vostra dama o il
vostro
cavaliere e scatenatevi! >>
Subito
alcune coppie cominciarono a prendere posto sulla
pista. Anche il folto gruppo si divise in coppie, e pure Breda, che era
venuto
da solo, trovò una simpatica ragazza un po’
robusta con cui ballare.
Mary-Ann
venne invitata da un altro ragazzo a danzare,
così Leonard lo chiese a Debora.
<<
Ma io… non so ballare… >> disse
l’Alchimista delle Piante, sorridendo imbarazzata.
<<
Tranquilla, non è difficile! T’insegno io!
>> disse il giovane Colonello, prendendola per mano.
La
castana arrossì, e il momento dopo si trovò in
posizione. Il biondo le fece vedere i primi passi, poi, poco alla
volta, la
ragazza cominciò a prenderci la mano.
Leonard
sorrise: << Visto che non era così
complicato? >>
<<
Già… >> disse lei, non riuscendo a
guardarlo negli occhi per l’imbarazzo. Felice sì,
ma col cuore che le batteva
all’impazzata. Spostò lo sguardo sulle coppie che
volteggiavano intorno a loro,
e riuscì così a vedere Luana. Sorrise: negli
occhi della gemella si leggeva la
gioia più pura.
Per
l’Alchimista d’Acqua, infatti, era sempre stato un
sogno ad occhi aperti quello di poter ballare con un ragazzo che le
piacesse. E
da quando aveva incontrato Daniel, era una scena che si ripeteva spesso
nella
sua mente. Ed ora che lui l’aveva invitata, usando i suoi
soliti modi gentili,
il sogno si era trasformato in realtà. E’ vero che
lei se lo immaginava
diverso, in una raffinata sala ballo, mentre loro indossavano abiti
elegantissimi… ma meglio di niente.
Nello
stesso momento, Giulia stava dicendo a Romeo per
l’ennesima volta di finirla con le battutine e le frasi
perverse.
<<
Ma che ci posso fare se mi piace quando le tue
guance diventano rosse? >> disse lui, come se fosse una
cosa ovvia.
L’Alchimista
del Fulmine sbuffò: << Vabbè, ho
capito, è inutile insistere con te…
>>
Si
voltò un attimo e vide che c’erano anche Ling e
Lan
Fan. Certo, il principe di Xing era a dir poco buffo con quel costume,
ma… li
trovava lo stesso terribilmente teneri. Involontariamente, un gioioso
sorriso
le si dipinse sulla labbra.
A
quel sorriso, gli occhi smeraldini del giovane
cameriere si riempirono di stupore, e si fermò.
Giulia
si stupì e alzò lo sguardo su di lui, leggermente
accigliata: << Che succede? >>. Notando la
sorpresa negli occhi del
moro, chiese, in leggero imbarazzo: <<
Pe-perché mi guardi così? >>
Romeo
sorrise, ma, per la seconda volta da quando la
ragazza lo conosceva, fu un sorriso gentile. << A quanto
pare, non sei
solo seria… sai, dovresti sorridere più
spesso… diventi più bella…
>>
L’Alchimista
del Fulmine avvampò e abbassò lo sguardo,
urlandogli contro: << Ti ho detto che la devi smettere
con queste frasi
perverse! >>. Le facevano piacere quei complimenti, ma
allo stesso tempo
la imbarazzavano, così celava i suoi veri sentimenti con la
rabbia.
Il
moro, divertito, rise. Poi notò un movimento alla sua
sinistra: << Che succede? >>
Altre
coppie si fermarono insieme a loro, tra cui anche
le gemelle Frid, e rimasero meravigliati dalla scena. In mezzo al
pubblico si
formato uno spazio libero, in cui stavano ballando Roy e Riza,
guardandosi
intensamente. La gente intorno a loro si era fermata e aveva lasciato
loro più
spazio, incantata dal loro modo di ballare e dal sentimento che il moro
e la
bionda ci stavano mettendo. I due ballerini, intanto, sembravano non
essersi
resi conto di essere al centro dell’attenzione.
<<
Quanto sono belli… >> commentò
Debora,
anche lei incantata.
<<
Bisogna ammettere che formano una bella coppia…
>> disse Leonard. Aggiunse poi, più serio:
<< Peccato che esista la
legge anti-fraternizzazione… >>
Lo
sguardo dell’Alchimista delle Piante
s’intristì:
<< Già… è un vero
peccato… >>. Rimase per un attimo in silenzio,
poi aggiunse: << Io, però, credo che sia una
legge senza senso. >>
Il Giovane Colonnello la guardò confuso, e lei
continuò: << Insomma, la
trovo una cosa stupida! Se due persone s’innamorano, che ci
possono fare? Come
dice il detto, “al cuore non si comanda”, giusto?
>> Lei vide ancora la
confusione negli occhi nocciola del biondo, così disse:
<< O-ok… sono io
che ho detto una cosa stupida… >>
Lo
sguardo del ragazzo s’addolcì: <<
No, al
contrario. >> La castana la guardò stupita, e
lui riprese: << E’ un
pensiero molto tenero… >>
La
castana arrossì, riprendendo a guardare il Flame
Alchemist e la cecchina, che continuavano a ballare: <<
Grazie… >>
<<
Purtroppo, però >> s’intromise
Luana, di
fianco alla gemella << quella legge continua ad
esserci… >>
<<
Oh, ma questo non è un problema! >> disse
la voce di un vecchietto alle loro spalle.
Le
tre sorelle e i tre ragazzi si voltarono, e i militari
riconobbero subito quella persona. << Comand-!
>>
<<
Shhh! >> disse Grumman.<< Sono in
incognito! >>. I sei ragazzi si guardarono confusi.
In
quel momento, Ed, Al, May e Winry li raggiunsero.
<< Ehi, avete visto Riza e il Gen- >>
cominciò la giovane
meccanica, ma si bloccò nel vedere il vecchio Comandante
Supremo, che quella
sera indossava un costume da mago. << Ah! Ma lei
è… >>, ma si
fermò, vedendolo mettersi un dito sulle labbra.
<<
Che ci fa qui? >> chiese Ed, alzando un
sopracciglio.
<<
Perché, non potevo venire a East City? >>
rispose Grumman, con un sorriso furbo.
<<
N-no, non intendevo questo… >>
balbettò
l’Alchimista d’Acciaio, spiazzato da quella
risposta.
Il
vecchio Comandante si schiarì la voce e riprese:
<< Comunque… stavo dicendo che non
è un problema… Anche perché, pur
essendoci la legge anti-fraternizzazione, voi >> disse
rivolgendosi alle
ragazze << state comunque provando in tutti i modi di
avvicinarli…
>> e fece cenno con la testa verso la nipote e il Flame
Alchemist.
Sui
volti di tutti si dipinse un’espressione stupita.
Soprattutto Leonard, che, non sapendo nulla di tutto ciò, si
voltò di scatto
verso l’Alchimista delle Piante. << Cosa?
>> chiese lui.
<<
Ehm… poi con calma ti spiego… >>
disse
Debora, sorridendo in imbarazzo.
Giulia
s’accigliò: << E lei come cavolo fa
a
saperlo? >>
Un
sorriso da vecchia volpe comparve sul volto del
Comandante: << Ho i miei informatori >>. Le
Cupid Girls si
guardarono preoccupate, pensando di aver fatto un grande impiccio.
<< Ma
non dovete preoccuparvi! >> disse allegramente
l’anziano militare.
<<
C-come “non dobbiamo preoccuparci”?
>>
chiese May.
Grumman
si sistemò gli occhiali, per poi continuare con
naturalezza: << Ho sempre voluto che Roy sposasse mia
nipote Riza.
>>
<<
CHE COSA?! >> urlarono tutti all’unisono.
Il
vecchio militare rise sornione a quella reazione.
<< Certo! >> disse lui, giocherellando con
i baffi. <<
Ricordo perfettamente di averlo detto spesso a Roy, durante le nostre
partite a
scacchi! >>
<<
E… quindi? >> provò a chiedere a
Luana,
quasi timorosa.
Il
Comandante Supremo sorrise: << Voi fateli
avvicinare… poi si vedrà…
>>
La
musica si fermò e un applauso esplose spontaneamente
dalla folla. Il gruppo si voltò verso Roy e Riza: li videro
che si erano
fermati, e che si guardavano intorno confusi e imbarazzati.
<<
M-ma che succede? >> balbettò la bionda
cecchina.
Il
Flame Alchemist si grattò la nuca, imbarazzato:
<< Mi sa… che abbiamo attirato un
po’ l’attenzione… >>
Alphonse
sorrise divertito: << Non si erano accorti
di nulla! >>
Giulia
si rivolse di nuovo a Grumman: << Ci spiega
di preciso cosa intendeva… >>
<<
Nonno! Che ci fai qui? >> disse Riza
mentre s’avvicinava insieme a Roy, spezzando il discorso
dell’Alchimista del
Fulmine. Quest’ultima sbuffò: “Odio
essere interrotta…”
Un
sorriso allegro comparve sotto i baffi dell’anziano
militare: << Oh, Riza! Nulla, ero venuto a fare un giro!
>> e
concluse con una fragorosa risata.
<<
Signore, si sta facendo tardi. Sarebbe meglio
andare. >> disse un omone alle sue spalle, con una lunga
tunica nera, da
cui sbucava appena il colletto della divisa militare. Doveva essere una
delle
guardie del corpo del Comandante Supremo.
<<
Ma come, di già? >> disse il vecchio
Comandante con un tono leggermente triste. Sospirò:
<< Vabbè pazienza…
>>. Subito dopo sorrise e continuò:
<< Va bene, allora ci vediamo
la prossima volta! Ciao a tutti e… Roy? >>
<<
Sì? >> disse il Flame Alchemist,
chiedendosi cosa volesse mai dirgli l’anziano militare.
<<
Mi raccomando. >> disse semplicemente, per
poi voltare le spalle al gruppo e scomparire in mezzo alla folla,
seguito dalla
guardia del corpo. Roy rimase interdetto: non capiva il senso di quelle
parole.
<<
Certo che è un vecchietto proprio strano…
>> commentò Romeo, alzando un sopracciglio.
Era davvero quel signore
anziano l’attuale Comandante Supremo?
Daniel
sorrise imbarazzato: << E’ sicuramente una
persona particolare… >>
<<
Ma che intendeva con “mi raccomando”?
>>
chiese la bionda cecchina, rivolgendosi a Roy.
L’uomo
si strinse nelle spalle: << Non ne ho la più
pallida idea… >>
Il
gruppo, riunitosi del tutto con l’arrivo di Sheska,
Fuery, Breda, Havoc, Rebecca e Mary-Ann, rimase ancora un po’
alla festa,
finché la stanchezza non prese il sopravvento.
Quando
tornarono a casa, tutti erano un po’ confusi, e
per motivi diversi: chi si chiedeva quali erano i propri veri
sentimenti, chi
si chiedeva cosa si volesse intendere con certe frasi, e chi si
chiedeva, dopo
gli avvenimenti della serata, cosa si sarebbe successo in futuro.
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*Ammetto
che per questo mi sono ispirata alla Nanà chibi
presente nella fan fic “La Porta dei Mondi” di
Ashtart XD *pubblicità occulta
mode: ON*
**Credo
che tutti abbiano capito che mi riferivo al Dott.
Stein di Soul Eater :D Per chi non lo conoscesse, è questo
qui: http://th00.deviantart.net/fs26/PRE/f/2008/182/7/3/Soul_Eater___Franken_Stein_by_HowlingStar.jpg
Lo trovavo adatto a Daniel (togliendo la follia di Stein,
però) XD
Note
finali
Finish!
:°D *nel frattempo si è messa un cerotto sulla
fronte*
‘Sto
finale è una schifezza bestiale -.-‘’ Mi
dispiace…
Per non parlare del titolo… viva la fantasia!
è_é
Mamma
mia, quanto ho scritto! D: Di solito sono arrivata
al massimo a 10 pagine di Word… ma adesso sono a 17! D:
(comprese le note, però
u.u)
Era
da tempo che avevo in mente questo capitolo (solo
alcun pezzi però)… inizialmente pensavo di
dividerlo in due parti (uno con la
scelta dei costumi ed uno con la festa)… poi ho pensato che
quello con la
scelta dei costumi poteva risultare noioso, così ho fanno un
unico capitolo, ma
più lungo.
Luana
storpia veramente i nomi. In particolare il mio,
trasformandolo in “Debbbora”, come ho
scritto… in un piccolo (anzi,
microscopico XD) momento d’ispirazione, ho pensato che
potesse farlo anche con
Riza! XD
Spero
che i costumi piacciano! Sono stata un sacco di
tempo a pensarci! Spero li troviate azzeccati per tutti i personaggi!
;D E
sempre parlando di costumi… ho deciso che li voglio
disegnare. In versione
chibi, è vero, ma ho intenzione di farlo. ^_^ Più
sotto, con i disegni,
troverete i primi due: quello con le sorelle Frid e quello con Roy e
Riza ^_^
Alcune
cose riguardo Giulia. Quando vede Ling e Lan Fan,
pensa che siano carini perché, nella realtà,
è questa la sua coppia preferita
^_^ E Quando si dice da sola che è piccola…
bè, ovvio che il riferimento è a
Ed, quando cercava di entrare nel laboratorio n.5 XD Quindi,
è fatto apposta :D
Poi, quando Romeo la chiama “Giulietta”: per alcuni
motivi so che non le fa
proprio piacere… ma mi piace troppo l’idea che la
chiami così! X3
Che
ne pensate di Sheska e Fuery? Ce li vedete insieme?
Io sì, sono così simili in quanto a timidezza e
cortesia ^_^ Se “l’accoppiata”
non vi piace, mi dispiace…
Il
riferimento al vecchio programma “Carramba che
sorpresa”… mi è venuto automatico, lo
ammetto XD (della serie “mettiamo
un'altra cosa del mondo reale nel mondo di FMA”… e
non è pubblicità occulta
perché il programma non lo fanno più da un sacco
di tempo u.u XD)
Quando
ho scritto che Luana aveva sempre sognato di
ballare con Daniel… bè, di sicuro è
una cosa che desidera nella sua testa, ma…
a dire il vero sono io che ho fatto il sogno vero e proprio .///. Ho
sognato di
ballare un valzer in un’elegante sala da ballo, con un
ragazzo… che poi mi ha
ispirato il personaggio di Leonard. Le differenze infatti sono solo il
codino,
che non aveva, e il colore degli occhi, che erano invece azzurri .///.
E’
imbarazzante parlarne, ma ve lo volevo dire…
Diiiiiiiiiiiiiiiiiisegni!
:D
-
un “fake omake”, con una scena che non
c’è nella fan
fic XD: http://silverylugia.deviantart.com/art/Omake-fan-fic-Tre-nuovi-Alchimisti-316088304
-
una versione “colorata” (diciamo così)
di un disegno di
Leonard… stavo facendo alcune prove, ma alla fine mi piaceva
il risultato e
l’ho salvato: http://silverylugia.deviantart.com/art/Leonard-pensieroso-color-316090926
-
ricordate il disegno con Riza che minaccia il soldato
biondo? Ebbene, ho finito di mettere i retini! ^_^ : http://silverylugia.deviantart.com/art/Le-minacce-di-un-incavolata-Riza-retini-303521617
-
scenetta Royai disegnata in un momento d’ispirazione
(ma non penso che la metterò nella fan fic XD): http://silverylugia.deviantart.com/art/Roy-want-Riza-Royai-316482873
-
molti già lo conoscono, ma lo metto lo stesso: il mio
nuovissimo wallpaper Royai che ho realizzato per il Royai Day! ^///^ : http://silverylugia.deviantart.com/art/Wallpaper-Love-Kiss-Royai-Happy-Royai-Day-307713391
-
e adesso i disegnini a tema Halloween! :D Quello con le
streghette Frid e quello con Riza-strega bianca e Roy-vampiro (solo in
bianco e
nero, però) ^w^ : http://silverylugia.deviantart.com/art/Halloween-Sorelle-Frid-streghette-316485226
e http://silverylugia.deviantart.com/art/Halloween-Roy-vampiro-e-Riza-strega-bianca-316483832
Come
sempre, i ringraziamenti! X3
Chi
ha commentato (anche se non sempre), sia su
DeviantArt che su EFP: Lulumoon91, VioletJuliet, NeutralDarkSide,
Hanako_Hanako, Lupoz91, Ashtart, Piwy, Celest93, Haisa, Melanita,
MartaAka97 e
GajeelxLevy997, Hummingbird Royaifan e la nuova arrivata
GabbaFMA… Grazie! (_
_) (spero di averli scritti tutti… siete così
tanti! XD)
Ovviamente,
ringrazio anche chi segue solamente la storia
senza commentare, tra cui un Roy Mustang di Facebook (chissà
se è riuscito a
rimettersi in pari con i capitoli che non aveva letto!), che se non
cito
s’arrabbia! XD
Comunque,
un grazie sincero a tutti. Mi chiedo come
caspita possa piacervi una storia così fuori di
testa… mah, ci sarà qualcosa
che attira voi lettori, no? XD
Al
prossimo capitolo! :D