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Autore: Kekkafox    23/07/2012    2 recensioni
Kurt e Blaine sono molto innamorati, ma uno dei due ha un segreto oscuro che lo spaventa e che non riesce a confidare all'altro.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Era già passato un giorno da quando mi ero svegliato. Nel frattempo, mio padre era andato dalla sua famiglia, ma mi aveva promesso che sarebbe ritornato il giorno dopo ed era stato quello che aveva fatto.

Finn mi aveva tenuto compagnia nelle ore che mio padre era tornato a casa e a volte, aveva fatto cambio con Burt che mi raccontava qualsiasi cosa Kurt facesse quando io non ero con lui. Scoprii che Kurt parava sempre di me con suo padre.

Carole era stata in ospedale per qualche ora, ma poi era ritornata al suo lavoro.

 

Ora ero in camera da solo, perso nella solitudine e nel bianco più totale. Sprofondai nel mio morbido cuscino e guardavo il soffitto, come se lì sopra ci fosse scritta la storia della mia vita e un po’ era così. Passavo molto del mio tempo negli ospedali. Nell’ospedale di Westerville mi conoscevano quasi tutti e ogni volta che finivo in ospedale, non facevano altro che chiedermi cosa diavolo facevo, per finire sempre lì. Forse, quello non era l’ospedale di Westerville, perché nessuno mi aveva riconosciuto.

 

Lessi un altro po’ la storia della mia vita su quel soffitto e ripensai a un altro tassello importante della mia vita. La Dalton. Quello era il mio posto sicuro, dove nessuno poteva toccarmi, ma ormai nemmeno più della Dalton mi fidavo. Mia madre era arrivata fin lì e aveva del fatto del male a me e Kurt, ma alla Dalton avevo qualcosa importante. I miei amici. Gli Usignoli, Wes, David, Thad, Nick, Jeff e Trent: la persona che conosceva davvero tutto di questa storia e che mi aveva aiutato a dirlo a Kurt.

 

Kurt un’altra delle cose più importanti della mia vita. Forse, la più importante di tutte, senza il forse. Il mio ragazzo era in coma, con una cicatrice che avrebbe marchiato la sua candida pelle per sempre. La cicatrice, che se non mi avesse mai conosciuto, non avrebbe mai avuto.

A un tratto, mi ritrovai a pensare cosa sarebbe stata la mia vita senza Kurt. Se Kurt non mi avesse mai fermato su quelle scale e se io non l’avessi mai preso per mano e l’avrei portato nell’aula canto per fargli ascoltare Teenage Dream. Se non gli avessi mai offerto quel cappuccino e se non gli avessi detto di affrontare quel Dave. Se non gli avessi mai detto Coraggio.

Coraggio. Quella era una parola importante. Avevo insegnato a Kurt di avere coraggio, ciò che io non avevo mai avuto per affrontare quella situazione, che se avessi affrontato non sarei finito in ospedale con una coltellata in una gamba e Kurt non si sarebbe mai trovato in coma con una coltellata nel fianco.

 

I miei pensieri furono interrotti da quella simpatica infermiera che mi aveva curato. Sembrava davvero felice di vedermi e, in un certo senso, anch’io ero felice di vederla. Lei mi portava sempre la notizia di qualcuno che mi era venuto a trovare.

- Ehi, Blaine. Sei sveglio a quanto pare. – mi disse, con il suo sorriso sempre sul volto. Mi piaceva osservarla, perché il suo sorriso mi portava buonumore.

- Si. Pensavo a Kurt. – gli dissi e il suo sorriso si spense per un secondo, perché subito lo riacquistò e mi osservò.

- Ci sono tantissimi ragazzi, che vorrebbero vederti. Ti conviene farli entrare, perché c’è un ragazzo dai capelli biondi che sta piangendo da quando entrato e un altro dai capelli neri lo sta consolando, come se fosse sua madre. Un altro, poi, ha un martelletto in mano e mi sta minacciando, come se fosse un giudice di pace. – mi disse, con il volto sconcertato. Io, invece, ridevo, perché sapevo chi erano quei ragazzi. Gli Usignoli mi erano venuti a trovare e il ragazzo che piangeva era, senza dubbio, Jeff, mentre l’altro, senza dubbio, era Nick. Il ragazzo col martelletto era di sicuro David.

- Falli entrare. – le disse, sorridendo. Lei mi annuì, con il viso un po’ spaventato, e fece entrare quei ragazzi così pazzi.

Appena entrarono, tutti si gettarono su di me, come se fossi un materasso. Jeff, come avevo sospettato, stava piangendo e Nick lo consolava. David aveva il suo martelletto del consiglio in mano e continuava a minacciare l’infermiera, che era rimasta scioccata dalla quantità di ragazzi in quella stanza.

- David, l’infermiera mi sta trattando più che bene, quindi smettila di minacciarla. Jeff, tu invece devi smetterla di piangere, perché sto bene. – dissi io, tra le risate e lo sconcerto. David smise di minacciare l’infermiera, Jeff si asciugò gli occhi, aiutato da Nick ovviamente, e smise di piangere.

- Conosci tutti questi ragazzi? – mi chiese la ragazza, tirando un sospiro di sollievo, per essersi liberata di David. Io la guardai, sorridendo, e annuii.

- Si, sono miei amici. Sono pazzi, vero? – chiesi, con un sorriso abbagliante sul volto.

- Solo un po’. – disse la ragazza, con evidente sarcasmo – Vi lascio soli. A più tardi, Blaine.

Tutti i ragazzi iniziarono a farmi domande e a saltellarmi intorno. David che sparlava frasi senza senso, sugli Usignoli, puntandomi contro quel martelletto. Wes che glielo rubava e David che lo rincorreva per tutta la stanza. Jeff mi guardava e non diceva niente e Nick che si accertava che fosse vivo. Io, di sicuro, mi sentivo vivo in quel momento.

- Come ti senti? – finalmente, una domanda sensata. Solo Trent poteva farmi quella domanda, lui che conosceva tutto. Qualsiasi particolare. Si sedette e mi guardò negli occhi, com’era suo solito fare.

- Bene. Cioè, ho una gamba dolorante, ma mi sento bene. – gli risposi, senza far conto a tutto il chiasso che c’era nella mia stanza. Nessuno notava, che stavo parlando non Trent, troppo occupati a consolare Jeff o ad aiutare Wes a rubare il martelletto di David.

- E Kurt? – mi chiese e il mio sorriso si ridusse un po’. Trent da quel gesto, già capii tutto.

- È in coma, ma non me lo fanno vedere. Anche perché, non posso fare molti sforzi.  – gli spiegai e lui mi prese la mano, con un sorriso dolce sul volto.

- Si riprenderà, lo so. – mi rincuorò ed io gli sorrisi.

- Allora, ragazzi! – dissi, attirando l’attenzione – Come vanno le prove degli Usignoli? – chiesi, con un sorriso abbagliante. Ero felice. A modo mio, ma ero felice.

- Uno schifo, senza di te. – commentò Thad, con uno sguardo triste, ricevendo l’attenzione da tutti i ragazzi. Io sorrisi e mi venne in mente un’idea.

- Beh, perché non proviamo qui? Non ho la divisa e non posso muovermi, ma posso sempre cantare. – proposi, ricevendo dei mormorii dagli altri. Sapevo che se facevano in quel modo, stavano architettando qualcosa.

- Perché non lo facciamo nella camera di Kurt? Possiamo chiedere una sedia a rotelle, per farti muovere. – propose Wes, sbucando da tutti gli altri. Guardai Trent, che era ancora seduto vicino a me, e mi fece cenno di sì.

- Ok, ma dovete chiamare l’infermiera. – risposi e vidi già David pronto a correre contro l’infermiera.

Dopo un po’, li vidi tornare insieme, con una sedia a rotelle.

- Blaine, puoi spiegarmi questa storia? – mi chiese, un po’ turbata, la ragazza. Io, senza far scomparire il sorriso dal mio volto, la risposi.

- Beh, Kurt ed io facciamo parte di un club di canto e loro sono gli altri partecipanti. Dobbiamo concorrere alle Regionali di canto coreografato ed io, essendo il loro solista, dovrei provare con loro. Ho proposto di fare qui, ma loro hanno insistito per farlo nella camera di Kurt. – spiegai, mentre tutti gli altri ragazzi la pregavano con gli occhi di farli andare nella stanza del loro amico.

La ragazza scambiò qualche occhiata con me e poi annuì, ma ci raccomandò di fare attenzione.

 

Dopo avermi caricato sulla sedia a rotelle, l’infermiera ci portò nella camera di Kurt. Mi fece male vederlo con tutti quei tubicini infilati nelle braccia e con la maschera dell’ossigeno. Continuavo a ripetermi che era colpa mia, ma Burt e Finn disturbarono i miei pensieri.

- Cosa ci fanno tutti gli Usignoli qui? – chiese Finn, alquanto nervoso e divertito allo stesso tempo. Beh, come si faceva a non ridere quando si vedeva Jeff piangere e Nick che lo consolava. Erano dolci e divertenti allo stesso tempo.

- Ecco… Volevamo… cantare per Kurt. – risposi, un po’ imbarazzato.

Finn scambiò qualche occhiata con Burt e poi mi annuì, sorridendo.

(http://www.youtube.com/watch?v=DBUz2nkOKsc)

If you take your love away from me
I'll go crazy
I'll go insane

You've got your problems baby
And I've got mine
Let's just spend it all by putting it together, yeah
When you say you love me it don't mean a thing
If you care, you'll be there, like you used to be, yeah

I'm searching for the words to make you realize
That I really, really want you to stay, oh
Tears of frustration I hold inside
But if you walk away
You'll make this grown man cry

Don't leave
Don't leave me girl, no, no
Please stay with me tonight
Don't leave me girl, yeah, ohoho, yeaheah
Please stay with me to

Forget my pride girl, I beg you
You're my heart, you're my soul
You've got so much control
My love runs deep within the ocean and sea
But if you sail away
You'll take a center piece of me

Don't leave, no, no
Don't leave me girl (No)
Please stay with me tonight, oh, please
Don't leave me girl
Please stay with me to

(No, Don't go)

Don't leave, no, no, no
Don't leave me girl
Please stay with me tonight
Don't leave me girl, you can't leave me
Please stay with me to, no oh oh

stay, stay, stay 
stay right here with me forever

If you take your love away from me
I'll go crazy, crazy, crazy, insane, ooohooohooo

If you take your love away from me
I'll go crazy, I'll go insane

If you take your love away from me
I'll go crazy, I'll go insane

Stay, stay, stay
Stay right here with me forever

 

Non so cosa. Quella canzone, io, gli Usignoli o tutto messo insieme, ma Kurt si svegliò. Mosse un dito e qualcosa dentro di me, iniziò a fare le capriole. Sentivo come se Kurt mi stesse respirando addosso. Riuscivo a sentire il suo respiro su di me, pur non stando vicini.

- T-T-Ti amo.

Quelle erano parole di Kurt! Kurt mi aveva appena sussurrato un “ti amo”, pur essendo senza forze. Sentivo il mio stomaco fare le capriole.

Mi avvicinai a lui, facendomi spazio tra Finn e Burt. Vidi una luce negli occhi di Kurt. Una luce che non avevo mai visto. Sentivo i miei occhi pizzicare, così come vedevo gli occhi pieni di lacrime di Kurt. 

Si era svegliato! Si era svegliato! Non potevo essere più felice di così.

 

Spazio dell’autrice

 

Salve a tutti!! Chi è andato ai Giffoni, ieri? Io no, ma è come se ci fossi stata. Sono contenta per tutti quelli che ci sono andati e Dianna era fantastica!!

Comunque, ecco appena sfornato il nuovo capitolo. Allora, vi piace? Io ho amato scriverlo. Ci sono tutte le cose che più mi piacciono. Gli Usignoli, i Blackstreet, l’amore. E in più, i risvegli a sorpresa. Anche nell’altra mia storia, The difficulties of the life, Blaine si risveglia dopo che Kurt gli dice, ti amo. Insomma, sono una romanticona.

Beh, come al solito ringrazio tutti quelle gentilissime persone che leggono, seguono e hanno messo la storia tra le preferite e addirittura a quelli che hanno messo la storia tra le ricordate. Mi ripeto, non me lo merito. In più, un grazie supermegaextra enorme a tutte quelle fantastiche persone che recensiscono e che mi fanno sapere il loro parere sulla storia. Vi amo!!!

Ok. Ora scappo.

Potassio, iodio, zolfo, zolfo, einsteinio. (avete capito? xD non vi preoccupate è una cosa carina)

Kekka Fox :)

   
 
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