Era
già
passato un giorno da quando mi ero svegliato. Nel frattempo, mio padre
era
andato dalla sua famiglia, ma mi aveva promesso che sarebbe ritornato
il giorno
dopo ed era stato quello che aveva fatto.
Finn mi
aveva tenuto compagnia nelle ore che mio padre era tornato a casa e a
volte,
aveva fatto cambio con Burt che mi raccontava qualsiasi cosa Kurt
facesse
quando io non ero con lui. Scoprii che Kurt parava sempre di me con suo
padre.
Carole era
stata in ospedale per qualche ora, ma poi era ritornata al suo lavoro.
Ora ero in
camera da solo, perso nella solitudine e nel bianco più
totale. Sprofondai nel
mio morbido cuscino e guardavo il soffitto, come se lì sopra
ci fosse scritta
la storia della mia vita e un po’ era così.
Passavo molto del mio tempo negli
ospedali. Nell’ospedale di Westerville mi conoscevano quasi
tutti e ogni volta
che finivo in ospedale, non facevano altro che chiedermi cosa diavolo
facevo,
per finire sempre lì. Forse, quello non era
l’ospedale di Westerville, perché
nessuno mi aveva riconosciuto.
Lessi un
altro po’ la storia della mia vita su quel soffitto e
ripensai a un altro
tassello importante della mia vita. La Dalton. Quello era il mio posto
sicuro,
dove nessuno poteva toccarmi, ma ormai nemmeno più della
Dalton mi fidavo. Mia
madre era arrivata fin lì e aveva del fatto del male a me e
Kurt, ma alla
Dalton avevo qualcosa importante. I miei amici. Gli Usignoli, Wes,
David, Thad,
Nick, Jeff e Trent: la persona che conosceva davvero tutto di questa
storia e
che mi aveva aiutato a dirlo a Kurt.
Kurt
un’altra
delle cose più importanti della mia vita. Forse, la
più importante di tutte,
senza il forse. Il mio ragazzo era in coma, con una cicatrice che
avrebbe
marchiato la sua candida pelle per sempre. La cicatrice, che se non mi
avesse
mai conosciuto, non avrebbe mai avuto.
A un tratto,
mi ritrovai a pensare cosa sarebbe stata la mia vita senza Kurt. Se
Kurt non mi
avesse mai fermato su quelle scale e se io non l’avessi mai
preso per mano e l’avrei
portato nell’aula canto per fargli ascoltare Teenage Dream.
Se non gli avessi
mai offerto quel cappuccino e se non gli avessi detto di affrontare
quel Dave. Se
non gli avessi mai detto Coraggio.
Coraggio.
Quella era una parola importante. Avevo insegnato a Kurt di avere
coraggio, ciò
che io non avevo mai avuto per affrontare quella situazione, che se
avessi
affrontato non sarei finito in ospedale con una coltellata in una gamba
e Kurt
non si sarebbe mai trovato in coma con una coltellata nel fianco.
I miei
pensieri furono interrotti da quella simpatica infermiera che mi aveva
curato.
Sembrava davvero felice di vedermi e, in un certo senso,
anch’io ero felice di
vederla. Lei mi portava sempre la notizia di qualcuno che mi era venuto
a
trovare.
- Ehi,
Blaine. Sei sveglio a quanto pare. –
mi disse, con il suo sorriso sempre sul volto. Mi piaceva osservarla,
perché il
suo sorriso mi portava buonumore.
- Si.
Pensavo a Kurt. – gli dissi e il
suo sorriso si spense per un secondo, perché subito lo
riacquistò e mi osservò.
- Ci
sono tantissimi ragazzi, che vorrebbero
vederti. Ti conviene farli entrare, perché
c’è un ragazzo dai capelli biondi
che sta piangendo da quando entrato e un altro dai capelli neri lo sta
consolando, come se fosse sua madre. Un altro, poi, ha un martelletto
in mano e
mi sta minacciando, come se fosse un giudice di pace. –
mi disse, con il
volto sconcertato. Io, invece, ridevo, perché sapevo chi
erano quei ragazzi.
Gli Usignoli mi erano venuti a trovare e il ragazzo che piangeva era,
senza
dubbio, Jeff, mentre l’altro, senza dubbio, era Nick. Il
ragazzo col
martelletto era di sicuro David.
- Falli
entrare. – le disse, sorridendo.
Lei mi annuì, con il viso un po’ spaventato, e
fece entrare quei ragazzi così
pazzi.
Appena
entrarono, tutti si gettarono su di me, come se fossi un materasso.
Jeff, come
avevo sospettato, stava piangendo e Nick lo consolava. David aveva il
suo
martelletto del consiglio in mano e continuava a minacciare
l’infermiera, che
era rimasta scioccata dalla quantità di ragazzi in quella
stanza.
- David,
l’infermiera mi sta trattando più
che bene, quindi smettila di minacciarla. Jeff, tu invece devi
smetterla di
piangere, perché sto bene. – dissi io,
tra le risate e lo sconcerto. David
smise di minacciare l’infermiera, Jeff si asciugò
gli occhi, aiutato da Nick
ovviamente, e smise di piangere.
- Conosci
tutti questi ragazzi? – mi chiese
la ragazza, tirando un sospiro di sollievo, per essersi liberata di
David. Io
la guardai, sorridendo, e annuii.
- Si,
sono miei amici. Sono pazzi, vero? –
chiesi, con un sorriso abbagliante sul volto.
- Solo
un po’. – disse la ragazza, con
evidente sarcasmo – Vi lascio soli.
A
più tardi, Blaine.
Tutti i
ragazzi iniziarono a farmi domande e a saltellarmi intorno. David che
sparlava
frasi senza senso, sugli Usignoli, puntandomi contro quel martelletto.
Wes che
glielo rubava e David che lo rincorreva per tutta la stanza. Jeff mi
guardava e
non diceva niente e Nick che si accertava che fosse vivo. Io, di
sicuro, mi
sentivo vivo in quel momento.
- Come
ti senti? – finalmente, una
domanda sensata. Solo Trent poteva farmi quella domanda, lui che
conosceva
tutto. Qualsiasi particolare. Si sedette e mi guardò negli
occhi, com’era suo
solito fare.
- Bene.
Cioè, ho una gamba dolorante, ma mi
sento bene. – gli risposi, senza far conto a tutto
il chiasso che c’era
nella mia stanza. Nessuno notava, che stavo parlando non Trent, troppo
occupati
a consolare Jeff o ad aiutare Wes a rubare il martelletto di David.
- E
Kurt? – mi chiese e il mio sorriso si
ridusse un po’. Trent da quel gesto, già capii
tutto.
- È
in coma, ma non me lo fanno vedere. Anche
perché, non posso fare molti sforzi. – gli spiegai e
lui mi prese la mano, con un
sorriso dolce sul volto.
- Si
riprenderà, lo so. – mi
rincuorò ed
io gli sorrisi.
- Allora,
ragazzi! – dissi, attirando l’attenzione
– Come vanno le prove degli
Usignoli? –
chiesi, con un sorriso abbagliante. Ero felice. A modo mio, ma ero
felice.
- Uno
schifo, senza di te. – commentò Thad,
con uno sguardo triste, ricevendo l’attenzione da tutti i
ragazzi. Io sorrisi e
mi venne in mente un’idea.
- Beh,
perché non proviamo qui? Non ho la
divisa e non posso muovermi, ma posso sempre cantare. –
proposi, ricevendo
dei mormorii dagli altri. Sapevo che se facevano in quel modo, stavano
architettando qualcosa.
- Perché
non lo facciamo nella camera di
Kurt? Possiamo chiedere una sedia a rotelle, per farti muovere. –
propose Wes,
sbucando da tutti gli altri. Guardai Trent, che era ancora seduto
vicino a me,
e mi fece cenno di sì.
- Ok,
ma dovete chiamare l’infermiera. –
risposi e vidi già David pronto a correre contro
l’infermiera.
Dopo un
po’,
li vidi tornare insieme, con una sedia a rotelle.
- Blaine,
puoi spiegarmi questa storia? –
mi chiese, un po’ turbata, la ragazza. Io, senza far
scomparire il sorriso dal
mio volto, la risposi.
- Beh,
Kurt ed io facciamo parte di un club
di canto e loro sono gli altri partecipanti. Dobbiamo concorrere alle
Regionali
di canto coreografato ed io, essendo il loro solista, dovrei provare
con loro.
Ho proposto di fare qui, ma loro hanno insistito per farlo nella camera
di
Kurt. – spiegai, mentre tutti gli altri ragazzi la
pregavano con gli occhi
di farli andare nella stanza del loro amico.
La ragazza
scambiò qualche occhiata con me e poi annuì, ma
ci raccomandò di fare
attenzione.
Dopo avermi
caricato
sulla sedia a rotelle, l’infermiera ci portò nella
camera di Kurt. Mi fece male
vederlo con tutti quei tubicini infilati nelle braccia e con la
maschera dell’ossigeno.
Continuavo a ripetermi che era colpa mia, ma Burt e Finn disturbarono i
miei
pensieri.
- Cosa
ci fanno tutti gli Usignoli qui? –
chiese Finn, alquanto nervoso e divertito allo stesso tempo. Beh, come
si
faceva a non ridere quando si vedeva Jeff piangere e Nick che lo
consolava.
Erano dolci e divertenti allo stesso tempo.
- Ecco…
Volevamo… cantare per Kurt. –
risposi, un po’ imbarazzato.
Finn
scambiò
qualche occhiata con Burt e poi mi annuì, sorridendo.
(http://www.youtube.com/watch?v=DBUz2nkOKsc)
If
you take your love away
from me
I'll
go crazy
I'll
go insane
You've
got your
problems baby
And
I've got mine
Let's
just spend it
all by putting it together, yeah
When
you say you
love me it don't mean a thing
If
you care, you'll
be there, like you used to be, yeah
I'm
searching for
the words to make you realize
That
I really,
really want you to stay, oh
Tears
of
frustration I hold inside
But
if you walk away
You'll
make this
grown man cry
Don't
leave
Don't
leave me
girl, no, no
Please
stay with me
tonight
Don't
leave me
girl, yeah, ohoho, yeaheah
Please
stay with me
to
Forget
my pride
girl, I beg you
You're
my heart,
you're my soul
You've
got so much
control
My
love runs deep
within the ocean and sea
But
if you sail away
You'll
take a
center piece of me
Don't
leave, no, no
Don't
leave me girl
(No)
Please
stay with me
tonight, oh, please
Don't
leave me girl
Please
stay with me
to
(No,
Don't go)
Don't
leave, no,
no, no
Don't
leave me girl
Please
stay with me
tonight
Don't
leave me
girl, you can't leave me
Please
stay with me
to, no oh oh
stay,
stay, stay
stay
right here
with me forever
If
you take your
love away from me
I'll
go crazy,
crazy, crazy, insane, ooohooohooo
If
you take your
love away from me
I'll
go crazy, I'll
go insane
If
you take your
love away from me
I'll
go crazy, I'll
go insane
Stay,
stay, stay
Stay
right here
with me forever
Non so cosa.
Quella canzone, io, gli
Usignoli o tutto messo insieme, ma Kurt si svegliò. Mosse un
dito e qualcosa
dentro di me, iniziò a fare le capriole. Sentivo come se
Kurt mi stesse
respirando addosso. Riuscivo a sentire il suo respiro su di me, pur non
stando
vicini.
- T-T-Ti
amo.
Quelle erano
parole di Kurt! Kurt mi
aveva appena sussurrato un “ti amo”, pur essendo
senza forze. Sentivo il mio
stomaco fare le capriole.
Mi avvicinai a
lui, facendomi spazio
tra Finn e Burt. Vidi una luce negli occhi di Kurt. Una luce che non
avevo mai
visto. Sentivo i miei occhi pizzicare, così come vedevo gli
occhi pieni di
lacrime di Kurt.
Si era
svegliato! Si era svegliato!
Non potevo essere più felice di così.
Spazio
dell’autrice
Salve a tutti!!
Chi è andato ai
Giffoni, ieri? Io no, ma è come se ci fossi stata. Sono
contenta per tutti
quelli che ci sono andati e Dianna era fantastica!!
Comunque, ecco
appena sfornato il nuovo
capitolo. Allora, vi piace? Io ho amato scriverlo. Ci sono tutte le
cose che
più mi piacciono. Gli Usignoli, i Blackstreet,
l’amore. E in più, i risvegli a
sorpresa. Anche nell’altra mia storia, The difficulties of
the life, Blaine si
risveglia dopo che Kurt gli dice, ti amo. Insomma, sono una
romanticona.
Beh, come al
solito ringrazio tutti
quelle gentilissime persone che leggono, seguono e hanno messo la
storia tra le
preferite e addirittura a quelli che hanno messo la storia tra le
ricordate. Mi
ripeto, non me lo merito. In più, un grazie supermegaextra
enorme a tutte
quelle fantastiche persone che recensiscono e che mi fanno sapere il
loro
parere sulla storia. Vi amo!!!
Ok. Ora scappo.
Potassio, iodio,
zolfo, zolfo, einsteinio.
(avete capito? xD non vi preoccupate è una cosa carina)
Kekka
Fox :)