Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: _only me_    23/07/2012    1 recensioni
Avevo voglia di scrivere ed è venuta fuori questa storia. Amicizie, amori, liti... insomma comune routine.
spero vi piaccia
... Era LUI ad essermi venuto addosso. Non disse niente, rimase lì fisso a guardarmi, io feci lo stesso, lì immobile a fissarlo, ero totalmente immersa in quel momento nella speranze che non finisse. Non so cosa scattò in me, una specie di scossa elettrica mi attraversò completamente il corpo, senza riflettere mi alzai sulle punte e lo baciai...
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Addio Sam.
Due parole che continuavano a tornarmi in mente e a tormentarmi; due parole che non mi facevano dormire, che mi rendavano difficile mangiare, respirare, vivere.
Avevo perso anche Nathan, non sapevo se sarei stata in grado di rialzarmi  dopo questa batosta, ma soprattutto non sapevo se volevo rialzarmi e ricominciare di nuovo.
Nathan aveva riportato la luce nella mia vita, era riuscito a rendere sopportabile la mancanza della mia migliore amica, mi aveva aiutato in tutto e per tutto, era stato la mia ancora, e io l’avevo perso.

Non ero più riuscita a parlargli dopo quella sera, non che non ci avessi provato; diverse volte ero andata a casa sua e ogni volta sua madre mi diceva piuttosto gentilmente che Nathan non era in casa; al college non si era più fatto vivo, avevo chiesto anche in giro ma nessuno aveva saputo dirmi dove fosse o perché non frequentasse più le lezioni; inutile dire che al cellulare non aveva mai risposto.

L’idea di non poterlo vedere, toccare, di non poter sentire la sua voce mi faceva impazzire, non riuscivo a sopportarlo.
Pensai che sarebbe stato più facile andare via per qualche tempo, lontano dalla città, per cercare di ricominciare di nuovo, da sola.

Mia madre ed Ellie erano partite già da qualche giorno per le vacanze, la mia sorellina mi aveva praticamente implorata di andare con lei, era stato difficile per me dirle di no ma non ero dell’umore adatto.

Il giorno dopo mi alzai presto per andare a ritirare alcuni moduli al college, sarei partita nel pomeriggio: New York era la mia meta; il caos, la folla era la giusta cura per occupare la mente e non pensare, o almeno speravo fosse così.
Arrivata davanti alla segreteria vidi Mel, sentivo l’impulso di parlarle, di sfogarmi con lei, ma il mio orgoglio me lo impediva; abbassai la testa e mi misi ad aspettare il mio turno. Fu lei ad avvicinarsi a me

“Sam? Stai bene?”

Lei sapeva quando c’era qualcosa che non andava, mi conosceva troppo bene, le bastava uno sguardo per capirmi. Era la prima volta dopo tanto tempo che provava a rivolgermi la parola, dal suo tono di voce riuscivo a percepire una nota di reale preoccupazione e interesse, ma non ero ancora pronta a parlarle, non ero ancora pronta a passare sopra a quello che mi aveva detto, mi aveva ferita.

“Sto bene, grazie! E adesso se non ti dispiace ho un treno che mi aspetta!”

Risposi in modo brusco e me ne andai. Non ero nelle condizioni di gestire anche questa situazione, non in questo momento; andare via mi avrebbe aiutata anche a riflettere su me e Mel.

Andai a casa, presi le ultime cose e salii sul taxi. Non dovevo guardarmi indietro, non dovevo pensare a cosa stavo lasciando,a chi mi aveva lasciata .
Inevitabilmente qualche lacrima sfuggì al mio controllo, chiusi gli occhi e vidi il suo viso, il suo sorriso, i suoi occhi: quanto mi mancava.
Scesi dal taxi ed entrai in stazione, controllai l’ora di arrivo del mio treno, mancava ancora un po’ così mi sedetti e aspettai. Chiusi nuovamente gli occhi, solo così potevo rivivere i momenti passati con lui, potevo fingere che fosse ancora nella mia vita. Cercavo con tutte le mie forze di ricordare la sua voce, ma non ci riuscivo, era come se la mia mente l’avesse cancellata, ma il mio cuore non poteva averla dimenticata, non aveva dimenticato niente di lui, di noi.

“A che ora parte il suo treno signorina?”

Avevo ancora gli occhi chiusi quando sentii questa voce, non potevo sbagliare, era la sua.
Aprii immediatamente gli occhi: Nathan era seduto vicino a me, accanto a lui c'era un borsone, sembrava divertito, non riuscivo a capire.

“Prima che tu dica qualsiasi cosa voglio dirti che mi dispiace, sono stato un idiota a trarre conclusioni affrettate, ma sono fatto così! Sono stato ancora più idiota a sparire nel nulla, ma avevo bisogno di pensare e ho capito che sei troppo importante per me per lasciarti andare!”

Non volevo sentire altro, non avevo bisogno di sentire altro, avevo solo bisogno di abbracciarlo, di baciarlo e così feci per un tempo interminabile. Era di nuovo mio, solo e soltanto mio.

Ma come hai fatto a sapere che ero qui?”

“Devo ringraziare la tua amica Mel. Si è piazzata nel mio giardino e si è messa a gridare finchè non sono uscito di casa e non l’ho ascoltata. Mi ha detto che stavi per partire, che probabilmente eri già alla stazione! Sono subito corso a cercarti! Non potevo rischiare di perderti!”
Era stata Mel ad aggiustare tutto, ancora una volta mi aveva aiutata, ancora una volta era riuscita a rendermi felice.

“Allora si parte?”

“Adesso si!”

“Ti amo Sam!”

Era tutto quello di cui avevo bisogno. In poche ore avevo ritrovato il mio ragazzo e la mia migliore amica, in poche ore avevo ritrovato la felicità.


Eccomi arrivata alla fine :) Ho aggiornato più tardi del solito ma ho avuto qualche problemino!
Spero che la storia non sia stata un completo disastro :)
Un bacione
V.
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: _only me_