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Autore: Alex96_    24/07/2012    9 recensioni
[Pairing Caroline/Klaus - Original Family - Others]
Storia che ha preso ispirazione dalle poche interazioni Klaroline nello show. Non mi atterrò a nessun fatto dalla 3x19 in poi perché ho iniziato a scrivere questa storia quando lo show era ancora in pausa.
Caroline e Klaus in una notte fresca d'autunno, da lì inizierà l'avventura che porterà la bionda ad andare contro a quelli che credeva essere i suoi amici, a fare nuove conoscenze, a riscoprire persone che credeva essere orribili, un viaggio alla scoperta di se stessa e dell'amore con l'aiuto di più di uno degli Originali al suo fianco...Se vi ho incuriositi LEGGETE E RECENSITE!
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Caroline Forbes, Klaus, Rebekah Mikaelson, Un po' tutti
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'You're Mine, Don't Think You Are Not'
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Rebekah sbuffa annoiata e sfoglia con rabbia una pagina di Cosmopolitan mentre la madre, seduta sulla poltrona vicino a lei, la guarda divertita.

“Qualcosa non và tesoro?”

L’Originaria chiude di scatto il giornale e lo getta sul divano vuoto mentre incrocia le gambe tra loro e piega il busto in direzione della genitrice.

“C’è tutto che non và madre. È più di una settimana che Caroline se né andata e questa casa sembra un cimitero, perfino Elijah e Katherine hanno deciso
di andarsene, si sentivano a disagio a rimanere qui”

Esther guarda dispiaciuta la figlia ma non può fare a meno che un sorriso affiori alle sue labbra per il tono petulante usato da questa.

“Rebekah forse è perché i rapporti tra te e Niklaus sono ancora tesi. Vi siete parlati a malapena e a nulla è servito il mio sforzo o quello dei tuoi fratelli”

La bionda sospira pesantemente e si ravvia i capelli con una mano prima di reclinare il capo all’indietro sul divano e iniziare a parlare.

“Il problema madre è che non riesco a perdonarlo. Ho perdonato tutto a Nik perché gli volevo bene ed era mio fratello ma in questi tre anni aveva fatto così tanti passi avanti e invece con una sola azione è riuscito a tornare indietro come se tutto questo non fosse mai successo. Si è nuovamente chiuso in se stesso e ha allontanato tutti. Mi sembra di essere nel ‘500 quando era ancora infuriato per la storia di Katerina e l’unica persona che aveva accanto ero io”

Esther fa per replicare ma Klaus, che si era appostato sul ciglio della porta per poter ascoltare ciò che stava dicendo la sorella, la precede.

“A quanto pare Rebekah ora non ho neanche te. Sai qual è l’unica cosa che non capisco sister? Perché dovresti perdonarmi qualcosa, io non ti ho fatto un torto quindi non ho nulla da farmi perdonare, non da te almeno”

Klaus parla con tono calmo e regolato, quasi gelido e Rebekah non può fare a meno di alzarsi in piedi di scatto sentendosi sotto accusa come quando da
piccola faceva qualche marachella e il padre la sgridava con il suo tono austero.

“Nik tu potrai anche non rendertene conto ma non hai distrutto solo la vita tua e di Caroline. In questa casa vivevamo in nove persone e ora siamo solo in sei. Questo non ti fa pensare fratello?”

Klaus ghigna e annuisce, piegando la testa da un lato.

“Certo che penso sorella. Elijah e Katerina erano stanchi di vivere qui anche prima mentre C-Caroline non ha voluto continuare la nostra storia altrimenti sarebbe rimasta, almeno per parlare”

Rebekah guarda esterrefatta il fratello.

“Andiamo Nik sei serio? Hai tradito Caroline nella vostra stanza da letto e lei ti ha colto sul fatto, il minimo che avresti dovuto fare era implorarla di restare in ginocchio ma per via del tuo stupido orgoglio non ci sei riuscito e ora lei se ne è andata e io ho perso due fratelli”

La bionda, gli occhi lucidi, fa per oltrepassare il fratello quando nota una figura conosciuta all’entrata del salone che la guarda beffarda.

“Ehi Rebekah! Anch’io sono contenta di rivederti amica”

L’Originaria non può fare a meno di schiudere la bocca completamente scioccata non facendo altro che far aumentare il ghigno sul viso dell’altra.

“Non mi saluti neanche?”

Rebekah si riprende, forte della vicinanza della madre che l’ha affiancata, e guarda la vampira di fronte a sé nella maniera più gelida possibile.

“Ciao Corinne. Non è assolutamente un piacere rivederti per me, speravo che a quest’ora avessi un paletto conficcato nel petto”

La vampira sporge il labbro in un broncio infantile mentre a passi lenti si avvicina agli Originali presenti nella stanza rivelando il suo abbigliamento a dir
poco succinto.

La vampira infatti indossa una corta minigonna di pelle, degli stivali alti fino al ginocchio con un tacco pronunciato e un ridicolo corpetto che fascia alla perfezione la generosità dei suoi seni e che slancia le sue lunghe gambe pallide che creano un perfetto contrasto con i suoi capelli neri, in perenne battaglia con i suoi occhi azzurro cielo, cristallini per una persona tanto infima.

Rebekah guarda impotente ma con disprezzo crescente Corinne avvicinarsi al fratello che, circospetto, la guarda con un sopracciglio alzato.

“Cosa ci fai qui?”

La vampira si stringe nelle spalle e sfoggia uno dei suoi sorrisi maliziosi migliori.

“L’altra volta la tua donna sembrava piuttosto arrabbiata così ho preferito filarmela ma non ti ho salutato e oggi sembri solo, quindi..”

Corinne accarezza sensualmente il petto di Klaus, il quale però intercettando le occhiate di disapprovazione della madre e della sorella, si costringe a fare un passo indietro.

“Sai cosa ho sempre apprezzato meno di te Corinne?”

La vampira piega la testa da un lato e prende ad arrotolarsi una ciocca di capelli perfettamente lisci attorno alle dita cercando di intuire cosa l’ibrido possa
trovare fastidioso di lei.

“Cosa?”

Klaus le si avvicina con cadenze sensuali per poi, a un palmo dal suo viso, guardarla sprezzante.

“Il tuo appiccicume. Non riesci mai a capire quando una persona ne ha abbastanza di te e gli ti attacchi addosso come una zecca. Sei piuttosto irritante, sai Corinne?”

La vampira guarda furente l’ibrido mentre Rebekah e Esther si scambiano un’occhiata compiaciuta e al contempo divertita.

“Non puoi farmi questo di nuovo! Mi sono offerta a te e tu mi stai volutamente rifiutando, ancora”

Rebekah non riesce a trattenere alla sua lingua di sillabare parole e guarda la ragazza piuttosto divertita.

“Forse dovresti smettere di farlo, non credi?”

Corinne scatta e prova a colpire Rebekah ma lo schiaffo non si infrange mai sulla guancia dell’Originaria perché Esther, più rapida, paralizza a mezz’aria il braccio della vampira mora.

“Non so chi tu sia ma sei piombata nella casa dove abito e in meno di cinque minuti hai provato a sedurre e ad attaccare due persone alle quali tengo
molto quindi ti consiglio caldamente ti andartene se non vuoi ritrovarti morta in pochi secondi”

Corinne guarda furente e piena di rabbia la donna di fronte a sé e, per via delle sue scarse capacità connettive, fa una domanda ovvia alla strega.

“E tu chi diavolo saresti per darmi ordini?”

Esther sorride caustica e si porta a un palmo dal viso della vampira, alla quale ha permesso nuovamente di utilizzare entrambe le mani.

“Io, sciocca, sono Esther Mikaelson. La Strega Originaria”

La mora trasale spaventata e scuote la testa.

“Non è possibile. Tu..tu eri morta”

Esther si stringe nelle spalle, lo sguardo ancora pieno d’astio nei confronti della vampira di fronte a sé.

“Già ma ora non lo sono più”

Corinne guarda Rebekah in cerca di spiegazioni ma l’Originaria non fa altro che spostare il suo sguardo di ghiaccio, lievemente annoiato, in quello della vampira più giovane.

“Sappiamo entrambe che potrei ucciderti senza fare troppi sforzi ma ho appena fatto la manicure così ti do un consiglio: esci da quella porta e non provi a venire qui mai più, ti dimentichi di mio fratello e non rientri in alcun modo nelle nostre vite per sempre. Sono stata chiara?”

Corinne annuisce, spaventata dalla voce improvvisamente raggelante e sibillina di Rebekah e sposta lo sguardo verso Klaus.

“Sei uno stronzo”

L’ibrido piega la testa da un lato, divertito, prima di vedere la vampira uscire dalla porta principale della sua casa alla velocità della luce.

Stefan, che stava entrando in casa nell’esatto momento in cui la vampira ne stava uscendo, si affaccia sul salone e guarda gli Originali confuso.

“E quella chi era?”

Rebekah scuote la testa e si avvicina al fidanzato.

“Ti racconto dopo, ora andiamo a pranzo”

L’Originaria prende la giacca che il vampiro le porge e fa per seguirlo mentre Klaus ed Esther rimangono in salone ma poi ci ripensa e torna indietro, dedicando un sorriso al fratello.

“Questo è il Nik che conosco e a cui voglio bene. Mi fa piacere vedere che sia rimasta ancora qualche traccia di lui”

L’Antica poi strizza l’occhio al maggiore e raggiunge Stefan, finalmente pronta per uscire da quella casa opprimente.
 
 


Caroline Forbes, una mano che batte il tempo di una canzone pop alla radio sullo sterzo, un’altra sulla cloche, preme con il piede l’acceleratore di una macchina noleggiata sperando di arrivare il prima possibile a destinazione.

La ragazza non può fare a meno di pensare quante cose erano cambiate in quella settimana: il suo fidanzato l’aveva tradita sopraffatto dalle sue paure, lei
era scappata e aveva abbandonato le sue amiche e poi era andata a far visita a sua madre tornando nella sua terra natia: Mystic Falls.

La bionda sorride al ricordo di sua madre, lo sceriffo Elisabeth Forbes che appena l’aveva vista era riuscita subito a capire che qualcosa non andava.

Anche se il rapporto tra le due non era sempre stato dei migliori Liz aveva subito capito che Caroline era triste e aveva invitato la figlia a sfogarsi e Caroline l’aveva fatto, oh se l’aveva fatto.

La vampira sbuffa quando sopraffatta dai ricordi del pomeriggio passato a casa della madre le lacrime iniziano a pizzicarle gli occhi ma, ormai abituata al costante compagno di viaggio che era diventato per lei il pianto, non può fare a meno di lasciare le gocce salate scivolarle dagli occhi al ricordo delle parole che le aveva detto alla fine della giornata la genitrice.

“Ricordati Caroline che ormai sei diventata una donna, una splendida donna. Sei perfettamente in grado di poter stare da sola e sai che non hai bisogno di Klaus per sentirti felice ma solo il tuo cuore sa cos’è giusto fare. Segui il tuo istinto e non sbaglierai tesoro”

E Caroline sa perfettamente che le parole della madre sono giuste ma solo su una cosa Liz Forbes aveva sbagliato: lei non sarebbe mai stata felice senza il suo Klaus.

Benché l’ibrido l’avesse tradita, umiliata e profondamente delusa la vampira infatti non può fare a meno di sentire la mancanza dei suoi baci passionali, dei suoi abbracci confortanti, del suo odore così assuefacente e di lui in tutta la sua interezza.

La bionda percepisce anche la mancanza dei loro litigi, dei modi a volte scostanti dell’ibrido ma soprattutto dei sorrisi carichi d’amore che questo, se non con poca fatica, aveva imparato a rivolgerle.

Caroline si riscuote dai suoi pensieri e si asciuga le lacrime decisa: quel giorno lei non era in viaggio per piangere Klaus, quel giorno era in viaggio per tornare ad essere felice da sola come faceva benissimo prima di innamorarsi di lui.

La bionda ferma la macchina in un quartiere abitato e si sistema allo specchietto prima di scendere con fare sensuale dalla vettura per dirigersi in una villetta e suonare il campanello con inciso in una scrittura lineare un solo cognome: Lockwood.
 
 


Bonnie guarda per l’ennesima volta il cellulare e sbuffa apertamente prima che Kol, seduto in salone a vedere un film insieme a lei, non decide si mettere in pausa la televisione per voltarsi abbastanza scocciato verso la fidanzata.

“Mi hai obbligato tu a vedere questo film  e ora voglio sapere come andrà a finire tra Noah e Allie ma non posso se tu continui ogni due minuti a sbuffare quindi si può sapere che ti prende?”

Bonnie guarda dispiaciuta il fidanzato e posa una mano sulla sua.

“Scusa Kol, non è niente di personale ma Caroline aveva promesso che mi avrebbe chiamata ogni giorno invece sono già 3 giorni che non si fa sentire. Sono un po’ preoccupata”

L’Originale guarda perplesso la strega.

“Credi che le possa essere successo qualcosa?”

Bonnie scuote la testa e respira profondamente.

“No, non penso ma se conosco un minimo Care credo che sia andata lei stessa a cacciarsi nei guai e che possa fare qualcosa di cui pentirsi”

L’Antico annuisce e trae a sé la bruna avvolgendole un braccio attorno le spalle per poi posarle un dolce bacio fra i capelli.

“Non preoccuparti dolcezza, sono più che sicuro che Caroline se la caverà”

Bonnie sospira e distende le gambe su quelle del fidanzato prima di sospirare.

“Speriamo”

Il biondo le posa un casto bacio sulle labbra prima di far ripartire il film ma non passano più di dieci minuti che la strega comincia a sbuffare nuovamente e a guardare con ossessione il cellulare, al che l’Antico è costretto a requisirglielo e a guardare la strega fintamente severo in volto.

“Signorina le consiglio vivamente di stare buona e calma a vedere il film se non vuole essere punita”

Bonnie sospira e si alza dal divano, tesa.

“Scusa Kol ma non ci sto proprio con la testa. Continuo a pensare che Caroline possa aver fatto qualche cavolata, non riesco a distrarmi”

L’Originale sbuffa annoiato e poi spegne la tv prima di allargare le braccia e far segno alla strega di sedersi sulle sue gambe.

Bonnie sorridente gli si accoccola contro mentre l’Antico le posa le labbra sull’orecchio.

“Non fa niente amore, è proprio per questo che ti amo”

La strega si distanzia leggermente per poter scrutare gli occhi del fidanzato e lo guarda dubbiosa.

“Davvero? Non è che lo dici solo per farmi calmare?”

Kol scuote la testa divertito e fa un buffetto sulla guancia di Bonnie.

“No, certo che non lo dico per calmarti. Ti amo Bonnie semplicemente per come sei, per che amica fantastica e che ragazza eccezionale sei in grado di
essere”

La mora commossa bacia l’Originale con trasporto crescente stringendosi a lui mentre questo, compiaciuto di tanta audacia da parte della sua streghetta,
le accarezza sensualmente la schiena.

“Te lo dirò più spesso se mi prometti di reagire sempre così”

La strega dà contrariata un pugno sulla spalla dell’Antico prima di sorridere divertita.

“Perché devi rovinare sempre momenti così romantici con stupide battutine Kol?”

L’Antico si stringe tra le spalle e Bonnie non può fare a meno di sorridere ancora, conscia che amava anche quell’aspetto dell’Originale.

“Sono fatto così dolcezza”

La bruna scuote la testa e lascia un ultimo bacio sulle labbra del fidanzato prima di accoccolarsi nuovamente con la testa sul suo petto e prendere di nuovo il telefono in mano.

“Speriamo che vada tutto bene”

È Kol questa volta a sbuffare divertito sapendo che la strega non sarebbe mai cambiata, sempre a preoccuparsi per tutti.

La ragazza si tortura il labbro per qualche secondo prima di richiamare l’Antico.

“Ehi Kol?”

L’Originale mugugna qualcosa di incomprensibile mentre accarezza la schiena della strega con dolcezza.

“Ti amo anch’io”
 
 


Caroline sorride quando la figura familiare maschile le viene ad aprire la porta, l’espressione leggermente scioccata.

“Caroline?”

La bionda annuisce leggermente e si ravvia i capelli lievemente imbarazzata.

“Ciao, Ty”

L’ibrido si fa da parte e lascia che la vampira entri nella casa e la accompagna in salone dove si siede su un divano e lascia accomodare la sua ospite
sulla poltrona di fronte a lui guardandola stralunato.

“Che ci fai qui?”

Caroline si stringe nelle spalle e sorride ambigua.

“Diciamo che sono alla ricerca di me stessa o qualcosa di simile”

Tyler si passa una mano tra i capelli corti e scuote la testa, ancora piuttosto incredulo.

“Sono più di tre anni che non ti vedo Care e tu mi dici che sei qui per ritrovare te stessa? Che fine ha fatto Klaus?”

La bionda sussulta leggermente nell’udire il nome dell’ex ma non lascia trapelare i suoi sentimenti e, sensualmente, và a sedersi affianco a Tyler sul divano.

“Lui ormai è passato. Sono venuta qui a trovare te”

La vampira poi traendo tutto il coraggio di cui è capace afferra per la nuca l’ibrido di fronte a sé e lo bacia con passione, subito ricambiata dal giovane che mai era riuscito a dimenticare la bionda.

 
 

Klaus arriva in salone e allarga le braccia sconcertato mentre trova davanti a sé solo Stefan Salvatore intento a servirsi un alcolico.

“Dove sono tutti?”

Stefan guarda a malapena l’ibrido e risponde con il capo chino, gli occhi puntati sulla scelta del liquore giusto.

“Rebekah e Esther sono a fare shopping e Kol e Bonnie sono usciti a festeggiare, anche se non so bene cosa”

L’ibrido annuisce e và a sedersi sulla poltrona in maniera piuttosto scomposta per i suoi standard con le gambe penzoloni e la schiena contro un bracciolo.

Stefan alza un sopracciglio e indica all’Antico la bottiglia di whiskey d’ottima annata che stringe tra le mani.

“Ne vuoi uno?”

Klaus annuisce e aspetta che il vampiro gli porga il bicchiere prima di porgli una domanda utilizzando il suo solito modo di parlare strafottente.

“Allora Stefan sei ancora preso dalla mia sorellina?”

Il vampiro scuote la testa e beve un sorso dell’alcolico prima di rispondere.

“Sai benissimo che sono innamorato perso di Rebekah. Tu c’eri quando ci siamo conosciuti per la prima volta”

Klaus annuisce, alcuni flash degli splendidi anni ’20 che si ripetono nella sua testa e i ricordi della sua amicizia con il più piccolo dei Salvatore lo
accompagnano per qualche momento.

Stefan sembra captare i suoi pensieri perché lo guarda serio in volto, le mani a stringere il bicchiere di cristallo posate sulle ginocchia.

“Sai, anche se ormai è un po’ che viviamo nella stessa casa non abbiamo mai avuto tempo di parlare da soli. C’erano parecchie cose che mi sono
mancate da quando mi hai fatto tornare i ricordi e da quando mi sono rimesso con Rebekah. Noi due eravamo veramente buoni amici e in questo periodo diciamo che ne sono un po’ a corto”

Klaus guarda divertito il vampiro più giovane e non perde occasione per deriderlo.

“Vuoi che ti dia il mignolo e che facciamo pace?”

Stefan scuote la testa e sospira contrito prima di bere un sorso di whiskey.

“No, però vorrei ricordarti che ti sono amico e che puoi parlare con me se vuoi”

Klaus solleva le gambe dalla comoda posizione e le punta sul pavimento con un movimento brusco, voltando il busto verso Stefan.

“E di che cosa vorresti parlare amico?”

Stefan si stringe nelle spalle.

“Non so, magari di Caroline? L’hai tradita e lei se ne è andata, come ti senti?”

Klaus accenna una risata priva di divertimento e scuote la testa.

“Non sono mai andato da uno strizzacervelli. Non mi farò certo psicanalizzare da te”

Stefan si porta una mano tra i capelli e sbuffa scocciato.

“Dio, a volte sei peggio di mio fratello Damon, Nik”

L’ibrido sorride obliquo.

“Io e tuo fratello non ci assomigliamo per niente Stefan, non confonderci o mi riterrò personalmente offeso”

Il vampiro fa per replicare che nei modi di fare, soprattutto quelli in cui allontanavano da sé le persone per difesa personale, lui e Damon sono piuttosto
simili ma decide di tacere e replica in altro modo.

“Okay, come vuoi ma credo che tu sappia che far credere a tutti di essere tornato il temibile ibrido di un tempo non ti renderà per niente come eri prima”

Klaus piega la testa da un lato, leggermente divertito.

“Ah no?”

Stefan sorride compassionevole e scuote la testa.

“No, per niente amico mio. Hai conosciuto l’amore vero e l’hai vissuto a pieno, non potrai mai tornare ad uccidere persone innocenti e a seminare disgrazie sapendo che Caroline non approverebbe. Vedi Nik puoi anche litigare con Rebekah e sfogare le tue frustrazioni su di lei ma sai chi è che dovresti veramente incolpare per le tue azioni”

Klaus si passa entrambe le mani tra i capelli e sospira tormentato.

“È tanto arrabbiata con me?”

Stefan fischia e annuisce mentre l’ibrido sbuffa sonoramente.

“Era molto più facile quando era in una bara”

Stefan sorride divertito e posa una mano sulla spalla dell’ibrido.

“Probabilmente ma non avevi la tua famiglia con te”

Klaus sospira e fa vagare lo sguardo lungo il salone.

“Già, anche se ho perso una delle persone più importanti della mia intera esistenza solo per colpa mia”

Stefan dà un paio di pacche sulle spalle dell’ibrido, contento che questo si sia aperto con lui.

“Le cose si sistemeranno, vedrai amico”

L’ibrido accenna un sorriso a Stefan e volta la testa quando sente i passi di sua sorella e della madre riecheggiare nell’ingresso della casa.

Sapendo qual è la cosa giusta da fare l’Antico, dopo aver rivolto uno sguardo speranzoso a Stefan, raggiunge le due.

“Madre, Rebekah. Posso parlarti un momento sorella?”

L’Antica annuisce e posa a terra i pacchetti prima di incrociare le braccia sotto al seno con fare duro.

“Parla pure”

Klaus solleva gli occhi al cielo e invoca gli dei nella speranza di riuscire a convincere la sorella a perdonarlo e guarda Esther che, sorridendogli
incoraggiate, poggia una mano sulla spalla della figlia.

“Tesoro ti aspetto al piano di sopra. Prenditi tutto il tempo che ti serve”

Quando la Strega Originaria scompare sulle scale i due Antichi rimangono a guardarsi senza dire nulla finché Klaus decide di spezzare il silenzio e fa un
passo nella direzione della sorella.

“Scusami sister. Me la sono presa con te quando ero arrabbiato con me stesso per quello che è successo con Caroline”

La bionda annuisce e lascia che la braccia ricadano lungo i suoi fianchi.

“Si ma perché ti sei accanito su di me in quel modo Nik? Sai che ti voglio bene e che rimarrei sempre dalla tua parte ma mi hai costretta a voltarti le spalle”

L’ibrido si avvicina ancor di più all’Antica e le posa le mani sulle spalle mentre la guarda negli occhi dispiaciuto.

“Scusami ancora sis ma tu sei stata la sola che ha avuto il coraggio di dirmi per prima che avevo sbagliato e io non ci ho visto più. Non ho potuto sopportare il peso delle mie azioni e me la sono presa ingiustamente con te, mia sorella. Puoi perdonarmi?”

L’Antica sorride benevola e posa le mani sul viso del fratello.

“Certo che posso Nik ma non comportarti più così”

L’ibrido annuisce e abbraccia l’Originaria prima di posarle un bacio tra i capelli.

“Mai più sister

Rebekah sorride stretta tra le braccia forti del fratello e prega in cuor suo che tutto si possa sistemare con Caroline come si era appena sistemato tra loro due.

 
 

Nel frattempo la suddetta vampira si lascia spogliare passivamente da Tyler nell’anonima camera da letto di quest’ultimo e lascia che le sue labbra le lambiscano il collo mentre la sua mente non può fare a meno di viaggiare anni luce.

La bionda è infatti cosciente di star per fare sesso con l’ibrido solo per fare un torto a Klaus, come lui l’aveva fatto a lei ma quando avverte le mani di Tyler
arrivarle dietro la schiena per sganciarle il reggiseno la vampira si tira su a sedere, impedendo all’ibrido di continuare a svestirla.

Tyler, le labbra arrossate e i capelli arruffati, guarda la vampira turbato.

“Ho fatto qualcosa di sbagliato? Ti ho per caso fatto male Care?”

La bionda scuote la testa e carezza una guancia al vecchio amico d’infanzia prima di parlare accorata.

“No Ty ma sto per farne io a te”

L’ibrido non capendo guarda la vampira perplesso.

“Cosa intendi? Spiegami”

Caroline annuisce e afferra le mani dell’ex fidanzato prima di far seder tutti e due sul grande letto a due piazze.

“Io Ty non sono venuta qui soltanto per rivederti. Sono venuta qui con lo scopo di venire a letto con te ma non per le ragioni che tu credi”

Tyler scuote la testa, ancora perplesso.

“Non capisco Care”

La vampira prende un profondo respiro prima di puntare gli occhi grandi e azzurri in quelli scuri dell’ex, così diversi da quelli dall’altro ibrido che avrebbe voluto avere accanto a sé in quel momento.

“Tyler io volevo fare sesso con te solo per pareggiare i conti con Klaus”

Il moro, di scatto, toglie le mani da quelle della bionda ma tace e la lascia proseguire.

“Noi come ti ho fatto capire prima ci siamo lasciati ma non perché non ci amassimo più. Io me ne sono andata dopo che l’ho scoperto a tradirmi”

Tyler, furioso, si alza dal letto e fronteggia la vampira apertamente.

“E tu hai pensato bene di venire qui a Charlotte a turbare la mia vita di nuovo? Ti rendi conto di cosa stavi per fare Caroline?”

La vampira guarda dispiaciuta il moro e si alza dal letto per poterlo guardare negli occhi e mostrargli tutto il suo dispiacere.

“Io lo so Ty e mi dispiace ma..”

L’ibrido la blocca con un gesto della mano e le porge la sua maglietta.

“È meglio che tu te ne vada prima che io perda le staffe e finisca per farti del male”

La bionda annuisce e si riveste prima di voltarsi nuovamente verso l’ibrido.

“Sono veramente dispiaciuta Tyler, non avrei mai voluto ferirti”

Il ragazzo piega le labbra in una smorfia e guarda la vampira con gli occhi ancora accesi dall’ira.

“Beh, l’hai appena fatto. Quando sei venuta qui pensavo che volessi tornare insieme a me, invece sei venuta solo per una scopata. Inizio a notare delle
somiglianze tra te e Klaus”

La vampira incassa il colpo e esce dalla stanza da letto del giovane senza voltarsi mentre le ultime parole escono dalla sua bocca.

“Perdonami”

La bionda poi si affretta ad uscire dalla casa e monta in macchina sfruttando la sua velocità, la testa ingombra di pensieri scomodi che la avvertono che si
era comportata come un’idiota e che aveva ferito una persona che per lei era stata importante.

La vampira non può fare a meno di sentirsi veramente in colpa per quanto accaduto e guida il più velocemente possibile sperando che almeno la velocità del mezzo le permetta di dimenticare tutte le pessime scelte compiute e le suggerisca una nuova strada da percorrere che non la porti alla distruzione.
 
 



Angolino Autrice:
 
Salve a tutti! Allora nuovo capitolo piuttosto di passaggio ma decisivo per quanto riguarda il rapporto Nik/Bekah, come avrete potuto vedere ho provato anche ad inserire una scena Klefan ma non sono sicura del risultato, fatemi sapere voi. Inoltre vediamo che Caroline sta percorrendo il suo viaggio e che ha appena rincontrato sua madre e Tyler, chi credete che sia la prossima persona dalla quale andrà la bionda? Per non dimenticare poi di Corinne che io immagino come la splendida Megan Fox btw la quale è piuuttosto incazzata ma, l'apparenza inganna, non è così stupida da tentare di attaccare i Mikaelson...Non vi tedio ancora ma ci tengo a ringraziarvi per avermi fatto raggiungere oltre 160 recensioni! 160 DANNAZIONE! Che dite mi farete arrivare anche alle 200 prima della fine di questa storia :P? Ho contato comunque 40 capitoli di cui gli ultimi due extra, non chiedetemi di allungare di più la storia perché, benché la ami, non voglio portare le cose troppo per le lunghe. Un bacione, a presto, vi adoro, Alessandra.
   
 
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