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Autore: Dayne    24/07/2012    1 recensioni
Questa storia è ispirata alla saga di Star Wars. E' nata alcuni anni fa, quando le mie figlie erano piccole ed io, nei giorni di pioggia, mentre eravamo in montagna, ho cominciato a raccontargliela per divertirle.
Poi ho deciso di metterla per iscritto, ma è diventata un'opera monumentale e, per la verità, non è ancora finita.
L'idea era quella di raccontare le vicende di Star Wars dal punto di vista di un nuovo personaggio.
Così è nata Dayne. Esatto, proprio come il mio nickname! Anzi, ora come ora, non ricordo se è nato prima il nome e poi la storia o viceversa. Comunque questo non è importante, importante è che vi piaccia e vi diverta come è piaciuta ed ha divertito le mie figlie.
Dayne è la cugina di Padme, la compagna di Anakin Skywalker. E' lei il cavaliere smarrito. E' una Jedi, ma non è sicura di volerlo essere. La faccenda si complicherà di più quando incontrerà Obi Wan Kenobi e se ne innamorerà.
La vicenda parte all'epoca della "Minaccia fantasma" e dovrebbe arrivare fino al "Ritorno dello Jedi". Avverto che nello stile ho seguito l'originale, ma ho fatto delle variazioni nella trama.
Commentate e consigliate.
Genere: Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 22

 
Doveva parlare con Qui Gon.
Malgrado le sue sensazioni, il suo presentimento che la corsa sarebbe andata bene, Dayne aveva bisogno di sentirsi rassicurata dalla voce pacata del Maestro.
Uscì dalla casa e si bloccò sulla soglia. La luce accecante dei due soli di Tatooine e il caldo soffocante la colpirono immediatamente. Dayne si portò una mano davanti agli occhi per proteggersi dal riverbero.
Qui Gon era vicino ad Anakin, tutto preso dal suo podrace, e gli stava dicendo qualcosa.
Ora non poteva certo disturbarlo.
Restò ferma, guardando i due, e si domandò se il Jedi stesse parlando ad Anakin della Forza.
No, concluse, il bambino non sapeva nulla della Forza, probabilmente la sua grande ammirazione per i Cavalieri Jedi era legata al fatto che li considerava paladini della giustizia.
Del resto lei stessa sapeva così poco della Forza. Sua madre l’aveva addestrata, certo, ma si era preoccupata, più che altro, di tenere nascoste le capacità della figlia. Inoltre, cosa aveva detto Qui Gon? Ah sì, che la Forza aveva anche un Lato Oscuro.
Quindi dovevano esserci più Forze… no, meglio, la Forza era una, ma aveva diversi livelli. E lei, Dayne, a quale livello apparteneva?
La ragazza scrollò il capo: troppe domande, troppe!
Improvvisamente un gesto di Qui Gon la incuriosì: si era chinato rapidamente su Anakin ed aveva estratto un piccolo contenitore da sotto il mantello.
Si incamminò verso i due e colse le ultime parole di ciò che Qui Gon stava dicendo.
“Non è nulla, solo un piccolo taglio, ma è meglio che controlli su questa piastrina il tuo sangue. Così siamo sicuri che non ci siano infezioni.”
“Ti sei fatto male?” Chiese premurosamente Dayne.
“Ma no!” rispose ridendo Anakin “È questa stupida lamiera. Solo che lui vuol farmi un esame, come un dottore!”
Dayne guardò Qui Gon che, con calma, stava riponendo qualcosa nell’astuccio.
Il Maestro alzò gli occhi su di lei.
“Sì, è meglio: con tutta questa polvere non si può mai sapere. Inoltre ho sentito che ci sono dei batteri insidiosi su questo pianeta. Anzi, Dayne, sarà meglio che faccia un piccolo controllo anche a te. Potresti non avere gli anticorpi per certe malattie del posto.”
Dayne lo fissò intensamente.
“Allora il controllo non devo farlo solo io, anche Padme …”
“Naturalmente! Escluderei solo Jar Jar, il suo organismo è troppo diverso ed io non ho gli strumenti adatti.”
“Bene,” rispose Dayne “se è così, sono pronta. Possiamo farlo subito in casa.”
“Certo, certo.” disse allegramente Qui Gon “Basterà una piccola puntura sul polpastrello del dito indice. È meglio muoverci, dopo pranzo inizia la corsa e noi dobbiamo essere presenti. Inoltre, prima, devo parlare con Watto e dirgli che il podrace è nostro. Sai Anakin non potrebbe possederne uno, visto che è uno …”
Dayne non sentì il resto. Stava pensando ad altro. Di una cosa ora si sentiva certa: Padme non avrebbe fatto nessun esame del sangue e, se anche Qui Gon le avesse punto il dito, il suo campione sarebbe finito nella spazzatura.
Il Maestro voleva solo controllare il sangue di Anakin ed il suo.
 
  
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