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Autore: xuehua    25/07/2012    0 recensioni
" Ce la faremo anche questa volta, ragazze " disse la mew rosa stringendosi in un abbraccio alle sue compagne. Così come avevano sconfitto Deep Blue, esse sarebbero riuscite a sconfiggere questi tre individui definitivamente, portando a termine ciò che Ryo, Keiichiro e Yuki avevano iniziato con il primo progetto mew. Tutte si resero conto di quanto fossero cresciute e di quanto, dopo essere diventate guerriere mew mew, fossero maturate e di come avessero trovato dentro una forza che nessuna di loro credeva di possedere. Una volta sconfitto questo nemico, una volta tornate a casa, nulla sarebbe più stato come prima proprio perché, ora, avevano raggiunto una diversa consapevolezza.
Genere: Drammatico, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Arrival of the birds IX

MewIchigo guardò la figura che aveva di fronte sfilarsi lentamente il cappuccio e rivelando un volto spaventoso dagli occhi neri, come le tenebre; la ragazza comprese immediatamente che si trattava di Takumi e, quindi, erano finalmente giunti alla fine. 

<< Avete ucciso Hideaki e Miku >> disse con un tono pieno di ira << Avete ostacolato il mio progetto, non posso più permettervi di vivere >>. L'uomo fissò la mew rosa, che aveva già invocato la sua arma. 

<< Allontanatevi, Yuri, ci penso io qui >>. Strinse a sé il cristallo che aveva tra le mani, sarebbe arrivata fino in fondo, anche a costo della sua vita.

Yuri le fece un cenno con il capo; prese il corpo senza vita di Yuki e iniziò ad allontanarsi, ad ogni passo la testa sembrava esplodergli, avrebbe voluto svegliarsi e rendersi conto che quello era stato soltanto un brutto incubo, che Yuki era ancora viva, che poteva ancora trovarla in un qualche futuro. Invece di lei rimaneva soltanto un ricordo lontano, un ricordo passato. Sentiva il suo cuore frantumarsi, pezzo dopo pezzo. In quel momento comprese come si era sentita lei cinque anni fa, quando allo stesso modo ci fu lui tra le braccia di lei, ma questa volta era vero, era definitivo, non poteva salvarla, non più. Sapeva sarebbe stato inutile fermarla. Ma avrebbe voluto dirglielo, almeno un'ultima volta. Ti amo. Ti amerò sempre. Ovunque tu sarai, ovunque io sarò. Si voltò un'ultima volta in direzione di Ichigo: era l'ultima speranza dell'umanità e, lo sapeva, ne era certo, ce l'avrebbe fatta. La città era nel caos, ma gli parve tutto lontano, ovattato. Vide Ryo venirgli incontro, poco lontano le altre mew mew. Non riuscì ad alzare lo sguardo, non riuscì a fare nulla, tranne a dire una semplice frase: mi dispiace. Ryo accarezzò il viso di Yuki, nella speranza che potesse svegliarsi, improvvisamente, a quel tocco, ma niente, era fredda, immobile, i suoi occhi sarebbero stati chiusi per sempre. Forse se non le avesse chiesto di venire a Tokyo sarebbe ancora viva. Le lacrime cominciarono a sgorgare incontrollate dai suoi occhi, nello sguardo di Yuri incontrò soltanto un muro di silenzioso dolore. Ichigo doveva farcela. Doveva riscattare la vita di Yuki, doveva riscattare la loro libertà. Le diede un bacio sulla fronte, era finita. Sperava soltanto ci fosse un luogo, da qualche parte, dove anche lei potesse riscattare la sua felicità.

 

<< Nonostante tutto, sarò costretto a ucciderti, MewIchigo, nonostante tu possegga quello di cui abbiamo bisogno >> disse Takumi avvicinandosi alla ragazza << Solo noi siamo riusciti a scoprirlo: l'acqua cristallo tiene insieme tutte le trame del tempo e, chi fosse riuscito a utilizzarla nella maniera più appropriata, sarebbe diventato il padrone del passato, del presente e del futuro. Questo era il nostro colossale progetto, possedere il tempo. Non avrei voluto ucciderti, cara mew mew, ma... >>. 

Un'onda di energia fece capitolare Ichigo fino a un gruppo di macerie. Vide Takumi avvicinarsi, quegli occhi di tenebra diventarono rosso sangue e la ragazza sentì un dolore lancinante bloccarla a terra. Iniziò a urlare, si sentiva le ossa stritolare, la testa scoppiare. Era quello il suo potere, quindi. Le faceva male il corpo, sentiva ripiegarsi anche la sua anima. Se avesse continuato così sarebbe morta per davvero. Riuscì a scagliare un attacco e ad allontanare l'uomo momentaneamente, non se lo aspettava, aveva una forza incredibile. 

Ichigo si alzò a fatica, reggendosi a una pietra lì accanto: il Caffè ridotto in quelle condizioni le straziava il cuore, tutti gli ultimi anni della sua vita la riportavano, in qualche modo, a quel luogo, vederlo distrutto la fece soffrire. Vide Takumi riprendersi in fretta, non aveva tempo da perdere, se gli avesse permesso di attaccarla di nuovo in quel modo sarebbe morta. Provò ad attaccarlo numerose volte, ma non funzionava, era invulnerabile a quegli attacchi. 

<< Sei finita, mia cara >>.

In quel momento Ichigo vide il cristallo brillare di una luce intensa. Non capì cosa stesse succedendo, lo prese tra le mani, quasi non riusciva a guardarlo dalla luce potentissima che emanava. La pietra vibrò nell'aria e si incastonò nel cuore della sua arma. Takumi osservò, basito. 

In quel momento Ichigo comprese cosa doveva fare. Come la prima volta che aveva combattuto nei panni di mew mew, sentì le parole arrivare direttamente del cuore, come se le fossero state suggerite in un passato lontano di cui non aveva memoria. 

<< Acqua cristallo! >> lo urlò con tutto il fiato che aveva in corpo << Azione! >>. 

Takumi cercò di proteggersi, si compiacque di notare che quell'attacco era ancora troppo debole per sconfiggerlo, tanto che il suo fascio scuro di luce fece arretrare quello emanato dall'arma di Ichigo. 

La mew mew non capì, cosa doveva fare? Il bagliore arretrava sempre di più.

<< Yuki... >> disse tra sé, osservando con un misto di terrore quello che stava accadendo << Cosa devo fare? >>. 

In quel momento sentì qualcosa sfiorarle la mano e, dopodiché, stringergliela. 

<< Devi farcela, Ichigo >>. Era la voce di Yuki. Com'era possibile? Dov'era? Voleva piangere, ma la paura glielo impedì. 

<< Dobbiamo farcela >>. 

In quel momento il cristallo di acqua azzurra raddoppiò la sua potenza, distruggendo il fascio oscuro emanato da Takumi. Egli sgranò gli occhi e, quando l'acqua cristallo lo raggiunse, sentì il suo corpo sgretolarsi, lentamente.

<< Ti prego, non abbandonarmi >>. 

Ichigo sentiva la stretta di Yuki, era lì accanto, sentiva che le sarebbe stata accanto, che lo avrebbero distrutto. 

La luce era abbagliante, era impossibile vedere cosa stesse accadendo tra le macerie del Caffè. 

Ichigo iniziò a sentirsi stremata.

<< Un ultimo sforzo, Ichigo >>. 

L'urlo di Takumi riempì la stanza e poi l'intera città, così come il bagliore di luce.

Ichigo stessa rimase abbagliata. 

Dopo qualche istante, vide che del corpo di Takumi era rimasto solo un mucchietto di polvere.

Cadde sulle ginocchia, stremata, tornando nei panni di umana. Strinse il cristallo tra le mani, lo bagnarono alcune lacrime.

<< Grazie, Yuki >>. 

Richiamò le forze e iniziò a correre, dalle sue compagne, da Keiichiro, da Ryo. 

 

Quando videro Ichigo correre verso di loro le altre mew mew iniziarono a piangere di gioia, le corsero incontro e la abbracciarono, ringraziando il cielo che fosse ancora viva. Ce l'avevano fatta, avevano sconfitto il Regime, il pianeta sarebbe stato per sempre libero. 

Dopo l'abbraccio delle compagne Ichigo si buttò tra le braccia di Ryo, cominciò a piangere, buttando fuori tutto il dolore, la sofferenza, la paura; Ryo la strinse forte a sé, era tornata, era viva, ce l'aveva fatta, era felice, non l'avrebbe più lasciata, mai. 

Abbracciò anche Keiichiro, si era preoccupato per lei, ma non aveva mai smesso, nemmeno per un istante, di credere che ce l'avrebbe fatta anche questa volta. Dopodiché si avvicinò a Yuri, vide finalmente chiaramente il corpo senza vita della compagna, si avvicinò a loro.

<< Grazie, Ichigo >> disse Yuri con una voce ancora rotta dal pianto << Ci hai salvati >>. 

La ragazza gli sorrise. Prese la mano di Yuki fra le sue, quel contatto fu terribilmente freddo, ripensò a quanto fosse stato caldo, invece, poco prima. Prese il cristallo di acqua cristallo e lo strinse nella mano della ragazza. 

<< Se tu non ci fossi stata >> disse piangendo << Non ce l'avrei mai fatta, mai >>. La guardò qualche istante, in silenzio. << Se solo potessi >> disse infine << Vorrei tornare indietro. All'inizio. In un tempo in cui anche tu possa essere felice. Perché tutto questo lo hai fatto per me, ma non meritavo così tanto, Yuki, non così tanto >>. Si asciugò delle lacrime che rigavano le guance rosee << Se solo potessimo ricominciare, da capo. Per te. Così come tu hai voluto proteggere il mio futuro, vorrei così tanto poter salvare il tuo passato >>.

Avvicinò al suo viso la mano che stringeva il cristallo. Improvvisamente lo vide illuminarsi di nuovo, così come si illuminò la collana che la ragazza portava al collo, la collana di acqua cristallo; le due pietre emanarono un bagliore caldo, rassicurante, un bagliore che invase il parco, poi la città, il Giappone, il mondo intero. 

Yuri guardò Ichigo senza comprendere. Tutto diventò bianco. 

 

 

Anche quella mattina Ichigo si svegliò in ritardo: si vestì in fretta e furia, prese una fetta biscottata al volo, salutò velocemente i suoi genitori ed uscì di casa. Era un giorno importante per lei: finalmente aveva un appuntamento con il suo amato Aoyama! Si sentiva in fibrillazione, avrebbero visitato una mostra sugli animali in estinzione, argomento che interessava molto al suo Masaya. 

Quando lo vide rimase imbambolata qualche istante, ovviamente riuscì a fare le sue solite figuracce, anche durante la mostra. Fecero delle foto insieme, le avrebbe conservate, così da mantenere un ricordo di quella giornata per lei così importante. Era andato tutto stranamente per il verso giusto. 

Dopo la visita andarono al parco, era una splendida giornata, in molti affollavano i prati quel giorno. 

<< Vuoi qualcosa da bere? >> le chiese Aoyama sorridendo.

Ichigo divenne rossa come una fragola. << Ehm, sì, va bene un po' d'acqua, grazie! >>. 

Quando lo vide allontanarsi si rotolò nell'erba dalla felicità, in realtà si sentì un po' stupida. 

Tornò alla realtà perché una scossa di terremoto fece tremare la città per alcuni secondi. Si alzò, dov'era Aoyama?! Se gli fosse accaduto qualcosa? Quando lo trovò vide un mostro, enorme. Gridò il suo nome, ma con un colpo di coda scaraventò il ragazzo lontano.

Ichigo guardò la scena basita e sarebbe stata colpita anche lei se qualcuno non l'avesse portata via da lì. 

Alzò gli occhi per ringraziare il suo soccorritore, poi vide che era una ragazza, aveva lunghi capelli castani e uno strano paio di orecchie da volpe bianca, oltre che una strana coda. Rimase imbambolata, non sapeva cosa dire, ma ebbe come un déjà-vu.

<< Io sono MewYuki >> disse la ragazza porgendole un ciondolo << E tu sei la seconda mew mew >>.

 

Fine

  
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