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Autore: niallscuddle    25/07/2012    6 recensioni
Judith, la solita ragazza con la solita cotta per l'amico.
Destiny mangia-uomini che deve ancora scoprire il significato dell'amore.
besterà un viaggio per modificare il percorso delle loro vite?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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« CHE FAI!»
E' cosi che svegliano le persone nel ventunesimo secolo? Urlandoti nell'orecchio? Le sveglie sono fuori di moda? Ti fanno perdere direttamente le capacità uditive? Bello.
« Sono nel letto, sotto le coperte, in pigiama, occhi chiusi. Ti serve un altro indizio?» dissi io cercando di mantenere la calma.
« Ah, va bene. Te ne do uno io d’indizio. Sono le sette e mezzo » disse lui con sua solita voce calda e sicura, che riuscirebbe a calmare anche la più isterica delle donne, ovvero me.
« COSA? E ASPETTI SOLO ORA A DIRMELO? Non ti è passato per la testa di controllora se tua sorella è viva, stata rapita dagli alieni, è malata? mbah, solo io potevo beccarmi il fratello coglione» dissi, urlando come una pazza.
Avevo solo dieci minuti, massimo quindici, per rendermi presentabile. Nei miei capelli ci aveva fatto il nido un uccello, le mie occhiaie erano tanto marcate, da sembrare che avessi fatto un incontro di boxe il giorno prima, insomma ero messa bene.
Intanto quel figliolo non si voleva togliere dalle ovaie quindi gli urlai in faccia di togliersi, e lui con il suo sorriso rassicurante, stampato come sempre in faccia, si fece da parte. Questo era un suo lato positivo, era il fratello perfetto per una lunatica come me, sono sicura che ci sarebbe stato fino alla fine dei miei tempi, mi avrebbe sostenuta sempre, e gli volevo un bene tremendo per questo. Ero davvero molto legata a lui. Era il mio paracadute d’emergenza. Non eravamo quei fratelli che passano il tempo a litigare. Vabbè naturalmente gli scherzetti ce li facevamo insieme, ma non ci scannavamo, no. Noi scherzavamo insieme, parlavamo, frequentavamo lo stesso gruppo di amici, gli raccontavo tutto. Era il fratello perfetto.
« Stai tranquilla, facciamo in tempo » disse lui, per affermare il concetto del fratello premuroso e gentile.
« Liam te l’ho mai detto che ti voglio bene?» gli dissi stringendolo in un abbraccio da orsi.
« Sì, però ora vai a prepararti!»
In meno di dieci minuti riuscii ad essere pronta, tempo record! I capelli li avevo legati in un ciuffo semi trasandato, avevo coperto quelle occhiaie con il correttore, gli occhi li avevo truccati con un filo di matita, mi ero messa una maglietta blu scura, coperta da un maglione largo, jeans e ai piedi degli UGG. Indossammo il cappotto e uscimmo di casa, mi strinsi al braccio di mio fratello per ripararmi dal vento pungente, che tirava per le stradi londinesi.
Eravamo alle porte del natale mancavano tre settimane, la neve era una parte integrante della città, il sole ormai era andato in ferie, stavamo vivendo il freddo tipico di una Londra sotto le luci natalizie. Il vento pizzicava sul mio viso semi coperto da una grande sciarpa e da un cappellino. Soffrivo il freddo, quindi era naturale per me coprirsi cosi tanto, probabilmente sembravo una disadattata, ma meglio cosi che sentire freddo.


«LIAM! Aspetta!» sentendo quelle urla entrambi ci voltammo.
«Ehi Liam – disse guardando, appunto mio fratello. Poi si fermò e mi guardò – e ciao, barbona!» eccolo il solito cretino!
«HA HA HA, eccolo Harry il simpaticone» dissi con proprio una lievissima punta di sarcasmo, tirandogli nel frattempo un pugno sul braccio. Harry era il tipico amico con le battutine pronte, faceva coppia con lou, la sua immancabile spalla, erano un duo perfetto, insieme seminavano una battuta dopo l’altra, a cui non resistevi, perché alla fine tutte erano divertenti.
«oooh, ma sei tu! Non ti avevo riconosciuta! Stai proprio bene oggi! » a quel punto la risatina era inevitabile.
«Scemo! » gli dissi tirandogli il secondo pugno sul braccio della giornata.
«Dai ragazzi andiamo, sennò facciamo tardi» eccolo, Liam il saggio, il maturo, quello responsabile ci riportò alla triste realtà che ci aspettava, la scuola.


Circa cinque minuti più tardi arrivammo davanti a un grande palazzo, che si ergeva su due piani, da fuori sembrava un palazzo triste e abbandonato, però appena varcavi la soglia dell’ingesso principale potevi notare immediatamente la differenza. Entravi e ti ritrovavi questi corridoi illuminati da luci, i muri color crema e gli armadietti arancioni, invece, davano un certo tono allegro che ti facevano riprendere dalle alzatacce. Quell’edificio racchiudeva una grandissima palestra, e tantissime aule, i corridoi erano tantissimi, e le persone nuove si perdevano in un batter d’occhio facendole tardare alle lezioni, e come potergli dare torto? La scuola era enorme.
Davanti alla scuola ,dove c’era una piccola piazzetta, c’erano tutti gli studenti che si mettevano a parlare a gruppetti sugli ultimi fatti avvenuti. Il mio gruppo occupava una panchina al lato destro della scuola, e come sempre erano lì ad aspettarci. Da qui riuscivo a vedere la chioma bionda di Dess, inconfondibile tra le altre teste.
Ci avvicinammo a loro, saltai addosso a dess, prima che quel fastidioso suono che emetteva la campanella ci avvertisse dell’imminente inizio delle lezioni, “stupida scuola, io ti odio” pensai.
Insieme ci avvicinammo all’ingresso, pronti per un'altra mattinata di studio “evvivaaa” il mio sarcasmo oggi si faceva sentire più del solito.
«ehi jude» sentendo quella voce avvampai subito e le farfalle iniziarono a svolazzare liberamente nel mio stomaco, le avrei volute prenderle tutte a bastonate, ma probabilmente avrei fatto ancora più casino.
Solo lui riusciva a farmi imbarazzare dicendo solo due parole.
«emm..ciao» gli risposi io imbarazzatissima, per non sembrare una completa demente.
Era possibile che una persona potesse farmi questo effetto?






myself.
allora gente, ho iniziato una nuova storia!
- come se da sole non lo aveste già capito-
questa storia mi è venuta in mente da un sogno,
e non sono riuscita a fare a meno di provare a scriverci qualcosa.
Cooooooomunque,
questa è un'introduzione che serve a far capire leggermente il filo della storia.
Vabbè, non c'è niente di importante da dire,
volevo solo chiedervi se potevate recensire,
dicendomi cose ne pensate.

a presto,
nicole.
  
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