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Autore: Doherty21    25/07/2012    1 recensioni
Ancora non mi capacito di come sia potuta finire così. Il destino ci aveva legati, io ci credo nel destino. Perché mi fa questo ora? Perché inseguo il mio sogno più grande per la seconda volta, ma non lo raggiungo mai?..
"Siamo l'eco di parole intrappolate infondo al cuore" Subsonica.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jared Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sento il campanello suonare e i passi frettolosi di Jared che si precipita alla porta.
Sono a letto da quarantasei estenuanti ore, ho il fondoschiena ridotto a piadina e una gran voglia di alzarmi.
Se non fosse solo per la debolezza che mi porto dietro e la flebo al braccio.
Il mio pancino però sta bene, comincia anche a vedersi. 
Sono già cinque mesi che la mia dolce Leni vive in me.
La mia principessa.
"Zora!" Julia getta la borsa con un tonfo per terra e corre per abbracciarmi.
Il suo profumo è sempre lo stesso, ciliegie candite. 
Mi bacia sulle labbra e mi fissa, emozionata lascia fuggire due lacrime dai suoi occhioni chiari.
Tali e quali ai miei.
Sotto l'arco della porta invece ci sei tu, con la valigia di mia sorella in mano e l'espressione incredula.
Non è roba di tutti i giorni ritrovarsi di fronte a due gocce d'acqua, una mora e l'altra bionda.
Ci siamo sempre somigliate un sacco, tant'è che i nostri genitori si confondevano a volte.
Eravamo due marmocchie bionde idendiche, due adolescenti dagli occhi azzurri e tanta voglia di feste.
E ci siamo ritrovate due donne alle prese con mille problemi e tante gioie, che continuiamo a dividere da lontano. Una a Los Angeles, l'altra a Tokio.
Julia è volata da me dopo quattro anni, rivederla è come ritrovare una parte di me stessa.
"Allora, quando si fa? Non voglio che tu perda altro tempo, Zora. Ne hai persi troppi di mesi a decidere."
Ha ragione.
Avrei dovuto agire molto tempo prima.
Avevo paura, ma quando i medici mi hanno detto che non ci sarebbero state speranze per la mia Leni il coraggio ha superato di gran lunga il mio conoscermi a fondo.
Devo al più presto sottopormi ad un trapianto di midollo osseo, avevo bisogno di Julia.
La mia sorellona.. 
Non ha perso tempo, è volata nel giro di un giorno qui e domani saremo pronte per fonderci nuovamente assieme.
Mi stringe la mano ora, e con gli occhi lucidi mi ripete che andrà tutto bene, che è felice di vedermi dopo tanto tempo.
"Mi sei mancata Zora"
"Anche tu mi sei mancata Julia, mi manchi sempre. Te lo dico ogni giorno a telefono cazzo!"
Scoppia a ridere assieme a te.
Mi ripeti sempre che ho un rapporto morboso con mia sorella.
Ma è inevitabile Jay, lei è me.
Accompagni Julia a sistemarsi in camera, lasciando me sul letto, purtroppo impossibilitata a scendere giù, quando suona il campanello di nuovo.
E' Shannon, con un mazzo di rose.
Non ti saluta nemmeno, si precipita su per le scale e si fionda per abbracciarmi forte.
"Come stai?"
"Sono un po' stanca Shan"
"Queste sono per te e per Leni", dice, mentre poggia sul comodino un fascio di rose rosse piene di brillantini e rugiada, profumate, morbide di velluto.
Mi porge un bacio stretto sulla guancia, per poi accarezzarmi i capelli.
E' bello che il tuo migliore amico da ormai una vita sia lo zio della tua piccola principessa, il fratello del tuo uomo. E' bello che una persona come Shannon mi abbia così a cuore. Adoro ogni cosa che ha sempre fatto per me.
Alcune lacrime ci rigano il volto ad entrambi, ci imbarazziamo a mostrare i sentimenti e così ridiamo. 
"Grazie mille brother"
"Andrà tutto bene Zora, vedrai"
Alcuni passi ci interrompono.
"Zora, vado a farmi una doccia se non ti dispiace"
Julia è sotto l'arco della porta immobile, Shannon apre i grandi occhi cangianti e mi fissa, accennando un mezzo sorriso.
Si volta lentamente, scorgendo mia sorella stupida, con una stupida espressione ebete e la bocca semiaperta.
Sono anni che lei e Shannon non si rivolgono la parola, dopo quella piccola parentesi di letto che si creò molto tempo fa.
Il fatto è che non era solo una questione di sesso, e lo sanno entrambi. Ma sono troppo sciocchi per ammetterlo anche a loro stessi.
Dagli occhi brillanti di Julia posso sentire un battito del suo cuore saltare.
Quante volte mi ha telefonata per parlarmi di Shannon, per chiedermi come stava, dov'era, cosa faceva, con chi era, quando ritornava, se aveva un'altra.
Non era nemmeno amore forse, era un rapporto morboso che si era costruita da sola.
Shannon è sempre rimasto il solito menefreghista, non mi ha mai chiesto di lei nemmeno una volta. Ha avuto un sacco di donne diverse da quando Julia è partita.
Ed ora ha Emma.
Ma dall'abbraccio in cui si stringono ora dopo troppo tempo si capisce chiaramente che l'intesa, quella vera, non va mai a puttane.
Prevedo danni all'orizzonte, ma cosa importa.
Ci passiamo tutti in mezzo ai cocci rotti delle storie e dei casini. C'è chi si taglia, chi si graffia solamente e chi riesce a scansare ogni piccolo pezzo, ma tutti, in qualunque modo, riusciamo ad attraversare il dolore.
C'è chi va a letto con mille persone diverse, potendo stilare anche una lunga lista. C'è chi tormenta la gente con le paranoie, chi si butta nella droga o nell'alcol, chi nel lavoro e qualcuno nella morte, ma ehi, si raggiunge sempre una fine.
Talvolta la fine è un nuovo inizio, penso, mentre passi accanto al capezzale del letto per leggermi il bigliettino scritto da tuo fratello in una calligrafia improponibile.
Il mio nuovo inizio sarà nostra figlia.
Mentre Shannon e Julia scendono in salotto mi porgi la mano. Cominci ad accarezzarmi le dita coi tuoi polpastrelli lisci, alzi la maglietta che indosso fin sotto al seno, scoprendo un piccolo pancino pallido come la luna. Poggi le tua labbra sulla mia pelle, un bacio schioccante per Leni, che pianino tira un piccolo calcio. Sorridi soddisfatto, avvicinandoti lentamente al mio viso.
Fronte, naso, labbra, che prendi quasi a mangiare con voracità, abbandonandoti a far l'amore con le nostre lingue per un sacco di tempo. Le tue mani fremono sul mio viso e tra i mei capelli. Ti stacchi quasi senza fiato.
"Ho paura" mi sussurri.
"Cosa c'è amore?"
"Mi preoccupo per domani. Voglio solo che tu e Julia stiate bene, che vada tutto per il verso giusto...almeno questa volta."
Ti accucci con la testa sul mio petto, accarezzo dolcemente i tuoi capelli, che ormai sono cresciuti tanto.
Non posso assicurarti che andrà tutto bene, amore. E' un'operazione un po' complicata, potrebbe esserci un rigetto. Allora sarebbe la fine, ma non importa. Perché non accadrà, vero?
Quanto vorrei poter affidare a te tutte le mie paure ora. Ma sei troppo in pensiero, forse più di me. Stavolta farò io il ruolo della dura, ti proteggerò dai tuoi pensieri.
"Ma te la immagini, Jay?" ti dico per cambiare un attimo discorso.
"Con gli occhi grandi e azzurri e i capelli scuri? Col sorriso stampato sulle labbra rosa e un carattere esageratamente prepotente? Certo che me la immagino, amore."
"Ci farà morire" ti rispondo ridendo.
Prendendo in considerazione il carattere dei genitori, Leni sarà una bambina veramente testarda e cocciuta, ma anche irresistibilmente dolce. 
Come te.
Provo un forte calore dentro mentre vi penso, vorrei avere la forza di poter alzarmi, spogliarti e diventare tua. Una volta, due, dieci, cento, miliardi di volte tua.
Ho una voglia irrefrenabile di condividere questa felicità con te ora, desidero solamente farti godere, guardarti sudare sotto di me e venire con un sorriso, con gli occhi sbarrati e il fiato spezzato, come al solito. E poi voglio essere riempita di coccole tutta la notte, finendo per addormentarmi sul lato destro, con te dietro ad abbracciarmi. Come al solito, come ai vecchi tempi e come quelli che verranno.
Ma c'è la piccola qui con noi, non possiamo fare sconcerie. Che poi tanto sconcerie non sono, io la definirei dolcezza.
Sì, dolcezza alternativa, dolcezza a tratti violenta, ma certamente piena di amore primitivo.
Se c'è una cosa che adoro del nostro rapporto sono le interminabili ore a consumarci in ogni posto possibile. 
I momenti in cui esageriamo e ci chiudiamo in casa per un giorno intero, per poi dire di non volerlo fare più e ricadere tra le lenzuola il giorno dopo.
I giorni in cui cerchi di evitarmi perché "cazzo Zora, oggi sei altamente esplosiva" e non vuoi buttarti addosso a me. 
I giorni in cui mi stuzzichi ed io faccio finta di nulla, per poi punirti tutta la notte a letto, tu che a tratti potresti anche ululare al piacere, come un lupo selvaggio sotto i freddi raggi lunari.
La fantasia viaggia, ma in questo momento non posso fare a meno che tenermi stretta al tuo cuore e sentirlo battere, cosa che mi riempie anche di più del fare l'amore con te.



Scusate dolcezze se c'ho messo così tanto ad aggiornare, ma avevo perso l'ispirazione.
Fatemi sapere che ci siete ancora <3
B.
   
 
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