Sono ridicola! Ho pianto scrivendo questo capitolo! -.-" 
Spero vi piaccia, perchè davvero ci ho messo tanto impegno e mi piacerebbe leggere qualche commentino al riguardo :)
Good Reading!
Con la speranza che faccia emozionare voi, quanto ha fatto emozionare me, ve lo lascio.
Anche perchè Chibisaru81, non vedeva l'ora di leggerlo!
Un bacio a lei e a tutti quelli che stanno per leggerlo :)
-A.




Merlino diminuì la distanza tra i loro corpi caldi.

E puntandolo con i suoi occhi colmi di magia sussurrò poche parole in lingua antica. 

Le iridi si tinsero d'oro. 

E Artù inconsapevolmente si ritrovò ad accarezzarlo.

"Se mi hai fatto un incantesimo solo per ricevere qualche carezza , allora è inutile, perchè di carezze te ne farei a non finire"

Merlino strinse le labbra e fece un sorrisetto a bocca chiusa e senza preavviso pronunciò un incantesimo nella sua mente, l'erede al trono si ritrovò a gambe oscenamente aperte.

"Non era proprio questo che intendevo fare, ma và bene comunque"

Artù superato l'attimo di sorpresa, scoppiò a ridere avendo l'intenzione di attirarselo contro afferrandolo per quel foulard rosso che portava sempre al collo.

Già .. l'intenzione .. perchè pur volendo non avrebbe potuto. 

Ormai era alla completa mercè di Merlino.

Ebbe un brivido pensandoci, chissà cosa gli avrebbe fatto ..

Merlino vide luccicare qualcosa negli occhi del suo compagno di vita.

Era puro desiderio e attrazione.

Chinò il busto, fino a raggiungere con le dita il bordo dei pantaloni del principe.

Gli dedicò un sorriso dolce e tirò via l'indumento, che ricadde sul pavimento.

"Ieri notte"

cominciò Merlin

"è stato fantastico .. sentirti entrare dentro di me .. percepire il tuo essere riempirmi. Ho provato delle sensazioni a dir poco indescrivibili"

Artù sorrise. Lo aveva soddisfatto. E ne andava fiero.

"Sei la mia vita, come non potevo donarti tutto il mio amore?"

chiese Artù. Gli occhi di Merlino si velarono leggermente di lacrime nel sentirgli pronunciare quelle parole. Cavolo se era innamorato, non riusciva neanche a pensare in quel momento a cosa provasse. Era emozione, amore, felicità, una burrasca di sensazioni che lo mandavano in pappa di giuggiole. 

"Oh, Artù!"

esclamò avvicinandosi con le lacrime agli occhi, e trovando ad abbracciarlo un Artù che rideva.

"Scusami, non volevo farti piangere" 

Commentò poi.

"Lo so, non volevi. Ma sei un somaro reale e lo hai fatto lo stesso e per questo ti meriti un punizione"

Artù rabbrividì dal piacere.

"E cosa avevate in mente di preciso, di grazia?"

chiese

"Oh, vedrai"

Gli occhi felini di Merlino sembravano urlare 'questa notte non la dimenticherai mai'.

Il brunetto si mise in mezzo alle sue gambe tornite, ancora aperte per l'incantesimo fatto in precedenza.

Si schiacciò completamente contro il suo corpo, vedendo il biondino chiudere gli occhi.

Merlino si avvicinò, il labbro inferiore premuto contro il labbro superiore in un espressione che avrebbe fatto addolcire Uther in persona. Anche se nutro dei serissimi dubbi ..

Ad ogni modo, la nostra piccola panterina magica alias Merlino, cominciò a succhiare e venerare la pelle di Artù come fosse granito antico. Poi, solo dopo aver posato due baci uno su ciascuna palpebra serrata dell'altro, gli sussurrò un

"Sei bellissimo"

che (Segnamocelo, eh!) fece arrossire Artù. Merlino ridacchiò, provando tanta tenerezza nei suoi confronti.

Si alzò in piedi e cominciò a spogliarsi sotto lo sguardo incantato del giovane futuro reggente.

Anche Artù provò a spogliarsi ma non ci riuscì.

"Sei sotto il mio comando, adesso" 

gli ricordò Merlino. Artù sospirò teatralmente.

"Giusto, l'avevo dimenticato"

Merlino sorrise.

"Oh, mio dolce principe, mi sembri così indifeso e vulnerabile"

commentò il brunetto.

"Non ti ci abituare"

scherzò il biondino.

"Come desiderate, sire"

rispose in tono languido e leggermente impertinente per poi avvicinarsi e baciare Artù, mentre metteva in atto ciò che il biondino prima aveva cercato di fare e cioè togliersi la tunica. 

"L'ho sempre detto che sei un demonietto"

Artù tentò di sfiorargli il nasino con il suo, ma ovviamente non ci riuscì.

"Capisco che la mia richiesta era avermi sotto il controllo della tua magia .. ma almeno permettimi di baciarti"

Merlino scuotè il capo.

"No, no"

ribatté dispettoso.

"Voltati"

ordinò e il principe si ritrovò a ventre in giù in men che non si dica.

Con le labbra vezzeggiò la sua schiena rosea. Sentì il nome di Artù marchiarglisi a fuoco sottopelle.

"Ti voglio"

gli sussurrò. E Artù sentì il suo cuore esplodere in mille scintille magiche.

"E per tua informazione, l'incantesimo è stato sciolto già da un paio di minuti" 

Artù sorrise

"Ho già detto che sei un demonietto?"

chiese Artù  

"Sì, amor mio"

rispose Merlino.

"Adesso rilassati .."

consigliò il maghetto, non riuscendo a distogliere lo sguardo dai segni rossi che lui stesso aveva lasciato sulla pelle di Artù, sulla propria pelle. Sulla loro pelle.

Scese ancora, lasciando un bacio su ciascuna natica, Artù (E sono due! Una rarità) arrossì furiosamente.

"M-merlino?"

balbettò

"Sì?"

rispose quello con un tono innocentemente 'merliniano'

Dov'è finito il mio pudico Merlino? Si chiese Artù divertito e piacevolmente sconvolto.

"Niente .. "

battè in ritirata il principe .. 

"Oh .. d'accordo"

fece spallucce il maghetto. 

Poi, pensando a quanto sarebbe piaciuto a lui, chinò il busto schiacciando la pelle fresca del suo petto con quella calda della schiena di Artù. Sentì l'altro esprimersi in un ansito di gradimento.

Merlino gli morse l'orecchio, per poi parlagli con voce bassa dovuta all'emozione del momento.

"Sei pronto?" chiese, baciandogli una guancia ad occhi chiusi.

"Per te sono sempre pronto"

Prese la mano di Merlino e la portò all'altezza del suo petto, vicino al cuore.

"Sentì?" chiese

"Sì .."

Merlino si emozionò per la seconda volta in quella serata sentendo un groppo in gola per,appunto, l'emozione.

"Senti come batte?"

chiese il principe, la voce rotta.

"Batte solo per te"

proferì, voltando il capo per guardarlo negli occhi umidi e si sentì morire e rinascere.

"Combatterò per te, amore mio"

lo informò Artù. 

"Nessuno ci dividerà. MAI. Te lo giuro"

Merlino gli baciò una tempia strizzando gli occhi, permettendo così che una lacrima finisse tra i capelli di Artù.

"Sei la mia esistenza"

confessò Artù.

"Ma questo lo sapevi già"

Merlino annuì, innamorato come non mai.

"Ti amo, Artù"

Si posizionò davanti alla sua apertura.

"Per sempre"

sussurrò emozionato.

"Per sempre"

ripetè il principe, cercando la sua mano per stringerla, mentre Merlino entrava in lui.

Non si seppero spiegare il perchè ma in quel momento entrambi singhiozzavano sommessamente. 

"Sei dentro di me"

constatò Artù, e singhiozzò.

"Lo sono sempre stato"

mormorò.

"Ricordate, le due facce della stessa medaglia"

E Artù sentì il suo mondo capovolgersi.

"Un giorno tutto questo sarà nostro"

"Io sarò sempre al vostro fianco. Per amarvi, proteggervi e farvi sorridere"

Artù singhiozzò ancora, baciandogli il dorso della mano intrecciata alla sua, sentendo Merlino spingere in profondità.

"Promesso?"

chiese.

"Promesso"

rispose. 

E allora Artù pensò che non esistesse qualcosa di più importante di Merlino. Qualcosa di più rilevante. 

"Ti amo, mio dolce destino"

proferì Artù, sentendo Merlino spingere ancora. Gemette.

"Ti amo, altra faccia della medaglia"

E fu una frase che raggiunse le sue ossa il suo sangue, tutto di lui. Gli fece chiudere gli occhi e non fargli desiderare di meglio.

Solo lui.

Il servo idiota di cui sarebbe sempre stato Geloso.

Lui il pezzo di cuore che avrebbe sempre protetto, al costo della vita.

Lui, il suo unico vero amore.

Lui, il suo solo destino.