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Autore: FSpearl    25/07/2012    3 recensioni
Una fic sulla pearl ( ovviamente ) narra del viaggio a Sinnoh di Ash e Lucinda dal primo incontro, al primo bacio e più. Spero vi divertiate ( ps: la storia inizia in medias res non me ne vogliate ) scusate per il testo quando capirò come sistemarlo migliorerà giuro ( si accettano suggerimenti )
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucinda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L' incasinata vita del mondo dei pokemon.'
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Ciao ^.^  sono contento che vi piaccia, a quanto sembra si stanno dirigendo a Kanto... che cosa faranno lì?
*Arriva Lio*
Lio:Ciao *sorride*
Io:*si gira per pulirsi il sangue*Ciao,volevo informarti che stai perdendo un sacco di fans sai? *Si rigira e lo vede attorniato da ragazze e ragazzi*
Lio:*Smuove i capelli e sorride* Dicevi?
Io:*Crepato*
Lio: Ed ecco a voi il capitolo ^.^
 
 
 
 
Il viaggio verso Kanto fu piuttosto piacevole, anche se Ash perseverava nelle sue manie omicide con ritrovato ardore, salvo che ogni volta che tentava prendeva una scossa elettrica. Quando attraccarono, Lio gli si avvicinò e gli tolse un nastrino dal collo sussurrandogli "Dimenticavo, so essere molto vendicativo" per poi tornare da Lucinda, che se lo prese a braccetto e lo strinse molto gelosamente a se, causando ad Ash un'attacco isterico con annesse convulsioni.
 
"Scusa Lio, da quanto non vieni qui?" chiese Brock mentre si salutavano, la sua città era dall' altra parte "Da un po', però vedo che non è cambiato niente, bhe a presto Brock" rispose, facendogli un occhiolino, che solo Ash notò dopodiché ripresero a camminare, fino ad arrivare ad una casetta con un enorme giardino sul retro poco distante da un Laboratorio di ricerche. Lio bussò alla porta tre volte, poi prese Aly e si nascose dietro un muretto, mentre Ash e Lucinda si chiedevano il perché di quel gesto. Cioè, Lucinda se lo chiedeva, Ash le si appiccicò addosso e basta facendola arrossire di brutto. la porta si aprì, rivelando una donna dai capelli castano-rossicci legati in una coda di cavallo, occhi marroni, ed un Mr.Mime a fianco. "Ash, sei tornato, sono così contenta, ma lei chi è?" disse notando la blu, a cui il ragazzo era ancora appiccicato "La tua ragazza?" a quell'affermazione i due arrossirono, rispondendo un flebile "No" "Peccato, pensavo che il piano avesse funz...cioè, che avessi finalmente trovato una ragazza" si corresse in fretta la donna lasciando i due visibilmente confusi "Oh bhe, io sono Delia la mamma di Ash" tese la mano e la blu la strinse "Io sono Lucinda, compagna di viaggio di Ash a Sinnoh piacere" sorrise. A quel punto Aly uscì dal muretto senza farsi notare e si avvicinò salutando "Ciao Delia, è un po' che non ci vediamo vero?" "ALY!!! Si hai ragione, come stanno tua sorella e tua madre?"chiese la donna "Mia madre sta bene,a mia sorella puoi chiederglielo tu stessa" rispose la bionda, Ash e Lucinda erano stupiti del fatto che le desse del tu "Ah, quindi glielo hai detto alla fine" "Abbiamo" disse una voce dietro i tre ragazzi, che si voltarono, lasciando intravedere chi aveva parlato. A quella visione la donna si irrigidì, cominciando a piangere "Sei tornato...finalmente" disse, per poi fiondarsi sul ragazzo e abbracciarlo con tutta la forza che aveva. Ash intanto aveva iniziato a tremare dalla rabbia cosa che Lucinda, essendo appiccicata lui, notò. Per calmarlo allora, gli prese una mano nella sua e con l'altra si mise ad accarezzargli il braccio. il corvino smise immediatamente di tremare, ma divenne anche di un bel color porpora "Lucinda..." il ragazzo le diede un bacio sulla guancia "Grazie" "Dai mamma, sono stato via solo otto anni" la consolò Lio con calma, a quelle parole seguì solamente un tonfo. Ash era svenuto, sotto lo sguardo preoccupato di Lucinda ed BAly, anche Delia si girò per vedere cos'era quel rumore, per poi fiondarsi a soccorrere l'altro figlio. Lio invece rise dolcemente. "Che hai da ridere?" chiese al fidanzato, un po' scocciata dalla scarsa sensibilità dimostrata dal ragazzo per il fratello gemello "Rido perché so, Al-chan" disse facendola arrossire violentemente, era tanto che non usava quel soprannome. "Prego osservare... Hey Ash, si cena!" a quelle parole il corvino si alzò in piedi con nuova energia gridando un "EVVIVA". Lio commentò fra le risa con un "Certe cose non cambiano mai eh fratellino?" che fece ridere tutti, tutti meno Ash ovviamente.
 
 
 
"Ah,quasi dimenticavo" esclamò Lio poco dopo, alzandosi da tavola e mettendosi a braccia aperte in mezzo al salotto "Pikachu, Piplup adesso potete" disse sorridendo "Pika?" "Pip?"
"Si" rispose con calma "PIKA!" "PIPLUP!" dissero felici e subito dopo, saltarono addosso al ragazzo con tanta foga da farlo cadere per terra. "Qualcuno mi spiega cosa succede?" chiese Ash stizzito, ora anche Pikachu gli voltava le spalle "Semplice" rispose il fratello "Gli ho promesso che quando ti avessi confessato che eri il mio fratellino avrebbero potuto salutare come si deve il loro ex allenatore" E qui prese al volo la tazza vuota che il corvino gli aveva lanciato (stavano prendendo il thé) "Non sono il tuo fratellino, siamo gemelli, ge-mel-li" disse Ash innervosito "Ashy, sono nato cinque ore prima di te, ergo sono il più grande" prese al volo un'altra tazza, poi si alzò e le poggiò entrambe sul tavolo risedendosi in fine al suo posto. "Non chiamarmi Ashy, non lo sopporto" scattò innervosito il minore "Ma se da piccolo lo adoravi quel soprannome, anzi, mi ricordo che quando giocavamo insieme se ti chiamavo per nome non mi rispondevi e giravi le spalle tenendo il broncio finché non ti chiedevo scusa chiamandoti così,oppure finché..." si interruppe di botto iniziando a piangere, abbracciando il fratello chiedendogli scusa gridando, tra un singhiozzo e l'altro, poi scappò di sopra.
 
 
"Come ci sistemiamo per dormire?" chiese Lucinda "Ognuno avrà una propria stanza" spiegò Lio con calma, mentre smontava un piccolo quadro dal muro. "E dove le trovi le camere,nei tuoi sogni?" disse Aly un po' spazientita, ma il ragazzo non le badò piuttosto finì d staccare il quadro dal muro. Ora al suo posto si trovava un piccolo bottoncino rosso. "No, ho installato una ''sorpresina'' l'ultima volta che sono stato qui, mamma era in vacanza quindi..." premette il bottone, la casa iniziò a vibrare paurosamente, una ad una, comparvero un'altra migliaia di camere da letto, poi il vibrare cessò così come era iniziato. "Wow ma come...?" chiese Ash scosso, aggrappatosi alla ringhiera "Non importa, buona notte" rispose l'altro infilandosi in camera. "'Notte" dissero gli altri in coro e si infilarono anche loro nelle rispettive stanze.
 
 
 
Stanza di Lio, ore 2:00 del mattino.
 
La porta si aprì silenziosamente ed una persona entrò. "Ash che ci fai qui?" disse Lio dal letto, aveva un'occhio chiuso ed uno aperto ma era sdraiato "Eri sveglio?" chiese il corvino avvicinandosi "No stavo dormendo, ma non importa" (Per capire leggere "L'amore sotto un cappuccio")
"Tu piuttosto, non mi hai risposto, perché sei qui?" "I-io..." Ash si fiondò su di lui, abbracciandolo. "Volevo chiederti scusa, io ho sempre cercato di farti del male in questi giorni, mentre tu..." Il maggiore gli asciugò le lacrime, baciandolo sulla fronte (senza doppisensi) "Non preoccuparti, non ce l'ho con te" sorrise, poi aprì le coperte ed il corvino ci si fiondò dentro "Ancora quell'incubo?" chiese il maggiore, Ash annuì stringendosi a lui "Non preoccuparti, da oggi in poi lo affronteremo insieme" disse Lio deciso, poi si addormentarono, stretti l'uno all'altro come quando erano piccoli.
 
 
Era la prima notte che Lio dormiva completamente, la prima notte dal giorno di quella tragedia.
  
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