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Autore: Dangerina15    25/07/2012    1 recensioni
E' strano come a volte può presentarsi l'amore! Joe Jonas e Isabel Carter: a prima vista, un caso disperato! Tra di loro non correva affatto buon sangue..finchè un giorno...Spero vi piaccia e recensiate in molti!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mattina del giorno successivo Nick riuscì ad entrare in camera di Joe, grazie ad una chiave speciale che apriva tutte le porte della casa. Lo trovò disteso sul suo letto, con gli occhi gonfi per il continuo piangere e con in mano una mia foto:” Oddio, Joe, mi dici perchè sei ridotto così??” disse Nick preoccupato per la condizione disastrosa del fratello:” Vattene, Nicholas, non voglio parlare!!!” rispose Joe riprendendo a piangere. Nick non lo aveva mai visto così disperato e per trovarlo in quelle condizioni significava solo che era successo qualcosa di grave:” Tu non mi chiami mai con il nome intero! E quando succede è perchè è accaduto qualcosa di grave! Non puoi tenerti tutto dentro, accidenti!!” rispose ancora Nick, togliendo dalle mani del fratello la foto:” E' successo qualcosa con Isa??” riprese a dire serio:” Nick, per favore!! Ridammela!” rispose Joe alzandosi in piedi, cercando di riprendere la foto, ma Nick lo schivò facilmente e così Joe, senza metterci un minimo di forza, cadde a terra in ginocchio:” La mia piccola...” sussurrò tra se e se:” Joe...ti prego, dimmi cos'è successo! Sono tuo fratello e posso provare a darti un aiuto” “ Non c'è niente che possa riportare Isa da me!” rispose Joe singhiozzando. Gli spiegò brevemente tutto e appena Nick sentì il vocabolo Deceduta, rimase pietrificato:” E' uno scherzo spero!” riprese a dire alzandosi in piedi:” Non immagini quanto vorrei che lo fosse!!” rispose Joe dirigendosi alla finestra:” No, no, non puoi dirmi questo...” ribattè Nick cominciando a singhiozzare anche lui:” In questo momento vorrei solo poterla rivedere, almeno un momento!!” “ E' assurdo!! La mia sorellina non può essere morta, non è possibile!!” urlò Nick, che reagì proprio come Joe, e corse via. Joe non riuscì a fermarlo! Non ne aveva la capacità! Il suo cuore ormai si era spezzato, non c'era più posto per nessuna emozione, nessun sentimento, niente! Tutto era finito con me.

Mi alzai di buon umore, svegliai Derek di gran corsa e cominciammo subito a costruire i pezzi che ci sarebbero serviti per assemblare la zattera:” E' più dura di quanto potessi mai immaginare!” risposi sorridente, asciugandomi la fronte:” Già...” rispose Derek legando uno dei pezzi della zattera ad un altro. Mi fermai un attimo a guardare il cielo e mi lasciai riscaldare dalla luce del sole:” Isa...” sussurrò Derek avvicinandosi a me, lasciando ogni cosa che stava facendo:” Non sai quanto mi manca...” risposi tenendo gli occhi chiusi:” Lo so...ma dobbiamo resistere! Per il nostro bene e quello di Joe, dobbiamo resistere!” riprese Derek mettendomi una mani sulla spalla:” Me la pagherà per tutto quello che gli sta facendo passare!!” esclamai ad un tratto infuriata con Claire e Luke, la causa della profonda disperazione di Joe. L'unica cosa che mi metteva di buon umore era il mio anello di fidanzamento...il mio anello di fidanzamento:” Oddio Derek, dov'è il mio anello??” risposi agitatissima, anche perchè tenevo troppo a quel gioiello:” Forse è caduto in acqua!” rispose dopo un po' lui indicandomi il mare:” Hai ragione, certo in mezzo al mare sarà difficile ritrovarlo, accidenti...vado a dare un'occhiata,comunque!” risposi sorridendo e mi gettai tra le onde del mare. Mentre ero alla ricerca del mio prezioso ricordo di Joe, qualcosa mi pizzicò forte il braccio ma ero talmente presa dalla vista di qualcosa che luccicava tra la sabbia, che non mi accorsi nemmeno di una medusa che mi aveva presa di striscio. Uscii dall'acqua contenta, con il mio anello al dito:” L'hai trovato??” disse Derek correndo verso di me e io, per dimostrargli che ero riuscita a ritrovarlo, glielo mostrai in tutta la sua bellezza:”Isa...cos'hai lì ??” rispose Derek vedendo qualcosa sul mio braccio. Lo guardai anch'io e vidi un grosso ematoma nero:” Oh, avrò sbattuto contro qualche scoglio, niente di che!” risposi sorridendo. Purtroppo non era così! Qualche minuto dopo, mentre io Derek stavamo canticchiando seduti attorno al fuoco per riposarci, improvvisamente cominciò a girarmi la testa e a vedere tutto sfocato:” Isa...Isa, ti senti bene??” disse Derek vedendo che qualcosa non andava in me. Non risposi perchè caddi svenuta di colpo:” Isa!!” riprese Derek in preda al panico; mi prese in braccio e vide che stavo tremando:” Oh santo cielo!!” disse tra se e se e mi portò dentro la “ casetta” che ci eravamo costruiti; mi adagiò delicatamente sul letto e mi toccò la fronte:” Com'è possibile?? Fino a qualche attimo fa stavi benissimo e adesso scotti da paura??” disse ancora tra se e se cercando di capire cosa stesse succendo; mi toccò il polso e vide che i battiti del mio cuore erano improvvisamente rallentati:” Isa, ma che ti sta succedendo??” pensò tra se e se quando vide nuovamente l'ematoma nero sul mio braccio; lo analizzò con cura fino a quando non scoprì che in realtà quello era il tentacolo di una delle meduse più velenose al mondo, anche se di piccole dimensioni:” Oh diamine!!” disse pallido alzandosi in piedi; le mie condizioni erano peggiorate ancora: tremavo, la febbre saliva sempre di più senza freno e, dopo aver ripreso conoscenza, cominciai ad urlare senza motivo, senza potermi calmare:” Isa, ti prego calmati!!” cercava di frenarmi Derek ma inutilmente! Gli diedi tantissimi schiaffi anche se in realtà non me ne resi conto ma lui, con tutto questo e anche se continuavo a picchiarlo di brutto, provò a fermarmi:” Isa, per l'amor del cielo, calmati! Mi stai facendo spaventare!!” disse e così, lentamente, riuscii a calmarmi:” Oh diamine, e adesso che cosa faccio??” pensò disperato tra se e se.

Passò tutta la notte e a casa Jonas non volava una sola mosca; era piombato il silenzio in quella casa! Niente più gioia né allegria...solo dolore, dolore per due gravi perdite! Papà non era uscito di casa in quei giorni, talmente il dolore per la perdita dei suoi amati figli. In camera di Joe c'era solo il rumore delle sue lacrime! Quella notte si alzò dal letto e si affacciò alla finestra a guardare le stelle:” Se ti trovi lì adesso...” cominciò dolcemente:” Sono sicuro che mi stai ascoltando... non dovevi andartene così presto, così giovane! Avevamo una vita davanti, una vita da passare insieme! Avevamo tanti bei progetti...una casa, dei figli..una famiglia! Ricordi, quando parlammo del nostro futuro e tu mi dicesti che prima o poi ti avrei fatto la proposta di matrimonio? Ecco, io la stavo progettando, ma il destino ha voluto separarti da me!” continuò e una lacrima gli rigò la guancia:” Non posso ancora credere a tutto quello che è successo in questi due ultimi giorni! E' accaduto tutto così bruscamente! E adesso...adesso tu sei lì...a vegliare su di me... ed io qui, solo, a sperare in un tuo ritorno... ma so che questo non potrà mai succedere!” finì asciugandosi la lacrima e voltandosi triste quando tornò un attimo indietro e riprese a parlare:” Se mi ascolti ancora, piccola mia...ricordati che anche se il destino non ti ha voluto qui con me, io ti amerò per sempre! Non ci sarà mai nessuna che prenderà il tuo posto! Te lo prometto!” finì e si diresse al suo pianoforte, si sedette e cominciò ad intonare qualche nota, che presto avrebbero formato la sua canzone di dolore, Crical. Mentre cantava, pianse, pianse a lungo ma la sua unica via di sfogo era il canto, la passione che ci univa assieme. Nick e Kevin, che avevano sentito Joe cantare, si avvicinarono alla porta e ascoltarono quella melodia:” Non riesco ancora a crederci...lei non è qui tra noi...” disse Kevin abbassando la testa. Nick non rispose, era troppo scosso dalla notizia! Il legame che si era creato tra noi era troppo forte e troppo duro era per lui sopportare il fatto di aver perso la sua amata sorellina. Joe, dopo aver intonato Critical, si alzò in piedi e si diresse nuovamente alla finestra:” Lo so...non devo piangere...ma è più forte di me! Lo sai quanto tenevo a te e quanto mi fa male pensare che...” ma non riuscì a continuare perchè non riusciva a pronunciare quelle parole così oscure:” Questa canzone è stata la mia unica valvola di sfogo! Inoltre...” si fermò, chiuse gli occhi e sorrise:” Sai...avevo in mente una cosa, per il tuo prossimo compleanno...volevo dedicarti una canzone che ho appena finito di scrivere...è in lingua italiana, sai...ho scoperto che questa lingua mi permette di esprimere in modo più diretto le mie parole...è difficile, lo so, ma vedrai che, come me, riuscirai a capirne le parole!” disse e si diresse nuovamente al suo piano e intonò la canzone Favola, che era interamente dedicata a noi:
Vorrei essere il raggio di sole che
Ogni giorno ti viene a svegliare per
Farti respirare e farti vivere di me
Vorrei essere la prima stella che
Ogni sera vedi brillare perché
Così i tuoi occhi sanno
Che ti guardo
E che sono sempre con te
Vorrei essere lo specchio che ti parla
E che a ogni tua domanda
Ti risponda che al mondo
Tu sei sempre la più bella


Finii la canzone, si accasciò al piano e cominciò a piangere forte, più forte di prima! La sofferenza per la perdita di una persona a cui tieni tanto è dura, davvero dura, e lui non riusciva ad accettare il fatto di avermi perso per sempre!

Nel frattempo Derek provava a farmi scendere la febbre con tutto quello che poteva trovare lì, sull'isola ma niente, sempre uguale, condizione pessime:” Isa, ti prego, riprenditi!” disse con le lacrime agli occhi:” D-Derek!” risposi con un filo di voce:” Isa!! Dimmi!” disse lui meravigliato:” J-Joe, d-dov'è??” risposi a sillabe. Derek fece finta di essere Joe:” Sono qui, piccola, qui accanto a te!” rispose tenendomi stretta la mano:” J-Joe!! R-Resta qui!” dissi stringendogli la mano! La mia era un allucinazione, ma speravo che prima o poi quell'allucinazione sarebbe diventata realtà.

  
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