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Autore: strongfordrew    25/07/2012    17 recensioni
Odiavo mio padre.
Odiavo la mia vita.
Odiavo il fatto che fossi stata costretta a trasferirmi in questa cittadina del Canada.
Piacere, Alexis Butler, nata a Stratford ma cresciuta a Los Angeles.
In questo momento sono sull'aereo,sto abbandonando la mia vita, i miei amici, la mia assolata e calda Los Angeles per andare a vivere da mio cugino Ryan.
Lì troverò il mio più grande problema, Justin Bieber.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 14.
 
Quando scesi dalla macchina e guardai il ristorante urlai in strada e feci la mia happy dance.
Ryan e Justin avevano scelto il ristorante italiano di Stratford, e io amavo la cucina italiana.

"Sono una bimba fortunata, perché mangerò le lasagne, oh yeah!"

Okay, la mia happy dance l'avevo inventata a quattro anni, ma i sentimenti sono gli stessi.
La gente che passava mi guardava male e Victoire,rossa dalla vergogna, mi tirava per un braccio cercando di farmi smettere.

Ryan e Justin ridevano a crepapelle, sostenendosi a vicenda per non cadere dalle troppe risate.
Io continuavo a fare la mia danza, poi passo un ragazzo che vedendomi fischiò.

"Guarda un po' chi abbiamo, la novellina è anche più figa in abito da sera!" 

Girandomi per guardarlo male riconobbi che era il capitano della squadra di football della scuola.

"Gira al largo dalla mia ragazza coglione!" Disse Justin avanzando minaccioso.

"Oh oh, Bieber si è già fatto al novellina" Esclamò beffardo quello stronzo.

"Senti Rick, il vaffanculo che ti ho detto a scuola non ti è bastato?" Dissi incrociando le braccia.
Justin si girò a guardarmi confuso.

"Prima che mi raggiungessi tu durante la pausa pranzo, mi ha palpato il culo passandomi affianco con i suoi amichetti." 

La sua espressione mutò da confusa a furiosa, mentre si rivolgeva a Rick con rabbia.

"Ascoltami bene ora, perché non lo ripeterò più. Non osare avvicinarti a lei, o parlarle, o toccarla senza il suo permesso altrimenti ti spezzo le ossa.

Detto questo mi prese per mano e mi trascinò dentro il ristorante, Ryan e Vic ci seguirono.
Ryan diede il nostro cognome alla maître, una donna sulla cinquantina che ci accompagnò al nostro tavolo.

"Sapete" Dissi mentre Justin mi spostava la sedia e mi aiutava a sedermi. "in questo momento potrei farvi una statua solo per avermi portato qui.

Loro ridacchiarono guardando il menù.
Io sapevo già cosa ordinare: lasagne e pasta alla carbonara, i miei preferiti!
Arrivò il cameriere.
Doveva avere più o meno la mia età, forse due anni più di me li aveva.

"Allora, che desiderate ordinare?" Chiese facendomi l'occhiolino.

Aveva uno strano accento, sicuramente era italiano.

"Per prima cosa che tu non ci provi con la mia ragazza, seconda cosa della pasta alla carbonara grazie."

Rispose Justin con un sorrisetto bastardo e circondandomi le spalle con un braccio.
Mi fece piacere che in qualche modo fosse geloso di me, nessuno lo era mai stato.
Il cameriere ci rimase di merda, non vi dico la faccia che fece. Impagabile.

"Anche per me della pasta alla carbonare, ma vorrei anche una porzione di lasagne. Grazie" Dissi trattendendomi dal ridere.

Ryan e Victoire ordinarono le stesse pietanze: spaghetti alla bolognese.
Erano rimasti piacevolmente sorpresi quando scoprirono di avere gli stessi gusti.
Si vedeva che erano cotti l'uno dell'altro, ma con la timidezza di Victoire e la lentezza di mio cugino dubitavo che si sarebbero messi insieme tanto presto.

"Fai poco il geloso tu eh?" Dissi a Justin ridendo.

Non resistetti, dovevo dirglielo.

"Ha parlato la signorina vorrei una cameriera professionale che sia educata con tutti i clienti e non si fili il primo figo che le si para davanti gne gne" Disse Ryan, che poi diede il cinque a Victoire.

Justin rise stringendomi a sè.
 
Girandomi a guardarlo misi un broncio adorabile, di quelli che facevo da piccola quando volevo ottenere qualcosa, e lui mi baciò sulle labbra.
Bingo, quanto ero furba?
Mi spuntò un sorriso soddisfatto, e non me lo tolsi neanche mentre mangiavo le mie lasagne.
Ryan e Victoire, con mia grande sorpresa, erano sempre più affiatati e non facevano altro che ridere a scherzare.
Io e Justin eravamo normali, ogni tanto ci guardavamo e sorridevamo, ma niente di eclatante.
Io ero ancora un po' riluttante alle smancerie, e avevo ancora paura.
Poi guardavo le nostre mani intrecciate sotto il tavolo e mi tranquillizzavo un poco.

Finito di mangiare la pasta e le lasagne, il cameriere ci chiese se volevamo il dessert, e quello scemo di Ryan rispose:

"No grazie, al dolce per le signorine ci pensiamo noi"

Insomma, una frase qualunque senza doppi sensi.
Vi lascio immaginare il colore della mia faccia e di quella di Vic.
Mentre i ragazzi pagavano il conto io e la mia compagna uscimmo fuori a braccetto e ci mettemmo a passeggiare.

"Sai, vi ci vedo bene insieme. Te e mio cugino, intendo." Le dissi sorridendo.

"Davvero? Perché ho l'impressione di piacergli, ma non ne sono tanto sicura.Insomma, io non sono la tipica ragazza della quale i ragazzi come Ryan e Justin si innamorano."

"Mi piacerebbe che tu non pensassi queste cose sai?" 

Come si dice: parli del diavolo e spuntano le corna.
Ryan e Justin ci raggiunsero ai parcheggi, e mentre mio cugino era impegnato a baciare Victoire per farle dimenticare i suoi dubbi, io e il mio "ragazzo" salimmo nella sua Range Rover.

"Stanno benissimo insieme. Sono l'esatto opposto, si completano." 

Affermai guardando la scena.

"Cioè l'esatto opposto? Parlano entrambi un casino!" Mi disse Justin facendomi sedere sopra di lui.

Coglione, ero schiacciata tra lui e il volante.

Mmmh...mica male, sto comoda. Pensai ridacchiando come una stupida.
 
"Beh lui è un idiota e lei no.Almeno me lo ripete apposto e non sarò costretta a bruciare il suo nome dal mio albero genealogico"

Rispodi facendo spallucce, per poi accocolarmi su di lui. 
Rise di gusto e mi baciò la testa.

"Sembriamo veramente fidanzati." Dicendo quello ebbi un flash.

Rick ci aveva visto insieme...Justin gli aveva detto di stare alla larga dalla sua ragazza.
Oh cazzo. Pensai.

"Te ne rendi conto che adesso siamo fidanzati anche per tutta la scuola?" Esclamai entrando in panico.

"Dovremmo fare finta anche lì" Gridai mettendomi le mani nei capelli.

Lui scosse la testa e sorrise, poi mi prese il viso tra le mani 

"Non dobbiamo per forza fingere Ali" Disse.

"Che cazzo stai dicendo?" 

"Ti sto chiedendo di essere la mia ragazza idiota!" Esclamò un secondo prima di baciarmi.

Ricambiai con entusiasmo, sentendo il mio cuore esplodere di gioia.
Sembrava tutto così perfetto!

"Lo prendo per un sì" Disse ridendo e facendomi tornare sul sedile del passeggero.

Tornammo a casa molto più entusiasti di quanto non lo fossimo mai stati.

Note dell'autrice:
Buon salve! Ecco il nuovo capitolo *^*
Spero vi piaccia anche se è cortino cwc

A presto, much love!

@xswaglondon on twittah.
   
 
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