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Autore: Pervinka    25/07/2012    2 recensioni
Un paio di occhiali da sole dimenticati sul tavolo di un bar con vista sul mare.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 11

“Gary ti prego, ne abbiamo già parlato.”

Continuiamo a discutere mentre camminiamo verso il solito supermercato.

“Continuo a pensare che non sia affatto necessario.”

“A che ora devi essere sul set oggi?”

“Non prima delle otto, dovrò girare una scena in notturna. Non cambiare discorso, Re.”

“Ero solo curiosa. Dai Gary, te l'ho promesso, chiederò solo in tre posti e se saranno tutte risposte negative, non se ne farà più niente, ok?”

Sospira. “E va bene.”

Il direttore del supermercato ci accoglie con un gran sorriso. Inizia subito con una profusione di complimenti per Gary. Imita il suo personaggio, sbagliando tutte le battute.

“Certo, avere la sua compagna fra i membri del nostro personale ci farà una grossa pubblicità”

“Assolutamente no, Rebecca non è qui per fare pubblicità a voi.”

Tirandomi per un braccio mi trascina fuori.

“Ma Gary, aspetta!” Gli dico io caracollandogli dietro.

“Non vorrai lavorare per quel tipo spero!”

“No, va bene, hai ragione...” dico mogia mogia.

“Quel cretino...”

Depenno mentalmente 'supermercato' dalla mia breve lista mentale.

“Prossimo il bar sul mare.”

“Quale, quello dove ci siamo incontrati la prima volta?”

“Precisamente.”

“Non se ne parla.”

“Su, dai, ho anche pensato di dimenticarmi su un tavolo i miei occhiali da sole.” Dico con aria maliziosa.

“Quelli li lascerai a casa.”

Anche il bar si rivela una delusione. Cercano un'addetta ai cocktails e io non conosco la differenza nemmeno fra un martini e una caipiriña.

Finalmente al centro commerciale trovo quello che fa per me. Starò al bancone di una gelateria. Inizierò già da domani.

Ah,” sospiro quando siamo fuori, “questo è perfetto. Avremo il gelato ogni volta che vorremo per le nostre serate.”

Almeno è vicino a casa di Evelyn, così potrai andare da lei in caso di necessità”

Alzo gli occhi al cielo. “Sei impossibile Gary.”


 

Ormai sono già due settimane che lavoro qui. Sono in pausa dal lavoro e ne approfitto per farmi un giro fra i negozi del centro commerciale.

Oggi è sabato, c'è parecchia gente. Molte persone mi riconoscono, grazie anche al fatto che ogni tanto compaio anch'io in qualche intervista con Gary.

Credo che sia un po' il suo modo per marcare il territorio. Il messaggio è chiaro: “La donna che lavora in quella gelateria, appartiene a me.”

Vedo il mio riflesso in una vetrina. Com'è possibile, mi chiedo, che un tipo insignificante come me, sia riuscito a conquistare un attore del calibro di Garret Garnier? Eppure eccomi qui, fidanzata con lui. Non ufficialmente però. La vera festa di fidanzamento avverrà dopo la fine delle riprese e poi finalmente...

Mi asciugo una lacrima, ancora non ci posso credere.

Sono felice e allo stesso tempo ho paura. Per quanto tutto questo sia bello, il lavoro di Gary lo porterà sempre più spesso lontano da me, con tutti i tour e le interviste che dovrà fare in varie trasmissioni in giro per il mondo. Andrò con lui ogni volta che potrò, ma cosa accadrà quando io non potrò seguirlo?


 

Ahhh, le mie povere gambe!”

Mi butto sul divano come un sacco di patate.

Com'è andata?”

Credo di avere esaurito le scorte mondiali di gelato. Mi fanno male tutte le spalle.”

Allora rilassati, stasera ci penso io alla cena.”

No, non preoccuparti, cinque minuti e mi tiro su.”

Non se ne parla, tu stasera ti riposi.”

No, veramente, ce la faccio.”

Vedrai che non ti deluderò. Dammi una possibilità!”

Solo per questa volta.”

Bene, credo di non aver mai mangiato tanto male in vita mia.

Prima di tutto Gary ha bruciato la cipolla per il soffritto. Poi per allungare un po' il sugo ha aggiunto ketchup anziché acqua; non ha salato l'acqua per la pasta e... dulcis in fundo, mi ha spezzato gli spaghetti. Giuro che mi sono venute le lacrime agli occhi. No, dico... spezzatemi tutto, ma non gli spaghetti, vi prego...


 

Il mattino dopo ci svegliamo molto presto.

Oggi farò tardi.”

Gary è seduto sul bordo del letto, sono le cinque e si sta preparando per andare sul set.

Cosa farai oggi?”

Dobbiamo girare di nuovo una scena perché Brian non è soddisfatto.”

Brian è il regista, che, a dirla tutta, non è mai soddisfatto di niente.

Se andate avanti così questo film non uscirà più.”

Già.” Dice stiracchiandosi un po'.

A che ora inizia il tuo turno?”

Ho il pomeriggio, quindi dovrò fare la chiusura.” Faccio uno sbadiglio.

Domani ho invitato Evelyn a pranzo.”

Non lavori?”

E' il mio giorno libero.”

Perché non vieni a trovarmi sul set?”

Non so se sia il caso...”

Dai Re, ti presenterò il cast al completo, domani ci saremo tutti.”

Ok, ci farò un pensierino, adesso però se non ti dispiace mi rimetto a dormire.”

Non vieni a prepararmi la colazione?”

Gli do un leggero buffetto su una mano. Con gli occhi già chiusi gli dico: “La moka è nello scaffale di mezzo.”

Mi sveglio circa mezz'ora dopo, non riesco più a dormire se Gary non è accanto a me.

Raccolgo i panni sporchi e li metto nella loro cesta, poi li divido per colore e faccio una lavatrice.

Poi mi vesto e senza fare colazione inizio a mettere in ordine la casa. Alle dieci ho già finito di fare tutto.

Ho ancora cinque ore prima di dover andare al lavoro. Anche se la vedrò domani, decido di andare a trovare Evelyn.

Mentre sono in metropolitana, un ragazzo inizia a fare conversazione con me.

Lei è l'amica di Garret Garnier, vero?”

Dice 'amica' in un tono che non mi piace per niente, come se fosse un'insinuazione.

Beh, non proprio amica in realtà.”

Intendevo un altro genere di amica... Non so se mi capisce...”

Mi alzo in piedi di scatto. Sto tremando. “No, proprio non capisco cosa sta insinuando.”

Si alza anche lui e mi fronteggia. “O forse signorina Semprini sta solo facendo finta di non aver capito.”

Mi stanno salendo le lacrime agli occhi, questo tizio che mi sembrava tanto gentile, mi sta terrorizzando e non posso neanche spostarmi, perché il vagone è pieno zeppo.

Uno scossone, una spinta e mi ritrovo fra le sue braccia, il naso affondato nell'incavo della sua gola. Puzza di sudore e tabacco.

Finalmente il treno si ferma e io mi catapulto fuori.

Mentre le porte si richiudono, da un finestrino un altro uomo, probabilmente il complice, mi saluta con un cellulare nella mano e un ghigno sulla faccia.

Giornalisti della peggior specie.

Compongo il numero di Evelyn sul cellulare. “Eve, per favore, puoi venirmi a prendere in stazione?”

Certo, ma... è successo qualcosa?”

Te ne parlerò dopo.”


 

Probabilmente si tratta di qualche attricetta che vuole mettersi in mezzo.”

Evelyn sta riempiendo una ciotola di crocchette per un cucciolo del rifugio in cui fa volontariato.

Cioè?”

Il vostro matrimonio è ormai alle porte e in questo ambiente capita spesso che qualcuno voglia ostacolare la felicità degli altri.”

Riempio una ciotola con dell'acqua e ci avviciniamo a una gabbia.

Ma perché?”

Gelosia? Invidia? Chi lo sa?”

Invidia, e per che cosa? Sono una semplice gelataia

Gelataia o no, sul red carpet con Gary ci sarai tu, e questa per un'attrice sarebbe una gran pubblicità.”

Mi chino ad accarezzare il cucciolo di rottweiler, che ne approfitta per darmi una bella lavata al viso.

Poi, siccome evidentemente tutto questo non gli sembra sufficiente, mi butta a terra di peso e si accoccola tranquillamente addosso a me.

Piccolino, credo proprio che tu abbia appena rallegrato la giornata della mia futura cognatina!”


 


 


 

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