NIALL’S POV

Vedere Zayn così affranto mi distrusse, così fui il primo a seguirlo e dopo me tutti gli altri. Cheryl restò invece con Alice ed incominciarono a squadrarsi a vicenda.

Arrivati davanti alla porta della sua camera, sentimmo un forte odore di alcool e capimmo che Zayn aveva già iniziato a bere: diceva sempre che quello era l’unico modo funzionante per accantonare i pensieri d’amore. Lo vidimo infatti sul letto con la sua amata vodka.

-Zayn, bere non serve a niente…-disse papà Liam con la sua inconfondibile dolcezza. Tutti fummo d’accordo. Poi scoppiò in lacrime.

-Ragazzi, sto male…vi prego, lasciatemi solo…-povero Zayn –Sofia, tu che sai tutto di lei, è vero quello che ha detto?-

-Proprio non so, mi dispiace! Non mi ha mai raccontato niente del genere. E poi mi sembra strano: in questi 2 anni non ha mai avuto un ragazzo, era sì corteggiata, ma non le andava a genio nessuno!- rispose lei, cercando di calmare le acque.

-Dici sul serio o mi prendi per il culo?-

-No, sul serio, tranquillo.- ci voltammo verso di lei per averne la certezza e ce lo confermò.

-Zayn, dai. Capisco che sei confuso, ma non bere! Finisce sempre così, maledetto alcool!- disse incazzato Louis, togliendogli la bottiglia dalle mani.

-Io dico che mente.- affermò Harry, toccandosi il mento. Tutta la nostra attenzione passò su di lui. –Mente ragazzi.-

-Come fai a dire questo?- domandò Liam concentrato.

-Avete presente la domanda che le ho fatto?-

-La domanda che le hai fatto faceva schifo, Harry…Dovresti vergognartene!- lo rimproverò.

-Sì, lo so…però l’ho fatta proprio perché mi sono accorto che mentiva.-

-Fin qui abbiamo capito, vogliamo sapere in base a cosa dici questo…-risposi io scocciato.

-Punto primo aveva una faccia confusa, punto secondo ci ha pensato troppo prima di dirlo, punto terzo…quando le ho chiesto quella cosa è rimasta scioccata, non sapeva cosa dire. Ma io dico, come si fa a non sapere le pos…- lo mettemmo a tacere con un ‘Basta’ forte e deciso, poi alzammo gli occhi al cielo, come per dire ‘Ma ci è o ci fa?’ e ritornammo a consolare Zayn. Da fuori non si sentiva nemmeno una mosca volare, ci preoccupammo in caso stessero per uccidersi, ma dovevamo pensare al nostro amico in quel momento, era la cosa più importante.

 

CHER’S POV

Rimasi a fissare quella cavalla dalla chioma di paglia. Proprio non mi andava giù.

-Visto cosa hai fatto? Fai schifo! Ferire un ragazzo così…-

-Ma di che t’impicci, scusa? Sono fatti miei e di Zayn, tu non c’entri niente.-

-Sono pur sempre sua cugina, tesoro mio.-

-Ma stai zitta. Questa storia mi puzza di falso…-

-Proprio non vuoi capire eh…- Incominciai a innervosirmi.

-Guarda, prima che ti prenda a schiaffi, è meglio se vado a vedere come sta.- e me ne andai di corsa. Feci una fatica enorme a trovare la stanza, in fondo quella non era una casa normale ma una reggia. Quando sentii puzza di alcool, capii che finalmente ero giunta a destinazione. Chiesi di poter entrare, ma nessuno mi rispose; sembrava non ci fosse anima viva. Non mi azzardai quindi ad aprire la porta senza permesso. Mi misi allora a gridare e niente, li minacciai di buttarla giù ma invano, così mi venne un’idea: convinta che la porta fosse chiusa a chiave, mi allontanai di qualche metro, allungai le braccia e feci una lunga rincorsa; una volta toccata la porta con le mani, vidi che si stava spalancando. Cercai in tutti i modi di frenare, ma non ci riuscii, così finii stesa lunga lunga sul pavimento davanti ai piedi di Niall.

-Oddio, che ci fai qui stesa così?- era successo tutto così velocemente che non se ne erano nemmeno accorti.

-Prendo lezioni di surf…-risposi sarcasticamente muovendo le mani, l’unica parte del corpo intatta che mi era rimasta. –Che dici, sto imparando?- aggiunsi guardandolo male.

-Oh, non lo so. Dovresti chiedere a Louis, è lui l’esperto in questo campo- disse tra le risate.- Vieni qui, alzati dai. Tutto bene? Comunque la porta era aperta…-

-Ma va? Nessuno mi ha risposto quando ho chiesto di entrare…-

-Eh lo so, eravamo impegnati con Zayn.- non lo vidi.

-E ora dov’è?- 

-In bagno che vomita. Ha bevuto parecchio…-

-Tutta colpa mia…-dissi mettendomi la mano destra sulla fronte. Cosa avevo combinato? Dannazione.

Vidi poi Sofia uscire dal bagno tutta indaffarata. Appena mi notò, mi prese il polso, mi cacciò fuori dalla stanza e chiuse la porta.

-Ma fammi capire, stai impazzendo? Ma hai visto come lo hai combinato?-

-Lo so. Io davvero non volevo…-

-Sì, ma lo hai fatto! Sono ore che vomita là dentro.-

-Dov’è quella troia?- lo sentii sbraitare dal bagno. Ero così incazzata che spintonai Sofia e Niall e lo raggiunsi per prenderlo a pugni.

-Chi è che stai chiamando troia?-

-Te, stronza. ‘Non sono più vergine’ dice...-

-Sì e allora?-

-Allora un cazzo, spero solo che tu ti sia divertita!- disse ancora, farfugliando allo stesso tempo espressioni senza senso. 

-Eccome se mi sono divertita!- risposi in preda alla rabbia. –E tu con ‘testa di paglia’ ti sei svagato? Lo so che non è tua cugina.-

-E anche se fosse? Mi scopo chi voglio!-

-Ecco, vai da quella zoccola allora!- mi voltai e un nanosecondo sparii da quella casa. Ero furiosa, ma alla fine la colpa era stata mia e non c’era da prendersela visto che quelle parole erano effetto della vodka. 

Giunta a casa, per quanto ero agitata mi venne soltanto da piangere, mi stesi a pancia in giù sul letto e,  assorta in mille pensieri, mi addormentai.

 

 

 

Ehilà :3 Buonsalve a tutti!!! Ho aspettato il 10° capitolo per farmi viva ed eccomi qui: sono Vanessa e adoro scrivere! 

Ringrazio tutte quelle buone anime pie che hanno recensito la storia e tutte le persone che l’hanno letta…spero vi piaccia!

E che altro…niente! Continuate a seguirla :3

xoxo, l’autrice.