Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
Segui la storia  |       
Autore: Dangerina15    26/07/2012    1 recensioni
E' strano come a volte può presentarsi l'amore! Joe Jonas e Isabel Carter: a prima vista, un caso disperato! Tra di loro non correva affatto buon sangue..finchè un giorno...Spero vi piaccia e recensiate in molti!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Derek rimase tutta la notte accanto a me, facendo finta di essere Joe; gli tenevo stretta la mano e automanticamente la facevo tremare:” Isa, come ti senti?” disse Derek, spostandomi il ciuffo di capelli che avevo di fronte al viso:” C-chi sei?? J-Joe o D-Derek??” chiesi debolmente:” Sono Joe, Isa, sono io, non mi riconosci??” rispose Derek trattenendo le lacrime, sentendosi in colpa perchè era incapace da solo di potermi ristabilire:” Si...C-che bello...a-allora significa c-che s-siamo a casa...” risposi sorridendo, tenendo gli occhi serrati. Derek non sapeva cosa rispondere, se darmi ragione oppure confessare che ancora ci trovavamo in quell'isola sperduta da tutto il resto del mondo; così decise di fare ciò che riteneva più giusto per me:” Stiamo tornando, vedo già casa...resisti piccola, tra poco sarai di nuovo a casa!” finì Derek lasciandomi la mano, che scivolò sul letto:” E' g-grazie a-a mio f-fratello se adesso s-siamo tornati...” risposi e sospirai, cadendo in un sonno profondo; respiravo affannosamente e nel frattempo sul mio corpo erano comparse tante macchie rosse perchè il veleno della medusa aveva cominciato a diffondersi. Derek non riuscì a trattenere le lacrime:” Isa, mi dispiace così tanto! E' tutta colpa mia...non so come curarti, sono un perfetto incapace! Ma ti giuro, ti prometto su ciò che amo di più al mondo, che in un modo o nell'altro tornerai a casa e rivedrai Joe, dovessi rimetterci la mia stessa vita!” finì e si avviò fuori, deciso a portare a termine il lavoro che avevamo cominciato insieme.

La mattina del giorno successivo, Joe si svegliò quasi all'alba:” Credo di essermi addormentato sul pianoforte” disse strofinandosi gli occhi e vedendo la luce del sole che lo illuminava:” Buongiorno, piccola...” disse sorridendo alla mia foto, accarezzandola dolcemente:” Stanotte ti ho sognata...almeno stiamo insieme nei sogni...” disse accennando un sorriso e alzandosi dalla sedia per affacciarsi alla finestra; provava a camuffare quella sua sofferenza ma più pensava a me e più si sentiva distrutto da quel pensiero:” Sono già passati 3 giorni...3 interminabili giorni...” disse abbassando la testa:” Forse l'unico modo che ho per sentirti qui vicino a me è parlarti...se solo potessi sentire almeno la tua voce...anche solo per qualche istante!” finì e si allontanò dalla finestra, sedendosi sul letto:” Io mi sento a pezzi! Ci provo e ci riprovo a farmene una ragione, ma più cerco di rassegnarmi, più il mio cuore dice che tu non puoi essere morta, non è possibile!! Ma...” si fermò e una lacrima gli scivolò sulla mano:” Sono un povero illuso! Che cosa credo di poter ottenere così! Non ho la capacità di farti tornare in vita quindi, credo di dovermi per forza convincere del fatto che non tornerai mai più qui ad accarezzarmi, a baciarmi come solo tu sapevi fare...” finì e si lasciò cadere delicatamente sul materasso, senza proferire più alcuna parola per il resto della mattinata. Tutti in casa Jonas non parlavano più; Nick era il più disperato, dopo Joe ovviamente. Molto spesso lo si sentiva urlare e piangere e poi di nuovo il silenzio! Essendo il più sensibile fra i tre, la notizia lo aveva colpito in modo ancora più drastico.

Il pomeriggio di quello stesso giorno, Joe si sedette di nuovo al suo piano e riprese a scrivere, come se la mia assenza lo ispirasse a scrivere canzoni malinconiche, piene di sofferenza:” Hey, tesoro...se mi stai ascoltando, ti ho scritto un'altra canzone...è sempre in lingua italiana però... lo so che sono americano, ma mi è piaciuta molto questa lingua e rispecchia profondamente il mio attuale stato d'animo! Spero ti piaccia, si chiama Angelo, proprio come sei tu adesso, un bellissimo angelo bianco!” finii e cominciò a cantare.

In quel preciso momento, sull'isola, Derek stava ultimando la zattera che speravamo ci avrebbe condotti finalmente sani e salvi! Aveva lavorato tutta la mattina dall'alba fino al tramonto senza interruzione, riuscendo così a completare il nostro mezzo di salvataggio:” Ecco...adesso dovremmo esserci..!” disse girando attorno alla costruzione per rifinire gli ultimi dettagli, poi si fermò e guardò verso la casa:” Non ti preoccupare, sorellina, ti porterò in salvo!”. Nel frattempo mi trovavo ancora in preda a quella maledetta febbre e non riuscivo a distinguere quale fosse la realtà, quella in cui mi trovavo o l'illusione della mia mente:” J-Joe, r-resta qui, n-non mi lasciare, h-ho bisogno di t-te!” continuavo a ripetere quando ad un tratto aprii gli occhi di scatto e mi alzai di colpo:” Joe!!” dissi guardandomi attorno e vedendo che non c'era nessuno; vedevo tutto sfocato e la testa continuava a girarmi ininterrottamente. Mi alzai lo stesso e, barcollando, mi diressi fuori e vidi, cercando di mettere fuoco le immagini, Derek che sorrideva vedendo ultimato il suo lavoro:” D-Derek!!” urlai chiamandolo e tenendomi al bordo della porta:” Isa, che fai??” disse preoccupato Derek correndomi incontro e prendendomi al volo prima che potessi scivolare:” Dov'è Joe??” chiesi debolmente:” Joe...non è qui, Isa...” “ Come non è q-qui??” risposi perplessa, tenendomi forte a lui:” Isa, ero io Joe! Non potevo vederti soffrire così mi sono finto Joe!” rispose lui e una lacrima gli scivolò sul viso, ma io lo fermai e sorrisi:” G-grazie, fratellino, ti voglio b-bene...” finii prima di svenire nuovamente, tra le sue braccia:” Isa...perdonami se non sono un buon fratello, ma ti prometto che migliorerò!” finì lui e mi portò sulla zattera, pronti finalmente a riprendere la strada di casa!

La spinta che gli diede fu forte abbastanza per oltrepassare la barriera di onde che circondavano l'intera isola; Derek aveva portato con se cibo e acqua a sufficienza per un viaggio abbastanza lungo e delle erbe che aveva trovato lì che avevano la capacità di farmi calmare la febbre:” Isa, abbiamo lasciato l'isola...credo che tra non molto rivedrai Joe!” disse sorridendomi dolcemente; ricambiai debolmente e gli presi la mano:” S-sei il fratello migliore del m-mondo! Lo sai che ti v-voglio bene...” risposi e gli strinsi forte la mano nella mia; lui si commosse alla scena e mi abbracciò di colpo, lasciandomi a dir poco stupita ma felice. Purtroppo mentre viaggiavamo, una tempesta ci colpì in pieno tanto che ci fece ribaltare in mare, facendoci perdere cibo e acqua. Risalimmo sulla zattera bagnati fradici e infreddoliti, a causa del forte vento che tirava:” Ma accidenti! Non basta tutto quello che abbiamo già passato??” disse Derek cercando di riscaldarsi:” N-non credo s-sia abbastanza!” risposi debolmente, stringendomi forte su me stessa nel tentativo di scaldarmi. Ora sì che eravamo messi proprio male!!

 

 

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers / Vai alla pagina dell'autore: Dangerina15