DRACO & HARRY: QUANDO IL MONDO GIRA ALLA ROVESCIA
Capitolo 3
Un giorno, Draco si rese conto che qualcosa non andava poiché
ogni qualvolta di sera chiedeva di Harry, lui stava sempre dormendo e cosi
chiamo Marie per capire ciò che stava succedendo a Harry.
La piccola creaturina mentì ancora dicendogli che stava
accadendo niente, le dispiaceva mentire al suo padroncino che tanto adorava ma
lei aveva fatto una promessa al signorino Harry e non
poteva romperla.
“Marie, dimmi la verità” le disse Draco ancora una volta
gentilmente. “Sono preoccupato per lui”
“Marie non voleva mentire al padroncino Draco ma il signorino Harry mi ha fatto promettere di non dire niente al
padroncino e io ho solo esaudito la sua richiesta come lei mi ha detto di fare”
disse la creaturina iniziando a sbattere la testa
contro il mobile.”Marie è dispiaciuta”
“Va tutto bene, Marie” disse Draco prendendola tra le braccia
per calmarla. “Non devi preoccuparti”
Quando la creaturina si calmata disse “Marie deve mostrarle una cosa,
ora che il signorino Harry non è in camera”
Quando i due furono
nella camera, lei lo portò al comò e gli fece aprire il primo cassetto ma Draco
non vide nulla di strano cosi lei fece apparire il
sottofondo magico dove c’erano cinque bottiglie di Whishy Incendiario.
“Che cosa vuol dire, Marie?” chiese
Draco confuso e scosso.
Marie gli raccontò tutto dal principio e Draco rimase sconvolto
da quella verità, non poteva credere di non essersi accorto del profondo
disagio di Harry.
“Marie non voleva tenervelo nascosto
ma il signorino Harry me lo ha fatto giurare”
“Non ti devi preoccupare, Marie. Tu hai fatto solo quello che
ti ho chiesto di fare”
“Marie si domanda cosa il padroncino farà ora”
“Arrivato a questo punto, parlerò con Harry
e se lui dovesse chiamarti, non ci andare e porta queste via di qui”
Marie fece scomparire le bottiglie e tornò in cucina mentre
Draco sprofondò nella poltrona e iniziò a pensare al modo in cui affrontare
Harry, quest’ultimo una volta ritornato nella sua stanza. Si sentiva in colpa
per ciò che stava accadendo se lui sarebbe stato più presente a casa.
Appena ebbe finito la sua chiacchiera pomeridiana con Narcissa, Harry sali in camera e
una volta si sdraiato sul letto ma si lasciò andare ai brutti pensieri e
riviveva quei terribili ricordi… la morte di Cedric…
quella di Sirius… e quella dei suoi genitori… era tutto fin troppo doloroso… lui voleva dimenticare… anche
solo per un attimo…
Si alzò dal letto per andare vicino al comò e aprì il primo
cassetto dove aveva la sua scorta di Whishy
Incendiario ma quando fece apparire il sottofondo magico non c’era neppure una
bottiglia. Non poteva essersele scolate tutte. L’unica cosa da fare per
chiamare Marie.
“Hai perso qualcosa, Harry?” chiese Draco normalmente appena entrato.”Se vuoi ti posso dare una
mano a ritrovarla”
Lui chiuse il cassetto di scatto e con aria innocente disse
“Non ho perduto niente”
“Davvero, perché pensavo che stessi cercando una delle
bottiglie di cui sei solito a scollarti tutti i pomeriggi” disse Draco con tono
serio.”Pensavi davvero che io non lo venissi a sapere, Harry?
Nonostante hai fatto promette a Marie di non dirmelo”
“Ecco… io…” farfugliò Harry agitato,
senza sapere cosa fare.
“Perché lo fai, Harry?”
“Draco, io non volevo farti stare
male. Stavo solo cercando un modo per non pensare a tutto quello che c’è di doloroso e terribile nella mia vita”
“Harry, non puoi bere ogni qualvolta
che i ricordi brutti riemergono nella mente. Anch’io
ho dei brutti ricordi della mia infanzia e della mia adolescenza che vorrei
cancellare ma non posso. Devi solo abituarti a convivere con il tuo
dolore”
“Ho condiviso sedici anni della mia vita con il dolore, non ne
posso più”
“Ti capisco, ma bere non è una soluzione… ti porterà solo ad
auto-distruggerti e io non posso permettertelo”
“Perché non puoi?”
“PERCHE’ TU SEI TROPPO IMPORTANTE PER
ME, HARRY!”
Quell’affermazione colpì dritto il cuore di Harry.
“Permettimi di aiutarti, non mi escludere dalla tua vita”
“Sai quando facevo un brutto sogno o quando ero triste, lui mi abbracciava… ma adesso, anche se sono così triste, lui non
c’è… e non mi può più abbracciare…”
All’improvviso Draco lo abbracciò.
“Che fai?” chiese Harry
confuso.”Perché mi abbracci?”
“Perché io sono tuo amico!”
Harry si lascio andare a
quell’abbraccio.
“Sai mi sento tranquillo tra le tue braccia come la prima volta
in cui mi hai abbracciato” disse Harry tranquillo.”Tu
non mi lascerai solo?”
“IO… NON TI FAREI MAI UNA COSA DEL GENERE! IO TI ABBRACCERO’
TUTTI I GIORNI, ANCHE SE TU NON VORRAI”
“Allora anche quando saremo a Hogwarts,
sarai mio amico? Mi abbraccerai anche lì?”
“Sì! Sarò tuo amico per tutta la vita! Te lo prometto”
Il giorno dopo di pomeriggio… Draco venne in camera sua.
“Che ci fai qui?”
“Sono venuto… ad abbracciarti!”
Da allora gli è stato sempre accanto, giorno dopo giorno… ecco
perché per Harry era diventato normale stare insieme
a Draco.
Ogni qualvolta che Harry
aveva un incubo o era triste, Draco arrivava e lo
abbracciava.
Abbracciare Harry era diventato
l’hobby preferito di Draco. ( Forse queste frasi o quest’ultima ricordano
qualcosa alla mia amica Susy N.d.A.)
Un pomeriggio Draco, sua
madre e Harry stavano ha
prendersi una tazza di the con degli ottimi biscotti in salotto quando appari Marie, annunciando l’improvvisa visita di Severus Piton e subito Narcissa ci allarmò per due motivi: il primo era per Harry mentre il secondo era più profondo e segreto.
“Draco, porta Harry in un posto sicuro mentre io parlo con Severus”
Lui fece come sua madre gli aveva detto e portò Harry nella stanza segreta adiacente al salotto dove c’era
uno specchio in grado di mostrare cosa succedeva nell’altra stanza.
“Qui nessuno verrà a cercarci, questa stanza la
conosco solo io e con questo specchio ho sempre scoperto i segreti che mio
padre mi teneva nascosti” disse Draco guardando lo
specchio.
“Quindi noi possiamo
vederli mentre loro non ci vedono, giusto?”
“Esatto”
“Chi ha inventato questa stanza?”
“Non lo so, forse mio nonno Abraxas”
Intanto il suo padrino e professore di Pozioni era entrato in salotto e aveva salutato sua madre.
“Buona sera, Severus”
disse Narcissa cercando d’essere più naturale
possibile. “Non mi aspettavo questa visita”
“Sono passato per vedere come stavate tu e Draco”
“Sei stato premuroso ha venirci a trovare” disse Narcissa sorridendogli.”Draco non
c’è in questo momento e andato a trovare
Blaise”
“Sai, ho incontrato il vostro MediMago
di famiglia” la informò Severus. “Mi ha detto che sei
incinta”
Harry notò il disaggio di Narcissa
dallo specchio, cosa che successe a Draco.
“Lo scoperto solo da poche settimane”
“E di chi?”
“Naturalmente di Lucius”
“Sei sicura che non sia…”
Narcissa gli tappò la bocca subito e gli disse “Non dire più
niente, Severus. Il bambino è di Lucius”
“Narcissa, io non voglio
dubitare della tua parola” disse Severus dispiaciuto
e”ma se quel bambino non è suo, melo devi dire”
“E’ di Lucius, te lo posso
assicurare”
“Okay, ti credo”
“Grazie, Severus”
“Non dubiterei mai di te, piccola” disse Severus amorevole, accarezzandole la guancia dolcemente.
“Ti prego, Severus. Non
rendere le cose ancora più difficili” disse Narcissa
chiudendo gli occhi.
“Scusami, non volevo creati altri dispiaceri” disse Severus allontanando la mano dal suo viso.
“Domani andrò a trovare Lucius”
disse Narcissa un po’ triste.”Vorrei che mi
accompagnassi”
“Non posso, sono in missione per conto dell’Ordine
della Fenice” la informò Severus serio. “Harry Potter è scomparso da casa
e devo ritrovarlo”
“Da quando è scomparso?”
“Da qualche settimana e non si è fatto vivo neanche con Weasley e Granger. Silente è
preoccupato che sia finito in qualche guaio o che è
stato rapito da qualche Mago Oscuro”
“Capisco”
“Ora devo andare, mi ha fatto molto piacere rivederti”
Harry si sentiva in colpa, sarebbe dovuto andare dai
suoi migliori amici e solo che non se la sentiva ancora, aveva bisogno
di Draco.
“So cosa stai pensando, Harry. Ti
senti in colpa ma non devi…” disse Draco come
leggendolo nel pensiero ”…se non te la senti ancora di tornare, puoi continuare
a stare qui”
“Sai, io tanto bisogno di te” disse Harry
imbarazzato.
“E io ti starò accanto, Harry” disse Draco
abbracciandolo.
Marie accompagnò a Severus all’uscita mente Narcissa
sospirò per il pericolo scampato, odiava mentire soprattutto a lui ma non
poteva fare diversamente per lei, per lui e per il bambino che portava in grembo.
Non aveva nessuna voglia di andare a trovare suo marito ma doveva farlo o se
no, avrebbe capito qualcosa. Si sarebbe fatta accompagnare da Astor Zabini, il padre di Blaise.
“Qualcosa non va, mamma?” chiese Draco
rientrato nel salotto.
“Va tutto bene, ero sono soprapensiero” disse Narcissa rassicurando il figlio.”Sai stavo pensando se sarà
maschio o femmina”
“Io vorrei tanto una sorellina” disse Draco
sedendosi accanto a Harry. “Tu cosa vorresti, mamma?”
“Ho sempre sognato di avere una femminuccia”
Era cosi bello parlare tranquillamente
senza suo padre che gli diceva cosa o non cosa fare, dire e tutto il resto.