Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
Segui la storia  |       
Autore: BreeDreamer    26/07/2012    3 recensioni
"Hollywood Records" & ''Jonas Enterprises''.
Due case discografiche entrate in 'diverbio' fra loro. Per cui è incredibile come le due case discografiche, possano tornare sugli stessi passi, a distanza di poco. Incredibile, che ci sia capitata io di mezzo, per far 'riappacificare' le due in questione. E contro la mia volontà.
Genere: Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
< << Ohh e guarda questa foto! Qui per Halloween, il piccolo Nicky si travestì da tigrotto! Quant'era tenero! >>
Ridemmo tutti, ancora.
Ebbene si, la famiglia Jonas, è una famiglia stupenda! Dopo lo shock iniziale per il 'NON sposerai Nick, ma JOE', sono stata invitata a casa Jonas, lì ad accogliermi c'erano Paul, Kevin e il piccolo (grande!) Elvis. Per fortuna, non il mio futuro sposo.
Denise voleva farmi sentire a proprio agio, per cui iniziò a raccontarmi di tutti gli aneddoti di famiglia, e negli ultimi 20 minuti, stavamo guardando gli album fotografici.
Quant'erano teneri da piccoli!
<< Mamma, smettila, sono cresciuto! Non chiamarmi "il piccolo Nicky"! >> disse l'interessato arrossendo.
<< Ohh andiamo, tu resterai sempre quel tenero bimbo a cui cambiavo il pannolino da piccolo! >> E ridemmo ancora una volta.
Era proprio una famiglia..speciale! Di quella a cui ti ci affezioni subito, che ti fanno sentire bene, ti fanno divertire...che ti fanno sentire membro di una VERA famiglia.
E questi piccoli attimi me li stavo proprio godendo.
Noi non abbiamo mai trascorso le vacanze insieme.
Non abbiamo mai cenato allegramente raccontandoci le cose successe durante la giornata.
Non abbiamo mai riso, guardando le foto che raffiguravano la mia infanzia.
...Non abbiamo foto della mia infanzia.
<< Bree...? >> mi chiamò Kevin, forse notando la tristezza nel mio volto. Alzai lo sguardo per guardarlo.
<< Vuooooi un po' di torta? >> mi chiese, e solo ora notai che aveva due pezzi di carota incastrati nella fila dei denti davanti e il labbro inferiore tirato verso l'interno, in modo da farlo apparire un coniglietto buffo. Scoppiai a ridere, e tutti poi mi seguirono.
Si, era una famiglia speciale.
<< Che c'è? >> chiese Kevin, fingendo di non capire. E la frase, con le carote in bocca, sembro più simile a 'Che shè?' , e questo scatenò altre risate.
<< Su, su, bambinone! - lo richiamò scherzosamente Denise - è ovvio che Bridgitte voglia un po' di torta! >>
<< Denise? >> lei si girò sorridendomi, io ricambiai.
<< Puoi chiamarmi benissimo 'Bree', davvero! >> lei rise e annuì, poi si alzò andando in cucina.
<< BREE, BREE, BREE! >> mi girai verso Nick confusa e lui mi si sedette accanto mostrandomi una foto buffissima, di Joe, da piccolo, con un tamburello rotto in testa.
Non potemmo trattenere le risate.
<< Oddio, poverino! >>
<< Poverino? Spero che tu stia parlando del tamburello! >>
<< Ma dai Nick! >> e ridemmo ancora, e ancora e ancora.
<< Bree? >>
<< Si, Angela? >>
<< Ohh, chiamami pure 'Angie', non è un problema! >> io risi, lei mi guardò confusa.
<< E' che il mio secondo nome è Angel, e a volte mi chiamano 'Angie' >> spiegai sorridendo, lei ricambiò.
<< Una cosa in comune! Proprio di questo volevo parlarti! Mi scuso per il mio comportamento in limousine, ti andrebbe di parlare un po', per conoscerci meglio? >>
Io annuii entusiasta. NON MI ODIA!
Così parlammo del più e del meno di cose come la scuola, musica preferita, il film più bello in assoluto, lettura, cibo! Scoprimmo di amare molte cose in comune, anche se ogni volta venivamo disturbate da Nick e Kev che litigavano per reclamare l'attenzione.
Diiin Dlooon.
Il cuore mi saltò in gola, gli occhi mi si sbarrarono, il cuore prese a battere furioso.
Nick e Kev mi guardarono, e capendo, mi tranquillizzarono.
<< E' mia moglie, tranquilla Bree! >> mi disse Kev facendomi l'occhiolino, mi tranquillizzai all'istante, riprendendo a respirare.
<< Non ti va proprio giù, ehh? >> mi chiese Nick, mentre Kev andava ad aprire. Io scossi la testa.
<< Mmmh...Joe non è male, sai? Se impari a conoscerlo, è un tenerone! >> io sorrisi, un sorriso finto, triste, però.
<< Nick, metti caso che, mentre esci beatamente con i tuoi amici e la tua ragazza - sorrisi ad Angie - i tuoi genitori, che non si sono mai importati realmente di te, e con con cui, quindi, hai un pessimo rapporto, un giorno, se ne escono fuori che per il bene della casa loro discografica, ti dovrai sposare con una ragazza che hai visto si e no due volte in tutto, e con cui non hai nemmeno mai parlato. Come ti sentiresti? >>
Lui mi guardò e parve capire un po' la situazione. Era sul punto di parlare, ma in quel momento entrarono Kev ed una bellissima donna.
Rimasi folgorata dalla sua figura. Alta, magra, gambe slanciate, pelle di un colorito leggermente scuro, occhi castani, bocca perfetta...chi era Miss America?!
<< Bree, ti presento mia moglie, la mia dolcissima Danielle! Dani, lei è Bree.. >> ci presentò.
Lei mi sorrise porgendomi la mano, io ricambiai ancora imbambolata.
<< E' un piacere conoscerti, finalmente! A telefono Kev non faceva altro che dirmi che sei fantastica! Bella, e con carattere! >> alzò gli occhi al cielo ed io risi timida.
<< Ma non è vero! >> si giustificò Kevin grattandosi la nuca imbarazzato.
<< Ohh si che lo è! >> ribattè Dani, sedendosi accanto a me.
<< Eccoci qua, allora, parlami un po' di te! >>
Wow! Diretta la ragazza!
Le sorrisi.
<< Beh, non c'è molto da dire, e penso che saprai già tutto su di me! >> risi nervosa. Lei mi seguì.
<< Beh in effetti Denise mi ha fatto la telecronaca, ma non non voglio sapere quelle cose. Volevo sapere qualcosa in più sul tuo conto, però che esca dalla tua bocca. Non mi aggrada sentir parlare di te da altre persone! >> mi sorrise.
Dio, me la sposerei!
Ricambiai il sorriso e presi a parlare un po' di me, dei miei gusti, di quello che mi piace o non piace, insomma, delle stesse cose con cui parlavo in precedenza con Angie.
E mi sentivo bene. Perché per una volta, oltre alle mie amiche, a qualcun altro importava di me e dei miei gusti! Non volevano sapere chi fosse mio padre, o mia madre, che macchina guidassi o dove vivessi. Era...gratificante.
Una volta finito, mi sorrise e prese a parlare un po' di lei, oltre ai suoi gusti, mi parlò di quando incontrò Kevin, dei loro appuntamenti, di lui che la sorprese mettendosi in ginocchio e chiedendole di sposarla, del matrimonio, della luna di miele (ovviamente, non mi parlò di...quei dettagli!). E io pendevo dalle sue labbra, mi rattristai quasi, quando finì di raccontare, e lei, accorgendosi, rise dolcemente.
<< Kev non mi avevi detto che tua moglie era Miss America! >> esclamai ancora meravigliata.
Lui rise, e Dani arrossì.
<< Ma dai tesoro, che Miss America! >> e arrossì di più.
<< Infatti...sei Miss Universo. >> disse Kev sorridendole dolcemente.
Si guardarono, e potei chiaramente percepire tutto l'amore che provavano l'un l'altro. Era intenso, solido, dolce, passionale, romantico.
<< E' così tutte le volte! >> mi sussurrò Angie, ci sorridemmo. Erano troppo teneri.
Fui costretta a cambiare la traiettoria del mio sguardo, o a momenti il mio cuore si sarebbe spezzato.
Io non avrei mai trovato il mio amore.
Non avrei mai provato la gioia di vedere la mia metà, e guardarla con amore.
Non avrei mai potuto abbracciarla, baciarla.
Non avrei mai provato la sensazione di sentirmi sazia di felicità, di amore. Mai.
<< Ecco la torta! >> esclamò Paul, che si era assentato per lavoro, entrando con Denise in salotto, tenendo fra le mani un vassoio con un dolce molto invitante.
Solo ora mi accorsi che non avevo toccato cibo dalla mattina, ed erano passate molte ore dal 'rapimento'.
Paul mi sorrise, mi fece l'occhiolino e la prima fetta che tagliò la porse a me. Lo ringraziai sorridendo.
Nick mi guardò, e spalancò la bocca quando vide che ne mangiai un pezzo. Lo guardai confusa.
<< DIO SIA LODATO! E' UNA RAGAZZA NORMALE! >> esclamò volgendo lo sguardo in aria con le mani congiunte, come se stesse ringraziando davvero Dio.
Kevin rise e spiegò.
<< Tutte le..mmh..frequentazioni di Joseph, non erano altro che ragazze attente alla linea, che mangiavano solo insalata e bevevano acqua, non so se mi spiego... >> io risi.
<< Beh, credetemi, sono una di quelle ragazze la cui pancia è un pozzo senza fondo! Non sono mai sazia! >>
Loro risero.
<< Benvenuta in famiglia! >> disse Nick abbracciandomi fingendosi commosso, io risi.
<< Oh Dio Nick, ti prego, non la spaventare! >> disse Paul roteando gli occhi.
<< Guarda che se ha visto Kevin con le carote al posto dei denti e non è ancora scappata, perché dovrei saperla spaventare io? >> questa frase provocò un'altra risata di gruppo.
E così passai tutto il pomeriggio, fra risate, aneddoti e giochi di società (nel gioco dei mimi, Kevin era negato!) fino a che non si fecero le 22.10.
<< Oh cavolo quant'è tardi! >> esclamai alzandomi di scatto guardando l'orologio, Denise mi imitò e dopo aver guardato l'orologio riflettè per poi guardarmi.
<< Se ti invitassimo qui a dormire, per questa notte, accetteresti? Chiamerei io i tuoi genitori, e domani, visto che è domenica, ci sarà maxi-colazione! >>
<< Non saprei..non vorrei disturbare! >>
<< Ma che disturbo! >> mi sorrise e si assentò per qualche minuto andando a chiamare i miei genitori.
Qualcosa mi diceva che mio padre ne sarebbe stato contento e avrebbe accettato.
Denise tornò con un sorriso sulle labbra.
Ecco, appunto.
<< Puoi rimanere cara! Danielle ti potrebbe prestare un suo pigiama per stanotte! >>
<< Certo! Nessun problema! >> disse Dani sorridente.
Nick sbadigliò.
<< Angie, che ne dici se andiamo a nanna? >>
<< Oh si, sono distrutta... >> rispose lei, che per il sonno sembrava quasi uno zombie.
<< Buonanotte a tutti! >> salutarono.
<< 'Notte! >> rispondemmo.
A seguirli, furono Dani (che prima mi prestò un pigiama) e Kev.
<< Tesoro, sembri stanchissima, su vai a riposarti! Sali le scale e la camera in fondo a destra è quella degli ospiti, dormirai lì! Il bagno è incorporato alla stanza, per cui non fare complimenti! Se hai bisogno di qualcosa, la mia stanza è quella lì! >> ed indicò una stanza alle sue spalle. Io le sorrisi, la ringraziai e salii le scale.
Entrai nell'ultima camera a destra, infondo al corridoio, come mi aveva detto Denise. Accesi la luce e rimasi un po' interdetta.
Per essere una semplice camera degli ospiti, è ben arredata! Sembra una camera maschile...
Forse ricevevano spesso visite di qualche amico dei fratellini.
Sospirai e mi avviai verso il bagno. Mi rinfrescai, mi cambiai mettendomi il pigiama (cannottiera e shorts, mi sentivo a disagio con questo abbigliamento in casa altrui...) e tornai nella stanza.
Non so perché, ma quella stanza non mi convinceva. Mi sentivo...strana, lì.
Scossi la testa, pensando di essere solo imbarazzata per dormire a casa Jonas, così mi avviai verso il letto e mi sdraiai, accorgendomi di quanto anch'io fossi esausta.
Dovrei essermi addormentata nel giro di pochi minuti, mi svegliai il giorno dopo con una luce chiara che mi batteva sul viso, gli uccellini cinguettavano fuori la finestra e una mano che mi accarezzava il viso e i capelli.
Ma io dico, gli uccellini non potrebbe dormire più a lun- ...
UNA MANO MI ACCAREZZAVA?!
Ohh, forse è mamma, vorrà recuperare il tempo perduto in questi an-...
No. Ora mi ricordo...non sono a casa mia. Sono a casa Jonas.
B-beh sarà Denise che cerca di svegliarmi! Chi se no! Su coraggio Bree...apri gli occhi e fai la brava ospite!
E così feci, aprii lentamente gli occhi, e trovai due occhi color nocciola che mi fissavano.

Fine Capitolo 6.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers / Vai alla pagina dell'autore: BreeDreamer