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Autore: fullnanamoon    26/07/2012    7 recensioni
Che Grimmauld Place numero 12 fosse un posto un po' tetro sia da fuori che da dentro era opinione di tutti.
[...]
Se poi si contava, l'aria polverosa, il quadro della terrificante mamma di Sirius Black che urlava con tutta la voce che aveva in corpo e ogni tipo di sorprese animalesche (tra cui ogni specie di ragno, Ron teneva prontamente in tasca una paletta e un disinfestante), allora potevi ritenerti fortunato se non morivi di allergia e se non ti prendevi un infezione a causa di un un morso di un ignara creatura.
Questa fanfiction è per la coppia che più amo: Fred/Hermione.
Non voglio fare niente di molto romantico, in effetti non vedo Fred molto romantico, è per questo che ho deciso di scriverla abbastanza in modo comico.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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Devo dirvi una cosa: Grazie!
Grazie veramente a tutti, a tutti quelli che hanno recensito dicendomi cose magnifiche, a chi ha messo la storia tra le seguite e le preferite. Non avrei mai pensato che questo primo capitolo potesse risquotere tanto successo.
Ero così felice, non vi potete nemmeno immaginare.
Ah! Buona lettura.





« Fred, gemellino agognato, lo sai che ti voglio un bene incondazionato... » George sbatté le palpebre, un'esatta riproduzione di Lavanda Brown davanti a Ron.
« George cosa vuoi ».
« Ma io? Io Freddie? Io non vo... ».
Fred girò lo sguardo sul fratello, lo squadrò mentre le sue ciglia sbattevano come delle ali di Drago.
« Spara ».
« Ma insomma, Freddie caro... ma La Cricca Granger... ».
Ecco, aveva detto le parole magiche.
Fred diventò del colore della sua maglietta, che precisiamo, era viola.
« George, fratello inutile! Avevi promesso di non dire quelle parole! ».
« Ma cosa ho detto, ho solo detto La Cricca Granger ».
« NON DEVI DIRE QUELLE PAROLE! ».
« Quali? La Cricca Granger? ».
« GEORGE TU SEI UN... ».
« Gran bel pezzo di fratello, già, già. Non c'è bisogno di dirlo sempre, lo so, lo so. Non c'è bisogno di alzare la mia autostima ».
« MA VA AL DIAVOLO! » alzò la bacchetta e la puntò su George.
In un attimo, gli occhi terrorizzati di George si mossero sui suoi capelli. Rosa.
« Georgie, fratellino, non mi hai mai detto di essere il figlio segreto di Tonks! ».
« FRED WEASLEY! ».
L'urlo di battaglia risuonò per tutto il corridoio, amplificato da Kreacher, che a cui era venuto un colpo tremendo ed era inciampato sui suoi capelli rosso fuoco rimbalzando per tutte le scale.



La Cricca Granger e La Cricca Weasley era solo una stupida invenzione.
Almeno così diceva Fred e Hermione, ma per molti (quei molti sarebbero Ginny, Gerorge, Harry, Sirius e Tonks, che sembrava amare alla follia quelle tre parole) era la cosa più bella, utile, divertente, simpatica, fantastica, forte che esistesse al mondo.
Era come un tormentone, era lo slogan di Grimmauld Place numero 12.
Suscitava ridarella. E state tranquilli, da ormai un mese, la mattina non si diceva buongiorno ma « Eh già! La Cricca Weasley » oppure « hai ragione! Fred! La Cricca Granger! ».
La mattina, per il corridoio, a pranzo, a merenda, a cena, prima di andare a letto.
Quelle parole risuonavano in ogni angolo, e anche Walburga, la mamma di Sirius, come un pappagallo che ripete le parole, ripeteva « LA CRICCA WEASLEY! LA CRICCA GRANGER! » e badate bene, tutti cercavano di spronarla a urlare.
L'unico abitante, insieme a Fred e Hermione, a odiare tutta quella confusione era Kreacher che ormai sfoggiava conciature particolari.
Il fatto che Kreacher si sentisse sexy non aiutava.
Per niente.
Ma tralasciando un Elfo con l'autostima alle stelle, La Cricca era nata per colpa di un disguido.
Era successo, che Hermione, testa infilata in un libro di Incantesimi, proprio quella mattina avesse deciso di percorrere il corridoio in costume.
« Fa caldo » aveva detto a Ginny, e la cosa che Hermione odiava, dopo il maltrattamento degli Elfi Domestici era il caldo.
Proprio quella mattina, Fred Weasley aveva deciso di girare per casa in mutande perché George, arrabbiato dopo che i suoi capelli erano diventati di un sensuale rosa, aveva deciso di nascondere tutti i suoi vestiti lasciandogli solo un misero paio di mutande.
Così anche lui, girava per lo stesso corridoio, con la testa per aria, ignorando che nello stesso corridoio ci fosse un ragazza in costume.
Il fatto che stesse architettando un omicidio sul proprio fratello lo distraeva e immagini cruente gli saltavano agli occhi.
E mentre programmava un accoltellamento usando ogni cosa che ci fosse in casa si scontrò su Hermione.
Fu colto alla sprovvista, cadde sulla ragazza e lei si ritrovò a cadere su un mobile che si spaccò in due.
Il che produsse un casino tale che Walburga prese a urlare cose senza senso.
« Fred! ».
« Hermione, che ci fai in costume? ».
« E tu in mutande? Sei sopra di me Weasley! ».
« CHE SUCCEDE LA SOPRA? » una voce percosse le scale.
« Oh no! Sirius! » Fred si soffermò sullo sguardo di Hermione, imbarazzatissima. Non si era mai accorto di quanto fossero luminosi i suoi occhi.
« Sono incastrata, ti prego fa qualcosa! ».
« Il Prefetto Perfetto ha paura? ».
« STO ARRIVANDO! CHE SUCCEDE? » urlò Harry.
« OH NO! C'E' ANCHE HARRY! » urlò Hermione.
« E' ufficiale, il Prefetto Perfetto ha paura ».
« Eccoci! Co... FRED! HERMIONE! » urlò Ginny.
Il fatto era che no, non c'era solo Harry e Sirius, ma Tonks, Ginny e George.
Seguiti naturalmente da Kreacher, che urlava cose come: « feccia di questa casa, non avete nemmeno un taglio di capelli decente! ».
« Non ci posso credere! Voi due! ».
« Tu Fred! Io pensavo che Angelina... ».
« Hermione... Krum... ».
« NON E' QUELLO CHE PENSATE! » provò Hermione, guardando Harry implorante, ma lui sghignazzava.
E fu proprio George, con lo sguardo pericolosamente illuminato a scandire quelle parole.
« La Cricca Weasley e la Cricca Granger ».
Non ci fu nulla da fare. Hermione dovette implorare Ginny e pregare tutti i Santi e i Merlini esistenti che lei non dicesse niente a Ron.
Arrivarono a un compresso, avrebbe dovuto rifornirla di dolci, era a spese sue certo, ma Ron non si sarebbe scandalizzato.
« E' un bambino! Avrebbe un shock! Un trauma! ».
Dovette implorare invece Sirius di stare zitto con Molly, « gli verrebbe un infarto! E poi dimmi Sirius, chi ti cucinerebbe? Chi ti laverebbe i panni? Uno shock tremendo! Uno dei suoi figli... ».
Ma Sirius preferiva stare zitto con Molly, ma stranamente quando lo incontrava dalla sua bocca uscivano cose molto simili a "Fred" e "Cricca".
Aveva deciso di abolire il costume, anzi lo aveva nascosto sotto strati di vestiti , dentro tre sacchetti neri chiusi ermeticamente.
Per Fred, la vita non era certo delle migliori.
George gli chiedeva come mai non gli avesse mai detto che aveva un vero e proprio debole per i Prefetti e Ginny entrava rumorosamente in camera in costume dicendo che lui ormai aveva una vera e propria esperienza.
« Ma George! Io sono cascato addosso a lei puramente per caso! Sono inciampato ».
« Ma certo Freddie! Come no! ».
« Senti, non sono solo capace di trasformare i capelli da rossi a rosa. Posso trasformare la tua belle pelle in qualcosa di verde e viscido! ».
Da quel momento George ripeteva la parola Cricca molto, ma molto raramente.



Fred si era addormentato, un sogno tormentato, a dire la verità.
Ma quando si svegliò, non ricordava più niente del sogno, George lo guardava in tralice.
« Parlavi ».
« E che dicevo? ».
« Hermione. Hai ripetuto per tre volte Hermione ».
La cosa lo stupì, certo, negli ultimi tempi aveva pensato parecchio ad Hermione e ai suoi occhi.
« Fred, non è che ti stai innamorando vero? ».
« Io? Innamorarmi? Ma sei pazzo? ».
« No, sono il centro della tua vita. Ma tu ti stai innamorando Fred ».
« Be', lei non è brutta, e poi quel costume gli stava proprio bene... ».
« AHA! FRED, SEI COTTO! » e prese a saltare sul letto.
« GEORGE, FRATELLO DEGENERE! ».
E per tutto il corridoio risuonarono strilli seguiti da un Kreacher a cui era venuto per l'ennesima volta un colpo e con i bigodini sulla testa era cascato rotolando per tutte le scale finendo in soggiorno.





Spazio a me: RECENSITE! RECENSITE! RECENSITE!
Alla prossima!
  
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