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Autore: LaMusaIspiratrice162    26/07/2012    1 recensioni
Non tutti i fiori fioriscono per essere visti,alcuni sono destinati a disperdere la loro fragranza nel deserto.Finchè qualcuno non li raccoglie e ne apprezza il profumo.
(Northanger Abbey-Jane Austen)
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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[POV CHOCOLA]
-Chocola…cosa ci fai qui?-
-Cerco Pierre,devo parlargli…è davvero urgente!-
-Non c’è…è scappato!-
-Scappato?-ripetei sorpresa.
-Sì. Era sconvolto! Così abbiamo litigato e lui è scappato di casa…Le guardie lo stanno cercando,ma non riescono a trovarlo in nessun luogo.-disse con gli occhi lucidi.
La osservai intristita e riflettei su dove avrei potuto trovare Pierre.
-Dove lo stanno cercando?-chiesi.
-Beh in tutti i villaggi di Extramondo…-
-E non lo cercano nella Foresta Zenzero?-
-No…lo sai, quello è il vostro territorio e noi non possiamo entrarci.-
Saule annuì, confermando l’esistenza di quel divieto.
-Vuol dire che vi andrò io,perché sono quasi sicura che lui sia lì-dissi e subito uscii dalla finestra.
Volai veloce verso quell’ agglomerato di alberi. Decisi di puntare alla radura, in cui eravamo andati l’altra sera. Atterrai nell’erba e mi guardai intorno cercando Pierre,ma sfortunatamente non lo trovai. Tutto era silenzioso e scuro intorno a me e cominciavo a credere che non lo avrei mai trovato. Improvvisamente ricordai che c’era un altro posto in cui avrei potuto incontrarlo.
Cominciai a correre nella direzione in cui ricordavo che era un laghetto,era proprio quello in cui ero caduta alcune settimane prima. Raggiunsi quel luogo e tirai un sospiro di sollievo quando vidi la sua figura seduta proprio a pochi passi da me. Era intento a lanciare dei sassolini sulla superficie del lago. Camminai lentamente verso di lui e mi sedetti. Mi circondò la schiena con un braccio e mi strinse a lui.
-Perché tutte le persone che amo finiscono per mentirmi?-
Quella domanda mi rattristò, in quanto sapevo che ero stata io la prima a deluderlo.
-Mi dispiace…- sussurrai piena di vergogna.
-Lo so.-disse accarezzandomi i capelli- A volte credo che dovrei odiarti, eppure non c’è nessun altro che avrei voluto vedere ora oltre te-
Gli sorrisi e in quel momento notai l’aria depressa del suo viso.
-Ho scoperto di essere stato ingannato da quella che credevo la mia famiglia e di essere stato abbandonato dalla mia mamma.-
-Che cosa hai intenzione di fare? Vuoi sapere chi è tua madre?-
-Non lo so-rispose sconsolato.
-Io al tuo posto vorrei saperlo…-
-Sì ma sarebbe una ricerca inutile. Se anche la incontrassi, cosa cambierebbe? Non potrei volerle bene mai, perché lei non mi ha amato.-
-Oh non c’è questo rischio : lei è morta.-dissi cercando di soffocare un singhiozzo.
-Tu che cosa ne sai?La conoscevi?-
– Vuoi che ti parli di lei?-gli chiesi e lui annuì.
Gli raccontai la storia, che Saule mi aveva riportato alla mente qualche ora prima.
-E come era?-chiese curioso.
-Era bellissima. Aveva gli occhi azzurri e un elegante baschetto biondo. Credeva intensamente nell’amore, nonostante avesse molte ragione per odiare quel sentimento, che nessuno sembrava mai provare per lei. Si era molto affezionata a me e mi trattava come se fossi stata sua figlia ed io ricambiavo il suo affetto. La sera mi parlava sempre di te : mi raccontava dei giochi che facevate insieme,delle cose che ti aveva insegnato e anche dei guai che avevi combinato. Quando il suo viso diventava triste, per combattere il pianto si inginocchiava a terra e pregava affinché tu fossi ancora vivo ed io facevo lo stesso. A volte per tirarla su di morale inventavo delle avventure che tu stavi facendo nel momento in cui parlavamo. Strano che si sia avverata quella che lei giudicava più assurda.-
-Come è morta?-
-Beh devi sapere che lei aveva un sogno : quello di terminare la lotta tra gli Orchi e gli abitanti di Extramondo. Mi stava per questo educando all’arte di amare e perdonare e la missione stava apparendo più facile di quel pensava. Per questo mi aveva donato quel medaglione con la scritta “Sii il cambiamento”. Purtroppo Glace lo scoprì e decise di punire entrambe. Per questo la uccise davanti ai miei occhi.
-Guardala la tua stupida tata che fine fa!Volevi cambiare il mondo?Volevi cambiarla?Lei è la principessa degli Orchi e non può essere “buona”-gridò.
Poi lasciò andare il suo corpo e la colpì con un potente incantesimo.-
Alla fine del racconto, mi ritrovai tra le sue braccia a piangere a dirotto.
-A quanto pare mia madre era molto brava…-
-Che intendi?-
-Se è riuscita a renderti così-
Ero riuscita a fargli amare sua madre,ma adesso dovevo fare un’ altra cosa : convincerlo a tornare a casa. Gli chiesi se aveva intenzione di farlo, ma lui si rifiutò.
-Mi hanno mentito…e non potrò mai perdonarli-
-Sì ma non l’hanno fatto per cattiveria,come ho fatto io, l’hanno fatto per proteggerti e perché ti amano. Se hai perdonato me, non puoi farlo anche con loro?-
Lui ci pensò un attimo e poi annuì.
-E come dovrei vivere ora? Dovrei fare come se nulla fosse?-
-In fin dei conti sono loro la tua famiglia…lo sono sempre state e sempre lo saranno-dissi.
-Ti sbagli!- replicò - fanno parte altre persone della mia famiglia… il ricordo di mia madre e tu-
A questo punto si allontanò e tornò a casa. Non so se disse ai suoi cari che ero stata io a convincerlo, ma immaginai che la felicità di averlo di nuovo lì li avesse commossi al punto di impedirgli di fare domande.
  
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