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Autore: _Fy    26/07/2012    1 recensioni
Sara è una ragazza allegra e solare eppure così insicura e timida. Come ogni adolescente si troverà ad affrontare le problematiche della sua età. Frequenta il terzo anno di scuola superiore ed è sempre in compagnia della sua migliore amica storica, Liliana. Tra qualche gioia e qualche dolore tipico dei suoi 16 anni, Sara affronterà mille avventure e finalmente conoscerà l'amore.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sara era arrivata nel luogo dell’appuntamento in netto anticipo; molto probabilmente, l’ansia che le attanagliava lo stomaco, aveva reso i suoi movimenti molto più veloci di quanto pensasse.

 

Sospirò e con gli occhi puntati verso il cielo, spaziò tra le nuvole bianche che sottili le davano l’impressione di star osservando un paesaggio innevato; da bambina si ritrovava spesso a guardare il cielo sognando di poter volare e raggiungere le soffici nuvole, sognava di saltarci sopra, era convinta che avessero la stessa consistenza del sapone a contatto con l'acqua, come quando la madre le riempiva la vasca per farsi il bagno. Sognava di poterle assaggiare e le immaginava dolci come lo zucchero filato.

 

A quei pensieri si ritrovò a sorridere e per un momento, mentre lo sguardo era ancora rivolto verso quella distesa di azzurro, si sentì di nuovo bambina.

 

Matteo camminava con sguardo alto e fiero tra le strade ghermite di gente, le spalle incurvate all'interno però, tradivano una leggera tensione e insicurezza mentre le sue mani giacevano nelle tasche strette dei suoi jeans.

 

Sapeva di essere leggermente in anticipo ma questo non gli causò nessun fastidio, anzi gli concesse un leggero sollievo.

 

Perso nei suoi pensieri non si accorse subito della presenza di Sara; la osservò da lontano tuttavia, man mano che si avvicinava, poteva guardarla meglio.

 

Troppo presa nei suoi pensieri non si accorse dei suoi occhi che la studiavano incantata; Sara gli appariva come la più bella tra le meraviglie: i capelli ramati lasciati sciolti, con il sole, davano vita a giochi di luce rendendo la sua chioma vicina al rosso- arancione, le spalle rilassate e le mani congiunte tenevano strette una piccola borsetta bianca, il corpo fasciato da un delizioso vestito azzurro la cui gonna svolazzava mossa dal vento accarezzandone la pelle chiara delle sue gambe, il viso rivolto verso l'alto, il profilo del naso e le labbra carnose leggermente dischiuse.

 

Gli occhi, gli erano rimasti preclusi.

Avanzò con calma per godersi ancora per qualche attimo quella splendida visione mentre il suo cuore, a differenza delle sue gambe, sembrava battere più velocemente; Matteo si domandò cosa fosse quella leggera sensazione di calore che si diradava dal cuore fino a riscardalrlo interamente, si chiese perchè il suo cuore avesse accelerato i suoi battiti, perchè desiderasse immergersi nei suoi occhi cioccolato, accarezzarle il viso e chiederle di salvargli l'anima.

Ormai pochi passi lo dividevano da lei, la vetta era vicina ed il cuore più leggero.

-Ciao

Sara sussultò; era rimasta a contemplare il cielo per interi minuti che le parvero ore e la voce di Matteo l'aveva sorpresa non poco. Si girò con timore e subito i suoi occhi si incatenarono a quelli di lui " un pezzettò di cielo" pensò estasiata osservando le iridi azzurre del ragazzo.

- Ciao

Sara abbassò gli occhi imbarazzata interrompendo il contatto visivo tra i due.

-Come... Come va?

Matteo si sentì fragile e forte allo stesso tempo, sentì una leggera felicità montargli dentro ma nello stesso momento, si sentì il più idiota tra gli idioti.

Le parole del suo migliore amico gli vennero in mente e come un flash, rivide il suo volto sorridente nei suoi pensieri " Matteo, quando incontrai Laura la prima volta mi colpii immediatamente, accanto a lei mi sentivo fragile e insicuro e questo mi faceva paura, io che non ho mai avuto paura di niente, ma guardandola negli occhi capii che lei sarebbe stata l'unica che con una sola parola mi avrebbe potuto dare il mondo o precludermelo per sempre"; Matteo aveva riso alle parole dell'amico dandogli della femminuccia, a lui non sarebbe mai successo.

Ora, guardando la ragazza davanti a sé riuscii finalmente a comprendere quello scintillio negli occhi che, Luca, aveva ogni qual volta guardava la sua ragazza; si chiese se anche lui adesso, guardandola, avesse quella luce speciale.

- Tutto bene, credo. Tu? 

Sara sentiva il disagio crescerle dentro e pesarle come un macigno.

- Si, ora bene.

La ragazza alzò finalmente il viso rivolgendogli la sua espressione crucciata.

- Perchè ora?

Matteo la osservò incerto; nella sua testa si affacciavano centomila risposte, mille reazioni diverse, tanti finali.

Aprii le labbra ma prima che potesse emettere una risposta qualcuno lo interruppe.

-Ciao ragazzi, siete qui da molto?

Liliana avanzava allegra verso di loro, avvolta nel suo vestitino color terra; Matteo non seppe se esserle grato per quell'interruzione o viceversa. 

-Ciao tesoro

Enunciò Sara.

Il suo sguardo tradiva ancora una nota di ansia; aveva capito che le parole che Matteo le stava per dire, avrebbero potuto cambiare tutto, forse, facendo precipitare la sua intera vita nel baratro.

Decise che sarebbe stata più attenta e si sarebbe tenuta a distanza.

Matteo, dal canto suo, non si prese il disturbo di dar fiato alla sua bocca, semplicemente, la salutò con un lieve cenno del capo.

Liliana osservava sospettosa i due; l'aria era talmente tesa da poterla tagliare con un coltello. Tuttavia, finse indifferenza, tanto più che sapeva che Matteo, presto o tardi, avrebbe cambiato idea. 

A Matteo, quel clima, pesava come le parole che non aveva detto; con la coda dell'occhio osservò Sara che timidamente sorrideva alla sua cara amica.

-Allora, andiamo?

Matteo e Sara annuirono poco convinti ma ormai rassegnati, si incamminarono al fianco di una solare Liliana.

Entrarono in un piccolo negozietto e subito Liliana si fiondò tra i vari articoli trascinando con sé la povera Sara.

Sara, dal canto suo, tentava di lasciarsi coinvolgere dall'entusiasmo della sua amica e di dimenticare la presenza di Matteo e dei suoi occhi, che per un istante, aveva creduto fossero il suo pezzetto di cielo personale e che per un attimo, le avevano fatto tremare il cuore.

Matteo osservava divertito la scena; aveva colto lo scorso interesse della ragazza e osservando i suoi occhi si meravigliò di quanto affetto lasciassero trasparire quando si posavano su Liliana.

Si rese conto che, quell'affetto, sarebbe costato caro al suo cuore.

Con gli occhi, seguì ogni minima smorfia del suo viso che si presentava ogni qual volta Liliana le metteva sotto il naso una magliatta che non le piaceva, osservò i suoi sorrisi e i suoi occhi grandi che si illuminavano quando invece trovava qualcosa che invece era di suo gusto.

Desidò vederla sempre così.

Desiderò bearsi delle sue espressioni anche nei giorni avvenire.

Desiderò vederne ancora.

Notò con sommo piacere come il rosso le donasse e rise vedendo la sua espressione imbronciata di fronte alle pretese di Liliana, sorrise intenerito quando la vide specchiarsi incerta provandosi una maglietta azzurra, osservò incantato le sue labbra che si muovevano leggere per parlare, osservò la sua mano che, lentamente alzava la sua massa di capelli ramati lasciando scoperto il collo candido, si beo del suo profumo fruttato ogni qual volta le passava accanto e di quelle rare volte in cui lei lo sfiorava involontariamente causondogli un brivido.

-Noi qui abbiamo finito

Esordì Liliana avvicinandosi a lui.

- Bene, che si fa?

- Che ne dite di andare al bar a prendere un gelato?

Sara annuì distrattamente e Matteo si ritrovò a fare altrettanto.

Seduti al tavolino della gelateria, ognuno mangiava assorto il suo gelato; Liliana aveva scelto fragola e limone, Sara aveva optato per i suoi gusti preferiti, nocciola e cioccolato bianco mentre Matteo gustava il suo gelato alla nutella e fior di latte.

Il silenzio veniva rotto solo dalle innumerevoli domande di Liliana al quale seguivano brevi risposte o lievi cenni del capo.

- Ti trovi bene nella nostra scuola?

- Si

- Strano, non ti ho visto far amicizia con nessuno

- Non sono un tipo molto estroverso

Sara ascoltava annoiata quel mezzo interrogatorio, solo una domanda le suscitò interesse.

- Perchè ti sei trasferito qui?

Matteo sussultò, non voleva ricordare.

   
 
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