CAPITOLO DECIMO - SON OF ODINO
Dandogli un ultimo sguardo mi alzai e, dopo avergli scritto un biglietto, uscii dalla sua camera.
Camminando per il corridoio non potei fare a meno di ripensare alla comparsa di Odino: non riuscivo proprio a trovare un motivo per cui lui dovesse venire sulla Terra. Ero certa solo di una cosa: se era arrivato qui era perchè stava per succedere qualcosa di tremendo.
Sbuffai. Prima erano spuntati questi "varchi dimensionali", poi da essi erano fuoriusciti degli alieni che, non si sa per quale motivo avevano iniziato ad invaderci ed ora arrivava nella base il re degli dei. Stancamente appoggiai la schiena contro la parete del corridoio che portava al ponte di comando e chiusi gli occhi. L'ultima cosa che ci mancava, pensai, era la rimpatriata famigliare fra Loki e suo padre.
"Lily." mi sentii chiamare. Immediatamente riaprii gli occhi e vidi di fronte a me il comandante Fury.
"Mi dica comandante." gli risposi mettendomi composta.
"Avrei bisogno di parlarti, vieni." mi ordinò scortandomi nel suo ufficio. Entrata nella stanza presi posto sulla poltrona di fronte alla scrivania aspettando che Fury cominciasse a parlare.
"Non so se lo hai già saputo, - iniziò l'uomo - ma Thor è tornato e con se ha portato suo padre Odino."
"Si, ne ero già a conoscenza, li ho incontrati prima e mi chiedevo perchè il re degli dei è sceso fra noi comuni mortali."
"Sii più rispettosa nei suoi confronti Lilian, non è saggio mettersi contro Odino, anche se si ha Loki dalla propria parte." mi rimproverò l'uomo.
"Non so di cosa lei stia parlando, comandante." replicai sarcasticamente.
"Oh io penso di si, ma non è questo il motivo per cui ti ho convocata. Come ti dicevo , l'arrivo di Thor e di suo padre ha portato l'arrivo di novità."
"Quali signore?" domandai impaziente: perchè non arrivava direttamente al punto?
"Come ben saprai abbiamo scoperto che l'apertura dei portali è dovuta ad un'instabilità dell'atmosfera terrestre dovuta all'utilizzo del tesseract. Grazie a Thor, ed alla sua visita ad Asgard, adesso sappiamo come risolvere la situazione."
"Davvero?! Tutto questo potrà realmente finire?!" lo interruppi.
"Si, tuttavia c'è un 'ma'. Per risolvere questa faccenda è necessario distruggere il Tesseract esattamente a metà fra i due mondi. Ecco perchè Odino è qui: ha ritenuto più sicuro portare personalmente il tesseract qui." mi spiegò.
"Ho capito, ma perchè lo sta dicendo a me adesso?" domandai.
"Voglio che tu distrugga il manufatto durante la prossima battaglia."
"Io? Stark, Banner, Thor e Loki sono decisamente più forti di me..." dissi.
"Di Banner non posso totalmente fidarmi, la sua controparte Hulk è incontrollabile, e Stark non dispone di abbastanza potenza. Per quanto riguarda Loki è pur sempre un prigioniero, anche se in libertà vigilata, e Thor, secondo Odino, non riuscirebbe a distruggerlo del tutto: abbiamo bisogno della potenza del fuoco, è l'unica che può distruggere il tesseract." continuò l'uomo.
"Se la mette così accetto l'incarico, signore. Farò del mio meglio per non deluderla." conclusi.
"Questo è lo spirito. Ora vai, verrai chiamata più tardi."
"Si. Arrivederci signore." Lo salutai fiondandomi fuori dalla stanza. Da una parte ero sollevata: finalmente si era trovata una soluzione a questa insensata guerra, ma dall'altra parte ero preoccupata, non per la mia incolumità, ma per la paura di fallire e di deludere tutti. Che cosa avremmo fatto se distruggendo il tesseract non fosse accaduto niente?
Con questi pensieri che mi affollavano la testa, non mi resi conto che Thor si era avvicinato a me, così non potei fare a meno di sobbalzare quando mi posò la sua mano sulla spalla.
E adesso che cosa voleva quel vecchiaccio? Mi domandai mentre annuivo distrattamente. Senza aggiungere altro, mi scortò verso la camera di suo padre.
"Eccoci arrivati." mi disse indicandomi una porta.
"Tu non vieni?" gli domandai stupidamente.
"No. - disse l'uomo scuotendo la testa - Padre vuole parlarti in privato." mi spiegò.
Prendendo un bel respiro bussai alla porta e dopo un 'avanti' appena accennato, entrai nella stanza del re degli dei non senza un attimo di esitazione.
"Thor mi ha parlato molto di te, Lilian, e di cosa stai facendo per Loki. Come sta mio figlio adesso? Ho visto che prima lo hai seguito." mi chiese voltandosi lentamente.
"Voi come vi sentireste se vostro padre vi avesse mentito da quando eravate piccoli?" gli domandai sarcastica incurante della sua carica. Odiavo il modo in cui aveva fatto soffrire Loki.
"Sei insolente ragazza, ma hai ragione: io... ho fatto un grande errore con Loki e avrei dovuto rimediare tempo fa, ma quando me ne accorsi era troppo tardi e mio figlio era già sulla via della perdizione. Ciò nonostante io non posso che dirti grazie per tutto quello che hai fatto per lui." concluse.
"Io non sto facendo proprio nulla, solo tengo molto a suo figlio." spiegai senza distogliere lo sguardo dal suo.
"Mi spiace solo - continuò l'uomo scrutandomi attentamente - che quando tutto questo sarà finito Loki dovrà tornare nelle sue celle ad Asgard."
"Come?!" esclamai. Non volevo crederci: dopo tutto quello che aveva fatto lo rinchiudevano di nuovo?!
"Questa è la legge asgardiana." mi spiegò duramente.
"Ma... ma lui adesso sta rischiando la vita per salvare la Terra. Lui... lui è cambiato, non potete rimetterlo in prigione!"
"Ciò non cambia quello che ha fatto. Cerca di comprendermi: lo faccio per il bene di tutti." mi disse posandomi una mano sulla spalla.
"E al bene di Loki ci pensate mai?" gli domandai con astio prima di uscire dalla stanza sbattendo la porta con tutta la forza possibile. Vecchio stronzo, pensai. Dio o non dio lo avrei fermato a tutti i costi.
"Ti ha detto di mio fratello, vero?" chiese una voce dietro di me: Thor.
"Cercherò di farlo ragionare. - sospirò l'asgardiano - Loki è cambiato: non si merità di stare recluso." concluse entrando nella stanza del padre. Decisi di avviarmi anche io e, dopo aver fatto un piccolo spuntino nella sala da pranzo, mi diressi verso camera mia, ma non feci in tempo ad arrivare che l'allarme si mise a suonare: era tempo di combattere.
Senza perdere tempo mi diressi velocemente verso il jet, ma prima di arrivare sul ponte mi sentii tirare per un braccio.
"Tieni, in questa borsa c'è dentro il Tesseract. - mi disse passandomi una sacca nera - Tranquilla, è dello stesso materiale dei tuoi vestiti, quindi potrai combattere senza preoccuparti di perdere pezzi." continuò ancora.
"Tutto bene?" gli domandai apprensiva.
"Si." rispose tentando di farmi un sorriso, anche se non troppo convincente.
Mi alzai e, dopo aver rivolto un ultimo sguardo a Loki, mi lanciai fuori dall'aereo e presi fuoco.
#Angolo autrice#
*Si picchia* SCUSATE. Mi dispiace davvero tanto per il (solito) ritardo. Pensavo di riuscire a riscrivere il capitolo entro ieri, ma evidentemente non era così -.-. Nonostante questo, grazie a tutti per la pazienza che state dimostrando di avere con una ritardataria come me!! Il prossimo capitolo (l'ultimo in teoria O_O) arriverà (spero) entro una settimana da oggi. Grazie ancora a tutti, soprattutto a SvaneH, HelleonorGinger, Bored94, Vmortadella, Moon_96, Princess_Keblitz, RoseChan, Artemis Black, AcrossTheSea e VampireXDyumi che hanno recensito. Alla prossima
baci
Ilaria
PS: lo so, il capitolo non è lungo, ma è per esigenza di trama U_U.
PPS: Adesso risponderò alle scorse recensioni xD.