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Autore: Trunksina_99    26/07/2012    2 recensioni
Vi racconterò di universi paralleli, dove in ogni universo ci sono innumerevoli differenze tra personaggi, caratteri e luoghi. La prima parte è dedicata agli androidi c-17 e c-18 che in un altro universo avevano a che fare con situazioni leggermente diverse.
Buona lettura :)
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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"E allora??" sbottò lei "cosa stai aspettando?!"
C-18 guardava Trunks irritata dal fatto che lui aveva gli occhi piantati a terra, senza degnarla di uno sguardo.
Quando finalmente lui si riprese, si guardò intornò come se vedesse il posto e le persone dinanzi a lui per la prima volta. Ad occhi aperti scrutò i due androidi, e successivamente, ll nuovo cyborg, che, ad occhi aperti, guardava il mondo per la prima volta dopo dieci anni.
Fissò la ragazzina per un momento interminabile.
Non c'era dubbio che avesse legami di sangue con 17 e 18. Poi lei si accorse che il ragazzo la stava guardando, stupito di non averla mai vista.
Si passò una mano tra i capelli scuri e gi sorrise. Ora che la guardava meglio era vestita quasi come la sorella maggiore. Aveva una maglietta bianca a striscie nere, un gilet rosa che arrivava alla base del seno e una mini-gonna jeans sempre rosa con leggins neri e stivaletti di pelle marroni. Gli venne in mente che forse nell'altra vita da umani dei tre fratelli, le due sorelle ebbero comprato gli abiti insieme con colori diversi. Ma nel nuovo cyborg c'era anche un pò del fratello. Indossava anche degli scalda-muscoli a strisce rosa e nere e un foulard bianco al collo.
Cos'era? Una specie di fusione tra c-17 e c-18?
Non ebbe il tempo di finire il pensiero, che vide l'androide che l'avrebbe affrontato, a un palmo dal suo viso. Ancora più vicino era il pugno che gli sferrò per liberarlo dai suoi pensieri.
"Abbiamo finito di fare scena muta?" lo provocò lei.
Trunks si rialzò subito, chiedendosi come mai si era concesso tanto tempo solo per pensare a cose inutili.
Volò verso c-18 con le mani strette in pugni e cominciò ad attaccarla.
Lei evitava tutti i suoi attacchi con estrema facilità e abilità, con un sorriso tra le labbra.
Per puro caso Trunks si ditrasse, e sentì affondarsi un forte colpo nella pancia. C-18 lo aveva colpito. Lui era ancora immobile per il danno subito, e lei ne approfittò per colpirlo ai fianchi con un calcio che lo fece scontrare con un enorme ammasso di roccia che andò in frantumi.
"Tieni ben a mente questa mossa." disse c-18 a c-16.
"Lo farò." rispose la bambina
Trunks tornò di fronte a 18 per colpirla, e ci riuscì. Solo che non servì a molto.
Lei non era nemmeno ferita e sorrideva entusiasta.
Vegeta era deluso. Come poteva lui. Suo figlio, farsi malmenare da una banda di ragazzetti. Un sayan non avrebbe mai dovuto sottomettersi a delle stupide macchine.
Se non ci sarebbe riuscito Trunks, gli avrebbe fatti fuori lui.
Il Principe. Il migliore in assoluto.
Contiuava ancora a guardare il ragazzo che prendeva a pugni il cyborg, che era anche ferito.
L'unica differenza che notò poco dopo, non era che Trunks era più ferito di c-18, ma che lei a differenza del ragazzo non si stancava mai di combattere, e lui, almeno per ora, non sembrava ancora esausto ma di questo passo, avrebbe vinto lei.
Batterla non era impossibile, calcolò Vegeta. Ma sarebbe dovuto diventare più forte di come lo era adesso.
Per ucciderla subito, prima di stancarsi.
"Stancarsi": una parola che i tre cyborg non conoscevano più da anni.
Voleva dire a suo figlo di fare sul serio, e subito, senza giocare, perchè la potenza dei due avversari era quasi alla pari, altrimenti non si sarebbe più potuto reggere in piedi.
Ma d'altra parte sapeva che il suo erede doveva cavarsela da solo.
E se era così stupido da non accorgersene, sarebbe stato peggio per lui.
Sembrava che in quel momento fosse Trunks ad avere la meglio. Ma c-18 stava solo fingendo. Stava giocando con la debole mente dell'avversario. Con l'innata spavalderia del sayan mestizio.
C-16 rideva. Persino lei. Una bambina, aveva capito il trucco della sorella, che Trunks non aveva ancora afferrato.
Anche Vegeta aveva l'impulso di ridere.
Trunks non capiva perchè tutti stessero sghignazzando alle sue spalle.
-Cosa sta succedendo?- si chiese -Perchè stanno ridendo? Non lo vedono che stò dando una bella lezione a questo cyborg?? Che gli prende a tutti quanti?!-
Era così preso da quello che stava succedendo, che non si accorse nemmeno di essere finito a terra, con il braccio sanguinante.
Sopra di lui, suo padre lo guardava con disprezzo, e non capiva il perchè.
"Povero sciocco..." Si sentì dire affianco, mentre sentì un dolore atroce, che lentamente gli attraversava la gamba.
"Possibile che non l'hai ancora capito? Eppure hai detto che nel tuo futuro combatti con noi da quando sei nato. Siamo così diversi lì?"fece eco c-17 alla sorella.
-Non capisco...- continuava a pensare.
Intanto c-16 rideva ancora:"Posso spiegarlielo io?"
"Non servirà, non vivrà abbastanza a lungo per poter capire a fondo."le rispose il fratello.
"Si può sapere cosa sta succedendo!!" urlò infine Trunks, spazientito da quelle risate e quei ghigni, che aveva anche suo padre.
"Sono stanco! Cos'avete da ridere?Sono buffo?!"
"Già si, sei buffo!"gli disse c-16:"Anche un povero umano avrebbe capito..."
"Cosa?!"
"Combatti con loro da anni? E non ti sei mai accorto che noi possediamo l'energia infinita? C-18 stava solo giocando con te. E mentre tu credevi che lei stesse perdendo, in realtà ti stancavi ancora di più. Si è persino fermata, impietosita nel vedere quanto sei patetico!"
A quelle parole, Trunks capì finalmente perchè non è mai riuscito a battere i cyborg.
Non per inferiorità di potenza. Ma perchè gli androidi hanno sempre giocato con lui, facendolo stancare, mentre lui credeva di colpirli. E solo adesso capiva il suo errore.
Guardò suo padre, deluso di quanto fosse stupido il figlio, sebbene avesse come padre il principe dei sayan. E pensare che aveva costruito da sè una macchina del tempo.
"Adesso basta."disse Vegeta."Il vostro vero avversario sono io!"
"Sono d'accordo."Rispose c-17."Ci siamo stancati di lui, sarebbe tempo perso ucciderlo...ti batterai con me, mentre -18 si allenerà un pò con c-16".
"Ormai non interessi più a nessuno."disse c-18  Trunks.
Il ragazzosi vergognava di se stesso. Come aveva potuto fallire così miserabilmente.
La fatica,che si era procurato da solo, fu tale da farlo svenire in un lungo sonno pacifico.






Ed ecco che è arrivato il quarto capitolo!! Grazie a tutti, fatemi sapere se vi è paciuto :D tante recensioni!! Baci e al prossimo capitolo!


  
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