Un
incidente inaspettato
Era una calma mattina di primavera, nell’aria si
sentivano solo gli uccellini che cinguettavano, e niente disturbava la
quiete.
O quasi; la tranquillità fu interrotta da un lungo
grido a 100 decibel.
- Vegetaaaaaa,mi dai una mano con le faccende di
casa?-urlò Bulma sperando che almeno quella volta l’avrebbe
aiutata.
- No, perché questi lavori sono per le donne!-rispose
come sempre Vegeta
- Cosa??Come,come,come, cosa hai detto?!?!?-chiese
Bulma iniziando a infuriarsi.
- Ho detto che le faccende di casa sono lavori da
donna.- disse Vegeta
- Vegeta aiutami immediatamente con queste faccende o
ti uccido!Hai capito?!?-disse Bulma, furibonda,iniziando a minacciare
Vegeta.
- Io non mi faccio comandare da nessuno,soprattutto
da una donna. Sono il principe dei Saiyan!- rispose Vegeta fregandosene delle
minacce della compagna.
- Io non sono una donna qualunque io sono la tua
compagna,quindi fai quello che ti dico,hai capito!!-disse Bulma del tutto
arrabbiata con il compagno.
- Io me ne vado.- disse alla fine Vegeta.
-Principe dei miei stivali, cosa avresti intenzione
di far..-ma prima che Bulma potesse
finire la frase Vegeta non c’era più.
Una folata di vento freddo era entrato dalla finestra
dalla quale Vegeta era uscito volando in tutta fretta per fuggire alle ire della
donna.
“Uffa!!Quello scansafatiche,mi fa sempre
infuriare!”disse Bulma fra sé e sé.
-Ciao mamma!Che è successo?Perchè sei arrabbiata?-Bra
salutò la madre.
- è tuo padre!Mi ha fatto incavolare di nuovo.-
rispose Bulma a sua figlia.
-Non ti arrabbiare mamma… sai come è fatto papà,
lascialo perdere!Semmai fatti aiutare da qualcun altro con le faccende,no?-le
consigliò Bra a sua madre.
-Bene.. allora non è che mi aiuteresti tu con le
faccende,Bra?- disse Bulma a sua figlia.
-Ma perché non mi sono stata zitta?!-Bra si pentì di
quello che aveva detto e, a malincuore, cominciò ad aiutare la
madre.
Qualche minuto dopo mentre Bulma e Bra facevano le
faccende di casa si sentì il telefono squillare e Bunny Briefs andò prontamente
a rispondere.
-Pronto,Capsule corporation. Chi è che
parla?....Ok……cosa…….si si…..grazie a lei.- disse la
donna.
-Chi era mamma?-chiese Bulma a sua
madre.
-Era la polizia.- rispose Bunny senza il suo abituale
sorriso sulle labbra.
-La polizia?Che voleva?E poi perché hai quell’aria
preoccupata?-domandò Bra alla nonna Bunny.
- C’è stato un incidente stradale tra un tir e una
macchina.. E Vegeta era in mezzo.- disse bunny sempre più
preoccupata.
-Beh, cosa può mai essergli successo? Al massimo avrà
mal di testa!- dichiarò lei continuando a fare le pulizie.
-Hanno detto che.. è in coma- annunciò la madre
preoccupata.
-Cosa? No non può essere!!!-esclamò incredula
Bulma.
-Dobbiamo andare subito all’ospedale.- disse
Bunny
-Bra,vai a chiamare tuo fratello, credo si stia
allenando.. Su dobbiamo andare all’ospedale.- ordinò Bulma a sua figlia mentre
prendeva le chiavi della macchina.
-Corro!- disse lei dirigendosi verso il
fratello.
Tutti, scattanti, entrarono nell’auto,e Bulma spiegò
al figlio tutto quello che era accaduto al padre. Qualche minuto dopo erano già
all’ospedale.
-Buongiorno,sono la sig.ra Bulma Brief,mi avete
chiamato prima perché era successo qualcosa a mio marito! Dove lo posso
trovare??-chiese Bulma tutto d’un fiato all’infermiera.
-Lei è la moglie del signor Vegeta?-domandò
l’infermiera a Bulma
-Si sono io. Ma mi dica dove posso trovare mio
marito,ora!-le ordinò Bulma leggermente infastidita da tutte quelle formalità
burocratiche.
-Suo marito sta al 4° piano,nella camera n. 256. Il
signore che cercate è il primo che trovate quando aprite la porta -disse
l’infermiera.
-Bra,Trunks sbrighiamoci.- disse Bulma ai
figli.
-Si!-risposero i due fratelli.
Bulma,Trunks e Bra incominciarono a correre per le
scale per arrivare al 4° piano da Vegeta e in pochissimo arrivarono di fronte
alla fatidica porta.
-Ecco la camera.- disse Trunks con voce affannata
alla madre e alla sorella mentre la indicava.
-Entriamo.- rispose invece Bra
aprendola.
I tre entrarono nella camera d’ospedale. Era bianca e
azzurra, molto grande; la luce filtrava dalla finestra e illuminava la stanza,
inondandola di luce.
Videro subito che dei dottori erano tutti raggruppati
intorno al lettino del paziente e uno di loro, appena li vide, gli
domandò:
-Siete i familiari?-
-Si.. noi vorremmo vederlo.-
-Signora, il paziente è uscito dal
coma..-
-Bene!- disse Bulma cercando di
avvicinarsi.
-.. ma subito dopo aver aperto gli occhi è deceduto.
Sono spiacente, abbiamo fatto di tutto per salvarlo.- disse il
medico.
-Troppo tardi!-
-No,non è possibile!-disse bulma iniziando a
piangere.
-Papà- gridarono i due figli iniziando anche loro a
singhiozzare.
L’uomo era coperto da un telo bianco, uno di quelli
che di solito si mettono quando i pazienti decedono. I tre scossi dai
singhiozzi, erano avvolti in un abbraccio disperato, senza trovare la forza di
guardare il Saiyan l’ultima volta. Vedere il volto pallido, privo di
espressione, spento, li avrebbe fatti soffrire ancora di più di quello che erano
già. Restarono a piangere per molto e ad un certo punto Trunks abbracciò il
corpo dell’uomo senza vita.
-Perché sei morto papà? Non avevi ancora finito di
allenarmi per diventare un super saiyan… Mi ero ripromesso di diventare forte
come te e ti volevo anche dire che……TI VOLEVO BENE,papà!-e con queste parole
iniziò a piangere ancora più di prima e incominciò a dare dei forti pugni sul
muro.
Dopo qualche colpo il muro stava per cedere e
incominciarono a cadere dei pezzi di cemento; la stanza accanto si intravedeva
facilmente tra i pezzi di calcestruzzo cadenti e dopo non molti secondi il muro
fu completamente distrutto dai fortissimi pugni che aveva dato
Trunks.
Un dottore entrò nella stanza e
disse:
-Signori,vi vorrei dire una cosa potreste
seguirmi!-
I tre seguirono il dottore che li portò nella saletta
davanti la camera dove si trovavano pochi istanti prima. Il dottore incominciò a
dire:
-Io sono il dottor Paul,vi vorrei informare su vostro
marito,lui….-
-Stia zitto!-gli rispose Bulma iniziando a
piangere-Non voglio sapere cosa è successo a mio marito,non mi faccia soffrire
più di quel che sono già,la prego…-
-ma voi dovete sapere cosa è successo! –disse Paul
-Si stia zitto,non vede che mia madre è distrutta per
la scomparsa di nostro padre? Lei non capisce proprio i sentimenti altrui!-
sbottò Trunks
-Ma…-il dottore non fece in tempo a finire la frase
che Bulma gli gridò:
-Stia zitto,non capisce quello che sto passando
adesso!-
Un signore si avvicinò a Bulma e
disse:
-Donna statti zitta! Possibile che nemmeno qui mi
lasciate fare un pisolino in pace?!?!-
-Ma questa voce……non può essere- sussurrò
Bulma.
-Papà…-disse Bra,saltandogli a
dosso
-Ecco che cosa volevo dirvi…il signor Vegeta non è
morto.- disse infine il dottore.
-Ma allora chi era quel signore nella stanza n.
256?-domandò Trunks
Allora il dottore rispose:
-Prima le volevo
spiegare che nell’ospedale si aggira un bambino,che per scherzo,ha scambiato
tutti i numeri
Trunks intervenne e si scusò, imbarazzato, con il
dottore per avergli urlato addosso.
La famiglia Briefs tornò alla Capsule Corporation e
Vegeta incominciò a raccontare di
quel che era successo quel brutto giorno.
-è stato proprio uno
scambio inaspettato…-disse la signora Bunny briefs alla
fine.
vi è piaciuta? Recensite in tanti!!^__^