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Autore: VioValo_Villina    27/07/2012    2 recensioni
Ville e una ragazza che crede di conoscere. Una sensazione di déjà-vu che non lo molla neanche un attimo. Chi sarà mai questa ballerina di burlesque che tanto lo tormenta nei pensieri? Scoprire la sua identità potrebbe cambiare il suo passato... O forse no?
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Ville Valo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nonostante la nottata passata in compagnia di Jonne, Luna decise di fare un salto in università. Era uscita di casa molto presto e aveva lasciato il biondo addormentato nel suo letto. Era tanto che non ridevano fino alle lacrime e cadevano a letto addormentati e abbracciati.

Stava entrando in biblioteca quando la voce del suo migliore amico, che credeva tornato a Tampere da un bel pezzo, la raggiunse piena di eccitazione. –Lulù!!!- le corse incontro con il più raggiante dei sorrisi dipinto sul volto. –Se ti dico cosa è successo non ci credi- disse tutto d’un fiato.
-Jonne ma… non dovevi tornare a Tampere tu?- chiese Luna sbattendo più volte le palpebre –che succede?-
-Il nostro manager ci ha chiamati… giriamo il primo video ufficiale.. ti rendi conto.. oh mio dio.. il primo video ufficiale dei Negative..- ci mancava poco che lo vedesse incominciare a saltellare in giro per la stanza. Vennero zittiti dalla bibliotecaria e così andarono a sedersi ad un tavolo. –è il 5 novembre… e tu ci devi essere.. non voglio scuse!- sussurrò.
-E’ fantastico Jonne…sono davvero felice per voi.. però io.. ecco ho un esame quel giorno.. davvero non posso- mormorò dispiaciuta la ragazza.
Il biondo spalancò gli occhi azzurri. –Ma.. ma tu non puoi non esserci- mormorò con un’evidentissima espressione delusa dipinta sul volto. –Non tu. Non puoi farmi questo Lulù, ti prego! È importante per me che tu sia lì- Le teneva le mani tra le sue stringendole forte.
La sua espressione era la più supplichevole mai vista. Per un attimo, Luna rivide davanti a sé il bambino capriccioso di tanti anni prima che giocava la carta del “se mi dici di no è perché non mi vuoi bene” ogni volta che voleva ottenere qualcosa da lei.
-Jonne non.. non ti azzardare a giocarti quella carta... e va bene.. chiederò di farlo in via straordinaria in anticipo..- sospirò dandola vinta al cantante. Dopotutto non era quasi mai riuscita a dirgli di no e quando c'era riuscita si era sempre fatta perdonare nel migliore dei modi.
Un enorme sorriso si aprì sul volto del ragazzo. In un attimo la strinse tra le braccia tanto forte da toglierle il respiro. –Sapevo che non mi avresti deluso- le mormorò all’orecchio. –Ti voglio bene-
Luna lo strinse a sua volta. -Anche io ti voglio bene... ragazzino petulante..- ridacchiò e gli scompigliò i capelli. -Però ora tornatene a Tampere e lasciami studiare.. grazie al vostro video mi tocca accelerare i tempi..- lo prese in giro e cominciò a fare degli schemi dal libro del corso di musicologia.
 
Era almeno la quarta volta che interrompevano le prove. Ville non era affatto concentrato. Non riusciva a finire una canzone senza incappare in un errore, il più delle volte banale e assurdo.
-Ma che cavolo ti prende oggi?- gli chiese Migé dopo aver deciso di fare una pausa di qualche minuto.
Il cantante sbuffò. –A te non capita mai di avere una giornata storta?-
-Come no. Un giorno sì e l’altro pure a volte- rispose il bassista facendo spallucce. –Ma qui non stiamo parlando di una banale giornata storta Ville. Quando ci ritroviamo qui dentro tu non sbagli mai. Oggi invece..- sollevò un sopracciglio e un sorrisetto fece capolino sul suo volto. –C’è di mezzo una ragazza, vero?-
Tutti gli altri ragazzi si Fermarono e guardarono il loro frontman.
-Ma che ragazza e ragazza... semplicemente non ho dormito.. sono umano anche io..- sbottò cercando di nascondere quello che aveva veramente in testa.
Quella Lulù: pure durante le prove lo tormentava...ma poi, perchè!?! Insomma cosa aveva di tanto speciale da distrarlo così.
"Eppure la conosco... ne sono sicuro"
I ragazzi si guardarono poco convinti ma poi fecero spallucce. Migé diede una pacca sulla spalla all’amico e tornò ad imbracciare il basso. –Allora.. ricominciamo?-
Ville annuì, cercando di smetterla di pensare a quella ragazza che stava seriamente cominciando ad ossessionarlo. “E meno male che l’ho vista una volta soltanto!” si ritrovò a pensare.
Ma appena la musica tornò a risuonare nella sala prove, riuscì a scacciarla dai suoi pensieri il tempo necessario per riuscire a portare a termine il suo lavoro. Più tardi avrebbe avuto tutto il tempo di farla tornare ad ossessionargli la mente.
 
Luna correva. Correva a perdifiato per le strade buie di Helsinki. Era in ritardo. Non si era accorta dell’orario che aveva fatto troppo presa dallo studio. Arrivò al locale e corse a cambiarsi. Si truccò e aspettò che le dicessero di entrare in scena.
Non poteva credere di essere tornato lì. Non riusciva a credere di averlo fatto. Eppure se ne stava seduto ad un tavolino in un angolo, con un bicchiere tra le mani, ad aspettare che Lei salisse sul palco.
Prima di entrare nel locale, si era informato riguardo allo spettacolo. Appena aveva sentito il nome di Lulù uscire dalla bocca del buttafuori, si era deciso e aveva preso posto. Doveva rivederla.
Ed eccola prendere posto su una sedia. I lunghi capelli biondi erano stati arricciati, una bombetta in testa e un costume di scena piuttosto provocante. Lei era piuttosto provocante. Ma doveva esserlo in quel numero, come in tutti gli altri.

http://www.youtube.com/watch?v=OvOAxWiqVhI

Non riusciva a staccarle gli occhi di dosso. Era la prima volta che la vedeva in quei panni. –Non mi avevi detto che era così.. così..- Jonne guardo l’amico con un sorrisetto beffardo. –Così!- concluse Jukka con lo sguardo ancora puntato sulla ragazza che si stava esibendo con tanta sensualità sul palcoscenico.
-Perché avrei dovuto? Tu non mi avresti creduto, o sbaglio?- si difese il biondo. –Guarda che stai sbavando- ridacchiò. Il ragazzo gli lanciò un’occhiataccia ma Jonne non si lasciò intimidire.
A fine esibizione Luna si azzardò a guardare verso i tavolini e sbarrò gli occhi. Quel ragazzino petulante aveva portato i ragazzi.. aveva portato lui al locale.. e lei stava lì impalata a guardarlo, con quel costume di scena che le lasciava le gambe completamente scoperte, ad aspettare che si chiudessero le tende. E pensare che più tardi avrebbe dovuto indossare un costume di sole perle.. e sarebbe rimasta nuda ad un certo punto.
Oh no... non se ne parlava.. dov'era l'organizzatore... doveva farsi togliere quel numero.
Perché era rimasta immobile a fissare un punto imprecisato del locale con sguardo imbarazzato?
Cercò di capire cosa avesse attirato la sua attenzione osservando attentamente ogni persona presente nel locale.
Ad un tratto notò un gruppetto ad un tavolo, esattamente dalla parte opposta a dove si trovava lui. –Jonne?- mormorò. Guardò meglio ed ebbe la conferma che i ragazzi seduti a quel tavolo erano i Negative in persona. E lei li aveva notati.
Sbuffò, scocciato all’idea che un biondino qualunque potesse aver attirato la sua attenzione in quel modo. Perché sicuramente era Jonne che lei aveva guardato.
Quando lo vide alzarsi ed intrufolarsi dietro il palco, per poco non si strozzò con il suo drink. Che cos’era quella storia?
 
-MATTIIIIIIIIIIIII...- correva come una disperata in cerca dell'organizzatore.
-Matti ti prego toglimi questo numero..- gli mostrò il costume di perle.
Lui la guardò e scosse la testa. -Non posso Luna mi spiace.. non saprei come rimpiazzarlo..dai, non ti preoccupare, andrai alla grande..- e se ne andò lasciandola lì. La ragazza allora si accese una sigaretta e uscì sulle scale anti-incendio per cercare di rilassarsi il più possibile per il resto della pausa che le spettava
 
-Lulù- la chiamò Jonne non trovandola nel camerino. –Lulù dove sei??-
La ragazza attirò la sua attenzione con un: -Sono qui brutto traditore-
Il biondo ridacchiò raggiungendola sulle scale anti-incendio. –Oh andiamo. Te l’avevo detto che i ragazzi volevano rivederti, no?-
Lei scosse la testa. –No. Tu avevi detto che ai ragazzi avrebbe fatto piacere rivedermi. C’è una bella differenza Jonne!- sbuffò. –Ma che ti è saltato in testa di portarli qui??-
Il ragazzo fece spallucce. –Scusa- mormorò. –Volevo farti una sorpresa-
Luna spalancò gli occhi buttando fuori il fumo dalla bocca prepotentemente. –E ci sei riuscito cavolo. Non potevi scegliere serata più sbagliata però. Non hai idea di come sarà il mio prossimo numero-
Jonne sospirò. –Mi spiace Lulù, davvero- disse rientrando. –Dirò a Jukka che non hai voglia di salutarlo. Sai.. lui ci teneva proprio a riabbracciarti. Ti ha praticamente mangiata con gli occhi poco fa-
-Schifoso ragazzino petulante.. il prossimo numero sarà quello del costume di sole perle.. hai presente?- si stava alterando troppo con lui, ma non riusciva a calmarsi del tutto.
-Io vorrei salutarlo... ma sai com'è.. dopo essermi fatta vedere quasi nuda dubito che lo guarderò anche solo in faccia..- buttò il mozzicone della sigaretta a terra. -vai.. prima che cambi idea e ti usi come antistress.
Jonne non riuscì a trattenere una risatina. –Tanto lo so che mi vuoi bene- ribatté allontanandosi. –Dirò a Jukka di non guardare troppo attentamente, non preoccuparti- urlò prima di sparire completamente dalla sua vista.
Tornato al tavolo, si ritrovò a fissare gli occhi verdi di un nuovo arrivato. –Ciao Ville- salutò meravigliato. –Che ci fai tu in un posto come questo?-
Il cantante fece un sorrisetto beffardo. –Potrei farti la stessa domanda-
La ragazza sbuffò e andò a cambiarsi. La serata era quasi finita per lei. C'era soltanto quella maledetta esibizione e poi sarebbe potuta tornare a casa.
Passò gli ultimi cinque minuti a tranquillizzare il proprio respiro e finalmente entrò in scena.

http://www.youtube.com/watch?v=pZrYmircjBo&feature=related

Non appena Luna apparve sul palco, tra Ville e Jonne calò il silenzio.
Il biondo rubò una sedia dal tavolo vicino e si mise seduto accanto a Jukka. –Preparati amico. Questo numero è.. una bomba- gli sussurrò all’orecchio.
Il ragazzo fece un respiro profondo concentrandosi su Luna. Lo stesso stava facendo Ville.
Jonne notò l’interesse del cantante verso la sua migliore amica e la cosa gli procurò un piccolo brivido lungo la schiena. Gelosia? Sì, decisamente sì. Per quanto potesse sembrare sciocco, sentiva di avere un diritto di proprietà su di lei. Una cosa che Luna chiaramente non avrebbe mai accettato.
Anche Jukka era interessato a lei, si capiva benissimo, ma Jonne sapeva che gli sarebbe passata in fretta. Per quanto Luna lo trovasse affascinante, tra loro non ci sarebbe mai potuto essere niente. Erano troppo diversi. La loro era attrazione fisica, pura e semplice. Di conseguenza Jukka non rappresentava un pericolo. Ma Ville.
Qualcosa in lui lo aveva messo in allarme e la cosa non gli piaceva affatto.







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ANGOLINO AUTRICI:

questo capitolo ha fatto fatica a nascere ma eccolo qui...
speriamo non sia troppo noioso..
grazie a chi recensisce e semplicemente legge in silenzio questa storia.
un bacio e al prossimo capitolo.
Vio & Lau
  
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