Ecco
il secondo capitolo! Scusate per il ritardo ma sono
stata via e quindi non ho avuto tanto tempo per scrivere, mi scuso
anche per
gli errori, comunque
ho cercato di fare
del mio meglio! non vi anticipo niente!
BUONA
LETTURA
Spero
vi piaccia!
Sagiko_
CAP 2.
Mum?! What
is happening?
- Irene, apri
gli occhi! Svegliati!- Questa voce... non può essere... Apro
gli occhi.
- Mamma!
Mamma, non è possibile, tu sei... – mi sorride.
- Figlia mia,
sono qui per avvertirti, la tua vita sta per cambiare, dovrai
affrontare alcune
prove, dovrai fare dei sacrifici.-
- Cosa? cosa
vorresti dire?-
-Ti ho visto
crescere, io e tuo
padre siamo fieri di
te, ma sappi che ti abbiamo lasciato un grande compito da eseguire; un
grande
segreto nascosto deve essere svelato.-
-Mamma, non
capisco...-
Si avvicina e
mi prende per mano, che bella sensazione, mi sembra di essere tornata
bambina;
- Cara, io
sono solo una messaggera, questo è tutto quello che posso
dirti-
Mi sorride;
noto che stiamo camminando in un giardino, il cielo è di un
azzurro molto
chiaro, intorno a noi nient’altro.
- Ma questo
non è giusto! Il segreto dov’è
nascosto? Cosa devo svelare? Perché proprio ora?
perché proprio IO?- mi lascia la mano e inizia a carezzarmi
la testa, proprio
come quando ero bambina.
- Quante
domande! Sei sempre stata una bambina molto curiosa!- ride.
–
Ma non posso dirti altro, ma stai
tranquilla, a tempo debito tutto diventerà più
chiaro- Sospira, alza gli occhi
al cielo continua
– il
mio
tempo con te è finito, addio- Mi bacia la fronte, poi la
vedo allontanarsi
sempre di più e quasi svanire all’orizzonte.
Inizio a piangere.
- Ti prego,
no lasciarmi, torna indietro, ti prego non di nuovo...MAMMAAAAA!-
continuo a
urlare e a piangere, ma ormai non riesco nemmeno a vederla, tutto
diventa
bianco, sempre più luminoso... Sento un strano ronzio, delle
voci, mi guardo
intorno non c’è più
niente, poi...
BUIO.
TRE GIORNI DOPO
Apro gli
occhi, sono nella mia stanza, mi fa malissimo la testa,cerco di
alzarmi, ma non
ci riesco, guardo intorno, sul tavolino c’è un
biglietto:
Irene, sei
svenuta tre giorni
fa, e da allora hai continuato a dormire, io e lo zio siamo al lavoro
ma se
vuoi Jimmy è rimasto a casa nel caso ti svegliassi, se hai
bisogno di lui suona
il campanellino che trovi vicino a questo biglietto.
Rimettiti
presto.
Con amore
Zii
Sono sempre
molto premurosi gli zii, prendo il campanellino, lo suono sperando che
Jimmy
l’abbia sentito. Che strano sogno che ho fatto! E poi ho
dormito per ben tre
giorni. Appena iniziato l’anno sono già indietro
coi compiti. Sento bussare, mi
giro, la porta è aperta, vedo Jimmy che sorride come suo
solito, ha un vassoio
di muffin in mano.
-Vedo che ti
sei svegliata! Meno male, Sapevo che ti saresti ripresa, anche se ero
un po’
preoccupato, mentre dormivi facevi degli strani lamenti, stavamo quasi
per
portarti all’ospedale!- si siede su un fianco del letto e mi
accarezza la
testa.
- Grazie per
non essere andato al lavoro, ed GRAZIE per aver capito subito che
volevo i
muffin!- Lo abbraccio, prendo un muffin dal vassoio.
- Ma davvero
mi lamentavo nel sonno? non mi era mai successo prima...- la cosa mi
preoccupa.
- Sì,
continuavi ad agitarti, e a sudare, e poi...- abbassa lo sguardo,
assume un
aria triste.
-Poi cosa?-
-Poi...
Continuavi a chiamare tua madre...- abbassa la testa. lo guardo e dopo
un
interminabile minuto riesco a parlare.
- Jimmy, io
non ricordo bene, ma ho sognato mia madre-
-Non
c’è
nulla di strano in questo! Credo sia normale si insomma...- evita di
nuovo il
mio sguardo.
- Ma non era
un ricordo, ho sognato che mi parlava di cose che stanno per succedere,
che
sono destinata a qualcosa e cose così. Forse mi darai della
pazza, ma credimi so
quello che ho visto- Jimmy aggrotta la fronte ma poi sorride
- No, non sei
pazza, io credo a quello che dici, perché anche io ho
sognato tua madre-
Lo guardo
stupita, lui mi sorride, chiude e apre la bocca come se stesse per dire
qualcosa, ma non trova le parole. Sentiamo il campanello, Jimmy scende
dal
letto e si affretta a scendere per andare ad aprire.
sento le voci
provenire dal piano di sotto, inconfondibile quella di Alis.
-JIMMYYYYYYYYYYYYYYY!
Amore mio! –
- Alis, Che
sorpresa! vedo che hai portato degli amici!- Tendo meglio
l’orecchio.
-Si, loro
sono dei nostri compagni, ecco: Molly, Sandy e Matt. Siamo tutti qui
per
portarle i compiti.-
Sento un
“Ciao” comune.
-Ah, ma noi
ci conosciamo già, Matt come stai?-
Mio
cugino conosce Matt e tutti gli altri?!
-Ciao Jimmy,
ci si rivede! Allora dov’è?-
La voce di
Matt è particolare, troppo sexy per essere descritta.
-Si è
appena
svegliata, salgo ad avvisarla aspettatemi qui!- sento che sta salendo
le scale,
mi affretto a prendere un libro dal comodino, mi ficco un altro muffin
in bocca
e faccio finta di niente. Jimmy arriva mi guarda, ride.
-Senti, ci
sono qui i tuoi compagni te la senti di vederli?-
Lo guardo
incuriosita e annuisco.
Jimmy si
volta verso le scale.
-Ragazzi
salite-
Sento che
salgono le scale ed eccoli davanti alla mia camera. Alis mi salta
subito al
collo, sto per soffocare.
-Ire! Meno
male che ti sei ripresa! A scuola senza di te è un delirio!
Comunque domani
iniziano gli allenamenti delle cheerleader, non vorrai saltarli vero?-
- Alis, anche
io sono contenta di vederti! E ovvio che ci sarò agli
allenamenti, senza di me
sareste perse!- Ridiamo.
- Quasi
dimenticavo ecco i compiti di letteratura e matematica!- mette i libri
sulla
scrivania, poi si gira verso Jimmy e gli altri.
.ti ricordi
dei nuovi compagni? Sai sono dei tuoi ottimi sostituti!- Ridono tutti
insieme,
ma a quanto pare mi sfugge qualcosa, aggrotto la fronte.
-Su dai non
prendertela, io vado ad aiutare Jimmy con la cena, a dopo-
Mi da un
bacio in fronte, prende Jimmy sottobraccio e escono dalla stanza,
lasciandomi
con i nuovi amici di Alis.
Molly si
avvicina, con un sorriso a trentadue denti, ma inizio io.
-Allora, Ragazzi
come mai dai queste parti? Non dovevate disturbarvi per così
poco!-
-Non
preoccuparti, non sei tanto lontano da casa nostra-
Risponde
Sandy, anche lei molto allegra.
-Allora
grazie posate pure i libri sul tavolo!-
Matt sistema
i libri, poi si avvicina al mio letto.
-Vedi, Siamo
noi i tuoi nuovi vicini!-
Cosa?! I
nuovi studenti, sono i miei nuovi vicini? Che strana coincidenza.