Fanfic su attori > Johnny Depp
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Autore: Princess of Dark    28/07/2012    9 recensioni
Incontrare Johnny Depp è il sogno di tutte noi donne, o almeno era il sogno di Denise.
E lei credeva di stare veramente sognando quando lo incontrò.
Denise ha un lavoro noioso, una migliore amica un po' pazzerella, una vocina maligna nel suo cervello, un "fidanzato" e un sogno nel cassetto. Johnny sarà lì per renderlo vero.
ATTENZIONE:Johnny Depp dovrebbe essere illegale, ma visto che non lo è, va preso come minimo preso a piccole dosi. E' veramente rischioso per la vostra salute una meraviglia così!
Se anche voi lo amate, questa è la ff giusta per voi...aspetto le vostre recensioni!!
Booktrailer: https://www.youtube.com/watch?v=rLHOJc3yhPM
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ok, avrei voluto aspettare un'altro po' per tenervi sulle spine (come sono cattiva °-°) ma non ce la faccio più ad aspettare: non vedevo l'ora di pubblicare questo capitolo!! Anche perché sto ricominciando a scrivere senza sosta su questa storia (mi ero fermata, con il terrore che l'ispirazione mi avesse abbandonata, ma come può passarmi l'ispirazione con Johnny?)... Ve lo dico in anticipo: se soffrite di cuore, non potete leggere questo capitolo, ho cambiato l'immagine POV di Johnny e mi sentirei in colpa se vi venisse un'infarto!! U.u Detto questo, ci vediamo più giù... Buona lettura!! ^__^

 

Marylin insistette affinché venisse con me, per tenermi sottocontrollo nel caso in cui mi fossi sentita male. La presentai al mio autista Charlie e la condussi agli Studios. Nicoletta mi venne incontro.
<< Denise! Come stai?>> mormorò preoccupata. Sorrisi. << bene. Voglio presentarti la mia migliore amica.>> accennai. Marylin si guardava intorno, osservando i grossi macchinari.
<< Mary!>> la chiamai e lei ci venne vicino. << lei è la truccatrice, Nicky. Lei è Marylin.>> si strinsero la mano e sorrisero.
<< che ne dici se la portiamo a fare un giro panoramico? Come quello che mi hai fatto fare la prima volta tu.>> proposi e Nicky sorrise, prendendomi sotto braccio.
<< allora, Marylin, voglio innanzitutto farti vedere il mio regno.>> ridacchiò, conducendola nell’enorme sala trucco. Marylin sgranò gli occhi e si guardò attorno, guardando gli specchi, i profumi e la grande varietà di cosmetici di tutti i tipi. Altro che regno di Nicky: quello era proprio il regno di Mary!
<< è pazzesco!>> esclamò, toccando un po’ tutto. Nicky rise e la condusse nella sala costumi.
<< qui sono conservati tutti i costumi dei vecchi film e dei prossimi.>> la informò. Marylin scomparve nell’enorme stand di costumi e uscì con un abitino nero super scollato da prostituta tra le mani.
<< ti prego, dimmi che Denise dovrà indossare questo per il suo film!>> esclamò. << no.>> borbottai facendole una linguaccia e scoppiarono a ridere. Camminammo lungo i corridoi dove c’erano i nostri camerini, fino ad arrivare nella sala registrazione, quella zeppa di macchinari, operai laboriosi, regista sbraitante e attori nervosi. Orlando, con un enorme sorriso, si avvicinò a noi.
<< hai portato Marylin sul set!>> esclamò sorpreso. Robert si avvicinò.
<< che piacere vederti! Speravo saresti venuta anche tu … capiti a pennello!>> esclamò Robert, tirandola per un braccio. Marylin, sorpresa, mi guardò come per chiedere aiuto.
E ci credo! Questa povera ragazza si trova nel mondo che ha sempre sognato così all’improvviso!
Risi. << ehy, Robert, calma!>> esclamai. Keira sentì le nostre risate.
<< Maaary! Che sorpresa! Sei venuta ad aiutarci?>> sorrise Keira, stampandole un bacio sulla guancia.
<< ehm … io … in cosa dovrei aiutarvi?>> balbettò sempre più confusa. In verità con ci capivo molto neanche io.
Robert rise. << ci serve una ragazza per una piccola parte del nostro film. Visto che sei amica di Denise, avevamo pensato di concederti l’onore di comparire in una scena del mio film.>> spiegò. << COSA?!>> esclamammo all’unisono io e Marylin. Ma forse lei era un po’ più incredula di me! Keira sorrise.
<< averti nel cast è una cosa bellissima! Sei simpaticissima!>> sorrise lei. Marylin era scioccata.
<< allora qualche sera organizziamo una bella cenetta per festeggiare? Abbiamo lavorato troppo in questi giorni!>> esclamò Robert che ADORAVA festeggiare.
<< ma Mary non ha ancora risposto.>> sorrise Orlando, accarezzandole il braccio. Lei sussultò e ci fissò.
<< certo che sì!>> esclamò ridendo. Ci furono chiacchiere troppo vivaci per un po’, poi tutti iniziammo a diventare di cattivo umore gradualmente. L’aria che si respirava diventò nervosa: Johnny era in ritardo di ben due ore e mezzo.
<< quell’uomo! Non lo capisco più … non è che Chalene gli ha fatto bere qualcosa di strano?!>> sbraitò Robert.
<< se non fosse che mi farebbe guadagnare un sacco di soldi, l’avrei sbattuto fuori dal cast dal un bel pezzo!>> aggiunse. << deficiente!>> e ancora. << provate a ricontattarlo!>>. Insomma, non era una bella situazione e alla fine decidemmo di andare a casa. Marylin si gettò su divano e fissò il soffitto.
<< Denise?>> sussurrò.
<< Mmmh?>>
<< sto sognando?>> mi chiese con naturalezza ed io risi. Lei allora si tirò su e mi fissò.
<< dico sul serio. E’ impossibile che, dopo aver “conosciuto” Johnny Depp, Orlando Bloom, Keira Knightley, il regista, mi sia offerto anche un posto di lavoro nel tuo film!>> esclamò ad un fiato. Sorrisi.
<< perché è impossibile? E’ successo anche a me: fino a pochi mesi fa ero l’infelice promessa sposa di Fred! Anche io ho pensato ma fosse impossibile, ma eccomi qua: la protagonista del prossimo film di Robert.>> sorrisi. Marylin sospirò.
<< farò una piccola parte tutta per me e Robert ha detto che, se sarò brava, mi prenderà nel cast del prossimo film.>> disse entusiasta. Sorrisi e la abbracciai.
<< sono così felice per te! Non sapevi quanto era torturante, per me che ho sempre condiviso tutto con te, non poter condividere anche quest’esperienza magnifica.>> il nostro abbraccio durò un tempo che parve interminabile. Mi staccai dall’abbraccio.
<< festeggiamo con una bella pizza?>> proposi e lei annuì ridendo.
<< preparati allora: stasera ci divertiamo!>>
<< niente alcool però!>> scherzò lei, come un avvertimento. Risi. << niente alcool.>>
 
Il giorno dopo, Marylin venne con me alle prove: anche se non era il suo turno di recitare ed aveva solo una piccola parte, faceva pur sempre ufficialmente parte del cast e doveva assistere anche lei!
Stavolta Johnny decise di “degnarci” con la sua presenza per le riprese e sembrava in ottima forma.
<< finalmente ti sei fatto vivo!>> esclamò Orlando, dandogli una pacca sulla spalla. Lui ridacchiò.
<< non ero nella mia forma migliore ieri.>> sorrise e ci rivolse uno sguardo. Guardo perplesso Marylin che già era andata in iperventilazione: ci aveva avuto poco a che fare con Johnny in questi giorni e non si era ancora abituata all’idea che l’avrebbe visto almeno dodici ore su ventiquattro.
<< tu sei Marylin, giusto?>> sorrise lui. La ragazza annuì.
<< è la new entry del cast, Joh. Sarà lei a fare la comparsa della scena ventidue.>> disse Robert orgoglioso. Johnny abbozzò un inchino.
<< sarà un piacere lavorare con te.>> Marylin rise. << anche per me.>> mormorò. Johnny si avvicinò a me e esitò.
<< ciao …>> accennò. Lo fissai infastidita. << ciao.>> borbottai.
<< come stai?>>
<< abbastanza bene, grazie.>> feci un sorriso forzato, segno di evidente fastidio, e me ne andai. Mi venne in mente la canzone di Tiziano Ferro, la differenza tra me e te, quando dice : "e poi mi chiedi come sto e il tuo sorriso spegne i tormenti...!"
E le domande a stare bene, a stare male a torturati, chiederti perchéééèééé continuò Ginvera. Lui mi fissò perplesso e lo vidi parlottare con Mary. Non sapevo perché ma mi dava fastidio.
Si chiama gelosia, mia cara.
Gelosa? E di cosa?
Che domanda stupida …!
Aaah, piantala con le tue stronzate Ginevra.
Non sono stronzate: io sono il tuo inconscio, so cose che tu non sai. Dico ciò che è a metà tra il tuo cuore e la tua ragione.
Sì, ora mi serviva pure l’intermediario tra cuore e mente!

Fai la spiritosa tu …
<< ok, iniziamo a girare!>> esclamò Robert, accomodandosi. Marylin si mise al fianco di Orlando e Keira entrò in scena, iniziando a recitare con Charlene.


<< e cosa sei venuta a fare qui, Karol?>> ringhiò furiosa la donna dai capelli biondi, mettendosi in posizione di difesa. L’altra, Karol, sorrise rilassata
<< potrei farti la stessa domanda.>>
<< questo è il mio posto.>>
<< anche il mio.>>
<< ci hai traditi per dire tutto a Lucas! Sei passata dalla sua parte, ora questo non è più il tuo posto.>> ringhiò la bionda. Karol afferrò la sua pistola dal fodero, ma l’altra con un calcio la colpì sul braccio.


<< stooooop! No!>> urlò Robert e Marylin lo fissò quasi spaventata. Keira sbuffò.
<< lo so, lo so. Non ho centrato.>>
<< devi dare un calcio alla pistola per disarmarla, non a lei!>>
Ci riprovarono, ma stavolta il calcio andò a vuoto.
<< vuoi riempirmi di calci, prima di riuscire a girare bene la scena?>> rise Charlene. Io restai a guardarla storto, senza accennare ad una risatina.
Finalmente, alla quarta prova, ci riuscì.

Karol assestò un altro calcio all’altra, poi un pugno ed improvvisamente la bionda cadde a terra.

Scoppiammo tutti a ridere.
<< Charlene mi ha messo uno sgambetto!>> si lagnò lei, scherzosa. << non è vero!>> rise l’altra.
<< Keira, dacci un taglio! Non sei portata per le scene d’azione.>> osservò Orlando, prendendola in giro. Keira gli fece una linguaccia e, alla faccia sua, le riuscì bene tutta la scena.
<< Denise, tocca a te. Orlando, preparati. Oh, e … Marylin, prova a fare anche tu questa scena.>>
<< ma … non è la scena che mi è stata assegnata.>> Robert sorrise. << lo so: non ne vuoi pure un’altra?>> Marylin sorrise e quasi lo baciò per ringraziarlo. << cosa devo fare?>> sorrise euforica.
<< tu sei la ragazza che ha visto Helen fuggire per salvare Lucas: devi andare proprio da lui e riferirgli che Helen lo sta venendo a salvare.>> spiegò Manuel, l’addetto alle “spiegazioni”, l’unico che conosceva perfettamente il copione a memoria dopo il regista. Marylin si preparò e fu pronta a girare la scena con me. Condividere anche la stessa scena era una cosa bellissima ed ancora più divertente da fare insieme. Soprattutto ora che lei era la pivellina ed io, dopo tutto questo lavoro, stavo diventando un’esperta.

La giovane ragazza si nascose dietro al grosso albero e …

<< stop!>>
<< cosa c’è?>> mormorò Marylin, intimorita. Robert le si avvicinò. << devi sporgerti dall’altro lato dell’albero: è qui che compare Helen.>> le sussurrò gentilmente e riprendemmo a girare la scena.

La ragazza corse, perdendo di vista Helen, e riuscì finalmente ad arrivare nelle prigioni sotterranee, dove Lucas giocherellava con un filo arrugginito. La donna si accostò alla sua cella, con il fiatone.

<< Marylin, sembra che tu stia avendo un attacco d’asma! E’ solo un fiatone!>> scoppiammo a ridere, compreso Johnny che se ne stava rinchiuso nella “cella” fatta di plastica.
<< capisco che sei emozionata, ma non farti venire infarti.>> ridacchiò Johnny. Marylin rise.
<< avrei voluto vedere te, il primo giorno di lavoro!>> esclamò e si ricompose per girare la scena.

<< mmh? E tu chi saresti?>> borbottò Lucas, scrutando la ragazza.
<< non importa chi sono. Helen sta venendo per tirarti fuori di qui: devi far in como dd…>>


Marylin si fermò e fece una pernacchia, nuova fonte di risate.
<< mi hai fatto un pernacchio?!>> esclamò Johnny fingendosi offeso. Marylin rise.
<< scusate, mi si è impappinata la lingua!>> mormorò.

<< e perché mi stai aiutando?>> chiese l’uomo sospettoso.
<< non sto aiutando te, ma Helen. Sono una amica. Ora fai come ti ho detto e fate attenzione.>>
<< si ma …>>
<< Lucas, trattala bene.>> mormorò la ragazza, guardandolo fisso negli occhi come se volesse che Lucas lo promettesse.


<< stoop! Perfetto! Quanta passione che ci hai messo, Marylin!>> esclamò Robert. Lei sorrise imbarazzata e mi guardò sorridendo. Quando recitava, sembrava stesse parlando con Johnny riferendosi a me.
<< Denise, cambiati in fretta che giriamo la tua scena! Orlando sei pronto??>>
<< si, signore!>> esclamò lui, posizionandosi sulla scena.

Karl, con una spinta, fecce scavalcare il muro in mattoni a Helen che corse subito verso la cella mentre Karl distraeva le guardie. Ci impiegò tempo, correndo furiosamente e guardando a destra e sinistra per trovare una cella dove vi era un corpo umano. Alla fine trovò Lucas, seduto sulla brandina con le gambe penzoloni. Si guardarono negli occhi.
<< muoviti, vieni qua!>> sussurrò Helen. Lucas obbedì e si accovacciò esattamente come lei. Dalle sbarre allungò una mano e accarezzò la sua.
<< Helen, perché sei venuta?>>


<< Denise, cavolo, vuoi dire la tua parte?!>> esclamò Robert, facendomi sobbalzare. Mi guardai attorno, incrociando nuovamente lo sguardo di Johnny che mi accarezzava ancora la mano. Mi ero forse incantata guardandolo? Non ce la facevo a recitare con lui, proprio non ce la facevo.
<< scusa, ripartiamo.>>

<< sono venuta per liberarti da qui.>>
<< sì, ma perché? Stai mettendo in pericolo la tua vita.>>
<< e che vita è senza di te?>> sussurrò Helen, tra la fretta e furia, riuscendo ad aprire la serratura della prigione.
<< muovetevi, forza!>> esclamò Karl, guardandosi attorno e Lucas gli andò vicino.


Stavo per aprire bocca per dire la mia battuta, quando si spense la luce di colpo. Sussultai e si sentirono delle voci. << cos’è successo?>> squittì Keira.
<< è saltata la corrente …>> intervenne Robert con tono seccato.
<< adesso vediamo di risolvere tutto!>> esclamò un operai.
<< porca vacca inculata da un cammello! Muovetevi!>> ok, ora Robert stava seriamente andando fuori di sé, imprecando ad alta voce, suscitando anche qualche risatina.
Ad un tratto, sentii il calore di qualcuno e delle labbra poggiarsi sulle mie. Chi poteva essere? Avevo gli occhi sbarrati ma era completamente buio e non riuscivo a distinguere la sagoma: gli unici presenti accanto a me quando c’era ancora la luce erano Orlando e Johnny, che recitavano tra di loro. Ma avrei riconosciuto il sapore di quelle labbra tra mille. Quel sapore di tabacco e menta messo insieme, quel modo della sua lingua di giocare con la mia stuzzicandomi, la stessa grandezza della bocca, la stessa dolcezza e morbidezza e contemporaneamente la stessa passione. Tutto mi riconduceva soltanto a Johnny. Quel bacio sapeva troppo di una cosa che si era desiderata a lungo senza ottenerla, ed ora si stava riscattando: era carico di desiderio che solo Johnny poteva avere. Allungai le mani verso di lui e, quasi a constatare se fosse veramente chi speravo, gli misi una mano tra i capelli. Erano suoi: anche al buio riconoscevo i suoi capelli setosi e morbidi come la seta tra le mie dita. Le mie mani passarono sul suo volto, che iniziai ad accarezzare. Ed era suo anche quel neo leggermente rialzato che iniziai a sfiorare alla base del collo. Sentii la pressione delle sue mani sui miei fianchi, mentre mi tirava di più a sé. Tutte quella confusione, rumori indistinti, urla furiose di Robert che aveva perso la pellicola della registrazione che avevamo appena fatto, sembrò essere lontana. C’eravamo solo io, lui e le nostre labbra, come se il mondo ci ruotasse attorno. Per me era come se fosse un secondo “primo bacio” con Johnny: era stato altrettanto magico come il primo, anche essendo il secondo. Le luci si riaccesero di colpo, ma ci fu un silenzio tombale. Ovviamente, tutti ci guardavano perplessi e divertiti mentre ci baciavamo. Johnny staccò solo di poco le sue labbra dalle mie, ma continuò comunque a sfiorarle. Aprii gli occhi ma vidi che lui li teneva ancora chiusi. Mi aveva baciato ad occhi chiusi, nonostante fosse stato buio. Poi li aprì ed ebbi la sensazione di cadere nel vuoto, incrociando di nuovo il suo sguardo caldo e penetrante, capace di perforarmi anche l’anima. Poi si udirono risate, applausi, urla e battutine in proposito provenienti dall’intero cast e perfino gli operai.
<< finalmente vi siete decisi a fare pace!>> esclamò Keira.
<< io voglio essere il vostro testimone di nozze.>> riprese Orlando.
<< evvivaaaa!>> risero gli altri. Tranne Charlene, ma in quel momento veniva snobbata da tutti. Johnny accennò un sorriso leggero, senza staccare lo sguardo dal mio. Abbassai il capo e sgusciai fuori dal suo abbraccio, correndo via.
Perché diamine stai scappando via, Denise?!
Crede di poter risolvere tutto con un bacio? Si sbaglia di grosso!
Torna indietro o te ne pentirai presto. Coraggio, non essere così maledettamente orgogliosa e testarda.
Non mi farò usare di nuovo.
Ma intanto, se eravate soli, te lo saresti scopato!
L’ha fatto Charlene, dimmi perché non potrei io.
Lui si precipitò fuori, cercandomi con lo sguardo mentre mi dirigevo verso il parcheggio.
<< Denise!>> urlò, ma io lo ignorai. All’improvviso, sentii dietro la nuca del collo il suo respiro irregolare per un eventuale corsa e mi afferrò per un braccio. << la smetti di sfuggirmi?!>>
<< ti sto evitando, non lo hai notato?>> ringhiai. Lui mi strinse le spalle.
<< ascolta, sono stato uno stronzo, lo so, ed ho sbagliato completamente tattica con te. L’altra volta, agli Studios, io e Charlene non abbiamo fatto proprio nulla. >>
<< “Johnny scopa da Dio”>> ripetei la frase della donna, imitando goffamente la sua voce. Lui scosse il capo.
<< non è vero! Non abbiamo fatto sesso.>>
<< e a chi vuoi raccontarlo?! Non ci crederebbe nessuno la dentro: ti hanno visto. E poi non m’interessano le tue relazioni, Johnny!>> sbraitai, con le lacrime agli occhi, sapendo di mentire prima di tutto a me stessa.
<< invece devi saperlo cosa è successo! È vero, ci siamo baciati ma … ero mezzo ubriaco. In realtà ero completamente ubriaco. Ero rimasto agli Studios per riflettere e Charlene mi è venuta vicino: ho iniziato a sfogarmi con lei, a parlarci e lei mi ha proposto di bere qualcosa. Ci siamo ubriacati entrambi e ci siamo addormentati lì, punto. Quando lei ha provato a tirarmi giù i pantaloni l’ho respinta, Den, anche se avevo perso la lucidità. Charlene ti ha raccontato una cazzata o è rimasta ancorata all’ultimo rapporto che abbiamo avuto due anni fa. Dopo quella sera mi sono sentito una schifezza: mi sento in colpa per come ti ho trattata, per come tu l’abbia presa: tu non meriti tutto questo.>> mormorò deciso. Eccolo: ora mi avrebbe detto che io ero troppo per lui, che ero troppo giovane, che avevo bisogno di fare le mie esperienze e vivere la mia vita, che dovevo trovare un uomo che mi apprezzasse sul serio, insomma, le solite cazzate che si dicono per piantare in asso una donna.
<< io ho bisogno che qualcuno abbia bisogno di me, ecco tutto. Ho bisogno di qualcuno per cui essere indispensabile. Di una persona che si divori tutto il mio tempo libero, la mia attenzione. Qualcuno che dipenda da me. Una dipendenza reciproca. Come una medicina, che può farti bene e male al tempo stesso. È solo questo quello che voglio.>> sussurrai, scuotendo il capo.
<< io ti amo, Denise. Per quanto io cerchi di negarlo a me stesso, ti amo. E nessuno cambierà i miei sentimenti per te. Se prima ero terribilmente confuso su cosa dovessi fare, adesso so di voler stare solo con te. Ora dimmi pure quanto sono stato un bastardo, ti capirò e accetterò le tue scelte.>> sussurrò con enfasi e mi parve di vedere i suoi occhi lucidi brillare. Lo guardai negli occhi e sospirai, mordendomi il labbro. Le sue parole … a cosa dovevo credere?
<< è proprio questo il guaio, Johnny. Per quanto tu sia un bastardo, è proprio per questo che mi piaci. >> mormorai col capo chino, fissando la punta delle mie scarpe. Johnny mi portò a sé quasi con violenza e mi strinse al suo petto, poi mi sollevò furiosamente il mento per baciarmi. E stavolta non fu un bacio lungo e sdolcinato: mi lasciava una serie di baci a stampo sfuggenti sulle labbra, circa uno al secondo. Non riuscivo neanche ad assaporarlo che lui staccava le labbra, non riuscivo neanche a capire che le aveva staccate dalle mie, che subito me le ritrovavo incollate su di me. E dalla bocca divagò alla mia mascella, al mio collo, la mia spalla. Risi. << Johnny! >> esclamai, quando mi sollevò da terra e mi baciò con la stessa violenza, ma questa volta i baci duravano qualche secondo di più. Provai un grande senso di liberazione: la grande emozione di amare incondizionatamente, liberamente. Lo amavo e non avrei più dovuto nasconderlo a lui, a Marylin, Orlando, Keira e tutti gli altri, ma soprattutto non avrei più dovuto nasconderlo a me stessa. Anche se una parte di me (Ginevra) già sapeva la verità, ma quella parte era chiamata inconscio ed è sinonimo di irrazionale, impulsivo, istintivo, subcosciente. Poterlo abbracciare e stringerlo così forte senza avere paura di amarlo era come essere in Paradiso. Si può andare in Paradiso anche senza morire.


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Le avevo detto tutto ad un fiato e avevo avuto paura che quel tutto non fosse bastato. Avete presente proprio quando tutto sembra niente? Ecco, era così.
Ho temuto che alla fine non mi avesse creduto, che mi avesse ancora insultato e che fosse andata via. Ma quello sbaglio, per perdonarlo a me stesso, dovevo farmelo perdonare da lei. Ed ora sentivo di avere l’anima in pace, un senso di liberazione come quando hai una sete tremenda e bevi dell’acqua fredda. Mi aveva sorriso, a capo chino, e mi aveva assolto dalle mie pene. Sentirla dire di sì è stato come essere investiti dall’adrenalina: desiderarla violentemente non era mai stato da me ma in quel momento mi disperai perché aveva un corpo così grande e meraviglioso ed io una sola piccola bocca. Tutta quella confusione accumulata in quei giorni, partendo dal nostro primo bacio, era stata contenuta in me fin troppo: da quel bacio avevo iniziato a pensare troppo agli altri, poco a me stesso e per niente a NOI. Poi le ho detto un mucchio di cazzate che l’hanno offesa, mi sono ubriacato ed ho finito col peggiorare la situazione, creando un enorme equivoco. Ma qui non c’erano equivoci: ora era il nostro momento, nostro e basta. Potevo dirle “ti amo” senza avere timore, senza nasconderlo a Vanessa, ai miei figli, ai giornali, ai miei amici, a lei e a me stesso.
Staccai le mie labbra dalle sue, per vederla negli occhi, per baciarla anche solo con lo sguardo. Lei sbatté le ciglia con calma: ora che ci eravamo chiariti, avevamo anche una sorta di pace interiore che ci faceva rimanere tranquilli, nonostante fossimo in balia alle nostre passioni ed io avrei voluto spogliarla anche lì in quel momento. Denise mi afferrò una mano e me la baciò, proprio dove avevo il tatuaggio, poi mi tirò più verso di sé e si ancorò al mio petto. Era bello che fosse lei a stringermi, a lasciar perdere le parole. 


Eccomi qua ^^
Finalmente ecco il capitolo che tutte aspettavate!! Neanche io ce la facevo più a farli stare litigati, anche perché non vedo l'ora di pubblicare tutte le dolcezze di Johnny *.*
Andando per ordine, ve lo aspettavate che anche Marylin trovasse la voro lì? xD Era il modo migliore per evitare che Denise l'abbandonasse: se questa diavoleria mi fosse saltata in mente, non me lo sarei perdonata!! E Robert che bestemmia? Mi fa troppo morire quest'uomo qui ahah >.< Diciamo che è proprio destino che stiano insieme: appena se n'è andata la corrente, zacchete! Pensavate fosse Orly? =P Che dolcezza!! E le parole che si dicono dopo, poi? Quanto possonoe ssere dolci?
Alla fine Johnny non è stato un traditore al cento per cento: Charlene le aveva mentito!!! Sooorpresaaa *O*
A parte l'immagine strafiga (me ne sono innamorata) e la troppa dolcezza di questo pov di Johnny, passo a ringraziare: 
_H i k a r u puntuale come sempre a recensire e farmi complimenti e che vuole trasformarsi in Barnabas Collins :3 spero di aver risposto almeno a qualcuna delle due domande xD
, pu Miss_Riddle Starkey  Spero di aver risposto almeno a qualcuna delle tue domande xD La tua scorsa recensione è stata molto bella: mi hai fatto riflettere sul serio sui valori della vita e su tutto ciò che ci circonda...
edge      che deve prendere gli appunti per riscrivere le citazione delle recensioni xD Quando parlavi della pubblicità della Hugo Boss, non avevo capito a che ti riferivi perché non l'avevo ancora vista...DOVEVATE VEDERMI NEL LETTO IN PIENA NOTTE QUANDO HO VISTO ORLANDO BLOOM IN TV >.< STAVO LETTERALMENTE DELIRANDOOO AHAH xD
meligarry  Che sta seriamente pensando di fabbricare pupazzetti tenerosi di Orlando ed il suo piccolo Flynn *O* ( a me ne dai uno per omaggio vero? ^^)
BeccaDaiCapelliRossi  Orlando sarà uno di quei personaggi che bisognerà dedicargli un capitolo intero per capire cos'ha in mente, altro che pov! xD mi fa piacere che tu continui a seguire la mia storia ^^
Aishia    L'ho dovuto fare, ma alla fine Denise ha riavuto ciò che voleva, no? E' bello che tu t sia appassionata così tanto a questa storia da provare tenerezza *-*
thegreenlady    (stavo appunto cercando di capire chi sono i due tizi nella tua immagine del profilo e ne approfitto per chiedertelo xD) Sei sempre in ritardo ma sai sempre come farti perdonare con le tue stupendissime recensioni *-* <3
MikiruH    Che tutti già sanno quanto ami e non c'è bisogno di altre parole <3
Vi voglio bene *-*
Grazie anche a chi ha messo la storia tra le seguite e ricordate...vi sarei molto grata se la metteste anche tra i preferiti u.u sempre se vi piace, è ovvio!! Ho notato con piacevole sorpresa che la mia storia è a ottimo punto nella classifica di quelle più popolari: questo tutto grazie a voi!!
Inoltre, voglio scusarmi in anticipo se non pubblicherò così tanto frequentemente (avrete notato che sono già in ritardo con questo capitolo... ^^') ma questa è l'estate e ultimamente sono in buoni rapporti con il mare....tra l'altro dovrò anche partire per le vacanze agli inizi di agosto, quindi mi sto impegnando per scrivere i prossimi capitoli: almeno vi lascerò con quelli durante la mia assenza ^^
Ora che con questo capitolo non mi sento più in colpa, Vi lascio con questa meravigliosa gif del nostro capitano preferito:



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