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Autore: SkyScraperI3    28/07/2012    8 recensioni
Lunghi capelli neri, occhi di un marrone cioccolato, un sorriso che fa invidia al sole, Janet era la nuova attesissima desiderata ragazza al Roundview Highs School di Londra. Tutti coloro che frequentavano quella scuola sapevano dell'arrivo di Janet, cugina di uno dei ragazzi più amati e stronzi del liceo.
E Janet odiava Londra.
Erano due persone che non si conoscevano ma che non trovavano compatibilità con l'altro, e quando si è testardi, orgogliosi e anche un po' acidi, non si lascia correre, ci si batte, si litiga. Ed è esattamente ciò che Janet e Liam facevano tutti i giorni, tutto il giorno.
**
Gli equilibri in una scuola sono precari, particolari ed intrecciati. E quella scuola di equilibri ne aveva tanti, pronti a crollare con un attimo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sarebbe molto importante che voi leggeste il mio spazio alla fine del capitolo. :)


Se le feste di Styles erano le regine di tutte le feste, Emily Morgan era la regina delle feste a casa Styles.

Fece il suo plateale ingresso con indosso un vestito – o una cintura, qualsivoglia – color corallo che dava quel perfetto stacco fra la stoffa e la sua pelle olivastra.
Aveva lasciato i capelli sciolti e portati da un lato: riuscivano a stare fissi e non si scompigliavano nemmeno se la stessa Emily avesse voluto. Inutile dire che lasciò ammaliata la maggior parte delle persone, ma questo con la Morgan accadeva sempre.
Riuscì a stupire persino Janet che era sempre stata restia nei confronti della mora, ma non si poteva negare che questa fosse bellissima e che avesse uno stile riconoscibile ovunque.
Se Emily colpì Janet, lasciandola sbalordita per qualche minuto, suo cugino riuscì a stare in silenzio per un po' più di tempo.
Zayn e le ragazze erano amici intimi un po' come Dominique e il latino o Louis e il teatro. Il ragazzo ne aveva viste di belle donne sfilargli davanti, ne aveva viste di tutti i tipi: alte, basse, more o bionde. Formose, spigolose, leggermente in carne o scheletriche. Conosceva tanti tipi di ragazze e di certo le aveva viste in tutte le salse, ma con nessuna era rimasto senza parole.
Nessuna gli aveva mai fatto quell'effetto. Non aveva mai provato quella morsa allo stomaco che ti costringe a prendere respiri profondi per evitare il soffocamento.
Mai, fino a quel momento. Le capacità di Emily erano molteplici, e per tutti il risultato era sempre lo stesso: l'innamoramento. Ma non con Zayn.
Zayn si era imposto di mantenere con lei solo un rapporto fisico, nulla che andasse oltre al loro Mercoledì pomeriggio o a una scappatella nel bagno a fine ora. Niente amore, quando si parla di Zayn Malik.
Eppure il sorriso della mora, la risata di questa e i suoi movimenti – tutti – erano in grado di scatenare un vortice tali di emozioni che il ragazzo temeva di restarci secco ogni volta che i due si ritrovavano nella stessa stanza.
Aveva speso cinque ore. Cinque lunghissime ore a prepararsi, e di solito non ce ne metteva più di due. Emily aveva messo tutto il suo impegno nella fase di preparazione per la festa, solo per lui. E un po' si odiava, perchè Emily Morgan non si era mai
ritrovata a pensare alla risata di qualcuno nel bel mezzo della lezione di geografia; perchè Emily Morgan non aveva mai pensato a Zayn
in quel modo. Forse perchè aveva un'allergia a tutto ciò che fosse affetto e relazioni amorose e perchè aveva paura di innamorarsi. Paura di provare qualcosa che andasse oltre al solo piacere fisico. Paura di legarsi emotivamente a qualcuno e trovarsi poi pronta a fare qualsiasi cosa per questo qualcuno, anche saltare nel vuoto nonostante le sue vertigini.
Emily aveva paura di quell'amore vero. Quello che ti farebbe alzare alle quattro del mattino soltanto per andare sotto casa del fortunato e gridargli ti amo. Quello che ti farebbe buttare in un mare ghiacciato, quello che ti scalda quando tutto intorno a te sembra freddo e ostile.
Ma con Zayn quello poteva accadere e il cuore di Emily c'era arrivato, mancava soltanto il cervello della ragazza.
Entrambi preferirono salutarsi e non vedersi più per tutta la sera, per un tacito accordo. Entrambi credevano che, non vedendosi, forse avrebbero smesso di pensare l'uno all'altra così intensamente.
La verità era che Emily e Zayn avevano paura, ma erano troppo dipendenti dall'altro per smettere di vedersi e di pensarsi: come quando una canzone di entra in mente e ti piace così tanto che non riesci a cantare altro.
Zayn era la canzone di Emily e Emily quella di Zayn.


Dominique amava l'amore. Ma l'amore si può amare? C'è chi crede che l'amore, in sé, non esista del tutto. C'è chi crede che l'amore sia quel sentimento forte che proviamo nei confronti di una persona, quindi l'amore per Dominique era Louis?
Dominique amava tante cose nella sua vita. Amava il latino, le lingue antiche e organizzare tutto della sua vita, però amava anche Louis e per lui avrebbe buttato via anche il suo dizionario di Latino e la sua agenda riempita di appuntamenti e impegni. L'unica sua paura era quella di non essere corrisposta, di essere considerata solo come un'amica e questo l'avrebbe ferita,
ancora una volta.

Si ricredette quando, al momento del lento, Louis cercò lei. Afferrò la sua mano, appoggiò le sue sui fianchi della bionda e la trascinò sulla pista da ballo, lasciando che la musica facesse il resto.
D'altronde, non c'è nulla di meglio che la musica. Nulla di meglio che scambiarsi un bacio sulle note di una qualche canzone romantica e strappalacrime.
Ci mise un po' a realizzare che Louis aveva davvero appoggiato le labbra sulle sue e stava cercando di farsi spazio per farle ricambiare il bacio, ma quando se ne accorse la risposta non tardò ad arrivare.
Lasciò che la sua lingua entrasse in contatto con quella del ragazzo e che si muovessero insieme, come parti di una stessa melodia. In quel momento tutto era sparito, erano solo loro e la musica di sottofondo ma forse anche quella era stata sovrastata dai battiti del cuore della bionda.
Con le mani fra i capelli di Louis, Dominique realizzò di essere finalmente felice.
Fu piacevolmente sorpresa quando lui le afferrò la mano e la trascinò all'esterno, in un posto dove parlare in pace
«Se ti dicessi che mi piaci da impazzire?» esordì poi non appena si furono seduti. Dominique lo guardò seria e poi si lasciò sfuggire un sorriso dolce
«Ti direi che non puoi preoccuparti che il sentimento non sia ricambiato.» il ragazzo ci mise un po' a capire l'esito della risposta, ma non appena gli fu chiaro si lasciò andare in uno di quei sorrisi che Dominique amava tanto. Quelli che riservava soltanto al pubblico dopo uno spettacolo andato particolarmente bene o uno di quelli che rivolgeva alle persone speciali. Ma per chi non avesse presente qual è questo sorriso, basti pensare ad un arcobaleno dopo una giornata di pioggia. Basti pensare a una cioccolata calda quando si rientra da una passeggiata in mezzo alla neve.
A un abbraccio dopo un pianto o a un bacio dopo una litigata. Il sorriso di Louis era capace di risollevare l'umore di chiunque si ritrovasse nel raggio di due chilometri.


Il loro momento romantico fu interrotto soltanto da passi veloci lungo il portico e dalle urla di un ragazzo che inseguiva una ragazza.
«Janet, aspetta!» come Niall riuscisse ad inseguire la ragazza senza vomitare le quantità di alcol che aveva ingerito, era un vero mistero.
«Ma aspetta cosa, Niall? Sparisci.» Janet non si sentiva tanto ferita perché la relazione era finita, ma più perchè il ragazzo l'aveva ingannata dopo essere cambiato e lei non l'aveva potuto impedire.
«Era una scommessa.» spiegò il ragazzo con tono calmo, nonostante di calma in quel momento ce n'era ben poca.
«Non è una giustificazione, Niall. Avevi giurato non ti saresti fatto mettere in mezzo in stupide scommesse» Janet iniziava ad urlare, ma nella sua voce non c'era una traccia di agitazione o un accenno di lacrime «avevi giurato, ma non sai mantenere le promesse.»
Il biondo abbassò lo sguardo mortificato e lasciò che il peso delle parole gravasse sulle sue spalle. Alzò gli occhi e li puntò sulla ragazza che stringeva i pugni agitata
«Inutile dire che è finita, Niall.» aspettò qualche secondo prima di voltare le spalle e avviarsi all'uscita per tornare a casa.
Non aveva tradito il suo carattere, perchè per quanto tradita si potesse sentire, Janet non piangeva mai e non avrebbe mai pianto per un ragazzo.

 

Il week-end passò veloce per i ragazzi ,che avevano tutti un pensiero in testa: una ragazza, un ragazzo, la prospettiva di un nuovo futuro, il rimpianto per aver perso tutto quello costruito durante il mese appena passato.
Janet passò il suo in casa a studiare, prendendosi una pausa soltanto per raccontare a Zayn l'accaduto e per impedirgli di andare a picchiare il biondo.
«Non importa, Zayn, alla fine credo di avere già qualcun altro per la testa.» il cugino era rimasto abbastanza sorpreso dall'affermazione, ma piacevolmente impressionato.
Ma sia per chi il week-end l'aveva passato felicemente sia per chi invece era stato meglio di quei giorni, il Lunedì mattina arriva pesante come una tonnellata per tutti.
Per i corridoi del Roundview College non si parlava di niente se non della festa. Harry aveva già pensato a smentire le varie voci che lo vedevano coinvolto in un menage a trois con Niall e Janet. Zayn aveva smentito che la cugina si fosse drogata e avesse immaginato Niall e la ragazza e Janet aveva semplicemente ignorato i diversi pettegolezzi.
«Buongiorno!» trillò felice Dominique non appena l'amica aprì l'armadietto per posare i libri. La mora si voltò e ricambiò il saluto «ho saputo di Niall, be' chi non l'ha saputo?» fece una pausa per guardare negli occhi la mora e capire se era un problema parlare del Sabato sera, ma Janet non tradì emozioni «anche se è mio cugino, io sono dalla tua.»
«Grazie, Demi. Conta molto per me» sorrise riconoscente e si lasciò abbracciare dalla bionda
«Io l'ho sempre detto che non sarebbe andata a finire bene con Horan» interruppe Liam appoggiandosi all'armadietto adiacente a quello di Janet. La ragazza alzò gli occhi al cielo prima di voltarsi verso il moro
«Riesci ad incupire il mio Lunedì mattina più di quanto non lo sia già, Liam.» rispose portandosi la tracolla sulle spalle, lui sorrise e si avvicinò
«Buongiorno, allora.» la ragazza si convinse che i brividi che le attraversarono la schiena non appena lo sguardo di Liam la inchiodarono, tanto da non riuscire a muovere un muscolo, erano dovuti alla fredda brezza mattutina di Novembre.
«Buongiorno.» sussurrò di rimando, trovandosi la bocca secca e la voce bassa
«Se hai bisogno di qualunque cosa..» iniziò il ragazzo prima di venire interrotto bruscamente
«Niente sesso per cuori infranti.» tagliò corto prima di rilassare le spalle
«Avevo in mente qualcosa più simile ad un caffè per chiacchierare.» si giustificò lui alzando le mani in segno di resa. Janet rise e si fece seria quando, per la prima volta, non colse un lampo di sfida e malizia negli occhi del ragazzo.
«A cosa devo ciò?»
«Al desiderio di una nuova amicizia» rispose marcando di più sull'ultima parola. Janet sorrise e annuì.
«Saprò da chi andare se ho voglia di un caffè, allora.» e lo congedò, dopo averlo salutato con un cenno della mano.


Equilibri precari, pronti a crollare.

erre's space.
Salve, gente! Arrivo con questo capitolo sperando che abbia più successo della mia ultima oneshot che mi farebbe piacere passaste a leggere perchè è triste, e le cose tristi sono belle. (?)
Inoltre mi farebbe tantissimo piacere se passaste dal primo capitolo di una nuova fan-fiction che sto scrivendo "This Dangerous Love" che è qualcosa di particolare per me.
Ovviamente non vi sto obbligando, se vi pare che potrebbero interessare una recensione mi riempirebbe di gioia. efdijc
Detto questo passo al punto clou dello spazio autrice che è: il volte dei personaggi. *FRA FA LA CONGA* no? okay. allora. (Basterà cliccare sul nome della ragazza)
Janet Malik. (fa strano scriverlo AHAHA) con gli occhi un po' più piccoli ahha.
Emily Morgan.
Dom
inique Horan. (mamma mia che strano ahha)
Tiffany Ship.

E boh, quindi questo è quanto e scusate l'immensa pubblicità che ho fatto prima but era very important.
Detto ciò, seguo l'esempio della mia autostima e mi butto nel Tevere dopo aver visto le foto delle quattro figone.
Ciao.
tantissimo amore.

erre.
p.s non so perchè questo spazio autrice mi è venuto tutto in corsivo, EFP mi odia. HAHAHAH
pace. xxxx (feeling like Danielle)
pp.s grazie a Dominique per i tre quarti dei personaggi, e grazie a Sara per avermi consigliato Mila come volto di Janet.
ora davvero ciao.

 

  
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