Ed
eccomi tornata. Miracolo
divino! Per prima cosa rispondo alle recensioni arrivatemi(grazie a
tutti):
SHUN DI
ANDROMEDA: Grazie
per la
recensione e ora ti
spiego: all’inizio non si capisce molto, ma siamo qualche
anno indietro
all’arrivo del gruppo 7 (non ti preoccupare, non è
morto…)Lascio a te la
lettura! Bye
Glo: Non speravo che
interessasse a qualcuno! Grazie. Cercherò
di aggiornare il più presto possibile. Bye!
Isa: Grazie mille!
Non credevo che potesse piacere tanto, te lo
giuro. Non ti preoccupare per i fazzoletti, hai ancora tempo per
comprarli.
Cercherò di far qualcosa di comico ma profondo…
impossibile. Va bhe, spero con
piacere che continuerai a seguirmi. Bye!
Gio: Ciao
Gio! Lo so che non è stato bello per te sapere che
avevo postato una nuova storia, ma tu eri a SCIARE! E mi hai lasciato
da sola a
casa. Quindi ti ho ripagata della tua stessa moneta e non ti ho
avvertita.
Spero che continui a piacerti, bye TVB
Bene, e dopo i
vari ringraziamenti, diamo una bella ripassatina
alla geometria solida…:
__________________________________
Capitolo 2: Genin!
Avevo
detto un corto
periodo di riflessioni, NON 5 ANNI DI ESTENUANTI ALLENAMENTI!!! La vita
con
Kakashi è stata più agitata del
previsto…
E
dire che pensavo di
farmi una meritata vacanza per pensare al mio passato.
Il
maestro Kakashi è un
pazzo scatenato. Non mi ha lasciato un momento di tregua da quando sono
tornata
in forma, e mi ha allenato… CAVOLO, SE MI HA ALLENATO!
Il
problema sorge però
spontaneo, ora. Io non sono un Genin. E non mi va per niente di farmi
tutti gli
anni di accademia che servono per diventarlo.
Kakashi
invece vuole
almeno che ci provi. E ora sono qui, davanti alle porte della scuola,
tra
bambinetti di 9-10 anni che si rincorrono e fanno chiasso.
Questa
mattina mi sono
dovuta vestire anche con una tuta nuova. La mia preferita, che ho
sempre usato,
è praticamente stracciata.
Una
canotta verde chiaro
con piccoli particolari azzurrini si abbina con il pantaloncini corti,
che sono
anche troppo conti per i miei gusti.
In
più il porta shuriken è
scomodo, lì allacciato alla coscia.
Sì,
mi rendo perfettamente
conto di essere una lagna, ma è più forte di me,
in questo momento. Sono
circondata da casinisti, che non fanno altro che urlare a squarcia
gola, e mi
stanno facendo ribollire il cervello.
Respira,
Gin. Respira. Non
farti prendere dall’agitazione. E’ sono una stupido
esame, dopo di ché te ne
potrai andare finalmente nel bosco ad allenarti seriamente.
La
campanella suona,
formando una stramaledetta ressa davanti alla porta. Aspetto. Quando
l’ultimo
alunno ha fatto il suo ingresso nei corridoi scolastici, mi faccio
avanti
anch’io, diretta alla classe dell’ultimo anno, dove
si sarebbe svolto l’esame
per Genin.
Busso
leggermente alla
porta scorrevole, aspettando il permesso ad entrare.
-Avanti.-
Entro,
e fisso l’uomo di
fronte a me. Capelli marroni e pelle olivastra, con una lunga cicatrice
ad
attraversargli il viso.
-Mi
spiace disturbarvi, ma
vorrei sostenere anche io l’esame.- Spiego in poche parole,
facendo qualche
passo verso la cattedra. Gli occhi degli alunni sono fissi su di me.
-Ma…signorina,
lei non ha
partecipato a nessuna lezione, non credo che sia una buona decisione.-
Mi
risponde il maestro
Passo
lo sguardo sulla
classe.
-E
crede che i suoi alunni
abbiano seguito le sue lezioni, anche se erano presenti a scuola?-
Domandai
indicandoli.
Qualche
urletto di
protesta si alzò dagli studenti.
-Ok,
ok. Le farò fare
l’esame, ma voglio una prova che ne sarà capace.-
-Mi
chieda tutto quello
che vuole, io lo eseguirò.-
Mi
sto stancando. Perché
non mi fa direttamente la prova d’esame, così
portò andarmene da questo posto?
-Non
so quanto lei si
preparata in materia, signorina. Ma un buon ninja deve riuscire a
calcolare la
grandezza degli oggetti nei minimi particolari. Quindi, se non le
spiace. Ci
dia una dimostrazione che sa calcolare le varie aree di un semplice
cubo.-
COSA?!
DEVO CALCOLARE
L’AREA DI UN CUBO?! MA CHE RAZZA DI PROVA E’?!
E
IO CHE NE SO DI COME SI
CALCOLA?
-Determina
l’area della
superficie laterale e quella della superficie totale di un cubo con
spigolo 15
cm. Trova poi anche il volume.-
Ma
cosa cavolo è sta roba?
Cavolo…
-Come ti ho già
insegnato,
un cubo ha gli spigoli tutti uguali, e di conseguenza anche le facce.-
Ancora quella voce
profonda e rassicurante. Ma chi è?
-Si, sensei!-
Sensei? E’ il mio
maestro?
-Bene. L’area di un
semplice quadrato è…?-
-Lato alla seconda.-
Io sapevo queste cose? Ma
ero un genio…
-E dato che le facce del
cubo sono tutti quadrati con lo stesso lato…-
-Per trovare l’area
laterale si fa lato alla seconda per 4, mentre l’area totale
è lato alla
seconda per 6!-
Ehi,
aspetta… ricordo di
aver fatto queste cose! E mi piaceva anche…
Ancora
ricordi. Ma chi
diavolo sono io?
Afferro
un gesso dalla
cattedra e comincio a tracciare linee sulla lavagna nera attaccata al
muro.
Perché tutto questo è successo a me? Non capisco
proprio.
Al=
15²ּ4 = 900 cm²
At= 15²ּ6 = 1350 cm²
Bene,
e qui ci siamo. E
il volume? Com’era quella stramaledetta formula? Tutti i lati
sono uguali, e
quindi anche le tre dimensioni, no?… E dato che il volume
dei parallelepipedi è
aּbּc in questo caso
è lato alla
terza. Speriamo di fare bene i conti…
V=
15³
= 3375 cm³
E
anche questa è andata.
Speriamo di aver fatto tutto bene.
Mi
giro verso la classe
che mi guarda stralunata. Oh mio dio. Che ho fatto adesso?
-Allora?
Va bene?- Chiedo
con voce supplichevole. Iruka (Mi sono ricordata il suo nome. Lo avevo
visto
parlare una volta con Kakashi.) guarda la lavagna con sguardo
inebetito.
-Bhe,
devo dire che…-
deglutisce. –La tua preparazione è più
elevata del previsto. Dove hai
studiato?-
Rimango
stupita. E io che
pensavo di aver sbagliato qualcosa. Socchiudo le labbra ma non so cosa
rispondere.
-Bhe…
non lo so. Non
ricordo di aver studiato in alcuna scuola…- Dovevo pur dire
qualcosa. E ho
detto la verità. Fantastico, ora mi prenderanno per una
pazza. -A proposito. Il
mio nome è Ginevra. Ginevra Hansen!-
NO!
Ancora?! Ora so pure
il mio cognome. In effetti non ho mai avuto la possibilità
di presentarmi con
qualcuno che non fosse Kakashi, in questi 5 anni. Sono vissuta
all’ignoranza di
tutti. Nessuno a Konoha mi conosce o mi ha mai vista.
-Maestro
Iruka. Io credo
che debba fare l’esame.-
Una
voce proviene dalla
classe. Tutti compresa me ci giriamo verso il ragazzo moro dagli occhi
scuri
che ha parlato.
Dei
bisbigli cominciano a
girare di bocca in bocca, tra un gruppo di ragazzine.
-Sasuke.
Che intendi
dire?-
Il
maestro è confuso. Si
capisce perfettamente dall’espressione degli occhi. Passo lo
sguardo ancora sul
ragazzetto dai capelli neri. Mi fissa. Il suo sguardo è
parecchio misterioso…
sarà il bell’imbusto della classe.
-Penso
che Ginevra abbia
buone possibilità di passare l’esame con il
massimo dei voti.-
Come
si permette quel
bambinetto di chiamarmi per nome? Non lo conosco neanche…
-…-
Iruka
rimase in silenzio,
squadrandomi dall’alto in basso.
-Senta,
maestro. Ho 14
anni, e dovrei essere Genin da almeno 2 anni. Me la da questa
possibilità o no?
Non vorrei perdere tempo con lei. Ho altre cose più
importanti da fare.-
Sbotto
io infastidita.
Sono 20 minuti che sono chiusa in questa classe e non ho concluso
niente, a
parte aver ritrovato qualche raro ricordo.
-Ok,
la tua prova d’esame
inizia ora. Qual è il tuo Ninjutsu più forte?-
Che
domanda… non so che
rispondere. Forse è il Paralizzante, ma non lo so ancora
usare molto bene.
-Dipende.
Il più forte non
lo so ancora utilizzare al massimo delle possibilità.
Però so fare la tecnica
superiore della moltiplicazione, sia acquatica che non. Riesco a farmi
valere
con la tecnica del Richiamo, e in questo periodo sto provando il Mille
Falchi.-
Si
blocca. Non sa più cosa
dire.
-Bhe,
dato che è solo un
esame per diventare Genin fammi vedere la moltiplicazione del
corpo…- Afferma.
E’
troppo facile ormai,
per me. Unisco le mani nel sigillo della capra e mi concentro per usare
bene il
Chakra.
Una
nuvola di fumo scoppia
e sento quella strana sensazione del corpo che si sdoppia.
Al
diradarsi della
polvere, accanto a me ci sono io. Cioè, la mia copia,
intendiamoci… Aspetto
alcuni attimi per poi sbattere il piede a terra. La sagoma scompare
all’istante
in un leggero PUFF, mentre la classe mi fissa con interesse.
Ti
prego, fai che me ne
possa andare di qui presto…!
-Bene,
sei promossa. Ora,
se vuoi il tuo coprifronte vai dal terzo Hokage. Io non sono ancora
andato a
prenderle.-
Iruka
sorride. Lo guardo
storto, inutilmente. Che odioso… mi sta sfruttando, per caso?
Mi
affaccio alla finestra
con interesse. Non siamo tanto in alto. Bene.
Saluto
con un cenno della
mano e salto fuori dalla classe, atterrando sulla grondaia. E ora
iniziamo ad
allenarci, con un po’ di corsetta verso il palazzo
dell’Hokage.
Dopo
tutto non è stato
tanto stressante.
_______________________
Scusate per la stupidità del capitolo… non sapevo proprio come metterlo a posto! Ciao!!