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Autore: malcontenta    30/07/2012    1 recensioni
Luna alle prese con una nottata insonne, cerca di esorcizzare la paura per i suoi strani sentimenti, in un modo tutto suo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Luna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Quarta notte insonne. 
Luna sapeva di non poter ignorare i segnali che le arrivavano chiari , durante le sue solitarie sedute di divinazione. Aveva anche letto le rune dublinesi, sei volte in due ore. Il responso era sempre lo stesso: un coniglio mangiato da un serpente.
Quando chiedi agli elementi di essere sinceri, a volte si avvicinano alla crudelta' con le loro risposte.
Quindi, adesso, stava bruciando rosmarino camminando al contrario. Papa' diceva che era l' unico modo per ribaltare i responsi.
Le compagne di dormitorio, avevano rinunciato da tempo a capire Luna e i suoi riti personali. Fingevano di non vederla, di non sentire le strane formule che pronunciava da sotto il cuscino. Lunatica Lovegood, diceva di parlare con creature che la maggior parte di maghi e streghe non aveva mai sentito nemmeno nominare. Quindi niente di troppo anormale, se da quattro notti, anziche' dormire, ballava vestita di bianco e bruciava erbe da cucina; prima o poi sarebbe passata anche questa stranezza.
Il rosmarino cominciava a produrre un fumo denso nella stanza e a odorare come l'arrosto troppo cotto che servivano nella sala grande il sabato.
Prese le rune, il momento era propizio! Strinse il sacchetto di velluto tra le mani, formulo' la domanda, ( sempre la stessa),  estrasse le rune e le lancio' in alto. 
Ricaddero a terra con un suono di ossa. Il loro verdetto era limpido. Un serpente imperioso, pronto a divorare quello che poteva essere un roditore, un coniglio o una lepre.
Luna rimase impietrita. 
Aveva deciso. Domani gli avrebbe parlato.
 
Gia' e' difficile trovare il coraggio per parlare ad uno sconosciuto, figuriamoci poi se e' il ragazzo per cui si ha perso il sonno!
Draco poi, sembrava inavvicinabile.
Sempre accompagnato da uno o piu' scagnozzi, passava le giornate tra allenamenti di Quiddich, lezioni e chiacchiere nella blindatissima sala comune dei Serpeverde.
Luna fece uno schema dei suoi spostamenti. Ne dedusse che Draco era metodico, come un gatto. Poteva vederlo a pranzo, ma avvicinarsi a lui, con tutta quella gente attorno, non la convinceva. Oppure all'uscita dalla lezione di difesa contro la arti oscure. Di solito dividevano lo stesso corridoio per qualche minuto. Minuti, diciamo pure secondi. Troppo poco per formulare frasi di senso compiuto.
Poi l'illuminazione! La biblioteca!
L'aveva incontrato li l'ultima volta. Ma quando? Che giorno era? Cosa era andata a cercare in quel pomeriggio fortunato? Cosa l'aveva spinta tra gli scaffali di occlumanzia? Doveva essere per la ricerca sugli "scudi della mente": la stava eseguendo tre giorni fa. Quindi era martedi.
 
Nessuna probabilita' di incontralo  da solo, fino alla prossima settimana.
Luna decise che l'avrebbe fatto accadere prima. Doveva essere oggi. 
L'idea la percorse come un brivido: Harry Potter! 
Lui aveva il mantello dell' invisibilita' e sapeva che avrebbe potuto contare sul suo aiuto!
Corse al campo d'allenamenti di Quidditch. Harry era esattamente dove Luna si aspettava che fosse: a cavalcioni della sua scopa, in attesa di entrare in campo.
Rimase sbalordito piu' dalla presenza dell' amica, che dalla sua misteriosa richiesta. Lui sapeva che Luna non sottovalutava il potere degli oggetti, e che quindi avrebbe usato il mantello con criterio.
Due ore piu' tardi, Luna si aggirava invisibile, per i corridoi di Hogwarts.
  
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