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Autore: katyjolinar    30/07/2012    0 recensioni
1215. Una misteriosa epidemia colpisce una carovana che sta valicando le alpi. Il giovane Oliver Du Nam sarà chiamato a investigare. Tutto quanto porta ad altri casi collegati e il ragazzo dovrà chiedere l'aiuto di un vecchio monaco alchimista, Walther Bischoff, e del suo figlio adottivo, Petrus.
Genere: Avventura, Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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ATTENZIONE!
Prima di lasciarvi al capitolo un'avvertenza: l'ultima parte del capitolo potrebbe contenere spolier sulla quinta stagione!

Erano passati sei mesi dal ritorno a casa.

Petrus e Olivia avevano preso una casa vicino alla chiesa di Sant’Andrea, e i due gemelli passavano molto tempo alla cripta, assieme a Suor Astrid e al vecchio monaco, che consideravano il loro nonno.
Quel pomeriggio, Petrus entrò nella cripta trasportando della legna per il focolare. Rachele gli corse incontro, ridendo allegramente, mentre Edoardo rimase seduto al tavolo assieme a Suor Astrid, concentrato sulle erbette che stava tagliuzzando per aiutare Padre Walther nei suoi esperimenti.
Il giovane uomo prese la bambina in braccio e si avvicinò alla suora.
“Olivia e il Capitano Lee sono a rapporto dal Comandante Broyles.” riferì la giovane, anticipando la domanda di Petrus, che annuì. Proprio in quel momento tornarono i due.
“Petrus, accompagni tu Lincoln? C’è un’indagine da condurre, e io non posso muovermi da qui.” disse la giovane donna, prendendogli dalle braccia la bambina.
Petrus la guardò interrogativo. Non era da lei rinunciare a un’indagine; Olivia capì, si avvicinò e gli disse qualcosa all’orecchio. L’uomo sorrise e la baciò.
Padre Walther li fissò per qualche secondo, quindi sorrise anche lui.
“Quando ero un giovane novizio inesperto c’erano due persone che sono stati dei padri per me.” disse, eloquente “Non li dimenticherò mai… Padre Robert era lo speziale del nostro monastero, e Padre Heinrich ne è stato il priore per parecchio tempo…”
“So a cosa state pensando, Padre.” rispose il giovane “Ci penseremo, ok?”
Il monaco sorrise e tornò al suo lavoro. Petrus sospirò: per fortuna lui e Olivia erano già sposati, altrimenti chissà che cosa si inventava stavolta quel vecchio monaco pazzo…

Peter si svegliò di soprassalto.
Si era addormentato sulla coperta dopo mangiato.
Olivia leggeva, stesa accanto a lui, senza però mai perdere d’occhio Henrietta, la loro figlia di tre anni.
Era domenica, giorno della gita fuori porta per la famiglia Bishop, un angolo di normalità in una vita piena di stranezze.
Stranezze come quel sogno così nitido da sembrare reale, ma che stava già fuggendo via dalla sua mente, prima ancora che potesse ricordarne tutti i particolari. Immagini di una città medievale passavano davanti ai suoi occhi come se fosse stato lì. Volti di bambini sorridenti, e Olivia. Lei c’era sempre, ma i vestiti non erano i soliti.
Era davvero un sogno strano.
Henrietta lo chiamò. Voleva giocare con lui.
Peter si alzò per rincorrerla; la bambina corse. Rideva, era felice.
Ma improvvisamente qualcosa lo fece bloccare. Uno strano presentimento gli fece venire la pelle d’oca.
Henrietta era a una quindicina di metri da lui, lo chiamava.
Intorno al prato, Peter vide avvicinarsi degli uomini. Erano calvi, e tutti vestiti uguali.
Osservatori.
L’uomo scattò. Doveva portare in salvo la bambina.
Un altro uomo osservava da dietro gli alberi. Indossava un completo anacronistico, sembrava uscito da una festa medievale.
Non aveva avuto il tempo di cambiarsi, era più urgente osservare quel momento.
Prese un cellulare e compose un numero.
“E’ il momento.”

FINE
   
 
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