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Autore: Cla_blueB    30/07/2012    1 recensioni
E se per una volta Elisa avesse proprio voglia di rischiare tutto?
i one direction non esistono, e Harry Styles, Niall Horan e Zayn Malik e gli altri sono semplici ragazzi, ma davvero o è solo un'impressione?
Anche nelle vite più noiose spesso si annidano segreti, rancori passati e a volte, la magia. Perchè in fondo, non esiste nessun buono e nessun cattivo nel mondo, siamo tutti vittime
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non sono una fan sviscerata dei one direction ma non so perchè questa storia calza a pennello con loro, spero vi piaccia. xx
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Elisa era al 87% sicura di aver bevuto troppo, ma la cosa la toccava molto, molto poco. L'unico problema era tornare a casa in moto in quello stato, ma poco le importava comunque.

“Allora fammi riassumere” stava dicendo Niall, anche lui decisamente brillo “sei stata prima con Chris tre anni poi ti ha lasciato e tu hai sposato Billie?” disse muovendo il dito scandendo le fasi del discorso, Elisa scoppiò a ridere “Nooo! Allora io sono stata con Chris, e poi l'ho lasciato per Harry e sono stata tre anni con Harry!” disse lei per l'ennesima volta.

“e Billie?” chiese lui leggermente perplesso.

“Billie era il gatto di Harry Niall!!” urlò Elisa alzando le mani al cielo. Si versarono l'ennesimo bicchiere di vino.

“e tu Niall?” disse Elisa appoggiando la schiena completamente allo schienale della sedia.

“io cosa?” rispose Niall

“Amori adolescienziali?”

“Oh solo cose da nulla”

“Oh andiamo a chi vuoi darla a bere ci sarà stata qualche ragazza che ti ha preso il cuore almeno una volta nella vita”

nonostante i litri di Peignot Font che si era scolata in due ore, Elisa riuscì a scogliere un bagliore negl'occhi del biondino per un secondo.

“Oh bè, primi amori come Pamela Henderson e Carmen Elettra non li togli a nessuno” commentò sorridendo, sembrava meno allegro però, Elisa si sforzò di ridere per cercare di non far scivolare la conversazione nel rimpianto di amori perduti e cuori infranti. Fortunatamente Niall sembrava pensarla allo stesso modo. “vieni” disse Niall alzandosi spaparanzandosi sul divano di pelle comprato nel negozio.

“e questo quando l'hai comprato?” chiese Elisa che stava in piedi a fatica su quei tacconi che si era messa indicando l'orribile divano in pelle che non centrava nulla col resto del soggiorno, non so perchè ma il resto della casa sembrava anzi, ben arredata. Bah.

“sta mattina, ma tu non c'eri” disse Niall alzando le spalle.

“si ho preso un permesso” disse sedendosi con poca grazia sul divano accanto al biondo.

“Come mai?” chiese lui curioso.

“Avevo delle cose da sbrigare” Niall lasciò cadere il discorso, si girò ed accese lo stereo posizionato vicino al divano. La stazione radio stava dando una canzone molto estiva di sean paul e qualcun'altro.

“Wine it up” urlò Elisa scattando in piedi e nonstante i dodici centrimetri di tacco iniziò a ballare la canzone come una pazza. Niall dal divano si gustava le kilometriche gambe di Elisa e il suo fondoschiena che muoveva come una pazza. Si stava divertendo un mucchio, decisamente, e Niall era contento di questo. Poi Elisa si girò, gli afferrò le mani e lo costrinse ad alzarsi e si sfilò i tronchetti che le impedivano di saltare. Elisa allacciò le mani dietro al collo di Niall. Erano alti quasi uguali, anzi uguali, notò con un certo sconforto Niall. Elisa sembrava non persarci, neanche al fatto che erano così vicini, proprio in quel momento la canzone finì, e partì quella che doveva essere l'ultima canzone dei Coldplay e Rihanna a giudicare dalle voci. Niall e Elisa continuarono a dondolare a tempo sulla tappeto. La testa girava ad entrambi e tutto d'un tratto Elisa iniziò a cantare con gli occhi chiusi lasciando la testa indietro. Niall la prese per i fianchi e poi le fece fare una piroette e per poco non cascarono sul divano, scoppiarono a ridere, erano decisamente troppo brilli per ballare. Niall cercò di riprenderla per la vita ma proprio in quel momento Elisa si girò e finirono per far scontrare i petti cadendo sul tappeto rovinosamente.

Dio grazie al Peignot Rot, pensò Elisa. Era un cosa imbarazzante. E come se la cosa non bastasse quegli stronzi della radio fecero partire Life for rent, la canzone più romantica dopo my heart will go on. 'La simpatia e il tempismo' pensò.

A Niall non dispiaceva affatto essere stramazzato al suolo se sopra aveva una come Elisa. Che fra l'altro non dava accenni a volersi muovere.

“so di essere comodo” disse Niall in un sussurrò a un centrimetro dalle labra di Elisa.

Dio di nuovo grazie per il Peignot Rot, disse di nuovo Elisa a se stessa.

“Ma i tuoi occhi sono così belli perchè sono sbronza o sono così e basta?” chiese imbambolandosi facendo finta di non aver sentito il commento di Niall.

“Credo che sia per il Peignot Rot” disse lui sorridendo.

“già lo sospettavo” disse Elisa “quindi adesso se ti bacio sarà per il Peignot?” chiese fissando le labbra del ragazzo.

“Spero proprio di no” rispose semplicemente lui prima di baciarla. Shiver, Natalie Imbruglia. Qualcuno lassù o alla radio ce l'aveva con loro, pensarono entrambi mentre Niall prendeva in braccio Elisa portandola verso le scale. Si rivelò un' impresa tutt'altro che facile, caddero quelle sei volte buone prima di raggiungere un letto.

Elisa si sdraiò sul letto, Niall si spalmò sopra appongiandosi con i gomiti al materasso per non pesarla e mentre le baciava il collo in modo dannatamente dolce lei alzò gli occhi e notò una foto su una mensola, era Niall un pelo più giovane abbracciato a un ragazzo con la carnagione scura e gli occhi scuri che aveva già visto da qualche parte e nella foto c'era una terza persona che però non poteva vedere per colpa di un libro poggiato proprio davanti alla foto. Ma non aveva senso pensarci adesso quindi si lasciò trasportare dai baci di Niall e chiuse gli occhi.

'Harry' pensò un'ultima volta.



Zayn era fuori per strada dentro la sua macchina. Era il secondo pacchetto che fumava in un'ora. Che diavolo stava facendo Niall, la moto della ragazza era ancora lì e lui era ancora dentro con lei. Sperava solo non stessero facendo quello che lui pensava.

Aveva bisogno di parlare con Niall. Doveva drigli che non ce l'aveva fatta, non l'aveva trovato.

E ora erano nella merda, e Niall pensava bene di passare la serata a fare sesso con quella ragazzina.

Dio che rabbia, perchè il suo amico non capiva. Perchè?

'Al diavolo' pensò. Non sarebbe stato neanche un secondo di più lì. Erano le due passate che diamine.

Entrò in casa e notò due bottiglie di vino sulla tavola, Zayn ne prese una e lesse “peignot rot”

e scosse la testa, nonostante non volesse farlo salì le scale silenziosamente. Giunto alla camera di Niall aprì lentamente la porta. Non sentiva rumori sospetti, forse non erano lì.

Una volta che ebbe aperto del tutto la porta la luce del corridoio investi le due figure sdraiate sul letto.

Erano nudi, com'era prevedibile, quello che non era prevedibile era la posizione. Stavano dormendo. Niall stringeva Elisa che a sua volta lo abbracciava nel sonno. Avevano un sorriso sulle labbra. Erano dolci pensò Zayn. Se solo non fosse stato incazzato nero e spaventato allo stesso tempo probabilmente avrebbe provato gelosia o tenerezza.

E mentre restava lì impalato Niall disturbato dalla luce aprì lentamente un occhio.

“Zayn?” mormorò stupito con la voce ancora impastata dal sonno e dal Peignot Rot.

Zayn alzò le braccia al cielo infuriato.

“Cazzo” mormorò in tutta risposta Niall, e ora cosa doveva fare? Svegliarla e dirle di andare a casa? Non ne avrebbe avuto le palle. Ma avrebbe dovuto, diavolo, fra pochissimo Lui sarebbe stato lì, e doveva parlare bene con Zayn. Doveva sapere se ci era riuscito, così avrebbe potuto finire quella maledetta storia e magari riniziare una vita normale. Magari con lei. Ma non voleva illudersi.

“Allora..?!” sussurrò impaziente Zayn indicando la ragazza sdraiata sul letto.

A giudicare dal suo viso non era andata bene. Ok pensò Niall. Sono una merda ma lo devo fare.


“hey... hey” Elisa sentiva qualcuno chiamarla e scuoterla appena. Per tutta risposta lei affondò ancora di più la testa nel cuscino. “Elisa” era un voce maschile. Maschile. Harry? No non era la voce roca di Harry. Ma se non era Harry chi era? Era una voce angelica e sensuale.

Niall. Ma che cazz... una fitta improvvisa alla testa le fece ricordare tutto. Cazzo. Non era stato un sogno. Aprì un occhio e vide solo buio. Che diavolo di ore erano.

Niall era lì in piedi vicino a lei in boxer. La stava scuotendo. Lei si tirò sue lanciò un'occhiata truce all'orologio sul comodino. Le tre meno un quarto. Ma che diavolo...? Perchè l'aveva svegliata?!

“Niall” disse. Oddio che voce aveva? Sembrava una che si era scolata un litro di vino, aveva cantato come una pazza e che ora veniva svegliata alle tre del mattino dal ragazzo con cui era appena andata a letto.

Ops, ma era proprio così.

“che diavolo vuoi Niall” riprese. Lui sembrò prendere un respiro prima di parlare “scusami baby”
baby? Come l'aveva chiamata? Chi credeva di essere Al Pacino? “scusa ma dovresti andare?”

ahaha. Molto divertente Al. Stava per ridere in effetti, ma qualcosa la bloccò.

Per la precisione fu la sensazione che quel maledetto biondino fosse serio a bloccare la risata di Elisa.

“Bene” disse lei fredda come un pezzo di ice berg dopo un secondo di esitazione.

Uomini. Tutti stronzi. Aveva ragione sua madre.

Senza farselo ripetere due volte e senza guardarlo negl'occhi, si alzò dal letto e iniziò a raccattare la sua roba sparsa sul pavimento della camera.

Niall avrebbe voluto dire qualcosa tipo 'davvero non vorrei, vorrei continuare a stringerti tutta la notte, ma vedi ho un uomo che mi ricatta che deve venire qui e probabilmente il motivo per cui mi ricatta sei tu, quindi sai, non sarebbe bello se ti trovasse nuda nel mio letto' ; ma pensò che probabilmente avrebbe peggiorato ulteriormente la situazione, sempre se era possibile.

Era furiosa. E certo che era fuoriosa. Era una ragazzina di vent'anni che dopo essere stata chiamata alle nove si era presentata a casa sua alle dieci e che a mezzanotte era finita a letto con uno che conosceva appena per poi essere svegliata e cacciata di casa alle tre. Bè direi che anche Niall si sarebbe sentito leggermente infastidito se fosse successo a lui.

Con un ultimo gesto secco si infilò i pantaloni. E al diavolo pensò Niall. Ho appena cacciato la più bella ragazza che sia mai venuta a letto con me, fottendomi completamente ogni probabilità di rivederla senza che mi sputi in un occhio.

In men che non si dica Elisa era perfettamente vestita ed era uscita da quella maledettissima stanza, era uscita da quella maledettissima casa, era salita su quella maledettissima moto e aveva iniziato a piangere come un bambina.




“Spero tu abbia un buon motivo per avermi fatto cacciare la più bella ragazza che io fossi riuscito a portarmi a letto in meno di 48 ore” disse Niall abbandonandosi sulla poltrona del salotto.

“Non c'era” disse Zayn che intanto passeggiava nervoso per la stanza passandosi una mano tra i capelli nero corvino.

“come no?” disse Niall tirandosi su di scatto. Ora erano nella cacca davvero.

“no!” urlò Zayn “non c'era nulla, ho cercato avunque. Sei sicuro ce l'avesse lei?” disse Zayn

“Lo sai bene come me quello che ci ha detto” esclamò Niall “è qui, da qualche parte. Non sono sicuro ce l'abbia lei, ma di sicuro lei è un buon punto da dove iniziare.”

“certo che se sapessimo di più, diavolo!”

Niall stette in silenzio quando all'improvviso il campanello suonò. I ragazzi si guardarono. Poi Zayn prese un bel respiro e aprì la porta.

“Salve ragazzi” disse una voce ben nota.


  
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