Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Sulle orme del fantasy    30/07/2012    1 recensioni
Tutto ebbe inizio quando le terre del Nord, governate da Re Orol, un grande elfo, riuscirono ad allontanare gli attacchi e le invasioni delle ombre e delle creature malvagie mandate dall'Oscuro Sovrano che governava le terre del Sud.
Quest'ultimo, conosciuto anche come l'Innominato, dopo essere stato battuto decide di lanciare una maledizione su tutte le figlie femmine che sarebbero nate nella città di Avra in quel determinato periodo, sapendo che anche la moglie del Re Orol aspettava una bambina.
Sarebbero nate tutte femidi, cioè morte ma costrette a vagare sulla terra per sempre. Così che le ombre avessero potuto rapirle e addestrarle a combattere. Sarebbero diventate delle armi nelle mani dell'Oscuro.
Il Re delle terre del Nord non ebbe il coraggio di bruciare il corpo della figlia per evitare tutto questo. Decise dunque di nasconderla a palazzo, nelle segrete.
Quando la ragazza cresce, però, sente il bisogno di conoscere il mondo..
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Prologo
 
 
 
 
 
Era da anni che il regno degli elfi non vedeva pace. Era da anni ormai che la guerra contro l’oscurità aveva avuto inizio.
I cittadini di Avra non facevano altro che vedere scompiglio, morte e sofferenza nel loro paese. Assistevano in continuazione a guerre che in molti combattevano abbandonando le loro famiglie per salvare il regno e la loro razza, senza sapere neppure se un giorno le avrebbero riviste.
Il Re Orol, un giovane uomo forte e coraggioso, sensibile ma pur sempre un valoroso guerriero, governava Avra da molto tempo, eppure non l’aveva mai vista così sofferente, così vulnerabile agli attacchi nemici. Era sempre stata una città combattente, ora sembrava sciogliersi al buio. Il Re aveva fatto di tutto pur di non arrivare alla disfatta e alla distruzione, ed era stato proprio lui a dare inizio alla lotta. Dopo essersi accorto che la situazione stava cedendo aveva provato a fare accordi col più fidato servo dell’Oscuro Sovrano, colui che comandava gli eserciti e addestrava brutalmente gli alleati: Ken. Non portò di certo buoni risultati, anzi, quest’ultimo la vide come un’arrendersi da parte del Re Orol, accorgendosi della vulnerabilità di esso decise di aumentare l’aggressione da parte delle ombre che ormai avevano invaso il suo regno e le terre del sud, dove regnava l’Oscuro.
Il buio era una minaccia per gli elfi, abituati alla serenità, a vedere il sole sorgere il mattino, il cielo limpido e i sorrisi sul volto della gente. Tutte cose che non vedevano più dall’invasione degli alleati dell’oscurità.
Il Re in quel periodo si dedicava più che altro alla Regina Aranel, la sua adorata moglie che portava in grembo la loro seconda figlia.

Accorgendosi che le vite perse in battaglia e il dolore subito dalla sua gente erano stati anche troppi, decise di chiedere aiuto alle terre centrali dell’Ovest, che separavano esse dalle terre dell’Est.
Lì governava il fratello Hautner, che senza pensarci neanche un secondo si stabilì con gli eserciti davanti alla foresta che faceva da confine tra le terre dell’Innominato e il territorio elfico.
Con più uomini in battaglia gli elfi riuscirono ad allontanare le ombre e le altre creature malvagie che da tempo si erano impossessati delle loro vite e del loro umore. Finalmente erano liberi.

In preda alla furia, l’Oscuro sovrano, che in molti chiamavano l’Innominato, lanciò una maledizione a tutte le seconde figlie che sarebbero nate entro quell’anno ad Avra. Sarebbero nate tutte Femidi, cioè morte ma non ben accette all’aldilà, così costrette a vagare sulla terra per sempre. Sarebbero diventate creature mostruose. Durante la crescita il loro potere e la sete di battaglia sarebbero aumentati, nascevano per combattere e uccidere. Nascevano per servire l’Innominato.
Dopo pochi mesi nacque, un po’ in anticipo. Troppo in anticipo.
Aranel non ce la fece e morì subito dopo aver dato alla luce Edel.
Quando Re Orol seppe dell’accaduto decise che si sarebbe occupato della bambina come avrebbe fatto lei; Aranel non voleva che venisse bruciato il corpo della piccola solo perché era una Femide. Il Re in fondo non aveva mai creduto alla maledizione, anche perché i poteri dell’Innominato non avevano sempre effetto sul bene degli elfi.
Prese Edel dalla culla e la strinse fortemente tra le braccia, lei ancora dormiva. Quando aprì gli occhi iniziò a piangere, Orol se la portò di fronte e la osservò in volto. Sussultò appena la vide.
- Tutto bene mio signore? – chiese la guardia che stava con lui vedendo che aveva bruscamente gettato la bambina nella culla. Piangeva ancora.
- Portatemi qui Charm, subito! – ordinò il Re e così venne eseguito.

Charm era la prima figlia del Re, aveva circa 15 anni allora ed era stata promessa in sposa ad un elfo che neanche conosceva. Quando la guardia si precipitò in camera sua capì che il padre voleva parlarle di Edel.
- Cosa succede padre? – domandò Charm vedendolo andare avanti e indietro nella sala da pranzo, dove l’aveva convocata. Era piuttosto nervoso.
- Edel – disse e indicò la culla dove dormiva la bambina.
- E’ così carina.. – mormorò tra se e se la ragazza.
- Charm guardala! Guardale gli occhi! – ordinò il Re alzando la voce e diventando sempre più aggressivo.
Lei si avvicinò lentamente alla culla, così prese in braccio Edel. La guardò per un po’ sorridendo, poi la piccola aprì gli occhi.
Charm lo sapeva già da un po’, non l’aveva detto al padre per paura della sua reazione. Gli occhi di Edel erano rossi. Era una Femide.
In quell’stante nella sala entrò una guardia, spalancando rumorosamente la grande porta a due ante.
- Cosa c’è di così importante? – urlò severamente il Re Orol.
- Signore … un gruppo di donne si è diretto ai campi bassi di Avra con le piccole Femidi, che sono nate due giorni fa. Non vogliono che le prenda l’Oscuro così hanno deciso di bruciare i loro corpi. – rispose la guardia un po’ confusa.
- La maledizione … - mormorò il padre con lo sguardo fisso a terra e gli occhi spalancati.
- Hai cambiato idea per caso? Vuoi bruciare anche il corpo di Edel? Aranel non lo avrebbe voluto – disse Charm osservando il padre. Nel frattempo la guardia era uscita dalla stanza.
- Cosa vorresti fare? Non c’è altra soluzione. Verranno a prenderla Charm! La rapiranno per farne un’arma, un’arma troppo pericolosa e sarò costretto a combattere contro mia figlia! -
- Ma loro penseranno che tu l’hai uccisa, perché è quello che noi faremo credere. - detto questo Charm portò Edel nelle segrete.

  
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Sulle orme del fantasy