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Autore: Clopina    30/07/2012    1 recensioni
[Lucario e il Mistero di Mew]
Una piccola raccolta di One-Shot, Drabble o Flashfic incentrate principalmente sul personaggio di Sir Aaron.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
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“Ascoltatemi, Sir Aaron… Sir Aaron, per favore!”
Il giovane nobile accorre, inginocchiandosi e toccando il cristallo con la mano. “Cosa sta succedendo, Lucario?”
“I due eserciti stanno per scontrarsi, e il nostro regno è posto al centro” risponde la voce del Pokémon. “Una volta iniziata la battaglia, verrà distrutto!”
La regina sospira, volgendo di nuovo lo sguardo all’orizzonte. “Quando gli eserciti raggiungeranno questo palazzo, un regno cadrà.”


Sir Aaron aveva sospirato a sua volta, interrompendo il contatto e tornando al fianco della regina Lynn, affacciata sulla terrazza del castello, gli occhi chiari fissi in un punto lontano.
Lui non aveva seguito il suo sguardo, ma aveva tenuto fermo il suo sulla figura di lei.
Sapeva che prima o poi tutto questo sarebbe successo. Tutti lo sapevano. C’erano stati dei segni inequivocabili, che preannunciavano lo scoppio di quella guerra.
Una guerra senza scopo, se non quello di distruggere tutto ciò che commetteva l’errore di trovarsi sul cammino: compresi loro.
Sì, la guerra avrebbe distrutto anche loro, con il loro piccolo regno.
E l’Albero. Avrebbe potuto danneggiare anche l’Albero del Principio, e questa forse era la cosa peggiore.
Il giovane sapeva cosa avrebbe dovuto fare.
Lo sapeva, sì, lo sapeva.
Ma questo non rendeva più facile accettarlo.

“Non me ne andrò da qui. Il mio destino sarà lo stesso del mio regno.”
“Ma Vostra Altezza… non vi saranno sopravvissuti.”


La regina aveva ignorato le sue parole, ferma nella sua posizione, lo sguardo deciso.
Il giovane aveva allora levato il suo scettro, chiamando il suo Pidgeot, che era accorso all’istante, planando sul maestoso palazzo e passando accanto alla terrazza.
Aaron aveva saltato, atterrando in groppa al grande uccello, per dirigersi poi verso il luogo dove sarebbe avvenuto lo scontro.
Planando sopra le distese alberate, avevano raggiunto le truppe, ed erano stati attaccati da un gruppo di Skarmory partecipanti allo scontro.
Cercando di rimanere concentrato sul suo compito, il giovane aveva mantenuto la presa salda sulle piume sotto alle sue dita cercando di non precipitare, ma dopo essere stato colpito due volte, Pidgeot aveva cominciato a perdere quota, dirigendosi verso le rocce.
Quando si trovavano sopra una sporgenza, Aaron aveva saltato, lasciando che il Pokémon cadesse dentro dei grandi cespugli presenti lì vicino.
Si era così voltato, e aveva atteso colui che l’aveva chiamato.

“Sir Aaron… Sapevo sareste venuto.”
“Lucario…” mormora il giovane. “Cosa è successo ai tuoi occhi?”
“Non preoccupatevi per me, Padrone.”
Aaron si volta, il capo chino sotto il cappello. “Non chiamarmi così. Non sono più il tuo padrone. Ho abbandonato la regina e il regno.” Una pausa, poi aggiunge: “Non tornerò.”
“Ma… è impossibile…”


In quel singolo momento, aveva capito di aver perduto la fiducia di Lucario.
Il suo studente doveva aver confuso le sue parole, pensando che sarebbe scappato, abbandonando il regno al suo destino. Pensando che avrebbe tradito la regina.
Quest’ultima comprensione lo aveva colpito con forza, nel suo cuore solo il desiderio di spiegare, di urlare la verità. Ma ormai non c’era più tempo per le spiegazioni.
Quando il Pokémon aveva tentato d’inseguirlo per fermarlo, Aaron si era voltato, lanciando lo scettro che portava con sé, che si era incastrato nella pietra a pochi centimetri da Lucario.
Questi era rimasto per un attimo spiazzato, poi una luce si era levata dall’oggetto, richiamando e imprigionando il Pokémon al suo interno.
Il nobile allora aveva ripreso il suo cammino per l’Albero, senza voltarsi indietro, aiutato da Pidgeot, tornato in volo dopo la brutta caduta.
Temeva che, se si fosse voltato, non avrebbe fatto un passo in più.

"Dove sei, Mew?" Arrivato nel cuore dell’Albero, Aaron rallenta e chiama il piccolo Pokémon psico ad alta voce. La sua unica speranza, in questo momento, è un suo arrivo veloce.

Un verso stridulo si era allora levato dall’alto e il giovane aveva alzato lo sguardo di scatto, ritrovando a fissare un gigantesco uccello dal piumaggio rosso e oro. Questo si era posato e all’improvviso aveva iniziato a trasformarsi, fino a che al suo posto era comparsa una creatura molto più piccola, rosa e simile ad un gattino.
Mew aveva risposto alla sua chiamata.

"Mew” mormora Aaron. “So che sei legato a quest’Albero. Per favore, usa il potere della mia Aura, salva quelle persone! Ora!"
Alza il braccio, ponendo la mano di fronte al Pokémon, che attende immobile.
Sa quello che deve fare.


Ed ora era lì, cercando di concentrarsi per creare la lucente sfera di energia, con Mew che lo osservava con sguardo quasi curioso, ma per quanto provasse, non riusciva ad ottenere nessun risultato.
Chiuse gli occhi, provando a concentrarsi sui ricordi, sperando di trovare lì la forza per andare avanti…
Ma scoprì invece che non era così semplice dire addio a tutto ciò che aveva reso la sua vita degna di essere vissuta.
La regina Lynn, che aveva servito per così tanti anni… e che aveva anche amato… Non avrebbe mai dimenticato il tocco delle labbra di lei sulle sue, la sua pelle di seta, il suo tocco delicato sul suo corpo…
L’aveva abbandonata senza una spiegazione… Ma l’avrebbe capito, e questa era una speranza (una sicurezza) a cui aveva bisogno di attaccarsi.
A differenza di Lucario, forse il migliore amico che avesse mai avuto… lui non aveva capito, aveva pensato che stesse abbandonando il regno al suo destino…
Strinse più forte gli occhi, cercando di liberarsi di quei pensieri, di estraniarsi a tutto ciò che lo circondava, realtà o sogno, verità o finzione, ma questi tornarono alla carica più di prima.
Tutto ciò che aveva amato… sarebbe andato perso…
Si sentì prendere dallo sconforto, ma scacciò subito quella sensazione.
“No” pensò, con un moto improvviso di determinazione, una fiamma che si riaccendeva nel gelo che aveva dentro. “Niente andrà perso… loro continueranno a vivere… e lo faranno, anche per me…”
Finalmente, trasse la forza di cui aveva bisogno proprio da questo pensiero, e riuscì finalmente ad evocare l’Aura, inizialmente una piccola sfera azzurra che iniziò ad ingrandirsi fino ad avvolgere Mew completamente.
Sentì scorrere l’energia dentro di sé, mentre la sfera diventava sempre più grande, fino a che Mew non assorbì abbastanza energia per dare potere all’Albero e mettere fine a quella guerra.
Aaron sapeva che aveva funzionato, ma sapeva allo stesso modo che non avrebbe potuto godere di quella pace che lui stesso aveva portato.

Ormai senza forze, con il dolore che lo assaliva ad ondate, si lasciò cadere accanto ad un cristallo, sfiorando un Fiore del Tempo posto lì accanto.
Sapeva cos’era, ne aveva già visti, sapeva come funzionavano, e non si lasciò sfuggire l’occasione.
Pidgeot avrebbe riportato lo scettro che aveva intrappolato Lucario alla regina, ed entrambi sarebbero stati al sicuro.
Forse un giorno Lucario, come nuovo Guardiano dell’Aura, sarebbe tornato lì spinto dagli eventi di un futuro che non riusciva ad immaginare, ma che, ne era sicuro, sarebbe stato migliore del presente.

“Non ho… rimpianti…
Il mio viaggio… è stato bello…”


******

Lynn si trovava ancora sulla terrazza del castello, tra le mani stringeva lo scettro che Pidgeot le aveva consegnato. Tutt’intorno a lei i cristalli si erano illuminati di un verde acceso, che illuminava tutto il regno, posandosi anche sul campo di battaglia.
I due eserciti si erano immobilizzati, forse finalmente consapevoli di ciò che stavano causando, e dell’inutilità di quella guerra.
Ma niente era paragonabile a ciò che lei aveva perso.




A/N: Guardate cos'ho ritrovato nei miei archivi! Questa è stata scritta ormai più di quattro anni fa: oggi l'ho ritrovata mentre trasferivo i file dal vecchio pc e ho deciso di modificarla un po' e postarla qui.
Se ricordo bene, ne avevo anche un'altra ambientata verso la fine del film, ma non riesco a ritrovarla.
Se siete arrivati fin qui, grazie per aver letto questa fanfic! :)
Baci,
Clo
  
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