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Autore: SyriaPluto    13/02/2007    3 recensioni
Quattro ragazze misteriose arrivano da.... Provatelo a scoprire leggendo
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qui con il nono capitolo. Ringrazio tutte voi che avete recensito e in più ringrazio le mie amiche Daniela, Chiara e Gigia che mi hanno fatto da “modelle” per i personaggi di Diamos, Carin e Janes. Buona lettura.

IL FRATELLINO


Angel era ancora inginocchiata davanti alla piccola tomba del fratellino. Piangeva, mentre ricordava quel piccolo bambino dai biondi capelli e occhi color dell'oro. Quegli occhi, di un colore inusuale, che solo lui e Angel avevano. L'unica differenza che li distingueva era l'occhio azzurro di Angel, mentre il fratello li aveva tutti e due dorati. Una voce interruppe il suo pensiero, il suo pianto.


?: Che ci fai qui? Non si può stare qui dentro di notte!

A: Mi dispiace!


Il giovane ragazzo si avvicinò a lei, illuminandola con la torcia.


Ragazzo: Scusatemi Principessa non l'avevo riconosciuta!

A: Non chiamatemi Principessa!! E' un ruolo che non mi si addice! E poi come fai a saperlo?

Ragazzo: Tutti lo sanno, o per lo meno tutti quelli che lavoravano al palazzo.


Angel si alzò e si pulì le ginocchia sporche di terra.


A: Scusami per l'intrusione, me ne vado subito....

R: Non preoccupatevi, potete rimanere.....

A: La ringrazio ma è ora che vada.


Dicendo questo salutò il giovane e si diresse verso l'uscita, si voltò a guardare ancora una volta la tomba, poi si girò e se ne andò. Dopo mezz'ora arrivò alla casa, dove viveva assieme a Alex. Le luci della casa erano spenta, girò la chiave nella serratura della porta e dopo essere entrata se la chiuse alle spalle. Si diresse verso il salotto e si siese sul divano, sentì dei passi scendere le scale, ma non se ne preoccupò.


Al: Ben tornata!


Non rispose e continuò a fissare il vuoto, mentre Alex si siese accanto a lei.


Al: Dove sei stata?


La sua voce non era arrabbiata ma bensì dolce e preoccupata.


A: Ho fatto una passeggiata......


Alex la guardò, sapeva bene a cosa stesse pensandola ragazza.


Al: Vai a dormire..... ne hai bisogno!!


Angel annuì soltanto e si diresse verso la sua stanza.


SOGNO


C'erano fiamme tutt'intorno a lei, un soldato con in braccio un bambino e gli puntava la spada al collo, lei gridava:

A: Lascialo stare!

Soldato: Vieni a prendertelo visto che ci tieni tanto!!


la ragazza malconcia, piena di ferite su tutto il corpo, si avvicinò al soldato, ma le sue gambe non riuscivano a reggerla. Si sentì uno sparo, un altro soldato aveva sparato al bambino.


A: NNNNOOOO!!!!


Il piccolo corpo si accasciò a terra, prima di morire chiamò Angel: Sorellina!!


FINE SOGNO


Angel si svegliò di colpo, le lacrime le scendevano dagli occhi. Iniziò a piangere e soffocava i singhiozzi nel cuscino.


A: André!!! Piccolo André!!!


Quel giovane bambino di cui si era sempre presa cura ora non c'era più........

Arrivò l'alba, mentre la giovane si era solo riaddormentata. I raggi del sole entrarono nella stanza attraverso le tende rosse, il giovane ragazzo che dormiva nella stanza accanto si svegliò. Dopo poco andò in cucina e preparò la colazione, mise una tazza e una pasta su un vassoio. Quando tutto fu pronto lo portò nella stanza della ragazza. Poggiò il vassoio sul piccolo comodino e svegliò dolcemente la giovane. Quando si svegliò lo guardo mettendo a fuoco le immagini.


Al: Buon giorno!

A: Buon giorno anche a te!

Al: La colazione è pronta....

A: Mmm...... che buon odore....


La stanza si riempì del profumo della pasta calda.

A: Non è che mi stai viziando troppo?

Al: Non credo visto che sei nata viziata.... nonostante tutto fai parte della famiglia reale...


Angel prese il cuscino e lo sbatte in faccia al giovane.


A: Ti ho detto che non faccio parte di quella famiglia!!

Al: Comunque sei sempre sangue del loro sangue.

A: Forse è così, ma io ho rinnegato i miei genitori!!

Al: Perché li hai rinnegati?

A: Non hanno mai considerato mio fratello, il loro unico figlio maschio, l'erede di tutto quello che possiedono......... In più dopo la sua morte non si sono mai degnati di andare a trovarlo al cimitero.


Ricominciò a piangere, mentre il giovane la consolava.


A: Non mi hanno mai dato niente, mentre hanno fatto in modo che Sana avesse tutto. Non mi parlavano, non mi guardavano e mi chiamavano.........


Non pronunciò quella parola con cui la definivano i suoi genitori.


A: E tutto per quest'occhio, furono loro a ordinare che mio fratello venisse ucciso....


Alex rimase sconvolto da quella confessione, non immaginava che il sovrano di quel regno avesse pregiudizi sui propri figli, quando diceva che tutti gli abitanti del suo regno erano uguali. Il silenzio era sovrano di quella stanza, si sentivano solo i singhiozzi soffocati della ragazza. I ricordi di quella crudeltà, fece piangere ancora di più la giovane, mentre il ragazzo era più sconvolto che mai.


AL PALAZZO REALE


S: Perché non mi avete mai parlato di mio fratello?


Il Re guardò la giovane Principessa.


Re: Non hai mai avuto un fratello!!

S: Perché mentite?

R.na: Vedi tuo fratello è morto molto giovane, neanche noi ce lo ricordiamo.

S: E' mia sorella?

R: Lei è maledetta non è degna di essere una Principessa!


Il Re si era arrabbiato e mandò Sana in camera sua.


ALLA CASA


LA ragazza aveva smesso di piangere, ma era ancora scossa. Non riuscì a mangiare la colazione, e nessuno parlò più di quella storia per tutta la mattinata. Al pomeriggio Alex e Angel decisero di fare una passeggiata vicino al lago dove erano la sera prima. Si sedettero sul prato vicino alla riva del lago.


Al: Angel?

A: Mm......

Al: Ne vuoi parlare?


Angel guardò il cielo e poi iniziò a raccontare.


A: Fin da quando son nata i miei genitori mi consideravano “Maledetta” per via dell'occhio. Avevano sempre preferito mia sorella a me....... Non mi parlavano mai, quando entravo in una stanza loro se ne andavano. Durante i balli di corte mi chiudevano nella mia stanza e non mi facevano uscire per giorni. Mia sorella fu mandata sulla terra e facevano in modo che avesse tutto quello che volevano. Finalmente riuscirono a concepire un figlio maschio, ma quando nacque e videro i suoi occhi, lo trattarono con freddezza. Me ne presi cura io per 5 anni. Un giorno sentii mio padre parlare con dei mercenari, gli ordinò di saccheggiare il paese e di uccidere il Principino. Sentendo ciò decisi di scappare con mio fratello, ma ci trovarono, incendiarono il paese. Mi battei per salvarlo, ma fu tutto inutile, mentre un soldato lo teneva un altro gli sparò........... e io non ho potuto far niente. Non l'ho salvato........... Dopo l'accaduto il Re disse a tutti che i banditi avevano ucciso i suoi figli.......


Angel trattenne le lacrime a stento, durante tutto il racconto li immagini di quei momenti erano nitide nella sua mente.


A: Decisi di andarmene, poi mi unii a Diamos e le altre, ci chiamavano Dee perché potevamo fare cose che altri non facevano. Il Re sentendo parlare di noi ci convocò a palazzo. Quando mi vide fece finta di non conoscermi, ma si vedeva benissimo che era sconvolto nel vedermi. Diventammo le Guardiane del Re..............


Al: Perché hai scelto di accettare?

A: Perché so che un giorno riuscirò a vendicarmi e che le mie amiche sono dalla mia parte.

Al: Quindi le ragazze sanno tutto?

A: Si........ sanno tutto...... Ci unimmo proprio perché anche loro sono contro il Re...............

Al: Sai che può essere pericoloso parlarmene........... Sono sempre un soldato del Re.......

A: Lo so, ma ................ mi fido di te più di chiunque altro......


Si baciarono appassionatamente.


  
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