Film > The Avengers
Segui la storia  |       
Autore: Alaysia    31/07/2012    1 recensioni
La storia degli Avengers ... dal punto di vista di un nuovo personaggio ...
-Da quando tra gli Avengers c'è un cagnolino uscito fuori da Twilight?-
cit. Iron Man
-è incontrollabile ... una forza maggiore di Hulk-
cit. Bruce Banner
-un vero lupo cattivo dentro la ragazza più dolce del mondo-
cit. Captain America
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bruce Banner/Hulk, Nuovo personaggio, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ciao a tutti ^^ Mi ha fatto molto piacere vedere che qualcuno ha recensito.
Questo è il nuovo capitolo.
Aggiungo che nei prossimi capitoli aggiungerò parti del film inesistenti, create secondo la mia immaginazione che collegano varie scene (ad esempio il ritorno alla base )
Detto questo vi lascio ai ringraziamenti più in basso.
 

Capitolo 4: Tra Tony e Thor, Selene gode

Selene si lasciò cadere pesantemente sul sedile, appoggiando la testa e chiudendo gli occhi, concentrandosi sulle gocce di sudore che le imperlavano la fronte. Sebbene fosse abituata a gestire situazioni peggiori si sentiva stremata e, in un certo senso, in disordine. Percepiva i suoi sentimenti dove non dovevano essere e, mentre si concentrava sull’autocontrollo, non sentiva tutti i muscoli del suo corpo urlare all’unisono. Doveva raccogliere la calma e ristabilire il controllo sul suo corpo, cosa non troppo facile da fare quando si è su un jet instabile e rumoroso.
Steve, dal sedile di fronte a lei, guardò preoccupato l’espressione esausta e combattuta che appariva estranea sul quel viso così dolce e giovane. Come se su un quadro dai colori chiari fosse dipinto un grande cerchio nero, un soggetto che non aveva niente a che fare con il quadro e che infastidiva poiché impediva di vedere la composizione sottostante.
Fece per parlarle e chiedere se andava tutto bene quando Natasha dal posto di comando lo intercettò e gli fece segno di lasciar perdere. Non adesso. La conosceva abbastanza da capire che in quel momento il silenzio era la tattica migliore.
Passarono pochi minuti e finalmente il buco nero sul quadro sparì e il viso dolce si Selene fece capolino, con un leggero sorriso sulle labbra. Eppure gli occhi sembravano ancora turbati, quei due diamanti incastrati da delle ciglia lunghe da cerbiatto erano uno specchio su un mondo che Steve non riusciva ad avvicinare e che probabilmente non avrebbe mai compreso. Nello sguardo di quella ragazza si combattevano battaglie tra due fronti, che potevano durare un’eternità come qualche secondo.
Selene si voltò di scatto, inquadrando Loki che, per la prima volta, la guardò dritta negli occhi e ne rimase affascinato, come qualsiasi essere. I due diamanti si appoggiarono poi sui sulla sua mano destra, che sanguinava copiosamente da quattro profondi segni di denti di lupo. In quell’attimo Loki si accorse che, mentre fissava gli occhi della ragazza, non sentiva il dolore e, quando quello sguardo luminoso si allontanava, lo sentiva prepotente che gli attanagliava la mano.
Loki percepì in quegli occhi l’indecisione e (poteva essere? ) senso di colpa, mentre il viso rimaneva impassibile. Alla fine Selene sembrò decidersi e si avvicinò lentamente a lui sotto lo sguardo vigile dell’uomo di latta, che aveva il compito di controllarlo. Restò qualche secondo ad esaminare la ferita, poi tirò fuori da una piccola tasca un tubetto bianco e sottile da quale fuoriuscì una densa crema azzurrina, che Selene prese su un dito e, dopo aver sfiorato la mano ferita del dio, che cominciò a spalmare sui graffi. Intanto Loki era rimasto ammutolito da quella scena. Insomma, fino a un quarto d’ora prima quella midgardiana aveva provato a strappargli la mano a morsi.
Ci pensò Iron Man a rompere il ghiaccio.
-E quello che cosa vorrebbe dire lupacchiotta?- chiese mentre si spostava per avere una visuale migliore sul prigioniero. Non aveva potuto legargli le mani per via della ferita e questo lo rendeva più inquieto di quanto non sembrasse.
-Significa che questi graffi non si rimargineranno col tempo, l’unica cura è questa pomata- spiegò mentre finiva di spalmarla e richiudeva il tubetto.
L’uomo di latta sorrise.
-Sei così letale?-chiese scherzando.
-Posso esserlo anche di più- rispose Selene stando al gioco.
Intanto Steve osservava stupefatto la mano di Loki, lanciando occhiate prima al tubetto magico, poi ai tagli che avevano smesso di sanguinare.
A dire la verità Loki credette di essere  stato preso in giro, poiché in un primo momento non sentì nessuna differenza al dolore di prima. Poi, mentre la ragazza richiudeva il tubetto, gli sembrò che qualcuno avesse appoggiato del ghiaccio sulla mano e che la stesse fasciando. In pochi secondi, con suo grande stupore,  i tagli si stavano rimarginando da soli a vista d’occhio.
-Allora non ringrazi piccolo cervo? A Cornalandia te lo avranno insegnato no?- disse l’uomo di latta con un sorriso soddisfatto.
Loki cercò di farsi venire in mente una frase acida con cui rispondere quando un forte rumore riempì lo spazio e l’aereo si muoveva violentemente, facendo quasi perdere l’equilibro a Selene, che era ancora in piedi, subito sostenuta dal Capitano. Borbottò un ‘grazie’ e tornò a sedersi.
-Che c’è piccolo cervo, ti spaventa qualche tuono?- disse Tony scherzando.
-Io non apprezzo quello che ne seguirà- disse Loki. Ora, sul suo volto in penombra, Selene riuscì a leggere il terrore. Non fece in tempo a chiedersi perché, che venne sbalzata a terra insieme a Steve mentre Tony faticava a tenersi in equilibrio. Quando Selene si rialzò Loki era sparito.
-Dov’è?- chiese allarmata, tentando allo stesso tempo di mantenere il controllo.
-È passato un tipo biondo e l’ha portato via-disse Tony mentre l’armatura di riattivava e gli copriva completamente il viso.
Steve aiutò Selene ad alzarsi e andò subito dopo a prendere un paracadute. Avevano intenzione di seguirlo? Bene, il lupo sarebbe andato con loro. Quando il Capitano vide che si stava preparando le lanciò un’occhiata che poteva essere tradotta in ‘Sarebbe meglio che tu non venga’. Selene si trattenne al mandarlo a quel paese e fece partire le scarpe, seguendo Iron Man fuori dal velivolo.
L’aria fredda della notte fu come uno schiaffo in faccia, ma cercò di stare al passo con Iron Man per quanto le scarpe glielo permettevano. Si accorse con piacere che Coulson le aveva potenziate, così che potessero raggiungere una maggiore velocità. Selene pensò che non avrebbe mai potuto ringraziarlo abbastanza per il lavoro che aveva fatto per lei.
Intanto si accorse che il rapitore di Loki non era altro che il fratello, Thor. Lo aveva conosciuto durante un’avventura nel New Mexico, quando aveva provato a riprendersi il suo martello nella base dello S.H.I.E.L.D. Lo aveva scortato nella sala dell’interrogatorio. Non che avessero parlato molto, anzi, non avevano parlato affatto, ma le era sembrato un tipo a posto una volta che aveva saputo tutta la storia.
Accelerò e affiancò Iron Man che sembrò sorpreso che qualcuno riuscisse a stargli dietro.
Poi successe un mezzo casino, che Selene fece fatica a ricostruire successivamente: sentì un forte schianto, un rumore fortissimo, e si ritrovò sdraiata per terra in una fitta di foresta. Quando si alzò vide Iron Man e Thor che combattevano e che l’uomo di latta non se la stava cavando troppo bene. Pensò bene di intervenire poco prima che Thor cominciasse ad utilizzare Mjolnir.
Le ci volle un secondo per sentire tutta la forza del mondo che le entrava dentro, l’adrenalina che le scorreva nel sangue, i battiti del suo cuore, le contrazioni dei muscoli, per un attimo percepì tutto questo e molto di più.
E l’attimo dopo era come essere una mummia, avvolta da tante bende strette, mentre il suo corpo diventava troppo grande. Rimase per un attimo senza fiato quando sentì un rumore secco, come se le bende si spezzassero. La forma umana aveva ceduto il posto all’altra forma. Perfetto. Era di nuovo un lupo.
Vide Thor che faceva vorticare Mjolnir sopra la testa per scagliarlo addosso ad Iron Man, ma le ci volle un attimo per frapporsi tra lui e Thor, ruggendo minacciosamente.
Il Dio del tuono  rimase interdetto per un attimo senza sapere cosa fare, poi sembrò prendere una decisione e scagliò ugualmente il martello addosso alla bestia.
Selene vide tutto a rallentatore: l’incredulità e la sorpresa negli occhi del dio, l’indecisione che fece leggermente rallentare il veloce vorticare di Mjolnir, e infine la decisione che fece aprire la mano. Percepì il massicciò spostamento d’aria che causava quel lanciò e, infine, lo vide che, sempre a velocità dimezzata, le arrivava addosso.
Lasciò le redini al lupo, sicura che il suo istinto avrebbe saputo meglio cosa fare. Ora era solo una spettatrice delle sue azioni. Se c’era una cosa che aveva imparato in quell’anno era che nelle situazioni complicate l’istinto animale era la cosa più affidabile.
Si stupì quando le sue zampe cominciarono a spingere sul terreno, correndo verso il martello. Quando la distanza tra il suo naso e Mjolnir fu di un metro Selene percepì il lupo saltare spingendo con i potenti muscoli delle zampe posteriori. Evitarono il martello per un pelo. E, mentre quest’ultimo andava a schiantarsi contro un albero, abbattendolo, Thor si ritrovò a terra con possenti zampe che lo bloccavano al suolo e un muso ringhiante che gli occupava la visuale.
In quel momento arrivò Steve che, puntuale come sempre, chiedeva ‘Cosa è successo?’. Nell’attimo in cui Selene si ritrovò disorientata dall’atterraggio del Capitano, Thor riuscì con fatica a scivolare via da sotto quegli artigli. Intanto Iron Man stava ritornando da ovunque Thor lo avesse scagliato prima dell’intervento del lupo.
Seguì un dibattito su dove Loki dovesse essere tenuto e sul Tesseracth. Intanto Selene ritrovò Loki, che stava cercando di scappare, a cinquecento metri dal luogo dello schianto. Si ritrasformò e gli legò le mani, riportandolo alla radura dove gli altri l’attendevano.
-Allora qual è il verdetto?-chiese spingendo avanti il prigioniero.
-Lo portiamo alla base-disse Tony riprendendo il volo, dando un passaggio al Capitano.
La ragazza si voltò verso Thor e ritrovò il viso che aveva visto nel New Mexico. Forse con un po’ di barba in più.
-Collaborerai?-gli chiese, ancora indecisa se passargli Loki oppure no.
-Si. Vi aiuterò a trovare il Tesseracth, ma quando avremo finito dovrà essere dato ad Asgard, dove è giusto che stia- rispose prendendo Loki.
Selene annuì e si preparò per la partenza.
-Sei molto forte midgardiana, poche volte  ho conosciuto qualcuno così abile e veloce da tenermi testa così- disse Thor stringendo Loki appena un attimo prima di partire in volo.
La midgardiana in questione sorrise mentre si alzava da terra.
 
Ringrazio chiunque legga questa storia
*Si inchina*
Grazie grazie grazie.
E infine …
*rullo di tamburi*
I ringraziamenti!!
Vorrei ringraziare chi ha inserito questa storia tra le seguite:
1 - Eleonoraa11 
2 - GiulyIchigo 
3 - Lady of the sea 
4 - LaPazza7 
5 - Strix 
6 - WhiteRabbit 
7 - YaMiNoLaDy
Grazie mille!!
 
La persona che la ricorda, Mayaserana, grazie!
 
Chi l’ha inserita tra le preferite:
1 - A_Beautiful_Mind 
2 - Edward_Son 2 
3 - _Bad Wolf
 
Alla prossima.
Selene.:)
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: Alaysia