4. Compleanno

Harry sospirò, guardando il cielo stellato, il suo diciassettesimo compleanno stava volgendo al termine.
Era stata una giornata intensa. La libertà che aveva provato usando la magia senza restrizioni, l'emozione di festeggiare assieme ai suoi amici, la lite con il Ministro e i misteri che nascondevano gli ultimi doni di Silente.

Mi apro alla chiusura

Harry fissò il boccino per l'ennesima volta, che volevano dire quelle parole. Un fruscio tra i cespugli dietro il pollaio lo fece sobbalzare.
"Non dovresti stare all'aperto da solo, lo sai" disse tranquillamente Remus, uscendo sotto la luce della luna.
"Remus mi hai fatto prendere un colpo!"

“Scusa, non era mia intenzione” rispose pacato il Lupo Mannaro, mentre si avvicinava a lui.
“Credevo fossi andato via” disse Harry, guardandolo attentamente.

“Sì, ma poi mi sono reso conto che con l’arrivo del Ministro e l’andarmene di corsa, non ti ho dato il tuo regalo di compleanno” spiegò Remus, estraendo dalla tasca un sacchettino di pelle, legato con un cordoncino nero.

“Remus, non dovevi…” iniziò Harry.
Remus alzò la mano e sorrise “Sai che dove finisce la bacchetta di un mago defunto?”

“No”

“La bacchetta appartiene al mago. O meglio il mago appartiene alla bacchetta, perché sono le bacchette che ci scelgono. Così, quando un mago o una strega muoiono, le bacchette vengono seppellite con loro o distrutte dal Ministero della Magia. Sedici anni fa, il Ministero decise che era troppo rischioso lasciare che le bacchette di James e Lily Potter venissero sepolte con loro, sarebbero state sicuramente preda di qualche fanatico, che le avrebbe disseppellite o di qualche ladruncolo deciso a venderle a qualche collezionista, così le bacchette vennero distrutte” disse Remus e diede il sacchetto ad Harry.
“Vuoi dire che?” chiese Harry, aprendolo.
“Sono i resti delle bacchette di James e Lily. Credo sia giusto che li abbia tu, sarebbero fieri dell’uomo che sei diventato, ne sono sicuro” rispose Remus, sorridendo.

Harry guardò nel sacchetto, era pieno di polvere nera a argento, che brillava alla luce della luna. Richiuse il sacchetto, commosso. Ora una parte dei suoi genitori sarebbe sempre stata con lui.
“Grazie, Remus!” disse e di slancio abbracciò il Malandrino.