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Autore: Alex96_    31/07/2012    7 recensioni
[Pairing Caroline/Klaus - Original Family - Others]
Storia che ha preso ispirazione dalle poche interazioni Klaroline nello show. Non mi atterrò a nessun fatto dalla 3x19 in poi perché ho iniziato a scrivere questa storia quando lo show era ancora in pausa.
Caroline e Klaus in una notte fresca d'autunno, da lì inizierà l'avventura che porterà la bionda ad andare contro a quelli che credeva essere i suoi amici, a fare nuove conoscenze, a riscoprire persone che credeva essere orribili, un viaggio alla scoperta di se stessa e dell'amore con l'aiuto di più di uno degli Originali al suo fianco...Se vi ho incuriositi LEGGETE E RECENSITE!
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Caroline Forbes, Klaus, Rebekah Mikaelson, Un po' tutti
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'You're Mine, Don't Think You Are Not'
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Rebekah, di buon umore e riposata per il lungo sonno ristoratore, non perde tempo e và spedita verso la stanza del fratello e della sua fidanzata.

La bionda sfiora leggermente il legno bianco della porta con le nocche della mano prima di entrare senza porsi scrupoli, trovandosi davanti una scena spiacevole.

L’Originaria infatti credeva che i due fossero ormai vestiti e pronti per scendere a colazione ma quello che si ritrova davanti è suo fratello Kol, completamente nudo, nell’atto di rinfilarsi i boxer sul bordo del letto.

L’Antico la guarda lievemente infastidito mentre Bonnie, imbarazzata, si copre meglio il corpo con il lenzuolo del letto.

“Te l’hanno mai detto sorella che prima di entrare devi aspettare che ti si dica «avanti»?

Rebekah non riesce a fare niente se non guardare inorridita il fratello e mettersi infantilmente una mano davanti gli occhi.

“Ti prego Kol, rivestiti!”

L’Originale ghigna divertito e impiega più del tempo necessario per rinfilarsi i boxer, nell’impresa non così ardua di provocare fastidio a sua sorella.

“Sbrigati”

L’Antico ride e guarda l’Originaria, la mano sinistra sulla maniglia della porta, la destra ancora sugli occhi, divertito.

“Andiamo Bekah, non sono di certo il primo uomo nudo che vedi”

La bionda scuote la testa e fa un’espressione disgustata.

“No, ma sei mio fratello ed è rivoltante”

Bonnie ride leggermente e invita Kol a non far spazientire ulteriormente la sorella.

“Dai Kol, non essere infantile”

L’Originale si arrende e finalmente decide di aggiungere ai boxer anche una maglia.

“Forza Bekah sono vestito”

L’Antica solleva prima due dita per scoprire se quella detta dal fratello sia la verità prima di togliere definitivamente la mano dal volto.

“Okay, bene. Sono venuta qui per un motivo”

Bonnie annuisce e incrocia le gambe sul letto, ben attenta a non lasciarsi scivolare il lenzuolo bianco di dosso e incita l’Originaria a parlare.

“Bene, che succede?”

Rebekah si morde un labbro ma poi si siede al bordo del letto ignorando completamente suo fratello, e guarda ansiosa la strega davanti a sé.

“Tu hai sentito Caroline?”

Bonnie scuote la testa e sospira afflitta.

“No, non la sento da una settimana ormai”

Rebekah batte con forza una mano sul letto, preoccupata.

“Io sono sicura che sia successo qualcosa, me lo sento e ho un intuito infallibile”

Bonnie non risponde all’Antica ma guarda Kol soddisfatta.

“Vedi? L’avevo detto io che qualcosa non quadrava!”

La strega poi si volta incerta verso l’Antica.

“Beh, che vogliamo fare?”

Rebekah si alza in fretta dal letto e guarda i due nella stanza severa.

“Non possiamo parlarne qui ma Nik esce tra 10 minuti con la mamma. Ci vediamo nel giardino sul retro”

L’Originaria poi lascia un ultimo sguardo a Kol e Bonnie prima di eclissarsi dalla stanza, lasciando loro il tempo di cambiarsi.

 
 

Puntuali la strega e l’Originario raggiungono Rebekah e Stefan sul retro della casa dove i due sono seduti su un tavolo di legno e hanno predisposto sul tavolo una serie di oggetti che Bonnie inizialmente non capisce a cosa servono.

“Che dovremmo farci con quelli?”

Rebekah guarda ovvia la giovane di fronte a sé come se per le fosse scontata una domanda del genere ma si costringe lo stesso a rispondere.

“Abbiamo candele, oggetti appartenenti a Care e una mappa degli Stati Uniti. Sei una strega, fai tu la magia”

Bonnie corruccia la fronte, inizialmente perplessa, ma poi si dà della stupida da sola: come aveva fatto a non pensarci da sola?

La strega si siede al tavolo seguita dal fidanzato e prova a compiere l’incantesimo concentrandosi sull’amica stringendo tra le mani il suo ciondolo ma dopo
pochi secondi si arrende e guarda i tre innervosita.

“Non ci riesco. Il legame con Caroline è troppo debole”

Rebekah sbuffa non potendo fare a meno di pensare di odiare le streghe: loro e i loro dannati incantesimi che avevano bisogno di mille ingredienti.

Kol, che fino a quel momento era rimasto in silenzio, guarda la fidanzata curioso.

“Ti vuoi arrendere?”

Bonnie gli rivolge un’occhiata storta e guarda nuovamente sulla mappa davanti a sé.

“Neanche per sogno”

La strega non ci mette molto a capire quale possa essere un legame più forte con Caroline e, sorridendo, si volta verso Stefan.

“Ho bisogno del tuo sangue”

Il vampiro la guarda circospetto.

“Perché?”

Bonnie, calma ma anche soddisfatta di se stessa per essere arrivata a tale conclusione, spiega con calma all’amico la sua teoria.

“Caroline è stata trasformata con il sangue di Damon in circolo e tu sei suo fratello carnale, il legame è ancora piuttosto forte mentre con Klaus, anche se è il capostipite della vostra linea di sangue, è più debole essendosi mischiato nel corso dei secoli”

Stefan annuisce e lascia che Rebekah gli incida il polso con le sue unghie lunghe, facendo cadere qualche stilla rossastra sulla cartina.

Bonnie riprende così a recitare l’incantesimo e può notare subito come questo stia funzionando poiché la macchia rossastra inizia a decomporsi fino a
formare una scia che parte da Charlotte, North Carolina a Detroit, Michigan.

Quando il sangue si stabilizza sulla mappa tutti guardano curiosi e la prima a parlare è Rebekah, esponendo la perplessità generale.

“Perché non è indicato un punto preciso?”

Bonnie sospira prima di rispondere.

“Perché Caroline si sta muovendo diretta chissà dove”

L’Antica annuisce prima che il viso della strega si corrucci, un’espressione dubbiosa in volto.

“Aspetta un momento”

Kol squadra la fidanzata divertito.

“Che c’è dolcezza?”

Bonnie, come in trance, guarda l’Antico alienata.

“C’è che Caroline si è fermata a lungo a Charlotte e io so chi vive lì”

Rebekah per niente divertita dalla suspense prolungata della mora la incita a continuare.

“E chi ci sarebbe?”

Bonnie la guarda sbalordita e piena di confusione.

“Tyler. Tyler abita a Charlotte”

Stefan guarda sbigottito la strega e le esprime tutto il suo stupore.

“Ne sei sicura?”

Bonnie annuisce.

“Si, me lo ha detto Matt qualche tempo fa”

Rebekah sospira e prima di farsi prendere dallo sconforto per quello che la sua amica possa o non possa aver fatto con l’ibrido, elabora un piano.

“Bene, allora non c’è niente da fare se non andare a Charlotte e capire da lì dove Caroline possa essere andata, sperando che si fermi nuovamente a lungo in qualche luogo”

Bonnie annuisce e guarda confusa l’Antica.

“Chi và?”

Rebekah, senza parole, schiude la bocca non sapendo bene cosa dire mentre Kol sorprende entrambe parlando con estrema calma.

“Semplice: voi due”

La strega e la vampira millenaria guardano l’Originale come se avesse appena detto un’eresia e questo si stringe nelle spalle.

“Cosa? Siete le migliori amiche di Caroline, quelle con più chance di riportarla a casa. Sicuramente non la convincerei né io, né Stefan, ma a voi darà retta”

Rebekah alza un sopraciglio fine, scontenta dell’idea di dover intraprendere un viaggio con la strega.

“E non sarà sospetto che io e Bonnie andiamo in viaggio insieme? Non siamo esattamente migliori amiche”

Kol minimizza il tutto con un’alzata di spalle.

“Nah, diremo a Nik che siete andate a vedere una sfilata di moda o un’altra cosa femminile e che noi non volevamo accompagnarvi”

Le due sembrano rifletterci su per qualche momento, poi è Bonnie la prima a riprendere la parola.

“Bene, non è la scusa più plausibile del mondo ma può andare. Dobbiamo partire però prima che Klaus ritorni per ovviare qualsiasi problema, perciò consiglierei di trovarci davanti alle macchine tra quindici minuti”

Rebekah e Stefan annuiscono e si alzano dal tavolo, proprio come Bonnie e Kol prima che quest’ultimo se ne esca con una delle sue solite battutine.

“Sapete, tutta questa segretezza fa tanto Totally Spice. Vi ci vedo bene con le tutine di pelle colorate”

Bonnie sospira sconsolata mentre Rebekah rotea gli occhi al cielo e dà uno scappellotto al fratello prima di correre in camera a preparare una valigia.
 
 


Nel frattempo in Canada Elena Gilbert è intenta a parlare con la sua antenata al telefono da più di mezz’ora.

La mora si rigira tra le dita una ciocca di capelli perfettamente piastrati mentre Damon sbuffa e si và a servire un bicchiere di bourbon nel salone della loro modesta villetta di periferia.

“Beh, si può dire che dalla prima volta che ci siamo incontrate sono cambiate molte cose”

Katherine sogghigna dall’altro lato del telefono, intenta a sorseggiare un bicchiere di vino corretto al sangue.

“Tu eri un’insopportabile adolescente frignona, la trasformazione ti ha fatto bene, ancora mi ricordo come appena mi hai vista mi sei saltata addosso e mi hai morsa. È stata probabilmente l’unica volta che qualcuno mi ha colto di sorpresa”

Elena ride divertita.

“Felice di averlo fatto. In quel momento ti ho odiata, pensavo che mi sarei trasformata in te”

La Petrova fa un broncio infantile anche se l’altra non può vederlo.

“E cosa ci sarebbe di male?”

Elena sospira prima di rispondere.

“Non c’è niente di male ad essere come te ma ci sarebbe tutto di male a essere come ti mostri agli altri: calcolatrice, fredda, meschina”

Katherine sorride vittoriosa e poggia il bicchiere ormai vuoto sul tavolino di fronte a sé.

“Beh dolcezza e chi ti dice che non lo sia?”

Elena fa per replicare che è un’idiozia e che la vampira è molto meno peggio di quanto solitamente fa vedere agli altri ma viene interrotta dal suono del campanello.

La doppelganger si volta con aria da cucciolo sofferente verso Damon.

“Andresti tu?”

Il vampiro, consapevole di essere ormai ceduto da tempo al fascino della Gilbert, ringhia sottomesso prima di andare ad aprire, permettendo ad Elena di riprendere la sua conversazione con l’antenata.

“Lo tieni proprio al guinzaglio, eh?”

Elena non può evitare a una risatina di uscire dalle sue labbra.

“Andiamo Kath non essere così cattiva, sai che non è così e che..”

La doppelganger ammutolisce quando davanti a sé insieme a Damon vede la figura di Caroline Forbes, o meglio, la versione con i capelli rossi della ragazza.

Damon poggia teatrale un braccio intorno alle braccia della vampira e guarda divertito la fidanzata, ancora inebetita e con il telefono poggiato all’orecchio.

“Guarda chi è venuto a bussare alla nostra porta”

Elena guarda sconvolta l’amica e le si avvicina con timore mentre Katherine, stufa di essere all’oscuro di tutto, reclama di sapere cosa succede.

“Chi è Elena?”

La doppelganger balbetta incerta.

“Scusa Kath ti richiamo, c’è Caroline di fronte a me”

La Petrova fischia con approvazione mentre Caroline fa un sorriso incerto e tirato.

“Non sapevo dove altro andare”

Elena annuisce comprensiva e lascia che l’amica le si butti addosso scoppiando in un pianto a dirotto mentre gli sguardi tra lei e Damon si fanno sempre
più confusi.

È Katherine l’unica a chiarire la situazione sentendo la vampira piangere.

“Barbie sei ancora depressa per quello che è accaduto con Ken?”

Caroline si tira di scatto a sedere e afferra lesta il telefono dalle mani dell’amica.

“Non prenderti gioco di me, c’eri anche tu. Sai cos’è successo”

Katherine annuisce lenta e fa un sospiro, imponendosi di calmarsi e perché no, di lasciar prevalere lo spirito di solidarietà femminile che c’era in lei.

“Lo so e ti assicuro che Klaus si è comportato come un completo idiota ma Elijah mi ha detto che Rebekah e la madre gliele hanno suonate”

Caroline si porta le ginocchia al petto mentre uno sbuffo esce dalle sue labbra.

“Come se servisse a comparare”

Katherine si morde un labbro indecisa su cosa dire alla bionda mentre Elena e Damon continuano a guardarsi senza capire come mai Caroline e Katherine
siano così in sintonia ora.

È la voce della Petrova a riscuotere nuovamente tutti.

“Non serve infatti ma tu sei forte, a quanto so ne hai passate di peggiori. Vedrai, supererai anche questa”

Caroline non può fare a meno di ridere leggermente, completamente stupita.

“Stai per caso cercando di consolarmi?”

La Petrova sospira adirata ma si costringe a trattenere uno scatto d’ira e riprende a parlare con calma.

“Se anche lo stessi facendo non mi staresti rendendo il compito semplice”

Caroline annuisce e sorride.

“Hai ragione, scusa. E grazie Katherine, anche se non credo di potercela fare”

La vampira anziana sbuffa decisa e rotea gli occhi.

“E perché non potresti farcela, sentiamo? Lui è il tuo sole, la tua felicità o smielate del genere? Lo ami eppure l’altro giorno sei stata fedele a te stessa e
non ti sei piegata al suo volere, l’hai fronteggiato come una vera donna e questo ti fa onore. Mantieniti su questa linea e vivrai a lungo”

Caroline si passa una mano tra i capelli, indecisa.

“Facendo cosa? Fuggire da una parte all’altra del pianeta per tutta l’eternità?”

Katherine sorride amara.

“Con me ha funzionato”

Caroline controbatte decisa.

“Anche tu ti sei stancata però”

La Petrova non può fare a meno di annuisce e aguzzare le orecchie quando un suono, proveniente dal vialetto, la avverte che Elijah sta tornando.

“Devo andare biondina. Tieni duro”

Caroline annuisce solenne e tira su con il naso.

“Lo farò e mi raccomando, non una parola con Elijah su dove sono”

La Petrova annuisce e chiude la telefonata lasciando Caroline sola con il compito di spiegare alla sua amica e al suo fidanzato cosa era appena successo.

“Allora?”

Caroline annuisce e fa cenno ai due di sedersi sul divano prima di iniziare il suo racconto.

 
 

Rebekah batte il piede a tempo di una musica commerciale alla radio mentre Bonnie, ormai alla guida da più di due ore, guarda l’Antica perplessa.

“Hai più di mille anni e ti piace la musica house?”

Rebekah annuisce e guarda la mora senza smettere di battere il tempo.

“Si, pensavi che considerassi musica solo quella che và dal 1700 in poi?”

Bonnie piega la testa da un lato e fa segno di si all’Originaria che scuote la testa e poggia il braccio fuori dal finestrino mentre un sorriso và a incorniciare le sue labbra.

“Mi dispiace deluderti strega ma io e mio fratello abbiamo gusti musicali completamente diversi”

Bonnie non fatica a immaginarlo e replica d’accordo con l’Antica.

“Lo so, siete diversi in tutto”

Rebekah si volta incuriosita verso la strega.

“Che intendi?”

Bonnie la guarda confusa e per pochi secondi si permette di perdere di vista la strada, conscia che i riflessi di Rebekah in qualsiasi caso l’avrebbero aiutata.

“Esattamente quello che ho detto. Tu e Kol siete completamente diversi”

Rebekah continua a guardare sospettosa la mora finché questa sbuffa e si costringe a parlare.

“Siete diversi ma nonostante tutto siete fratelli, solo che Kol a volte crede che tu voglia più bene a Elijah e Klaus piuttosto che a lui”

L’Antica non può fare a meno di spalancare gli occhi sorpresa e di guardare in tralice la strega.

“Lo pensa davvero?”

Bonnie annuisce mentre il dubbio di instaura nella sua mente.

“Aspetta..non te l’aveva mai detto?”

Rebekah scuote la testa e sospira pesantemente.

“Ma come diavolo può pensare che voglio meno bene a lui di quanto ne voglia a Nik o ad Elijah? Certo, loro sono i miei fratelli più grandi e abbiamo
vissuto tanti secoli insieme ma insomma, anche lui è parte della mia famiglia, è logico che io gli voglia bene anche se a volte è totalmente fastidioso e prende in giro tutti”

Bonnie guarda divertita la vampira al suo fianco che non ha nemmeno preso fiato durante il suo sproloquio e sorride storta.

“A quanto pare lo conosci poco”

Rebekah solleva un sopracciglio, scettica e irritata.

“E tu mi vuoi dire che tu lo conosci? È mio fratello da più di mille anni, voi state insieme solo da tre”

La strega annuisce pensierosa mentre riprende a guardare la strada.

“È vero, ma io ho passato ogni momento libero con lui in questi tre anni. Li abbiamo vissuti a pieno alla scoperta l’uno dell’altra, come credi che saprei della sua paura di non sentirsi parte della famiglia? Le sue battute, dovresti sapere meglio di me che sono una maschera. Lo diverte essere sarcastico ma il più delle volte lo fa per proteggersi da eventuali fregature”

Rebekah pondera fra sé e sé le parole della strega prima di regalarle un sorriso.

“Sai quando Caroline ha combinato l’appuntamento tra te e Kol non vi avrei dato un soldo di fiducia ma già da quando ti sei lasciata baciare da lui andando contro tutto ciò che odiavi ho capito che saresti stata perfetta per mio fratello. Siete opposti e per questo vi completate”

Bonnie sorride e fa per ringraziare l’Originaria quando il suo cellulare prende a squillare.

La mora lo estrae dalla tasca dei pantaloni annoiata e poi lo passa alla bionda al suo fianco che la guarda perplessa.

“È Kol. Forse faresti meglio a parlargli tu”

L’Antica non lascia trasparire alcun sentimento dagli occhi e preme il tasto verde sentendo la voce famigliare di suo fratello arrivarle alle orecchie mentre non può fare a meno di pensare che le paure del ragazzo, se vere, erano davvero immotivate.

“Ciao dolcezza, come và il viaggio?”

Rebekah sorride del tono allegro del fratello e risponde divertita.

“Ritenta Kol, sarai più fortunato”

L’Originale dal suo divano ad Atlanta ghigna divertito.

“Hai già staccato la testa della mia fidanzata a morsi Rebekah?”

La bionda ride e scuote la testa.

“No, non l’ho fatto ma la tua è un’ottima idea. Hai chiamato per qualche motivo in particolare?”

Kol si stiracchia pigramente sul divano prima di rispondere.

“Si, ha chiamato la mamma. Tra 5 minuti lei e Nik saranno a casa, voi dove siete?”

Rebekah si guarda intorno e punta lo sguardo sull’ultimo cartello della superstrada.

“Siamo a metà strada, ci mancano un centinaio di miglia a Charlotte”

Kol sospira prima di rispondere.

“Okay, ti faccio sapere se nostro fratello si berrà la storiella sulla sfilata”

Rebekah annuisce e fa per chiudere la chiamata quando un pensiero la coglie e la costringe a richiamare il fratello.

“Ehi Kol?”

“Mh?”

L’Originaria si morde un labbro prima di rispondere.

“Io..ti voglio bene, lo sai vero?”

L’Antico, anche se piuttosto stupito dalle parole della sorella, non lo dà a vedere e usa il suo più che noto sarcasmo.

“Hai paura di non tornare illesa dal viaggio sorella? Non preoccuparti, Bonnie è cattiva solo con chi la provoca”

Rebekah scuote la testa e sospira rassegnata, il fratello non sarebbe mai cambiato, ma infondo lei gli avrebbe voluto bene lo stesso se fosse stato serioso e preciso?

“Ci sentiamo presto Kol”

L’Originale sorride divertito e riattacca il telefono, non prima di aver mormorato un’ultima frase alla bionda dall’altro lato dell’apparecchio.

“Ti voglio bene anch’io sorella”

L’Antica contenta riconsegna il cellulare nelle mani della proprietaria che sorride soddisfatta e continua a guidare, sperando che raggiungere Tyler possa
portarle a scovare l’amica.
 
 


Caroline Forbes intanto si asciuga l’ultima lacrima mentre sul divano di casa di Damon e Elena finisce di spiegare ai due cosa era successo nelle ultime settimane e cosa l’aveva spinta ad abbandonare Atlanta e ad andare da loro.

“Io..scusa ancora Elena per essere piombata qui ma non potevo andare da nessun’altro”

La mora afferra le mani dell’amica e la guarda decisa.

“Non fa niente Caroline. Puoi venire qui e restare quanto vuoi, questa è casa mia quanto tua, siamo amiche e non c’è niente di più importante”

Damon si schiarisce la voce e cerca di dissuadere la fidanzata dal fare restare lì la vampira ma Elena non l’ascolta, come sempre, e abbraccia nuovamente Caroline che poi, imbarazzata, si scosta e accenna un sorriso.

“Non sentirete neanche la mia presenza, sarò silenziosissima e non vi darò alcun disturbo”

“Ci mancherebbe”

Damon non riesce ad impedire alla sua bocca di parlare e l’occhiataccia di Elena è eloquente al punto da farlo ammutolire mentre Caroline invece
annuisce e guarda l’amica consapevole.

“Elena, Damon ha ragione. Questa è casa vostra e io infatti me ne andrò al più presto, devo solo sistemare alcune cose e sarò libera di fuggire come ha detto Katherine”

Damon sbuffa e guarda scettico la rossa di fronte a sé.

“Andiamo Barbie hai sempre odiato Katherine e ora vuoi seguire i suoi consigli? Spacca qualcosa in testa a quell’idiota piuttosto e rimettici insieme invece di passare tutta una vita in fuga”

Caroline guarda perplessa il vampiro.

“Questo è il tuo consiglio Damon?”

Il corvino si stringe nelle spalle e guarda con un sorriso che non promette nulla di buono la vampira.

“Questo e ubriacarti”

Elena scatta e guarda adirata il fidanzato.

“Damon! Insomma, non è questo quello che serve a Care in questo momento, lei..”

“Accetto”

La risposta decisa di Caroline impedisce alla doppelganger di continuare a parlare; Elena è così costretta a mettersi a sedere nuovamente e a guardare passivamente mentre il suo fidanzato riempie più e più volte il bicchiere della sua migliore amica che trangugia bourbon come fosse coca cola, speranzosa di togliersi dalla mente Klaus almeno per le prossime ore.

 
 

Il suddetto ibrido nel frattempo è sdraiato sul letto della camera da letto sua e di Caroline e guarda il soffitto pensieroso.

Si era insospettito nel momento in cui aveva varcato la soglia di casa con la madre e non aveva sentito la sorella chiedergli se le avesse comprato
qualcosa e i suoi sospetti erano aumentati quando non aveva avvertito il suo profumo e il ciarlare della strega nella casa.

La conferma era arrivata quando Kol e Stefan gli avevano mentito in faccia supponendo che lui credesse alla storia di sua sorelle e Bonnie che andavano a una sfilata di moda insieme, per Klaus sarebbe stato più plausibile che la sua adorabile sorellina fosse andata a casa di Elena Gilbert a farsi la manicure piuttosto che fosse andata in viaggio con la strega di sua spontanea volontà.

L’Antico però aveva annuito e aveva fatto credere ai due di essersela bevuta soprattutto perché aveva intuito che l’unico motivo per cui Bonnie e sua sorella potessero essere partite insieme era uno: Caroline.

E se c’era un’unica possibilità che le due riportassero a casa la sua Caroline, Klaus avrebbe fatto finta di credere anche alle sciocche credenze umane come Babbo Natale o la Befana, tutto per riavere con sé il suo angelo biondo.

L’ibrido si addormenta con questi pensieri e con una frase ancora sospesa nell’aria ventilata della stanza.

Sister, ti prego riportamela”
 
 



Angolino Autrice:

SCUSATE! Mi dispiace veramente tanto di aver ritardato così tanto il capitolo ma non ho potuto fare altrimenti, ho avuto problemi famigliari che purtroppo hanno avuto la precedenza su tutto. Comunque questo capitolo come ben vedete è piuttosto transitivo per questo mi sbrigherò a finire di scrivere l’altro (ebbene si, sono in ritardo anche con la scrittura) e spero di postare il prima possibile il prossimo capitolo. Cosa vi aspettate che succeda? Rebekah e Bonnie riusciranno a capire che Caroline si trova a Toronto da Elena, la riporteranno a casa? Fatemi sapere anche le impressioni su questo capitolo e vi mando un bacio. A presto mie care e grazie per le recensioni sempre fantastiche che mi lasciate. Alessandra.

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