Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: genioincompreso    31/07/2012    1 recensioni
Nuova Long-fic su Brittana. Mi è venuta in mente guardando Vampire Diaries ed ho intenzione di fare anche qualche crossover :) Spero via piaccia e buona lettura, vampiretti e vampirelle.
Genere: Sentimentale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Coppie: Brittany/Rachel, Brittany/Santana, Puck/Quinn
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Come suo solito, aveva talmente abusato di sostanze stupefacenti che i suoi sensi erano completamente strafatti.
Le ultime pastiglie che aveva sbriciolato per poi averle sniffate lo avevano completamente rimbambito ed intorno a lui ogni cosa era diventata un vortice di luce e colori.
Il caldo soffocante dell'estate appena passata si faceva ancora sentire ed il tutto rendeva più difficile quella sua camminata traballante ai limiti di un filo invisibile. Il sudore, lento e appiccicoso gli scendeva limpido sulla fronte ed ogni tanto con il dorso della mano era costretto a pulirsi il viso e la vista ormai offuscata.
-Oh Puck, forte sta roba...- gli disse d'improvviso Jake, il suo migliore amico, anche lui sotto effetto della droga, dandogli una spallata.
-eh già... anche troppo per i miei gusti- Gli rispose ridendo come un demente e ridando con ancora più potenza il colpo ricevuto.
Poi d'un tratto apparve il buio...L'aria fu tagliata in due ed un colpo in testa sia a lui che al suo compare, li fece cadere in avanti come sacchi di patate, senza un minimo di coscienza e con la bava grondante da un lato della bocca.

Erano passate tre ore e Puck si risvegliò senza rendersi conto di dove fosse finito , Girando di lato la testa di un poco però si accorse di essere solo con una profonda ferita al collo, ancora aperta, ed un sapore di ferro quasi paragonabile a quello del sangue, sulla lingua ormai secca.
-ma dove sono?- Si chiese, cercando di tirarsi su inutilmente.
Le forze sembravano averlo abbandonato ed il solo tentativo di erigersi sulle proprie gambe fu uno sforzo immane ed altamente vano... tutto gli doleva e la testa a lungo andare incominciò a martellare come un picchio.
Arrendendosi all'evidenza che per le successive ore non avrebbe potuto rialzarsi decise di aguzzare la vista in quella penombra che lo circondava. Intorno a lui non c'erano altro che scatoloni e sedie in legno che all'apparenza sembravano essere molto antiche... L'odore poi se si annusava bene era ripugnante, ed intriso di fuliggine e di chiuso... L'unica cosa positiva di quel luogo restava il silenzio.
O forse no... Irrimediabilmente, rendendosi conto di quest'ultimo particolare qualcosa in lui si mosse... l'ansia incominciò a sovrastarlo ma subito dopo qualche secondo si arrestò come per magia. Riuscì così, in breve tempo a riprendere il controllo di sé, come mai prima d'ora.
“sarà la droga...” Pensò, confuso e massaggiandosi le tempie con una mano.
“No... non è possibile...tutti gli altri sintomi sono scomparsi, in teoria dovrei averla già assorbita...”
Non era mai successo prima che quel senso di panico estremo passasse in così poco tempo, di solito ci volevano parecchi minuti prima di calmarsi... Soprattutto per un tipo come lui che da quando era successa la tragedia era diventato schizofrenico e paranoico.
-Caro, il mio ragazzo, non essere spaventato... è solo una conseguenza della transizione...-
Di colpo si ridestò dai suoi pensieri e si diresse con lo sguardo verso un'ombra apparsa dal nulla.
-C..Chi sei? Chi è che parla?-
-Come? Non ti ricordi di me? Sono Damon...-
Rispose l'individuo misterioso che facendo qualche passo in avanti si ritrovò sovrastato dalla luce lunare rendendo noto il suo volto scolpito ed i suoi occhi stranamente trasparenti ed aguzzi.
-Non conosco nessun Damon...-
-Oh certo che lo conosci...-
Una mano lo strinse alla gola, quasi gli mancò il respiro... anzi non quasi... gli mancò totalmente il respiro.
-Christine... il castello.... la notte del ballo...Non ti dicono proprio niente?-
-Non...Non so di cosa tu..... stia... parlando.-
Lentamente Damon si staccò da lui e allentò la presa, dando la possibilità al ragazzo di riprendere la sua regolare respirazione.
-La memoria incomincia a fare cilecca caro Jason...-
-Io non mi chiamo Jason... Mi chiamo Puck...-
-Ok Jason....Comunque ti avverto già di non chiedermi di quel deficiente dalla tua stessa pettinatura... come si può dire...ha fatto una brutta fine..-
Gli occhi di Puck si sbarrarono... Chi era quel ragazzo che gli stava parlando? Era forse un killer, uno psicopatico?
-Che vuoi da me?-
-Voglio che tu rispetti il nostro patto.-

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: genioincompreso