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Autore: Sdentato    31/07/2012    3 recensioni
Non avevo mai pensato che le date mi avrebbero sconvolto così tanto la vita, poi ci ho ragionato. Non è stato un vero e proprio shok, anzi è stata una bellissima notizia.
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hwoarang, Jin Kazama, Ling Xiaoyu
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Una semplice data mi cambiò la vita.

Sono in piedi, il cappuccio che mi copre il viso, davanti alla vetrata di un Cafè, credo che il proprietario sia italiano dato che sull'insegna appare un piccolo uomo vestito di bianco con tanto di maschera nera. Do un'occhiata all'interno finché il mio sguardo non si posa su di un viso conosciuto fin troppo, ma cambiato. Vicino, un'altra persona, conosciuta anche lei ma sempre la solita. Li vedo sorridere, scherzare, e mi si spezza il cuore. Ma cosa dovevo aspettarmi? Che quelle due codine mi avrebbero atteso fino al mio ritorno? Il serio tailleur che indossa mi fa capire quanto tempo è passato e cosa lei è diventata. Una donna. Mentre il cervello mi si riempie di pensieri tristi e scuri sento qualcosa che mi tira il pantalone della tuta viola. Voglio capire cosa sia ma quando incrocio due occhioni neri capisco che si tratta di una piccola bambina, avrà più o meno un anno o due, non parla, credo che non sappia farlo, ma mi fissa, come se mi conoscesse. Ha una vestito e un cerchietto bianco, proprio come quelli di mia madre finché non mi accorgo dell'incredibile somiglianza a Jun. Lei mi sorride, io ricambio. Corre via entrando nel bar, la seguo con lo sguardo fin quando non rendo conto di una cosa. La manina che prima tirava i miei pantaloni ora tirano la sua gonna, lei la prende in braccio e le stampa un enorme bacio sulla guancia, Hwoa le sfiora la ciocca di capelli che le ricade sugli occhi, capisco e solo allora il cuore sembra sbriciolarsi come un biscotto messo sotto da un autobus. Sto per andarmene, non posso sopportare il pensiero di loro sue insieme, ma la bambina mi indica, gli occhi di Xiao si posano su di me. Distoglie lo sguardo e da a Hwoarang la bambina che se ne va mano nella mano con il rosso. Lei viene verso di me, so già che forse piangerà, le persone possono cambiare fisicamente ma non caratterialmente. Invece no, mi si avvicina con gli occhi cupi e seri, io li ricordavo luminosi. Forse questa non è la vera Ling.

'Che ci fai qui?'
Non oso risponderle, faccio ciò che ho fatto per questi due anni, il codardo.
'Se non hai niente da dirmi ti saluto, sono in ritardo per una causa al tribunale'
'No aspetta!' le blocco il braccio, lei guarda sbalordita la mia presa, poi torna grave e mi scruta.
'Volevo solo vederti'
'Bene mi ha vista, ciao'. Da quando lei rispondeva così?
'Perché ti comporti così? Io ricordo un'altra Xiao'
'Bhè la vecchia Xiao, quella che ricordi tu, è scomparsa appena le hai voltato le spalle, ora quella nuova si è fatta una vita per conto suo, e non voglio che nessuno la rovini'
Fredda, quasi glaciale. Non posso fare altro che arrabbiarmi, ci tengo troppo a lei.
'Infatti vedo che non hai perso tempo, lasciato il bel tenebroso ti sei accaparrata il motociclista rosso'
'Come ti permetti? Cosa ne puoi sapere tu quello che ho passato?'
Si libera bruscamente dalla presa e se ne va, arrabbiata come non mai. Non l'ho seguita, me ne sono rimasto qui impalato senza fare niente, d'altronde è la cosa che so fare meglio. Faccio due passi per la grande Tokyo cercando di schiarirmi le idee su ciò che è accaduto, ma senza alcun successo.

Le sue parole, le sento ancora nelle orecchie come se mi stesse dietro e me le stesse ripetendo, 'Cosa ne puoi sapere tu quello che ho passato?' cosa intendeva?
Domande su domande, dubbi su dubbi, non potevo semplicemente lasciare che il mio Alter Ego mi uccidesse?

No, dovevo fare un'altra cosa, un'ultima cosa. Dirle 'Ti amo' è questo quello che sono venuto a fare, non ho fatto tutta questa strada per urlarle contro, sono un coglione!

Vorrei fare dietro-front ma il rombo di una moto non me lo permette, lo riconoscerei tra mille. Accosta sul marciapiede, vicino a me: 'Kazama'
Quell'emerito deficiente mi è mancato, peccato che ora lo odio con tutto me stesso perché l'ha toccata, l'ha sfiorata, solo a pensarci vorrei rompergli quel muso da sbruffone del cazzo ma non mi sembra adatto davanti ad una bambina, si la stessa bambina con il cerchietto bianco.
'Che vuoi?'
'Voglio solo avvertirti, so già cosa pensa quel tuo cervello, sempre che tu ne abbia uno'
'Arriva al punto'
'Credi che lei sia mia figlia non è vero?'
'Cosa te lo fa pensare?'
'Lo hai detto tu stesso a Ling'
'E allora? Cosa stai cercando di dirmi?'
'Tu te ne sei andato a febbraio di due anni fa, Jun, questa bellissima bambina, è nata otto mesi dopo la tua partenza, rifletti sulle date' Mi dice battendo il dito sulla sua tempia.
Detto questo accende la moto e se ne va.

Solo allora comprendo le sue parole 'Cosa ne puoi sapere tu quello che ho passato?'. Tutto si ricollega, l'incredibile somiglianza con mia madre e l'esattezza dei tempi. Questo vuol dire che la piccola Jun è mia figlia.

Note dell'autrice!

Ma cosa vado a pensare io prima di addormentarmi? Spero non mi tiriate niente xD
Vi prego solo di recensire e dirmi cosa ne pensate, mi piace ascoltare critiche, positive o negative, non importa, è il vostro parere che conta per me!

Bacioni da MoonSilver!

   
 
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