Non era la prima volta che mi diceva di incontrarci. Non ero felice,anzi in realtà non so nemmeno se ero triste. L’ultima volta che ci incontrammo fù due mesi fa,mi promise che ci saremmo rincontrati; mi diede molti appuntamenti,ma come al solito,non venne a nessuno. E’ questa la cosa che mi ferisce…

Mi mandò un messaggio con scritto se potevamo vederci direttamente a casa sua,perché doveva prendere dei vestiti e doveva tornare subito a Londra. Naturalmente risposi di si. Quella notte penso sia stata una delle più dure della mia vita,non riuscivo a dormire,pensavo solo a lui. Gli voglio un bene dell’anima,davvero. Ma dentro di me c’è anche dell’odio per lui,e non so esattamente il perché. Forse il motivo è la fama,sicuramente. O forse è solo la gelosia…

Quella mattina ero sveglia già alle 8:30,anzi non avevo proprio dormito,eppure ero iperattiva. Mi vestii e andai a fare colazione al solito bar davanti casa. Non era un granchè ma facevano un cappuccino buonissimo. Incominciai a dirigermi verso la casa di Niall e come al solito fuori al cortile era pieno di fan. Cercai in mezzo a quella folla i suoi capelli,il suo sorriso,i suoi occhi… Niente. Ma poi eccoli li. Due occhi azzurri come il cielo. Il suo sguardo si incrociò con il mio e mi ritrovai subito nelle sue braccia. Devo aver fatto male a qualcuno perché sento una ragazza che urla –Stai attenta imbecille!- Niall non esita a proteggermi –Ragazze lei è la mia migliore amica,non insultatela perfavore. Se lo fate è come se insultate me!- Arrossisco,lui mi dà la mano e mi porta in casa sua. Non è cambiato niente. Mi porta nella sua camera e improvvisamente mi vengono in mente tanti ricordi… -Ti ricordi quando stavamo costruendo una casetta per gli uccelli proprio qui dentro?- dice. Come dimenticarlo. Stavamo vedendo un documentario sugli uccelli allora ci è venuto in mente di costruire una casetta per gli uccelli. Sfortunatamente è venuta una schifezza. –Come poterlo dimenticare?Ho dovuto tagliare i capelli perché mi ci avevi spruzzato la colla sopra-dissi –Ma io non lo avevo fatto apposta…- dice tristemente –Lo so.- allarga le braccia e non esito ad abbracciarlo. –Ti devo parlare- dice con un tono serio.

Ci sediamo sul suo letto e lui incomincia a parlare –Lo so che è da tanto che non ci sentiamo,e io sono molto dispiaciuto per questo.- incomincia a tirare fuori una busta dalla tasca-Quindi volevo darti questa busta dove,bhè,c’è una cosa che sicuramente accetterai.- Apro la busta e tiro fuori i biglietti –Vorresti venire a stare a Londra con me e i ragazzi per un po’?.-