La stesura dell'’ultimo
capitolo de “Il Ragazzo della Mia Migliore Amica”, è in fase di scrittura, e nel
frattempo qualche giorno fa ho scritto questo capitolo, anche il secondo è in
fase di scrittura.
L’idea di base esiste,
adesso sta solo nello scriverla, e tutto dipende da i miei lampi di
genio.
Se ne avrò.
XDXD
Credo di avervi tediato
abbastanza, vi lascio alla lettura.
Fatemi sapere cosa ve ne
pare, ne sarei molto felice^^
Il Quadro
Incompiuto
Away, away in time
Every dream’s a journey
away
Away to a home away from care
Everywhere´s just a journey
away
Non era quella la giornata
più adatta per recarsi al piccolo cimitero di little Hangleton nei pressi di
Hogsmeade. Decisamente non era quella la giornata più appropriata, ma lei sapeva
che quella giornata rispettava in pieno la personalità di colui che adesso
riposava in pace.
Tutto faceva da cornice
affinché quello fosse un giorno fausto, che rischiarasse gli animi degli uomini,
affinché tutti sorridessero felici alla natura, ma per qualcuno non poteva
essere così, non dopo gli ultimi avvenimenti della sua
esistenza.
Erano trascorsi tre anni
dalla terribile battaglia finale,e lei, sentiva che ancora non era stata fatta
giustizia.
Anche se due tra i più
temuti Mangiamorte erano stati uccisi, che Voldemort era morto per mano del
grande Harry Potter, e che molti altri dei suoi seguaci erano finiti ad Azkaban,
continuava a sentirsi irrequieta. E il suo stato d’animo non aveva niente a che
vedere con colui che adesso riposava in
pace.
Avrebbe mentito a se stessa
se avesse detto che non gli mancava, ma non poteva certo dare retta ai
sentimentalismi.
Milioni di persone erano
morte in quella guerra, e tutti i giorni aveva a che fare con gente che moriva,
la cosa non era entusiasmante di certo, ma lei riusciva sempre a non far
trapelare che la cosa le rievocasse tristi e orribili
ricordi.
Lei dopotutto aveva ucciso
un uomo, e non un uomo qualunque, bensì il doppiogiochista per eccellenza,
l’infida serpe che aveva ucciso l’amato Albus Silente, lui, il suo ex professore
di Pozioni e per solo un anno di Difesa Contro le Arti Oscure. Che strano
scherzo del destino.
Un leggero venticello le
scompigliò i capelli, si lasciò accarezzare mentre rivolgeva un sorriso alla
foto del suo migliore amico che le sorrideva
felice.
Adagiò una rosa bianca
sulla superficie marmorea e uscì dal cimitero; pronta per un’altra giornata
lavorativa tremendamente noiosa.
Il Ministero secondo
Hermione Jane Granger, era il posto in cui era racchiusa tutta la noia esistente
sul pianeta Terra.
Era impossibile, che da tre
anni a quella parte non succedesse niente di
entusiasmante.
Era sempre per le sue, e
non amava molto parlare o intrattenersi con i colleghi per un pranzo veloce dopo
il lavoro, non amava relazionarsi, ma forse perché quel giorno di tre anni
prima, le aveva fatto provare le più svariate sensazioni, e non se la sentiva
davvero di vivere in modo sfrenato… voleva semplicemente tanta tranquillità, e
tanto tempo per rimettere a posto alcune idee.
In fondo aveva solo ucciso un
uomo.
Stancamente si era seduta
sulla poltrona girevole del suo ufficio, sorseggiando del caffè, e addentando
voracemente una ciambella glassata, sfogliava svogliatamente alcuni fascicoli
barbosi, ovviamente.
La radio della Comunità
Magica aveva iniziato a trasmettere i 10 più grandi successi delle Sorelle
Stravagarie, niente di estremamente interessante, visto che ormai erano passate
di moda.
“Ehi Hermione, il capo
vorrebbe che leggessi questo rapporto… a quanto pare parla di ciò che ti ha
coinvolta direttamente 3 anni fa!”, poteva essere una notizia
sensazionale?
Secondo Marcus, uno degli
impiegati minori, sì. L’enfasi che aveva messo in quella frase faceva quasi
paura.
Hermione afferrò il
rapporto, leggerlo non le costava niente, e poi il tempo doveva pur in qualche
modo passare.
Niente di entusiasmante, a
parte il fatto che il fascicolo era incentrato su ciò che sarebbe successo ai
Mangiamorte che erano stati catturati e portati ad Azkaban dopo la famosa
battaglia finale.
Walden MacNair, Antonin
Dolohov, Augustus Rookwood… e la lista poi proseguiva. Insomma tutti quei
Mangiamorte di lì a qualche giorno avrebbero ricevuto il celebre Bacio del
Dissennatore.
L’ennesimo fascicolo
estremamente noioso, pensò la ragazza, continuando a sfogliarlo priva di
interesse.
Priva di interesse fino a
quando il suo sguardo non cadde su un nome; Draco Lucius
Malfoy.
L’ultimo ricordo che aveva
di quel ragazzo, non era positivo, era appunto l’ultima battaglia, e lui non
aveva combattuto, era rimasto tutto il tempo in un angolino; era spaventato,
tremante, distrutto.
Aveva perso la glacialità,
aveva perso tutto, aveva perso ciò in cui aveva creduto per tutti quegli anni,
aveva perduto ciò che credeva fosse la sua vita.
La sua maschera era
crollata, così come l’impero di Lord Voldemort.
***
“E’ da tre anni che non mi
parli”
Una donna dai lunghi
capelli neri sedeva su una delle poltrone dell'’immenso salone dai toni un po’
tetri; un liquido rossastro imprigionato in un calice di cristallo, sbatteva
contro le pareti.
“Non mi risulta… due giorni
fa ti ho anche detto che mi fai schifo!”, rispose l’interlocutrice,
completamente catturata dalle pagine di un libro.
“Cissy, sono trascorsi tre
lunghissimi anni, non ti è rimasto più nulla… adesso ci siamo solo io e te,
dobbiamo aiutarci, siamo sorelle”
I discorsi di Bellatrix
Lestrange sembravano però essersi consumati tra le fiamme del camino, l’algida
Narcissa Malfoy non aveva dato segno di aver captato nessuna delle parole vomitate da quella che si definiva sua
sorella.
“Bella, domani il mio unico
figlio riceverà il Bacio del Dissennatore, e la cosa che più mi distrugge è
sapere che lui verrà condannato per qualcosa che non ha mai commesso, mentre tu
macchiata dei più svariati delitti, braccio destro di Voldemort e donna svitata
che ha praticamente ucciso suo marito, suo cugino e la sua sorella minore, è qui, in casa
mia a sorseggiare del vino elfico di ottima annata… quando invece dovresti
morirci ad Azkaban”, il discorso di Narcissa Malfoy era stato proferito con
quanta più grazia concepita da mente umana.
Narcissa era perfetta anche
quando avrebbe dovuto apparire come una mamma
disperata.
Aveva perso tutto tre anni
prima: suo marito era stato ucciso, Severus Piton colui che l’aveva aiutata era
stato ucciso, e il suo unico figlio che aveva tentato di proteggere era stato
incarcerato ad Azkaban… una disgrazia senza
precedenti.
La sua famiglia aveva avuto
parecchi lutti, la famiglia Black era colata a picco, la famiglia Malfoy
probabilmente non esisteva più… e tutto per colpa di quel viscido essere che
rappresentava la sua sorella maggiore.
“Draco, Draco… era solo un
moccioso”, disse, e riprese a sorseggiare il suo vino elfico di ottima annata
.
Sua sorella Narcissa, era
sempre stata una sentimentale.
***
Hermione Jane Granger aveva
sempre sospettato che il suo capo la odiasse.
Un uomo di mezza età basso
e pancione, fumava imperterrito il suo sigaro magico, buttando il fumo in faccia
ad Hermione.
Alquanto sgradevole come
aroma, per una contro i sigari.
“Come hai potuto notare
domani alle 10 del mattino i Mangiamorte su quella lista riceveranno il famoso
Bacio…”
“Ho letto il rapporto,
domani alle 10 vedrò di darmi alla pazza gioia e festeggiare l’evento”, rispose
Hermione quasi del tutto infastidita.
“Hermione cara, tu per me
sei come una figlia e non vorrei dirtelo, ma domani alle 10 non potrai darti
alla pazza gioia…”
Era un eufemismo, per la
miseria! Per quanto potesse essere un’adorabile vecchietto, Philippus Cigar, non
riusciva a captare quando quella che considerava come una figlia
scherzava.
“Dal rapporto è sorto un
problema”
“Sarebbe?”
“E’ giusto condannare Draco
Lucius Malfoy?”
“Assolutamente”, rispose
Hermione senza pensarci due volte.
“Pensaci, non ha ucciso
nessuno… ha comunque sbagliato, ma non poss…”
“Ha cercato di uccidere
Silente, questo mi basta”
L’uomo si alzò dalla sua
postazione e le mise una mano sulla spalla, come a volerle infondere un po’ di
buon senso.
“Ha cercato… non l’ha
ucciso!”
“Non l’ha ucciso solo
perché quel viscido di Piton ha pronunciato prima di lui le paroline magiche”
Era inutile che Philippus
le volesse inculcare la sua folle idea di non vedere Draco Lucius Malfoy come un
assassino, perché Draco Lucius Malfoy era un
assassino.
“Il Ministro è preoccupato
per quello che succederà dopo che quel ragazzo riceverà il Bacio… ha solo 21
anni Hermione, ha una vita davanti, è come te”
“Questa è una bestemmia,
non puoi paragonarlo a me, lui è un Mangiamorte”
“Un Mangiamorte che non ha
mai avuto il coraggio di uccidere”
Hermione strinse forte i
pugni fino a conficcarsi le unghie nella carne.
Lui non era come
lei.
“Ti prego Hermione,
rifletti sulla questione… il Ministro ha voluto dargli un’altra opportunità,
però tutto dipende da te… se vuoi domani alle 8 puoi andare a trovarlo ad
Azkaban e vedere se davvero vuoi la fine di Draco Lucius
Malfoy.”