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Autore: gemellina    14/02/2007    11 recensioni
Il Ministero secondo Hermione Jane Granger, era il posto in cui era racchiusa tutta la noia esistente sul pianeta Terra. Era impossibile, che da tre anni a quella parte non succedesse niente di entusiasmante.
Genere: Romantico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Narcissa Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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La stesura dell'’ultimo capitolo de “Il Ragazzo della Mia Migliore Amica”, è in fase di scrittura, e nel frattempo qualche giorno fa ho scritto questo capitolo, anche il secondo è in fase di scrittura.

L’idea di base esiste, adesso sta solo nello scriverla, e tutto dipende da i miei lampi di genio.

Se ne avrò. XDXD

Credo di avervi tediato abbastanza, vi lascio alla lettura.

Fatemi sapere cosa ve ne pare, ne sarei molto felice^^

 

 

 

 

                                                        Il Quadro Incompiuto

 

 

 

Away, away in time
Every dream’s a journey away
Away to a home away from care
Everywhere´s just a journey away

 

 

Non era quella la giornata più adatta per recarsi al piccolo cimitero di little Hangleton nei pressi di Hogsmeade. Decisamente non era quella la giornata più appropriata, ma lei sapeva che quella giornata rispettava in pieno la personalità di colui che adesso riposava in pace.

Tutto faceva da cornice affinché quello fosse un giorno fausto, che rischiarasse gli animi degli uomini, affinché tutti sorridessero felici alla natura, ma per qualcuno non poteva essere così, non dopo gli ultimi avvenimenti della sua esistenza.

Erano trascorsi tre anni dalla terribile battaglia finale,e lei, sentiva che ancora non era stata fatta giustizia.

Anche se due tra i più temuti Mangiamorte erano stati uccisi, che Voldemort era morto per mano del grande Harry Potter, e che molti altri dei suoi seguaci erano finiti ad Azkaban, continuava a sentirsi irrequieta. E il suo stato d’animo non aveva niente a che vedere con colui che adesso riposava in pace.

Avrebbe mentito a se stessa se avesse detto che non gli mancava, ma non poteva certo dare retta ai sentimentalismi.

Milioni di persone erano morte in quella guerra, e tutti i giorni aveva a che fare con gente che moriva, la cosa non era entusiasmante di certo, ma lei riusciva sempre a non far trapelare che la cosa le rievocasse tristi e orribili ricordi.

Lei dopotutto aveva ucciso un uomo, e non un uomo qualunque, bensì il doppiogiochista per eccellenza, l’infida serpe che aveva ucciso l’amato Albus Silente, lui, il suo ex professore di Pozioni e per solo un anno di Difesa Contro le Arti Oscure. Che strano scherzo del destino.

 

Un leggero venticello le scompigliò i capelli, si lasciò accarezzare mentre rivolgeva un sorriso alla foto del suo migliore amico che le sorrideva felice.

Adagiò una rosa bianca sulla superficie marmorea e uscì dal cimitero; pronta per un’altra giornata lavorativa tremendamente noiosa.

 

Il Ministero secondo Hermione Jane Granger, era il posto in cui era racchiusa tutta la noia esistente sul pianeta Terra.

Era impossibile, che da tre anni a quella parte non succedesse niente di entusiasmante.

Era sempre per le sue, e non amava molto parlare o intrattenersi con i colleghi per un pranzo veloce dopo il lavoro, non amava relazionarsi, ma forse perché quel giorno di tre anni prima, le aveva fatto provare le più svariate sensazioni, e non se la sentiva davvero di vivere in modo sfrenato… voleva semplicemente tanta tranquillità, e tanto tempo per rimettere a posto alcune idee.

In fondo aveva solo ucciso un uomo.

 

Stancamente si era seduta sulla poltrona girevole del suo ufficio, sorseggiando del caffè, e addentando voracemente una ciambella glassata, sfogliava svogliatamente alcuni fascicoli barbosi, ovviamente.

La radio della Comunità Magica aveva iniziato a trasmettere i 10 più grandi successi delle Sorelle Stravagarie, niente di estremamente interessante, visto che ormai erano passate di moda.

“Ehi Hermione, il capo vorrebbe che leggessi questo rapporto… a quanto pare parla di ciò che ti ha coinvolta direttamente 3 anni fa!”, poteva essere una notizia sensazionale?

Secondo Marcus, uno degli impiegati minori, sì. L’enfasi che aveva messo in quella frase faceva quasi paura.

Hermione afferrò il rapporto, leggerlo non le costava niente, e poi il tempo doveva pur in qualche modo passare.

 

Niente di entusiasmante, a parte il fatto che il fascicolo era incentrato su ciò che sarebbe successo ai Mangiamorte che erano stati catturati e portati ad Azkaban dopo la famosa battaglia finale.

Walden MacNair, Antonin Dolohov, Augustus Rookwood… e la lista poi proseguiva. Insomma tutti quei Mangiamorte di lì a qualche giorno avrebbero ricevuto il celebre Bacio del Dissennatore.

L’ennesimo fascicolo estremamente noioso, pensò la ragazza, continuando a sfogliarlo priva di interesse.

Priva di interesse fino a quando il suo sguardo non cadde su un nome; Draco Lucius Malfoy.

 

L’ultimo ricordo che aveva di quel ragazzo, non era positivo, era appunto l’ultima battaglia, e lui non aveva combattuto, era rimasto tutto il tempo in un angolino; era spaventato, tremante, distrutto.

Aveva perso la glacialità, aveva perso tutto, aveva perso ciò in cui aveva creduto per tutti quegli anni, aveva perduto ciò che credeva fosse la sua vita.

La sua maschera era crollata, così come l’impero di Lord Voldemort.   

 

 

                                                        ***

 

“E’ da tre anni che non mi parli”

Una donna dai lunghi capelli neri sedeva su una delle poltrone dell'’immenso salone dai toni un po’ tetri; un liquido rossastro imprigionato in un calice di cristallo, sbatteva contro le pareti.

“Non mi risulta… due giorni fa ti ho anche detto che mi fai schifo!”, rispose l’interlocutrice, completamente catturata dalle pagine di un libro.

“Cissy, sono trascorsi tre lunghissimi anni, non ti è rimasto più nulla… adesso ci siamo solo io e te, dobbiamo aiutarci, siamo sorelle”

I discorsi di Bellatrix Lestrange sembravano però essersi consumati tra le fiamme del camino, l’algida Narcissa Malfoy non aveva dato segno di aver captato nessuna delle parole vomitate da quella che si definiva sua sorella.

“Bella, domani il mio unico figlio riceverà il Bacio del Dissennatore, e la cosa che più mi distrugge è sapere che lui verrà condannato per qualcosa che non ha mai commesso, mentre tu macchiata dei più svariati delitti, braccio destro di Voldemort e donna svitata che ha praticamente ucciso suo marito, suo cugino  e la sua sorella minore, è qui, in casa mia a sorseggiare del vino elfico di ottima annata… quando invece dovresti morirci ad Azkaban”, il discorso di Narcissa Malfoy era stato proferito con quanta più grazia concepita da mente umana.

Narcissa era perfetta anche quando avrebbe dovuto apparire come una mamma disperata.

Aveva perso tutto tre anni prima: suo marito era stato ucciso, Severus Piton colui che l’aveva aiutata era stato ucciso, e il suo unico figlio che aveva tentato di proteggere era stato incarcerato ad Azkaban… una disgrazia senza precedenti.

La sua famiglia aveva avuto parecchi lutti, la famiglia Black era colata a picco, la famiglia Malfoy probabilmente non esisteva più… e tutto per colpa di quel viscido essere che rappresentava la sua sorella maggiore.

“Draco, Draco… era solo un moccioso”, disse, e riprese a sorseggiare il suo vino elfico di ottima annata .

Sua sorella Narcissa, era sempre stata una sentimentale.

 

 

                                                                  ***

 

Hermione Jane Granger aveva sempre sospettato che il suo capo la odiasse.

Un uomo di mezza età basso e pancione, fumava imperterrito il suo sigaro magico, buttando il fumo in faccia ad Hermione.

Alquanto sgradevole come aroma, per una contro i sigari.

“Come hai potuto notare domani alle 10 del mattino i Mangiamorte su quella lista riceveranno il famoso Bacio…”

“Ho letto il rapporto, domani alle 10 vedrò di darmi alla pazza gioia e festeggiare l’evento”, rispose Hermione quasi del tutto infastidita.

“Hermione cara, tu per me sei come una figlia e non vorrei dirtelo, ma domani alle 10 non potrai darti alla pazza gioia…”

Era un eufemismo, per la miseria! Per quanto potesse essere un’adorabile vecchietto, Philippus Cigar, non riusciva a captare quando quella che considerava come una figlia scherzava.

“Dal rapporto è sorto un problema”

“Sarebbe?”

“E’ giusto condannare Draco Lucius Malfoy?”

“Assolutamente”, rispose Hermione senza pensarci due volte.

“Pensaci, non ha ucciso nessuno… ha comunque sbagliato, ma non poss…”

“Ha cercato di uccidere Silente, questo mi basta”

L’uomo si alzò dalla sua postazione e le mise una mano sulla spalla, come a volerle infondere un po’ di buon senso.

“Ha cercato… non l’ha ucciso!”

“Non l’ha ucciso solo perché quel viscido di Piton ha pronunciato prima di lui le paroline magiche

Era inutile che Philippus le volesse inculcare la sua folle idea di non vedere Draco Lucius Malfoy come un assassino, perché Draco Lucius Malfoy era un assassino.

“Il Ministro è preoccupato per quello che succederà dopo che quel ragazzo riceverà il Bacio… ha solo 21 anni Hermione, ha una vita davanti, è come te”

“Questa è una bestemmia, non puoi paragonarlo a me, lui è un Mangiamorte”

“Un Mangiamorte che non ha mai avuto il coraggio di uccidere”

Hermione strinse forte i pugni fino a conficcarsi le unghie nella carne.

Lui non era come lei.

“Ti prego Hermione, rifletti sulla questione… il Ministro ha voluto dargli un’altra opportunità, però tutto dipende da te… se vuoi domani alle 8 puoi andare a trovarlo ad Azkaban e vedere se davvero vuoi la fine di Draco Lucius Malfoy.”

 

  
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