Quindi non vi voglio annoiare con le mie scuse e vi auguro una… ! Buona Lettura !
Ps. Ci vediamo in fondo al capitolo :)
Amore all’interno del Gakuen Alice
Dove avevo lasciato Natsume? Ah sì…
Il fuoco aveva raggiunto l’entrata del tetto non permettendomi di tornare indietro.
Il palazzo era alto una decina di metri, e buttandomi di sotto c’era la possibilità di morire sul colpo.
Nel migliore dei casi mi sarei rotto mezze ossa, e di certo non era una prospettiva gradevole.
Guardai indietro. Ormai anche il tetto era in preda alle fiamme. Quando…
“Natsume!”
Sentii una voce che urlava il mio nome, ma non riuscivo a vedere da chi proveniva.
Le fiamme ormai erano divampate e con il fumo presente a causa dell’incendio non riuscivo a vedere oltre il mio naso. Intanto quella voce continuava a chiamarmi, ma ormai non percepivo più niente.
Il calore mi aveva appannato i sensi. Sarei morto sicuramente.
Fin da piccolo desideravo morire, ma ora che era arrivato quel momento, avrei dato tutto per restare ancora in vita.
Desideravo salutare un’ultima volta la mia Mikan, stringerla di nuovo fra le mie braccia e prenderla in giro per l’ultima volta. Non c’eravamo nemmeno salutati per bene prima della missione e non avrei nemmeno mantenuto la mia promessa. Che razza di stupido che sono stato.
Il calore del fuoco diventava sempre più forte. Non riuscivo più a respirare bene.
Delle braccia alzarono il mio corpo inerme e mi misero su un non so cosa.
Dopo pochi secondi persi completamente i sensi.
Mi svegliai nella mia camera alla Gakuen Alice.
Si trattava forse di un sogno?
Ma com’era possibile? Era tutto così realistico!
Mi guardai intorno, ma non c’era nessuno. Provai ad alzarmi, ma non ci riuscii, entrambe le mie braccia erano fasciate e non riuscivo a muoverle. Questa è la certezza che non è stato un sogno.
Ma chi mi avrà riportato qui?
Mentre pensavo a tutte queste cose, una persona che non avevo mai visto prima entrò nella mia stanza. Cercai di alzarmi, ma le fasciature non mi permettevano di fare alcun movimento.
“Stai tranquillo, non voglio farti del male, anzi ti ho portato qui salvandoti la vita, quindi dovresti ringraziarmi”.
“Si può sapere chi sei?!”
“Chiamami pure Saito, sono un nuovo membro del corpo insegnante, anche se questa è solo una copertura, in realtà sono stato scelto per uccidere una determinata persona ed ho deciso di salvarti la vita perché mi saresti tornato molto utile a questo scopo”.
“Bene e di chi si tratta? E poi come speri che ti creda?”
“Non sei uno sprovveduto Natsume, sicuramente avrai già inteso di chi parlo, comunque se fai finta di niente, te l’ho dirò chiaro e tondo, la persona che devo uccidere si fa chiamare Persona e sono sicuro che mi darai una mano”.
“Se è lui colui che vuoi uccidere mettiti in fila, non sei l’unico che vuole farlo, soprattutto ora che mi ha giocato questo ultimo scherzetto. Odio chi si prende gioco di me. Comunque, siccome mi hai salvato la vita, ti aiuterò, ma ad una condizione”.
“Credo di conoscerla già, comunque sentiamo”.
“Nessuno deve essere coinvolto nello scontro, inoltre non deve succedere niente ai miei amici e a Mikan”.
“Se mi aiuterai, farò il possibile per far sì che ciò non accada, quindi abbiamo un patto?” mi disse allungando la mano.
“E patto sia” risposi stringendola.
Ora mancava solo decidere un piano per sconfiggere Persona, ma prima di ciò dovevo tornare da Mikan e dirle che ero sano e salvo, anche se un po’ malridotto.
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Spero che comunque questo capitolo vi sia piaciuto e che mi dite del nuovo personaggio?
Curiose di come andrà il seguito? VI annuncio che il prossimo capitolo si incentrerà sia su Mikan sia su Natsume e, se ci riesco, già da domani mi metto a scriverlo per poi pubblicarlo al più presto. Per chi volesse contattarmi o leggere qualche spoiler sulle mie storie, aggiungetemi pure su facebook http://www.facebook.com/matsuri.gil
Spero che continuerete a seguire questa fan fiction.
Alla prossima, ciao :).